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Autore: anonimo22    04/11/2015    1 recensioni
"Mi manchi, ma so già come funziona, mi manchi ma ormai mi sono abituata. Mi manchi ma continuo la mia vita tranquillamente. A volte ti penso, concedimelo. Eravamo perfetti nella mia mente, ero già felice. Lo sentivo già nella pelle, il cambiamento. E poi, come sempre, il castello in aria è cominciato a crollare, e dopo pochi secondi non c'erano altro che resti. Resti di un ipotetico noi, resti delle mie speranze, delle mie illusioni, dei miei: questa volta tocca a me essere felice. Resti di un sogno troppo bello per essere vero."
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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<p>~~Io credo che la prima volta che ci si innamora veramente non si scordi mai, non importa se è stata un’esperienza dolorosa o bellissima, se era ricambiato o meno, è comunque una parte di vita che non si oscurerà mai.  Ogni ragazza sa quanto è difficile essere adolescenti: nuova scuola, nuovi amici, nuovi sentimenti, nuove esperienze, nel limite del possibile ovviamente. Quanto sia difficile crescere, piangere in silenzio per non farsi sentire, fingere che vada tutto bene e sorridere, sfogarsi con alcuni amici e non essere capiti.</p>

<p>È una grigia giornata di febbraio, tornando da scuola ho incontrato il mio amico d’infanzia Giuseppe. Un ragazzo basso, grasso, biondo con gli occhi marroni, tutto fuor che attraente, ma pur sempre molto simpatico. Con lui sono cresciuta, ma ci eravamo persi di vista e rincontrarlo nella mia stessa scuola, anche se in classi diverse, e fare due chiacchiere con lui mi ha fatto molto piacere. Mi ha aggiunta in un gruppo di whatsapp, tutti maschi, però conoscere gente nuova non fa mai male; soprattutto in una scuola nuova. Un ragazzo scrive, sembra simpatico, dice di chiamarsi Michele.
 “piacere sono Greta” dico ed iniziamo a parlare.
 Ha una grande passione per il calcio e fa il portiere nella sua squadra. Nel gruppo c’è anche Simone, un mio compagno di classe che non ho ancora avuto l’occasione i conoscere. Arriva sul gruppo una foto di Michele e chiede

- Come sono?

Io non lo trovo molto carino, è alto più o meno come me, pelle bianca quasi cadaverica, capelli marroni e occhi marroni in divisa da calcio con i guantoni da portiere nelle mani.

 – Sei da otto.
Gli mando una mia foto.
–Io sono più bella.
– Ho i miei dubbi, ma anche tu non sei male, 9.

Mi viene da sorridere e no so nemmeno perché, non ha un bell’aspetto, ma sembra simpatico e mi interessa conoscerlo più a fondo. Gli scrivo in chat privata.

–Ciao.
–Ciao, mi ha detto Giuseppe che gli piaci.
–Magari lui non voleva che tu me lo dicessi, ahaha.
–Forse hai ragione, ma a te lui piace?
–No, no, siamo solo molto amici da quando eravamo piccoli.
–E io ti piaccio? Fisicamente.
–Si dai sei carino…  .BUGIA.
 –Grazie, anche tu sei carina, ma non voglio tipo stare insieme, ma solo essere buoni amici.
–sì, anche io.

Queste conversazioni inutili mi danno fastidio, non si è concluso nulla, perché mi ha chiesto se lo trovavo carino? Vado a letto e dormo di filata tutta la notte, la mattina mi sveglio con un unico pensiero: Devo conoscere quel ragazzo. A scuola Simone mi si avvicina, cosa molto strana dal momento che non ci eravamo mai parlati. Non mi ispira simpatia, sta sempre sulle sue, moro, magro, occhi neri e occhiali, ha questa mania di tagliarsi i capelli facendosi fare dei disegnini dal barbiere come saette o ragnatele con il rasoio, roba da matti.
- Hai letto quello che ti ha scritto Michele sta mattina? mi dice.
–no, non ho letto i messaggi sta mattina.
 Ride e se ne va.
Cosa mai ci sarà da ridere? Cosa mi avrà mai detto. Bah. Torno a casa e mi fiondo sul telefono. Un messaggio da Michele:
 -ciao. Ti ho vista dal vivo e non mi piaci, meglio rimanere solo amici.
 Era questo che diceva oggi Simone. E che ci sarà mai da ridere? Gli rispondo:
-okay, sono d’accordo.
Invio tutte le conversazioni alla mia migliore amica Carolina, ci conosciamo da pochi mesi, ma sento di poterla considerare la mia migliore amica e di potermi fidare di lei. Mi risponde:
 -Ma lui è brutto, che si cede di essere?
–infatti è quello che penso anche io, poi Simone cosa vuole?
–loro due sono migliori amici, me lo ha detto oggi Simone, ecco perché sapeva già tutto e si è messo in mezzo.  –comunque non è una gran perdita, tanto lui non mi interessava, vorrei solo vederlo di persona come lui ha visto me. 
Finisce la conversazione.
 Carolina è una ragazza bassina, di corporatura è uguale a me, sa dare ottimi consigli, ha i capelli mori e gli occhi marroni. Con lei passo i pomeriggi migliori ed è l’unica amica che mi capisce davvero e di cui mi fido. Ora chissà se incontrerò mai Michele dal vivo e magari diventeremo buoni amici, come dice lui.</p>

   
 
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