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Autore: Layla    09/11/2015    2 recensioni
Leah è la dottoressa dei Pierce The Veil, ama Mike Fuentes da anni, ma proprio quando lei decide che è arrivato il momento di dichiararsi lui inizia una relazione con Alysha Nett.
Lei scappa e, ascoltando il consiglio dell'amico Jacky Vincent, diventa medico dei Falling In Reverse.
Ma la fuga non risolve nessuno dei suoi problemi e sarà chiaro quando le due band dovranno fare un tour insieme.
Leah dovrà fare i conti con i suoi sentimenti e decidere chi vuole veramente: Ronnie o Mike.
Asia è la merchgirl dei Falling in Reverse, da sempre innamorata di Jacky riesce a vivere con lui una notte di passione che porterà a delle conseguenze. Asia vuole scappare, riuscirà a capire che non è la cosa giusta?
Delilah è la nuova dottoressa dei Pierce The Veil. Stringe amicizia con Ronnie, ma quando le cose si faranno serie vorrà scappare. Riuscirà a non farlo e ad affrontare le sue paure?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Fuentes, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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9)I hate to see your heart break

 
Leah p.o.v

 
Il fatto che Asia esca da sola dopo quello che è successo con Jacky non mi piace.
Ho imparato a conoscerla, fa tanto la dura, ma in realtà è una ragazza fragile. Una ragazza che si porta dietro l’eredità di non essere stata amata abbastanza dai suoi genitori, credo che entrambi la considerassero una sorta di peso. