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Autore: 7vite    05/11/2015    3 recensioni
Dato che il manga si è bruscamente interrotto, lasciando tanti quesiti irrisolti e sollevando parecchi dubbi ho deciso di continuare la storia a modo mio.
Nella mia FF le storie di tutti i personaggi s'intrecciano in un vortice di emozioni e paure, restando quanto più possibile IC.
Hachi sarà impegnata con la ricerca di Nana, fuggita subito la morte di Ren.
I Blast si scioglieranno ed i membri del gruppo intraprenderanno strade diverse, ma non per questo metteranno un punto alla loro amicizia.
Dall'altro lato i Trapnest subiranno lo stesso destino: Reira sarà tormentata da un segreto inconfessabile che le cambierà la vita e Takumi per proteggerla farà diverse rinunce, esternando finalmente il suo lato migliore.
La storia si susseguirà alternando presente e futuro (4 anni dopo) e ogni capitolo verrà raccontato attraverso il punto di vista di qualcuno.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hachi
 
“Quella fede nuziale minaccia il nostro filo rosso.
E’ invisibile adesso e non c’è neanche alcuna promessa
ma ti prego,
non lasciare la presa sulle nostre mani unite.”
 
Quando ascoltai questa canzone la prima volta ne rimasi molto impressionata. La voce di Reira non si soffermava ai timpani, ma penetrava fin sotto la pelle.
In seguito Takumi mi disse che Reira stessa aveva ideato l’intero resto; parlava di amore e tradimento.
Inevitabilmente mi chiesi a chi fossero indirizzate quelle parole, e cosa effettivamente significassero.
Non hai mai perso la speranza, Reira?
 
https://www.youtube.com/watch?v=axZhKwdtf1U --------------------->   Shadow Of Love - Reira Serizawa, Trapnest
 
 
***
 
Hachi
 
Takumi rientrò a casa prima del previsto, e gliene fui molto grata. In quei giorni facevo del mio meglio per portare avanti la casa e badare a Satsuki, ma ero troppo sconvolta dalla scomparsa di Nana per concentrarmi.
Nobu era già partito, ma anche le sue notizie erano negative.
-Non sappiamo più dove cercare, Nana. Comunque ha lasciato tutto quanto qui, tutta la roba a cui tiene di più. Suggerirei di aspettare, forse presto salterà fuori.-
Mi aveva detto Yasu per telefono ma io non ci speravo più di tanto. Anche quando si era trasferita a Tokyo le sue valigie erano vuote, si era portata dietro solamente una chitarra. E’ con te adesso quella chitarra, Nana? La suoni mai? A cosa pensi? A Ren, ai Blast, al successo? A cosa pensi Nana? E a cosa pensavi quando sei andata via?
Quando mio marito varcò la soglia di casa, non gli diedi neanche il tempo di togliersi le scarpe che ero già tra le sue braccia. Lo stringevo con energia, e lui ne fu sorpreso. Dopo un attimo di esitazione, mi legò anche lui tra le sue braccia.
-Mi sei mancato.-
Gli sussurrai.
-Ci sei mancato.-
Mi corressi immediatamente.
Takumi mi diede delle pacche sulla testa, lo immaginai sorridere mentre lo faceva. Non è un uomo particolarmente dolce, ma quei brevi momenti di tenerezza riescono sempre a scaldarmi il cuore. Mi accontento di quel poco, davvero, purché però sia li quando ho bisogno di lui, come un marito affettuoso.
-Dov’è Satsuki?-
Mi domandò. Incredibile, era stato il suo primo pensiero! Per un momento mi sentii messa in secondo piano, ma subito dopo sorrisi. Forse Takumi non sarebbe stato il marito perfetto, ma sono certa sarebbe stato un papà eccezionale, e di questo avrei dovuto esserne molto orgogliosa.
-Sta dormendo. Dorme sempre, quella bambina, è incredibile.-
-Posso svegliarla?-
C’era qualcosa di diverso in lui. Qualcosa di nuovo nei suoi occhi e nel timbro della voce. Non so cosa di preciso, ma fu impossibile negargli quel desiderio.
-Sì… Se proprio devi…-
-Devo. Voglio vedere la mia bambina.-
Mi si illuminò il viso. Allora Takumi non era poi del tutto insensibile.
Satsuki ha il sonno pesante, ci volle un po’ perché si convincesse ad aprire gli occhi, e quando lo fece, pianse. La capivo, a nessuno piace essere disturbati mentre si sogna, o sbaglio?
-Shhh, non piangere, papà è qui, voleva solo vederti.-
-Forse è meglio se vado di là, ci rivediamo dopo…-
Takumi non aveva una vera famiglia. Sua madre era tragicamente mancata quando era solo un ragazzino, e il padre, che avrebbe dovuto occuparsi di lui e sua sorella maggiore, in realtà dedicava la sua vita all'alcol. Takumi una volta mi ha confessato che non avrebbe mai voluto commettere l'errore del padre. Sarebbe stato un genitore modello, disse, ed io credevo che lo sarebbe stato per davvero.
 
