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Autore: NiathWantsCookies    06/11/2015    2 recensioni
'In principio lui si era rifiutato.
Chi credeva di essere, quell’idiota?
Poi ci aveva messo di mezzo il cioccolato.
E con il cioccolato non c’è da scherzare.'
[E fu così che Niath fece il suo ingresso nel fandom di Death Note. Rovinando non solo EFP, ma anche il fandom stesso. Idea geniale scriverla, non trovate?]
Genere: Angst, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello, Un po' tutti | Coppie: Matt/Mello
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrivò davanti all’edificio un quarto d’ora prima.
Aveva sistemato la moto dietro un vecchio distributore, e una volta tolto il casco, prese una barretta di cioccolato da una tasca e la aprì.
Continuava a chiedersi cosa ci facesse un distributore in aperta campagna, in mezzo al nulla.
Ma, la domanda che più gli doleva, era: cosa cazzo ci faccio qui?
Ricordò con un misto di noia e rabbia la sera di qualche giorno prima.
La sua adorabile vicina aveva ben pensato di mettersi ancora una volta in mezzo.
E, ancora una volta, ci era riuscita.
Melissa era estremamente insopportabile.
Quando Mello si trasferì nell’appartamento, arrivò quella fastidiosa ragazza, con un sorriso stampato sulle labbra, a chiedergli se avesse bisogno di aiuto con gli scatoloni.
‘Perché no’ aveva pensato il biondo ‘magari è una ragazza meno fastidiosa e logorroica di quanto sembri’.
Così accettò.
Mai avuta un’idea peggiore.
Da quel momento era diventata un fiume in piena, non faceva altro che parlare.
Di quando era bambina, della sua famiglia, di suo fratello che, a suo dire, la odiava.
E ci credo, povero cristo. A vivere con una persona del genere si impazzisce.
E, una volta scoperto che si chiamava Mello, aveva cominciato a parlare di quanto fosse strano che entrambi i loro nomi iniziassero con ‘Mel-‘.
-È proprio una bella coincidenza, non trovi?
Assolutamente no.
  -È stato il destino a farci incontrare!
Che destino di merda.

Con il tempo, però, aveva cominciato ad abituarsi alla sua figura, che passava più tempo in casa di Mello che nella propria.
Non sapeva se fosse un bene o un male trovare quella ragazza, in qualche modo, di aiuto, ma credeva che non pensarci fosse la cosa migliore.
E, forse, le voleva addirittura bene.
In certi casi.
E, tra questi, non rientrava quello stramaledetto venerdì.
Quando l’aveva costretto a partecipare a un gruppo di supporto.
In principio lui si era rifiutato.
Chi credeva di essere, quell’idiota?
Poi ci aveva messo di mezzo il cioccolato.
E con il cioccolato non c’è da scherzare.
Entrambi provavano un ossessionato amore per quel sacro cibo.
E Melissa sapeva alla perfezione quale cioccolato piacesse a Mello.
Ed era lei, a comprarlo, e a tenerlo in casa, perché diceva che altrimenti il biondo, se ne fosse stato in possesso, avrebbe finito una ventina di barrette in dieci minuti.
Cosa molto probabile.
La ragazza sapeva perfettamente come si sarebbe sentito Mello se ne fosse stato in astinenza –ci aveva provato, un giorno, e non era andata affatto bene- , quindi sapeva di avere la vittoria in pugno.
E lui, a malincuore, era stato costretto ad acconsentire.
Per fare amicizia, diceva lei. Come se lui ne volesse, di amici.

Finita la cioccolata, appallottolò la carta e se la ficcò nella tasca.
Sentì un odore di fumo pervadergli le narici.
Si girò lentamente, e vide un ragazzo dai capelli rossi con un pacchetto di sigarette in mano.
Aveva una maglia a righe, jeans chiari e anfibi.
Con una mano guantata, si stava togliendo i goggles dalle lenti arancioni, per lasciarli al collo, scoprendo due occhi di un verde intenso.
Tolse poi un Nintendo rosso dalla tasca posteriore dei jeans, lo aprì e cominciò a giocare a quello che, probabilmente, doveva essere un gioco di Pokémon.
Chi è così stupido da portarsi un Nintendo nella tasca dei pantaloni? Oltre a questo idiota, naturalmente.
Girò lo sguardo, e vide delle persone entrare nella chiesa.
Si diresse verso l’edificio, quando notò che anche il rosso aveva preso a camminare in quella direzione.
‘Merda’ pensò ‘sarà un lungo pomeriggio’.










****Niath says****
ALLORA.
PREMETTO CHE PER PUBBLICARE QUESTO CAPITOLO, CI HO MESSO ANNI.
FOTTUTO HTML SBALLATO.
QUINDI AMATELO, ANCHE SE VI FA SCHIFO.
Bene, detto questo.
Questa è la mia prima long.
Eeeee niente, spero mi esca bene.
Vi sarei grata se lasciaste una recensione, vorrei capire come va.
Crazieh :D
-Niath
   
 
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