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Autore: SoledadBaskerville    04/11/2015    1 recensioni
Alexis è una ragazza umana e sola, dopo la morte della madre è diventata la cameriera della famiglia Baskerville, i sovrani dei vampiri. Il suo incontro con Ace, il figlio di Allen e di Risa Baskerville, cambia totalmente la vita della giovane, facendole scoprire l'amore, e forse, le sue vere origini. Ma una forza oscura, una nuova minaccia incombe su Sabrie. Cosa ne sarà di Alexis? Chi era in realtà suo padre? Cosa ha a che vedere lei con la famiglia Baskerville? Se volete saperne di più.. leggete e recensite, mi raccomando, ci tengo tanto!
( dalla storia )
Sabrie, regno dei Vampiri, 20 anni prima. E’ una fredda notte d’inverno, la neve cade incessantemente. La notte ha dispiegato il suo nero mantello, non una stella, nemmeno la luna, illuminano quel cupo cielo. Una giovane donna dai lunghi capelli biondi guarda una bimba che dorme in una culla. Le bacia la fronte.
“ Piccola mia, ti giuro che ti proteggerò da quella famiglia di mostri, fino a quando non sarai abbastanza grande per poter conoscere tutta la storia “. La bimba apre gli occhi, che si rivelano essere di un bellissimo azzurro. Un azzurro rarissimo, come il più profondo dei laghi.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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Alexis continua a guardare fuori dalla finestra. Pensa. Pensa a sua madre, Soledad. Si chiede perché suo padre la uccise? A che scopo? Dopo tutto l’aveva amata, e da quello che ha capito, la ama ancora, anche se non lo ammetterebbe mai. È stata importante per lui. Allora perché? Come mai questa storia inizia a convincerla sempre meno? Decide di chiedere all’unica persona che potrebbe darle un consiglio: Ace. “ senti, Ace… “ inizia il discorso lei, attirando l’attenzione. “ Secondo te… secondo te, perché papà uccise mia madre? “ Chiede, voltandosi verso di lui. A quella domanda, il giovane principe si stacca da lei, come fosse stato scosso. Non ha mai parlato di Soledad con Alexis, l’ha fatto solo una volta o due con suo padre. Nulla di più. Non sa niente di quella donna e, se deve essere sincero, non capisce neanche lui come sia stato possibile che suo padre abbia ucciso la donna che comunque aveva amato. Sospira, prima di rispondere.

“ Io non so molto di tua madre, anzi, non so nulla di lei. Papà non ama parlare di quella notte. Io so solo che è da quel momento che sei al castello dei Baskerville. “. Lei lo guarda. Poi gli fa un’altra domanda, spiazzandolo.

“ Tu odiavi mia mamma? Insomma, era la donna con cui tuo padre aveva tradito tua madre, e da quell’unione è nata una sorella illegittima. Una macchia per voi purosangue, no? “

“ Lo ammetto. Ho odiato profondamente qualcuno, ma non siete state né tu e né Soledad. È stato papà. Non è di certo il primo tradimento che mia madre gli ha perdonato, anche se stavolta, lo ammetto, è stata particolarmente comprensiva, il che è strano. Maltrattava me e tradiva mamma. Comunque sia, no. Non ho mai odiato te o tua madre “. Sospira, si tiene il fianco. La rosa riflette. Pensa a tutte le cicatrici che ha visto addosso ad Ace, delle quali lei non ha osato domandare la provenienza. Oa però, il dubbio la attanaglia. Che sia stato Allen? Decide di chiederglielo.

“ E’ stato papà a procurarti tutte quelle cicatrici? “ Chiede esitando un po’. Teme di essere stata troppo invadente con quella domanda. Sta per scusarsi, ma Ace annuisce e basta.

“ Si, è stato lui. A sette anni il primo marchio a fuoco, quello della nostra famiglia. Diceva che dovevo essere forte, superare tutti i dolori che nella vita si sarebbero potuti presentare. Mi voleva spietato con chi si opponeva al mio volere. Essendo il suo erede ha riposto molte aspettative in me. Ma per quanto mi sia sforzato, sento di non avergli dato quello che voleva “.

“ Tu vai bene così come sei “ fa lei, un po’ scossa da quelle rivelazioni. Un marchio a fuoco su un bimbo di sette anni? Ma come è riuscito a sopravvivere ad una cosa simile?

“ E a cinque anni sono iniziate le frustate. Qualunque errore era punito con la frusta, non potevo sbagliare. Come se un bimbo di cinque anni sapesse cosa vuol dire essere principe. È continuata sino a quando non ho deciso di andarmene da Sabrie, ma questo successe dopo aver scatenato i miei poteri. Ho rischiato di distruggere questo regno. Ho preferito andarmene e cercare di stare lontano da qua per un po’, ma papà mi ha mandato a chiamare perché si sente minacciato. Crede che io possa aiutarlo. Ma la verità è che ho paura tanto quanto lui, e non posso dirglielo “. Si sfoga, finalmente, dopo anni ed anni di sofferenze, in cui l’unica a mostrargli un po’ d’affetto è stata sua madre. Anni ed anni in cui, per quanto abbia cercato, non è mai riuscito veramente ad essere come suo padre lo voleva. Ed ora si ritrova ad aiutarlo. Perché? Avrebbe tutte le ragioni di mandarlo al diavolo ed andarsene di nuovo da Sabrie. Poi guarda Alexis, e la risposta gli viene scontata: è per lei che non se n’è ancora andato. È per lei che trova la forza di lottare nonostante tutto. Da parte sua, lei è rimasta quanto meno sorpresa, c’è una differenza abissale da come Allen si comporta con lei a come si è sempre comportato con Ace. Lo abbraccia forte forte, come se sentisse che ne ha davvero bisogno.

