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Autore: AlyaBlack    07/11/2015    0 recensioni
Monologo balzano nato in un fresco giorno di primavera. Un'ode alle anime che vivono in questo mondo, sballottate dalle tempeste.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Angeli macchiati di rosso'
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Ode alle anime
 
Sogni variopinti puntati nello specchio azzurro del cielo. Puntati, si. Con spille, spille dorate.
E il sangue, pallido, scorre. Scorre… No! Non scorre. Fluttua, piuttosto.
Acqua chiara come ossidiana, battuta dal vento di montagna. Anch’essa fluttua, no?
Ma, in fondo, si sa: tutto fluttua. Tutto.
Persino la vita.
Alcuni dicono scorra, ma no! La vita non scorre. Se scorresse, sarebbe sotto i nostri piedi, come fiumi di lacrime pietrificate. O intorno a noi, sarebbe foglie di stagion tarda nel vento soffice di primavera.
No… La vita fluttua, altrochè! Di un fluttuare rapido, violento. Sadico quasi…
Perché la vita ti sovrasta, ti pesa sulla testa. E se proviamo ad affrontarla fugge, come fata luminosa.
Gioca con noi, l’Astuta.
Fiammeggiante fenice, ti brucia dentro, sotto, sopra, accanto… Ti brucia intorno, consumandoti in un vortice frenetico, quasi mortale.
Terribile, no? Che la vita diventi quasi mortale, per noi anime fragili.
Ma qui sta il paradosso: noi non siamo anime fragili. Non siamo trasparenti come cristalli.
Siamo anime torbide, grigie di roccia calcarea.
Siamo anime. E in quanto tali,
Fluttuiamo.



(179 parole)
  
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