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Autore: NeroNoctis    06/11/2015    1 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
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Erra ed Alnair erano giunti sino a Gelkmaros, intenti a proseguire il loro viaggio verso Elysea. Asmodae ormai li ricercava, e lei era etichettata come l'aiutante di quell'Elisiano tanto misterioso quanto forte, incredibilmente forte.
Non che le importasse granchè, era sempre stata sola, eccezion fatta per la sua famiglia, Noctis e qualche amicizia sporadica, non aveva nessuno. Ripensò quando era circondata di gente dopo la battaglia contro Nergal, quando Marchutan in persona le diede la spilla all'onore per le sue gesta eroiche. Persa tra tanta gente, mai sentita sola come quell volta.
– Tutto okay? – La voce di Erra la riportò al mondo reale. Quel ragazzo era così misterioso... ma l'aveva baciata. Non una, non due, ma fin troppe volte. Si sentiva bene, protetta, finalmente al sicuro... ma c'era qualcosa che continuava a sfuggirle. Erra era così... diverso. Non per via dei suoi poteri, di quello non le importava, ma a volte sembrava essere il riflesso di qualcun altro, un'ombra mossa da fili invisibili, fili provenienti da un cuore lontano.
Stava vaneggiando, come sempre. Doveva smetterla di pensare così tanto. Dov'era finita quella ragazza spensierata? Dov'era l'Alnair che rideva e scherzava con Thabit? Dov'era quella ragazza che guardava Noctis e vedeva un'amico con cui poter star bene?
– Ehy? – disse Erra, aspettando la risposta alla domanda precedente. 
– Si, scusa... sono solo un pò persa nei miei pensieri, tutto qua.
– Quanto ti invidio. – il ragazzo accennò un sorriso. Lo faceva molto più spesso adesso, ma dentro provava una rabbia e una tristezza che non riusciva a spiegarsi. Si sentiva tradito, ferito, sofferente per qualcuno. Ma per chi? E perchè quelle emozioni le sentiva come se non fossero le sue? Maledetta amnesia, pensò. Chissà chi era prima di non ricordare nulla del suo passato... 
– Troverai il tuo posto. L'hai detto anche tu, senti di dover andare a...
Alnair si bloccò, così come lo stesso Erra. Davanti a loro si stava avvicinando una figura femminile, sembrava sporca di sangue, e l'espressione così seria. Alnair era pronta al combattimento, riconoscendo in quella ragazza un Elisiana, ma Erra si fece di colpo serio, e pronunciò un solo, fatidico nome.
– Kyrie.
I due si ritrovarono faccia a faccia, e quando si toccarono, un'esplosione nel cielo illuminò la piana di Gelkmaros.
 