-Si è di nuovo addormentata.-
Disse, raggiungendomi sul divano.
-Eh? Ah. Già, è una piccola dormigliona.-
-Che ti prende?-
-Sono preoccupata per Nana. E se le fosse successo qualcosa?-
Mi fissò in silenzio. Poi si appoggiò allo schienale del sofa, rilassandosi.
-Se posso dirti la mia, io credo che sia scappata volontariamente. Insomma, stava in un ospedale, cosa vuoi che le accada? No, è stata lei ad andare via.-
-Ma Takumi...-
-Nana è un'adulta, sa badare a sé stessa. Non credo dovresti stare così in pena per lei.-
-Ma tu non capisci! E se le venisse una delle sue crisi e nessuno sapesse come aiutarla? Io mi preoccupo tantissimo per Nana, mai e poi mai vorrei che le accadesse qualcosa.-
Sospirò.
-Prendersi cura degli altri è una grossa responsabilità, Nana. Quando ci preoccupiamo troppo degli altri, finiamo per fare del male a noi stessi. Credo che dovremmo essere tutti più egoisti a questo mondo.-
-Parli proprio tu che sei l'egoista numero uno al mondo?-
-Io?-
-No, lascia stare. A proposito, come sta Reira?-
Non rispose subito, guardò il televisore muto che proiettava luci colorate davanti ai nostri occhi stanchi.
-E' stata dimessa dall'ospedale.-
-Oh, questo mi fa piacere, significa che sta meglio.-
-Non proprio.-
-Uhm?-
-Nana...-
Mi sollevai per guardarlo meglio negli occhi, ma lui non si mosse, si limitò solamente a indirizzare lo sguardo nella mia direzione.
-Reira è incinta.-
Reira è incinta.
-E' appena entrata nel quarto mese di gravidanza.-
Reira è incinta.
-Che c'è, non parli più?-
Reira è incinta. Tutto nella mia testa si era annullato, solo quelle tre parole rimbombavano nella mia testa. Reira è incinta. Un'eco infinta. Perché me lo aveva detto? D'un tratto fu tutto chiaro, non c'era bisogno di ulteriori informazioni. In cuor mio l'ho sempre saputo, anche se tutti negavano quella verità, io non ho mai smesso di dubitarne.
-Sei tu il padre, non è così?-
I miei occhi si riempirono di lacrime. Sperai con ogni fibra del mio corpo che mi dicesse di no, ma in fondo io l'ho sempre sospettato.
-Sì.-
Sì. Semplicemente. Nessuna giustificazione, nessuna spiegazione, niente di più complesso di una parolina di due lettere.
-Takumi tu....-
Mi guardò, ma nulla, la mia bocca aperta era incapace di emettere un qualsiasi tipo di suono. Alla fine ne uscì solo un grido soffocato, un gemito di dolore.
C'erano così tanti punti interrogativi nella mia mente, ma nessun filo conduttore che legasse gli uni agli altri. Era tutto così maledettamente confuso.
-Nana...-
-Sei un porco!-
Fu tutto quello che uscì.
-Tua figlia ha appena una settimana di vita, e tu.... Oh mio Dio!-
Non disse nulla. Nulla, neanche una parola, e questo mi fece ancora più male.
-Vattene!-
Sussurrai, e solo allora si decise a guardarmi.
-Io non vado da nessuna parte, questa è casa mia.-
-Io non ti voglio al mio fianco.-
Sorrise beffardo.
-E' un po' tardi signora Ichinose. Siamo sposati e abbiamo una figlia, io resto qui.-
-Ci pensi solamente adesso? E tua moglie, tua figlia, la tua casa, tutto questo non alcun valore quando ti trovi tra le gambe di Reira?-
Iniziai a urlare. Non gli avevo mai parlato in quel modo, ma davvero non potevo tollerare quella situazione.
-Da quanto va avanti Takumi?-
-Questo non credo sia affar tuo.-
-Oh davvero? Non è affar mio sapere da quanto mi tradisci con Reira? Allora ho solo una domanda, Takumi, e questo ritengo sia affar mio: Perché sei venuto a letto con me? Perché mi hai sposata al suo posto? Vi siete sempre amati, allora perché non avete coronato questo amore tanto tempo fa? Hai appena rovinato due vite, la mia e quella di Satsuki.-
Ero terribilmente scossa, ma la cosa che odiavo era la sua indifferenza nei miei confronti. Ma non vedeva quanto male mi stava facendo? O davvero non gli importava nulla del prossimo?
-D'accordo, parlerò con Yasu per ottenere le carte del divorzio.-
Mi alzai e, in un balzo, lui mi si parò davanti.
-Tu non parlerai di niente con nessuno, ci siamo intesi?-
-Takumi, lasciami.-
La sua presa sul mio braccio si strinse ancora di più, facendomi male.
-Tu non parlerai di niente con nessuno. Questa cosa deve restare segreta. E noi non divorzieremo, Nana.-
 
