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Autore: namelessfedah    04/11/2015    1 recensioni
Harry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunque ha dei segreti, e che a volte c'è molto di più in una persona di quello che l'occhio riesce a notare?
O dove Harry e Louis stanno attraversando entrambi situazioni estremamente difficili, ed imparano a farsi forza l'un l'altro.

Harry/Louis | Highschool!AU, Athlete!Louis | Note: Menzione di violenza fisica/verbale/psicologica e maltrattamenti strettamente legati al tema dell'omofobia | Conteggio parole: 79k
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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XXV



 


Harry era talmente stupefatto dell'improvvisa apparizione di Jason che perse quasi la presa su Louis.

Alla vista della rabbia negli occhi dell'uomo, le immagini di ciò che sarebbe potuto succedere in quella stanza attraversarono la mente di Harry come flash.

Il letto.

La corda.

Louis semi nudo, il suo corpo ferito.

Ed Harry iniziò a tremare così violentemente, non appena il suo cervello fece collidere i pezzi, che la su mano lasciò la stretta sul retro delle ginocchia di Louis, che quasi cadde al suolo.

Gli occhi del liscio si spalancarono al movimento improvviso, rivelando la figura di Jason sulla porta. Vedendo quel mostro in piedi a soli pochi passi da lui, da Harry, una nuova ondata di forza lo pervase ed andò immediatamente in allerta.

"No. Ttti preeggo noon farrgli maale..." Biascicò, la droga a circolargli nelle vene rendeva impossibile tenere il controllo di se stesso.

"Vedo che hai portato compagnia, Louis." Jason ringhiò.

Harry era senza parole, Louis ancora stretto tra le sue braccia. i muscoli delle sue spalle iniziarono a bruciare per aver tenuto il ragazzo così a lungo, ma era talmente terrorizzato che non se ne accorse.

"Sai che sono sempre disponibile per una cosa a tre." Aggiunse con un disgustoso ghigno che fece accapponare la pelle ad Harry.

Quelle parole colpirono il riccio, ma gli infusero anche uno strano potere.

Non lo toccherai fottutamente più.

"Togliti." Ringhiò Harry, in un tono che sorprese anche se stesso. "Lo porto all'ospedale."

Jason sorrise. "No, Harry. Non credo lo farai."

Un brivido percorse nuovamente la schiena di Harry non appena udì il suo nome pronunciato con tale ripugnanza.

"Togliti!" Ripeté, la voce se possibile più feroce di prima.

"E cos'hai intenzione di fare?" Lo derise l'uomo. "Pensi di riuscire a passare?£

Il mente di Harry lavorava a ritmi serrati.

Calcolò il tempo che avrebbe impiegato a raggiungere la finestra della stanza e saltare.

Poi però capì che non sarebbe potuta essere un'opzione. Non con Louis tra le sue braccia.

E non c'era modo che lo lasciasse lì.

Niall! avrebbe chiamato la polizia di lì a poco. Erano sicuramente passati venti minuti da quando aveva fatto irruzione nella casa.

"T-ti prego, lascialo andare." Harry imprecò contro se stesso per aver lasciato trasparire la paura. "Gli hai già inflitto così tanto dolore."

"Dolore?" Jason sembrava divertito. "Oh piccolo, non capisci. Gridava per me. Ha amato ogni singolo minuto."

Harry dovette chiudere gli occhi e concentrarsi per scacciare il vomito.

"Posso provartelo." Disse con un ghigno. "Rimettilo sul letto."

Alcune lacrime scivolarono sulle guance di Harry, e quando abbassò lo sguardo sul ragazzo tra le sue braccia, il cuore si ruppe in mille pezzi.

Louis sembrava terrorizzato.

Aveva gli occhi spalancati ed il labbro inferiore tremava.

Ciò che Harry non sapeva, era che Louis non era terrorizzato per se stesso.

"Fallo." Louis sussurrò tremante.

Harry sussultò. "C-cosa?"

"S-solo, fa quello che ti dice." Le parole di Louis erano lente, come se avesse speso qualsiasi forza rimastagli per costringere il suo corpo a combattere contro la droga e connettere ogni sillaba. "Tu d-devi scappare."

"Non ti lascio qui."

"Quanto sei dolce." Jason li interruppe. "Ora... mettilo sul letto."

"No." Harry colpì l'uomo con lo sguardo più penetrante che riuscisse a simulare. "Non lo toccherai."

Harry guardò orripilato Jason sfilare dalla tasca della sua giacca una pistola in acciaio lucente.

"In realtà, Harry, penso che lo toccherò." Sogghignò, puntando la pistola dritta verso i due ragazzi. "E tu me lo lascerai fare. Guarderai mentre lo farò urlare."

Harry perse il respiro.

No no no no no no.

Percepì Louis iniziare a tremare tra le sue braccia.

"H-Harry...ti prego..." Singhiozzò Louis. "Fai ciò che dice."

