Titolo:
Prenditi cura di lui
Autrice:
Rinalamisteriosa
Genere:
commedia, fantasy
Personaggi:
Arthur, Merlin, Morgana, Un po' tutti
Rating: verde
Avvertimenti: What if?
Nota:
ispirata a "Baby Merlin" di fioremessaggero
(col suo permesso), con la differenza che io parto direttamente dall’idea di
Merlin già bambino e che bambino rimarrà fino a tempo indeterminato. Mi sono
lasciata prendere la mano, ma ho adorato scrivere questo primo chappy! XD
I
personaggi non mi appartengono e la fic non é stata scritta a scopo di
lucro.
***
Parte
1
Lady
Morgana sedeva comodamente nella poltrona della sua stanza sfarzosa e solitaria,
quella mattina.
Pettinava i
lunghi e ondulati capelli, osservandosi allo specchio mentre compiva un gesto così naturale per una donna.
Improvvisamente,
una vocina dolce e familiare la fece girare piano: nel farlo, depose il pettine
sul comodino accanto.
“Bella signora!” salutò.
Un corpicino
minuto dai capelli scuri e dagli occhioni azzurri e lucidi le si era avvicinato, tendendo le braccia e sperando che lei lo
prendesse in braccio.
Morgana,
con espressione dolce e materna, si alzò e lo sollevò da terra, abbracciandolo e
cullandolo, mentre il piccolo Merlin le piangeva sul petto.
“Che cosa c'è, piccolino? Che cos'hai?” domandò piano, per non turbarlo ulteriormente.
Lui
non le rispose. Si limitò a indicarle la porta, con il musetto imbronciato e le
guance bagnate dalle lacrime.
“Non dirmi che Arthur ti ha trattato male...” ipotizzò, continuando a cullarlo.
Un
cenno con la testolina le confermò che aveva pienamente ragione.
Morgana
sospirò, senza sorprendersi più di tanto.
“C'era da aspettarselo da quello lì! Non ne combina una
giusta” pensò a voce alta la giovane donna.
“Oh, se è per questo non sono l'unico! Chi è quello
stupido che si è fatto trasformare?” fece
Arthur ironico, entrando inaspettatamente nella camera della sorellastra.
“Lo stupido sei tu, non si parla così davanti a un
bambino...” lo rimproverò, guardandolo male,
mentre Merlin piangeva più forte, tenendola stretta.
“Lo difendi perché non sai cosa mi ha
fatto!” tuonò lui.
“Cosa? - Morgana
lo fissò accigliata - Che può aver fatto di male un bambino così piccolo? Eh?”
“Il
bambino così piccolo, come lo chiami, l'ha combinata davvero grossa! Ha
osato prendere il MIO elmo e farci la pipì all'interno!” protestò disgustato
Arthur, ripensando inorridito al suo povero oggetto dorato e regale.
“Ti
sta bene!” si limitò a rispondere Morgana, mostrando la lingua.
“Ah!
Lo difendi pure?” constatò.
“Certo!
Merlin si è comportato così perché tu, caro il mio fratellastro, lo
tratti male, pur trovandosi in queste condizioni” spiegò.
“Io?!”
“Sì,
Arthur. Perché invece di aiutarlo, di farlo sentire a proprio agio, tu lo
sgridi sempre e lo minacci di morte, come hai fatto ieri, quando ti ha versato
il latte nei pantaloni” gli ricordò.
“Non
farmici pensare, per poco non mi ustionavo!” sbottò.
“Almeno
hai capito la motivazione?” sperò Morgana.
Arthur
ci rifletté un momento: per quanto lo riguardava, lui aveva provato a trattare
bene Merlin - era tornato bambino, dopotutto -, solo che cambiava idea
nel momento in cui quel birbante combinava qualcosa ai suoi danni, provocandolo
e facendolo imbestialire come mai.
Però,
da un lato, Morgana aveva ragione. Un giorno o l'altro Merlin sarebbe ritornato
normale, ma per farlo aveva bisogno dell'aiuto di tutti, Arthur compreso.
“Allora?
Vuoi rispondere?” gli chiese un'esasperata Morgana, risvegliandolo dal trance.
“È
possibile che debba vincerla quell'idiota? D'accordo!
Sarò bravo con lui, contenta?”
Morgana
incurvò le labbra in un lieve sorriso, soddisfatta di aver fatto ragionare
Arthur.
Fu
allora che le venne un'idea.
“Perché
non cominci da ora?” gli domandò, con sguardo eloquentemente furbo.
E
senza dare al fratellastro il tempo di rispondere, si avvicinò di soppiatto e
gli passò il bambino, che cominciò a divincolarsi e ad urlare, ancora offeso e
in lacrime.
“Ehi!
Ma non vedi che non vuole stare?" le fece notare Arthur, scocciato.
Morgana,
alzando la voce per coprire le urla di Merlin, replicò: “È un tuo problema. Da adesso in poi, sarai tu a prenderti
cura di lui. E se dimostrerai di saperlo fare senza contare sul mio aiuto,
allora potrò dire che avrai svolto con successo il tuo compito”.
“Mi
stai sfidando, per caso?”
“Chi?
Io? Non mi permetterei mai” concluse, furba, uscendo dalla stanza e lasciando
uno scettico principe in balia di un moccioso di cinque anni, che fino a due
giorni prima era un giovane uomo.
Continua...
Note:
Ecco la prima parte del mio progetto ispirato alla fic della mia amica Anto: le
ho chiesto un parere e, dato che ne era entusiasta, ecco che la rendo pubblica
anche a voi!^_^
Naturalmente
non ne seguirò la stessa trama… però vi consiglio di leggere anche la sua (se
non l’avete ancora fatto) perché a me piace tanto tanto^^ (Adoro il piccolo
Merlin! *_* E mi sembra di averlo dimostrato, no? XD)
Prendete
questa come una storia “parallela” alla sua.
Con
questo vi saluto… a presto!
Bacioni,
Rinalamisteriosa