Salve a tutti e ben ritrovati!
Natale è alle porte, fa freddo, da qualche parte avrà già nevicato già da un bel po’, le strade sono tutte illuminate e oh! Il Natale … che festa gioiosa! Tutto si colora di bianco, di verde, d’oro e di rosso; la gente sorride serena, ci si scambiano i doni e ci si danno i baci sotto il vischio. *Sospira* Ma chissà come passeranno le feste quei fancazzizt … ehm … laboriosi dèi della morte.
^^’’’ Mmm, sono curiosa! Andiamo a dare un’occhiata.



~ Natale alla SCA ~



Tutti sono indaffarati. Un viavai di addetti apparentemente indifferenti ingombra l’intero distretto illuminato da milioni di lucine colorate e addobbi di ogni tipo. Anche a Natale il lavoro degli Shinigami continua senza sosta e le consegne sono sempre pronte per essere imballate e spedite.
Nel bel mezzo del salone adiacente alla reception un abete enorme richiama l’attenzione di chi, tra un viaggio e un altro nel mondo dei vivi, si ferma a prendere fiato. Le palline e le ghirlande luccicanti appese ai rami che sovrastano una catasta di innumerevoli pacchetti. Luca è seduto quasi sotto l’albero, su uno dei morbidi divani della sala, e lo osserva, estraniato dall’andare e venire di chi gli sta attorno.
-Bello, eh?- Robin si siede accanto a lui.
-Si, bello-
-Sbaglio o la tua è un’espressione da funerale?-
Luca sospira e scuote la testa. -È Natale- risponde con un filo di voce.
-Mister ovvio- sbuffa – dàh! Ho il modo di tirarti su- Robin si alza e comincia a rovistare tra i pacchetti, fin quando ne tira fuori uno con un bel fiocco rosso sopra e il nome di Luca sul bigliettino. -Tieni, questo è da parte mia-
Luca prende il regalo, sbalordito. -Mi hai fatto un regalo? Tu a me?!-
-Si, ma non pensare che mi piaci- si abbassa su di lui e gli punta un dito contro il petto, minaccioso –bada bene, puoi aprirne solo uno. Se scopro che hai messo mano a qualche altro pacchetto prima della mezzanotte puoi dire le tue preghiere, moccioso!-
Luca annuisce convulsamente e continua a farlo fin quando l’altro non gira i tacchi e scompare dalla sua visuale. Scarta il pacchetto, apre il coperchio e ne tira fuori una palla con la neve dentro. la scuote e i fiocchi di neve cominciano a fluttuare nell’acqua, dentro c’è solo questo. Insolito, ma forse tipico di Robin. Vabbè, si tratta pur sempre di un pensiero gentile da parte sua, e quando gli ricapita più?
Mette da parte la carta strappata e lo scatolo e torna a fissare l’albero di Natale stringendo in mano il suo regalo e sospira; cosa avrebbe dato per poter vedere i suoi, essere a casa. E Daiki! Chissà lui dov’era.
Sente bussare. Su guarda intorno, ma tutti continuano a fare il proprio lavoro come se niente fosse. Sente bussare di nuovo, ma non vede porte alle quali qualcuno abbia potuto bussare e quella dell’entrata è sempre aperta.
-Luca! Quaggiù!- Abbassa lo sguardo sulla palla innevata che tiene in mano e quasi gli scivola via dalla presa per la sorpresa. -Ehi! Figliolo, attento!-
Si porta la sfera più vicina al volto. -Papà?- sussurra.
-E chi altri?- l’uomo ride.
-Ma cosa ci fai qui dentro?!-
-Luca, posso fare molte cose che non sai. Ah! C’è anche Haiko, ti vuole salutare- Haiko appare accanto al marito e saluta il ragazzo scuotendo la manina. -Buon Natale, caro-
-Buon Natale, mamma-.
La donna gli sorride dolcemente, poi lo guarda attentamente e pare preoccupata. -Tesoro, sei sciupato, stai mangiando abbastanza?-
-Si, mamma, mangio. Eccome se mangio-
Suo padre guarda l’ora. -Figliolo, tra poco comincia la festa, o sbaglio?-
-Si, tra un po’ …-
-Allora scuoti la sfera-
-Ma papà, ancora ci siamo solo salutati, che fretta c’è …?-
Qualcuno lo prende di sorpresa alle spalle mettendogli le mani sugli occhi. Luca si blocca, all’erta, ormai sa di potersi aspettare di tutto. Cerca di girarsi, ma la persona alle sue spalle si avvicina bloccandogli ogni movimento e si abbassa fino al suo orecchio.
-Ciao- attende, come se si aspettasse una risposta.
-Buon Natale-
Luca si volta di scatto verso di lui facendo cadere la sfera sul divano e gettandogli le braccia attorno alle spalle. -Daiki!- grida. Lo Shinigami ricambia l’abbraccio stringendolo a sé. -Non posso crederci! Sei tornato!-
-Non potevo lasciarti da solo a Natale-
L’orologio rintocca la mezzanotte e tutti si fermano. Gli auguri echeggiano ovunque nel distretto, unendosi e creando un lieve, delizioso brusio. Il Direttore esce dall’ufficio e da il via per aprire i regali.
Ribin afferra un pacchetto isolato sotto l’albero, sopra non c’è nome, quindi lo scarta e solleva il coperchio della scatola, liberando un turbinio di palline di polistirolo che lo avvolge come una bufera di neve. Quando le palline bianche si placano si trova di fronte a un’anima.
-E tu cosa ci fai qui?-
-Mi ha portata Daiki-
-Questo non va bene- le mette le mani sulla testa e cerca di ricacciarla nella scatola -se ti vede il Direttore quel cretino finirà di nuovo nei guai!-
-Robin?-
Lo Shinigami chiude il coperchio della scatola e lo blocca con una mano appena in tempo, quando si gira si trova faccia a faccia col Direttore. -Direttore! … ehm … b-buon Natale!-
-Grazie. Tieni, questo è da parte mia-
-Per me?- Il Direttore annuisce, arrossendo. Robin posa a terra la scatola in cui ha trovato l’anima e prende il regalo. -Direttore, non so che dire. È molto gentile da parte sua, non …- Lo scatolo si riapre e l’anima comincia a svolazzare per tutta la sala, inondando di polistirolo i due.
-Fratelloooneee!- urla e si fionda su Luca.
La Donna freme dalla furia.
-No, Direttore, non faccia così!- Robin cerca di calmarla, ma non serve a nulla.
-Agente Yoshida!!!-



Eee, cosa ci possiamo fare, non c’è pace in quel covo di matti. Comunque vada, fanno sempre di testa loro. Auguri di Buon Natale a tutti voi lettori, e anche a chi non legge questo speciale, o non segue la storia, o la sta leggendo adesso per la prima volta.
*Saluta con la manina*
Alexel!