Harry rimase immobile al centro della stanza completamente sotto shock, gli occhi puntati sulla pistola indirizzata verso di loro.

Non aveva la più pallida idea di cosa fare.

"Conterò fino a tre. Se non sarà steso su quel letto quando finirò, avrai un serio problema. Capito?"

"Uno..."

Harry non riusciva a tenere sotto controllo i violenti tremori che scuotevano il suo intero corpo.

Cosa faccio?

"Due..."

Oh mio dio...

"Tre..."

"Fermo!" Gridò Harry. "Lo farò io."

"Cosa?" Chiese Jason, le sopracciglia arcuate, la pistola ancora stretta tra le mani.

"Puoi fare qualsiasi cosa tu voglia, ma lasci andare Louis."

Louis si dimenò tra le sue braccia esauste. Harry rivolse al ragazzo uno sguardo triste prima di poggiarlo delicatamente a terra vicino al letto.

Gli occhi di Jason si illuminarono come fuochi d'artificio.

"Sulle ginocchia."

Harry spalancò gli occhi.

"Harry!" Singhiozzò Louis. "Ti prego, non lasciare che ti faccia questo!"

Harry chiuse momentaneamente gli occhi, racimolando le forze rimastegli.

"Andrà tutto bene, Lou."

"No, Harry! Non sai cosa sta per farti!"

Harry spostò lo sguardo dal ragazzo sul pavimento, così debole e spossato da non riuscire a muovere un muscolo.

Prese un respiro profondo prima di chiudere gli occhi, e scivolare lentamente al suolo.

Doveva essere coraggioso.

Doveva farlo per Louis.

Louis, che aveva attraversato quell'inferno che era stata la presenza di Jason nella sua vita.

Harry sussultò non appena l'uomo prese alcuni passi verso di lui, i suoi occhi freddi fermi sul corpo di Harry.

Come poteva un uomo essere tanto cattivo?

Harry batté le palpebre nel riaprirle si ritrovò Jason a pochi centimetri di distanza. "Voglio che me lo succhi."

Harry sobbalzò e perse il respiro a quella richiesta; il cuore batteva all'impazzata mentre Jason calava lentamente la zip dei suoi jeans.

Devo farlo.

Per Louis.

L'uomo iniziò ad accarezzarsi attraverso i pantaloni. Harry serrò gli occhi non appena la sua mente iniziò ad opprimerlo.

Devo fare qualcosa.

Devo portare Louis via di qui.

Dov'è Niall? Perché non è ancora venuto a salvarci?

Quando Jason raggiunse l'interno dei suoi pantaloni ed iniziò a toccarsi, Harry dovette distogliere lo sguardo.

Il mostro prese duramente il mento di Harry e riportò il suo volto verso di lui.

"Non c'è bisogno di essere spaventati..."

Harry si divincolò dalla sua presa, ricevendo in cambio un forte schiaffo.

"Non provarci!" gridò Jason.

Louis gridò più forte. "Lascialo stare!"

Harry continuò a divincolarsi, andando improvvisamente nel panico per la vicinanza dell'uomo.

Strisciò disperatamente, gattonando via da Jason finché non udì il terrificante click che lo fece congelare sul posto.

Si voltò lentamente per vedere Jason che aveva tirato su Louis dal pavimento ed aveva la pistola puntata sul lato della sua testa.

Gli occhi di Louis erano nuovamente spalancati, le lacrime scendevano a fiotti sulle guance ferite.

"Corri Harry! Vai via!"

Jason tirò Louis in piedi tenendolo per i capelli, causandogli un grido intriso di dolore che riecheggiò per la stanza.

Harry si immobilizzò.

"Smettila!" Supplicò. "Gli fai male."

"Pianterò una pallottola nella sua testa se non vieni immediatamente qui e fai quello che dico!"

Harry era sotto shock.

"Uno..."

"Due..."

"O-okay!" Gridò Harry.

Strisciò nuovamente verso Jason, Louis stremato al suo fianco.

"Prima mettilo giù."

"Harry." Louis pianse. "Ti prego, non farlo!"

Jason rilasciò i capelli di Louis con un ghigno malvagio ed il ragazzo cadde al suolo con un tonfo.

Mentre lo sguardo dell'uomo era puntato verso il basso, intento a godersi la vista di Louis che ormai si contorceva in agonia sul pavimento, Harry colse un'improvvisa opportunità.

Afferrò un vaso in ceramica poggiato in cima alla cassettiera vicina a lui e lo sollevò, lanciandolo.

Il vado si infranse al contatto con il volto di Jason, lasciandosi dietro un naso sanguinante ed un mucchio di graffi e tagli.

Jason emise un grido selvaggio. "Piccolo stronzo!"

Mentre l'uomo era intento a tastarsi il volto con disperazione, Harry lo superò correndo ed afferrò delicatamente Louis; riportando il ragazzo singhiozzante tra le sue braccia.

Non riuscì a fare nemmeno tre passi che Jason attaccò.