***
 
Reira guardava la sua immagine riflessa allo specchio. Le ossa della clavicola erano troppo sporgenti, stava dimagrendo un po' troppo. Perché quel bambino, nonostante i suoi sforzi per abortire, non se ne andava?
Perché ci teneva così tanto a nascere?
Si accarezzò la pancia ancora troppo piatta. Nessuno avrebbe mai scommesso che quel ventre celasse una nuova, minuscola vita.
-Il mondo è un posto orribile in cui vivere, sai? Se fossi in te sceglierei di non metterci mai piede. Se potessi tornare indietro, non nascerei. Ma tu, Ren, vuoi fare parte di questo mondo a tutti i costi. Non hai paura? Dei sentimenti, della gente, delle bugie, dei sogni infranti e dell'amore? Io ne sono terrorizzata.
Che ipocrita! Ti metto in guardia dal resto del mondo, ma in realtà sono la prima persona della quale non dovresti mai fidarti. Sei ancora dentro il mio corpo, ed io ti sto già mentendo. Non conoscerai mai la verità su te stesso, piccolo Ren. Non incontrerai mai tuo padre.”
Giunse le mani e le appoggiò sulla sua pancia, immaginandola più grossa.
-Mi detestano tutti quanti. Mi odierai anche tu?-
La musica, dalla radio, si espanse per tutta la stanza.
Volle cantare, ma la voce non venne fuori. Se adesso non riusciva più a cantare, allora era veramente diventata inutile.
Si gettò sul letto, ascoltando le note espandersi per la stanza, senza però toccarla


 

                                                                                
 
Sono sola, non avevo alcuna meta
Ma tu mi hai gentilmente preso per mano
 
Notte senza stelle,
non mi volterò per guardare l'ombra del mio passato.
Voglio sentire il tuo valore
Le lacrime scendono giù.
Anche quando mi perderò
Non lascerò la tua mano

https://www.youtube.com/watch?v=-Rk7ky1Q2ro
 
E, seppure involontario, il ricordo di Shin fece breccia nella sua mente, e, insieme a lui, anche il ricordo di una Reira felice.
 
     



  
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