✽✽✽

Noctis attraversò quel passo insieme a Kasai, che illuminava la strada meglio di qualsiasi altra torcia. Si ritrovò all'aperto, circondato dalle montagne, mentre sotto di lui si espandeva una struttura simile ad un'alveare gigante, dove enormi statue si muovevano in ogni collegamento tra una fenditura e l'altra. In alto la luna illuminava tutto, e ai bordi della montagna si intravedevano altri guerrieri senza volto. In basso, alcuni resti umani erano ancora visibili, e su una parete rocciosa era incisa la frase "No Escape". Sembrava essere incisa con le unghie a giudicare dalla forma, e anche dai piccoli schizzi di sangue. 
Noctis tentò di non farci troppo caso ed aprì le ali, fiondandosi nelle viscere di quel luogo, lasciandosi dietro tutte le guardie e i pericoli, che continuavano stranamente a non attaccarlo. 
Il volo si rivelò più faticoso del previsto, quell'alveare si snodava in complesse viuzze e cavità, in cui vi erano annidati mostri feroci e reliquie antiche, che sembravano emanare uno strano potere. Ma il ragazzo continuava, seguendo la sagoma di Kyrie che sembrava guidarlo verso una meta precisa, meta che non tardò ad arrivare. 
Si ritrovò in uno spiazzale al cui centro si stagliava una piccola piramide, che teneva sospesa un frammento di sfera, circondato da un campo di energia. Alla base della piramide era inciso un simbolo, una sorta di simbolo dell'omega finemente decorato, con delle incisioni in una lingua sconosciuta.
– Il Sigillo del Nulla. 
Noctis si voltò, trovandosi di fronte a quella ragazza che aveva tanto inseguito.
– Kyrie...
– Penso sia ora di finirla con questa farsa. Sei arrivato proprio dove volevo. – esclamò Kyrie, confondendo ancor di più il ragazzo, che attendeva ulteriori spiegazioni.
– Non sono Kyrie. Ho solo assunto le sue sembianze con gli ultimi brandelli di forza che mi restavano... Io sono Nihil, la Dea di questo mondo. 
Noctis non parve molto sorpreso, non dopo tutto quello che aveva ormai passato, e a dirla tutta la faccenda iniziava a stancarlo, anche se dentro lui una parte voleva azione, azione e ancora azione.
– Perchè hai scelto lei? Lei è...
– Morta? Si, lo so bene. Quando ho scavato nei tuoi ricordi ho visto tutto. Eri ancora inesperto, e non forte quanto adesso. Vi attaccarono a Reshanta, eravate troppo in basso e le sue ali cedettero. Non era legata in nessun kisk, ed ormai era troppo lontana per poter rinascere ad un obelisco. Il suo corpo cadde nel vuoto, lontano dall'etere... e lentamente venne consumata, fino a svanire del tutto. Almeno fin quando non ho recuperato il suo corpo distrutto e le ho dato nuova vita.
– Cosa...?
– Non fraintendermi, giovane Daeva. Ho creato due versioni di Kyrie, che non sono altro che due versioni di me stessa, più o meno. La prima la vedi qua davanti, che rappresenta l'ultima scintilla del mio essere, e ho usato lei per portarti qui. 
L'altra versione di Kyrie cammina libera per Elysea. E' soltanto un guscio vuoto, il vecchio corpo della tua ragazza usata come recipiente per un mio frammento di anima. Quel frammento di me la tiene in vita, la muovo io, e persegue il mio obiettivo. Certo, i ricordi sono i suoi, frammentati, vacui, ma son comunque i suoi ricordi, e lei si ricorda di te... ma non è nient'altro che un recipiente che serve a trovare la tua ombra. 
– Erra... 
– Esatto. E quando le entità gemelle dei mondi opposti si incontreranno, la via dimensionale si aprirà, e tu potrai tornare a casa... mentre i miei due ultimi residui torneranno al potere sigillato.
– Tornare a casa... me ne pentirò. Solon mi ha avvertito... succederà qualcosa. Non posso mettere in pericolo tutti...
– Loro sono già in pericolo. I Lost Masters sono già in azione. E la guerra che sta per scoppiare tra di loro estinguerà il vostro mondo. Fuochi più ardenti di quelli di Fregion distruggeranno ogni cosa... mentre il mio Cavaliere salirà sul trono fatto di ossa.
– Il tuo Cavaliere?
– Come sei sciocco, mezzo Lost Master. Sei l'unico che può fermarli, e sei l'unico che può fermare il Cavaliere della Dea, colui che estinguerà tutto. Spetta a te scegliere da quale mondo assistere alla distruzione...
Noctis tentennò per qualche istante, ma successivamente afferrò la mano di Kyrie, di Nihil, e un'esplosione eterea avvolse ogni cosa.
 
✽✽✽

Lo spiritmaster si ritrovò in aria, con le ali aperte, stava cadendo nel vuoto. Aprì gli occhi, e vide quelle terre a lui familiari e successivamente, vide lui.
Con un battito d'ali scese in picchiata verso quel ragazzo che avrebbe distrutto, e una volta giunto a pochi passi da lui, urlò il suo nome.
– ERRAAA! – la mano di Noctis si schiantò sul volto del Lost Master, facendolo schiantare su una parete rocciosa. La mano, ancorata al volto di Erra, non si staccava, anzi, con un lampo di luce viola caricò uno dei suoi attacchi più forti, ma prima che potesse lanciarlo, la mano di Noctis si cristallizzò, così come il suo corpo, trasformandolo in una statua di Catalium.
Erra barcollò verso Alnair e Kyrie che rimase immobile mentre le parole le si strozzavano in gola.
– Tu hai... – ma prima che Alnair finì la frase, la statua si spaccò in mille pezzi, con Noctis che ne uscì illeso. 
Lo sguardo dorato di Erra si fissò su quello dello spiritmaster, che ricambiò lo stesso, identico sguardo.
   
 
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