Aveva afferrato un grosso pezzo di vaso e lo aveva lanciato verso Harry, colpendolo dritto sulla nuca.

La ceramica aveva tranciato il lato del suo collo, proprio sotto l'orecchio, ed una grossa quantità di sangue rosso scuro iniziò a scorrere.

Harry gridò addolorato, ed un calcio colpì la sua schiena. Perse l'equilibrio e non riuscì a tenere Louis, che precipitò nuovamente a terra.

Jason attaccò Harry, spingendolo ed inchiodandolo a terra.

L'uomo lo sguardò negli occhi spalancati.

I suoi non erano più di un colore freddo, erano completamente neri.

Harry non aveva mai visto occhi tanto terrificanti prima.

Sapeva che per quanto ci avesse provato, non sarebbe mai stato in grado di dimenticare quegli occhi.

Serrò i propri, tentando disperatamente di eliminare dalla sua mente quella vista.

"Ora aprirai gli occhi e me lo succhierai." Ringhiò Jason. "O ucciderò il tuo ragazzo."

Harry non poteva farlo. Non poteva aprire gli occhi.

Non posso farlo.

Non posso farlo.

"Aprili!"

Mi dispiace così tanto Louis.

Non posso...

Bang!

.

.

.

.

.

.

Al colpo le orecchie di Harry fischiarono.

Fu così forte che lo scosse internamente, inviando onde sonore che rimbalzarono sulle sue ossa provocando onde d'urto attraverso il suo intero corpo.

L'orripilante grido acuto che seguì lo sparo lo fece raggelare fino alle ossa.

Non realizzò nemmeno che l'urlo fosse fuoriuscito dalle sue stesse labbra.

C'era così tanto sangue.

Lo sentì schizzare e bagnare le sue stesse guance.

Rimase immobile sul pavimento, gli occhi ancora serrati, troppo terrorizzato per muovere anche solo un muscolo.

È tutta colpa mia.

Non potevo semplicemente aprire gli occhi?

Il mostro ha sparato a Louis.

Sono ricoperto del sangue di Louis.

Louis è morto.

.

.

.

.

.

.

Le voci che riempivano la stanza arrivavano ovattate alle orecchie di Harry. Era come se fosse sott'acqua, riuscendo a sentire senza però capire. La sua mente proiettava immagini orribili; ritornando sempre a quegli occhi neri.

Harry non pensava che gli occhi di una persona potessero irradiare così tanta paura in un corpo, una paura tanto intensa da rendergli impossibile muoversi.

Qualcosa toccò il suo braccio e di più serrò gli occhi, se possibile.

Qualsiasi cosa lo stesse toccando iniziò a scuoterlo.

Realizzò essere una mano, stretta al suo braccio, a strattonarlo.

Harry percepì il panico accrescere al pensiero che potesse essere Jason tornato indietro per lui. Le voci ovattate si stavano intensificando, quasi a gridare nelle sue orecchie.

Harry scosse la testa, volendo che smettessero. Voleva quella mano via da lui, voleva che il sangue di Louis andasse via dalle sue guance. Voleva che quegli occhi neri abbandonassero la sua mente.

Voleva tornare indietro; se solo avesse aperto gli occhi.

Lentamente, schiuse le palpebre. Fu accolto da un Niall più che preoccupato, entrambe le sue mani strette alle braccia di Harry, intente a scuoterlo mentre le sue labbra si muovevano.

L'apnea stava iniziando a dissolversi e le parole di Niall acquistarono un senso.

"Ti prego, Harry, apri gli occhi." Supplicò. "Sei in salvo, va tutto bene ora."

Spostò lo sguardo alla sua sinistra notando un agente della polizia in piedi vicino a lui, sembrava preoccupato come Niall.

"Hanno preso Jason. Gli hanno sparato ad una spalla." Spiegò Niall. "Sfortunatamente vivrà, ma starà dietro le sbarre per il resto della sua vita."

Harry percepì il relax invadere istantaneamente il proprio corpo, finché un certo ragazzo dagli occhi blu apparse nella sua mente. "L-Louis?"

Niall gli rivolse un debole sorriso. È appena stato portato via da un'ambulanza. Non voleva lasciarti."

Harry lasciò uscire un sospiro di sollievo.

Louis non era morto. Non era il suo sangue e non era stato sparato; era di Jason.

Louis sarebbe stato bene.

"Andiamo, Haz." Niall aiutò Harry a mettersi in piedi. "Dobbiamo portarti all'ambulanza."

Louis starà bene.

 

~

Hola!
L'ho detto, un action movie!
Okay, ero in ansia io per loro durante tutta la traduzione del capitolo. E l'autrice vi vuole bene, un pò di tregua dopo tutta sta suspance. 

Ho intenzione di continuare a pubblicare velocementee di concentrarmi anche sulla traduzione di "Unbelievers", molto più impegnatviva vista la lunghezza dei capitoli. 

 

Love you all.
-fedah

 

 

 

 
  
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