“ sono sicura che adesso sa che sei degno di diventare re di questo regno. Altrimenti non ti avrebbe mai mandato a cercare. Credo che, a suo modo, tenga anche a te “. Dice la rosa, dopo un po’. E lo pensa davvero. Lei è come sua madre, è sempre stato così. È sempre riuscita a vedere il lato buono delle persone ed a farlo emergere. È un dono, ed anche una cosa rarissima per un Baskerville. Loro sono anime oscure di natura, pessimisti. Esseri dannati da millenni e millenni di torture commesse a danni di persone innocenti. E, allo stesso tempo, dannati dal loro stesso cognome. Perché essere un Baskerville, non vuol dire solo essere temuti in tutto il regno e commettere crimini. Essere un Baskerville comporta molto, molto di più. Ma questo, forse, Ace ed Alexis ancora non lo possono sapere.

Un misterioso individuo varca i confini di Sabrie dopo anni ed anni d’assenza. Sembra abbastanza sicuro di sé, e sembra anche sapere molto bene dove vuole andare e ciò che vuole fare. Al suo passaggio, la gente si sposta, come impaurita, intimorita da quella strana aura crudele ma quasi calma allo stesso tempo. Non riescono a capire di chi si tratta. Ma tutti vedono dove si sta dirigendo: il castello reale della famiglia Baskerville.

Allen e Risa sono in salone. Lei, finalmente, sembra tranquilla, invece lui è ancora piuttosto agitato, come se avessero discusso per l’ennesima volta. La donna sospira, ed appoggia il libro che stava leggendo sul divano. “ Te lo ripeto. Dobbiamo dire ad Alexis ed Ace come stanno le cose. Ti rendi conto che ti credono il colpevole della morte di Soledad? Ma come fai a stare calmo e tranquillo? Io impazzirei “. Lui sbuffa, poi guarda la moglie.

“ e cosa gli dovrei dire? “ scusate figli miei, ma ancora una volta vi ho taciuto una verità importantissima. Non sono stato io ad ammazzare Soledad “. Cosa credi che diranno, Risa? “. Guarda la moglie in attesa di una risposta.

“ devi dirgli come sono andate le cose, che sei arrivato solo dopo che l’incendio era già stato appiccato. E che quel bastardo del colpevole è ancora in circolazione, probabilmente… “

“ che razza di espressioni, signora. Siete la regina, dovreste mostrare un po’ più di contegno, no? “ ride ironico il terzo interlocutore, rimasto sin ora nell’ombra ad ascoltare la conversazione. Entra dalla porta come se stesse entrando in casa sua, senza il benché minimo segno di rispetto. Allen e la moglie si voltano all’improvviso. Lui alquanto scocciato.


“ Sparisci, non vedi che sono impegnato? Sto parlando con mia moglie “ ribatte seccato, quello ride e si avvicina.

“ State calmo, maestà “ ride ironico, mettendo una mano sul cappuccio, come se si stesse prendendo gioco di tutti i presenti. “ O dovrei semplicemente chiamarti Allen? Dopo tutto, tra noi la formalità non è necessaria “. Si sposta il cappuccio, rivelando di avere un occhio bendato. Guarda Risa adesso. Lei sembra quasi aver capito di chi si tratta e si sposta dietro al marito.

“ Cosa ci fai qua? Pensavo che tu… “ Non finisce la frase, si sente improvvisamente in pericolo. È il suo istinto di vampira ad avvertirla. Quella persona è pericolosa, ben più di Zwei. È una persona legata a ciò che accadde 800 anni prima, quel terribile giorno in cui suo figlio perse la ragione definitivamente.

“ Pensavi male, direi. Sono tornato qui dopo molto tempo, e non sono intenzionato ad andarmene tanto presto “. Ride, ma Allen si spazientisce e lo attacca con la spada, facendogli cadere finalmente il cappuccio. Ovviamente, lui era preparato a quell’attacco, l’aveva intuito da molto prima, e para il colpo senza cadere. Ma ormai la sua identità è svelata. Allen appoggia la sua spada, ma si trova quella dell’avversario puntata.


“ Credevo stessi bruciando all’inferno, invece ti ripresenti al mio castello dopo tutto quello che hai fatto… hai proprio una bella faccia tosta “. Dice, notando il ghigno dell’altro, che rivela avere i capelli di colore argento. È evidente che il passato sta per ritornare nelle vite dei Baskerville. Chi è quel misterioso uomo?

Salve :D eccomi qua con il diciassettesimo capitolo :D La storia si sta riempendo di colpi di scena :P chi è l'uomo misterioso? Chi assassinò Soledad? Che fine avrà mai fatto Echo? Se volete saperlo seguitemi :D grazie mille a tutti per il sostegno che mi date, è molto apprezzato! Kiss

Soledad Baskerville
   
 
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