Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: anonimo22    05/11/2015    0 recensioni
"Mi manchi, ma so già come funziona, mi manchi ma ormai mi sono abituata. Mi manchi ma continuo la mia vita tranquillamente. A volte ti penso, concedimelo. Eravamo perfetti nella mia mente, ero già felice. Lo sentivo già nella pelle, il cambiamento. E poi, come sempre, il castello in aria è cominciato a crollare, e dopo pochi secondi non c'erano altro che resti. Resti di un ipotetico noi, resti delle mie speranze, delle mie illusioni, dei miei: questa volta tocca a me essere felice. Resti di un sogno troppo bello per essere vero."
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Quest’ estate mi sono vista spesso con Carolina e ci siamo divertite un mondo. Ho anche fatto il campo estivo con gli scout che non è andato un gran chè bene dato che mi sono anche ammalata, ma dettagli. Inizia finalmente la seconda, non saremo più i primini. Con le mie compagne di classe tutto bene, siamo tutte amiche e tutto è così perfetto, spero che questo anno inizi e finisca bene. Inizia il primo giorno: mi metto in banco con Carolina e prendiamo gli ultimi due banchi rimasti perche siamo arrivate un po’ tardi. Dopo il primo giorno torno a casa insieme a Simone come sempre. I giorni passano piuttosto in fretta ed a volte si unisce a tornare a casa con noi un mio compagno di classe: Gabriele. Non mi sta molto simpatico, infatti non ho piacere a tornare a casa con lui, però mica posso mandarlo via, più che altro l’anno scorso è sempre stato zitto e non ho mai avuto l’occasione di conoscerlo a parte le due settimane che siamo stati vicini di banco, ma nulla di che. Con i giorni imparo a conoscere anche lui. È un po’ timido e lo noto subito, ma è molto simpatico e conoscendoci riesce anche a tirare fuori la sua vera personalità. È abbastanza bassino con degli occhi azzurri stupendi ed i capelli marrone chiaro lisci. Intanto iniziano i problemi con Carolina. Ho conosciuto un po’ meglio la mia compagna di classe Elisa e mi sta molto simpatica, mi trovo molto in sintonia con lei perché la pensiamo spesso allo stesso modo e ci troviamo spesso d’accordo, così iniziamo a stare molto insieme. A Carolina questa cosa infastidisce e inizia ad inviarmi messaggi ogni giorno dove mi chiede se ce l’ho con lei,… un po’ mi da fastidio questo comportamento e inizio a sentirmi oppressa da questa amicizia, mi accorgo che quando stavo con lei avevo i paraocchi su tante persona, davo giudizi affrettati senza conoscerle, come con Gabriele che si è invece rivelato un amico fantastico, è dolcissimo e mi trovo davvero bene con lui, come con Elisa, e Carolina non mi può certo impedire di stare con chi voglio, molti suoi atteggiamenti mi infastidiscono, ma l’avevo sempre accettata per quello che era mentre io appena faccio uno sbaglio me lo fa notare subito dicendomi che non le va bene il mio comportamento. Più fa così più mi allontano da lei. Pensavo che saremmo state migliori amiche per sempre, ma evidentemente mi sbagliavo. Arriva ottobre e sabato 11 sarà il compleanno di Simone, ma io ho un’uscita scout e non riesco ad andarci, in più ci sarà anche Michele e lui meno lo vedo meglio sto. Oggi infatti Simone ha detto che deve tornare a casa con Michele ed io sono costretta ad andarci da sola. Mi arriva un messaggio vocale da Simone, ma a parlare è Michele, riconosco subito la voce:                                                                                                                                          
 ciao. Ti volevo chiedere scusa per come mi sono comportato, vorrei fare pace.                                                                                                            
–va bene facciamo pace 
È la sera prima del compleanno e l’uscita scout è saltata, così posso andare al compleanno di Simone, gli mando un messaggio per avvisarlo ed è fatta.
È sera ed arrivo un po’ più tardi perché l’uscita con gli scout era saltata, ma abbiamo comunque fatto una pizzata, così arrivo e loro stanno ancora finendo di mangiare, lo guardo un attimo di sfuggita (Michele) non so nemmeno io il perché e mi guarda anche lui. Entriamo in casa ed iniziamo a guardare un po’ di tv. Alcuni maschi stanno facendo una specie di lotta ed io non ci do molto peso, finchè non mi arriva addosso Michele. Così subito dopo mi arriva il messaggio della Carolina che dice:                                                                                                       
-si vede che Michele lo fa apposta.                                                                                                                                                               
–ma no, dai non ne avrebbe motivo.                                                                                                                                                                                     
-giochiamo ad obbligo o verità? L’ho chiesto senza nemmeno pensarci, lui mi guarda e mi sorride, così ci mettiamo in cerchio e parte un mio compagno di classe che chiede a Michele: obbigo o verità?                                                         
-ovviamente obbligo. Risponde lui.                                                                                                                                                                             
–fatti una sega qui.                                                                                                                                                                               
–no dai, ci sono anche le ragazze! Questo gioco fa schifo, giochiamo al gioco della bottiglia.                                                                                                                                              
Tutti dicono no, no… allora io dico: facciamolo ma con i baci sulle guance per iniziare dai!                                                                                           
-finalmente qualcuna che ragiona. Dice Michele.                                                                                                                                                        
Ci sediamo tutti in cerchio ed iniziamo. Io mi siedo subito vicino a lui, non so perché ma qualcosa mi ha spinto a sedermi lì vicino a lui. È stato stranamente gentile con me fino ad ora, è molto carino sta sera, è cambiato dall’anno scorso, gli piace il the alla pesca, anche a me, secondo me sta sera ci baceremo, ma non penso dato che io non ho mai baciato nessuno!                                                                                                                            
Dopo tanti baci sulle guance:                                                                                                                                             
-ora lo facciamo con i baci in bocca? Chiede Michele                                                                                                                                                           
-okay. Dico io senza pensarci.                                                                                                                                                                                                    
–ma come okay? Ma sei pazza?!?!   Dice Elisa.                                                                                                                                        
Giochiamo e lui gira la bottiglia, esce lui e il cuore inizia a battermi all’impazzata. E se uscissi io??? Gira di nuovo la bottiglia e si ferma su di me
-vuoi? Mi chiedono                                                                                                                                                                                                                
lo guardo… okay. Dico.                                                                                                                                                                                                                
–ma non ci mettere la lingua ne niente!                                                                                                                                                           
-certo che no!                                                                                                                                                                        
Io inclino la testa leggermente a destra e lui fa lo stesso finchè non ci avviciniamo e ci baciamo, doveva essere un bacio a stampo, ma è durato due o tre secondi e per un attimo mi sembra di essere in paradiso. Mi giro verso Carolina, la guardo e sorrdo. È stato il mio primo bacio….
Continuiamo il gioco e prima della fine ci baciamo un’altra volta, a fine serata viene da me:                                                               
-mi puoi dare il tu numero che non lo ho più?                                                                                                                                          
-certo.
Tornando a casa penso a tante cose… e se i piacesse? No impossibile, come può piacermi se fino alla settimana scorsa non potevo vederlo, poi non è così tanto carino e sela crede un po’ trppo. Cosa più importante lui ha la ragazza e fa questi giochi??? No no, non mi piace! E se fosse?? NO!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: anonimo22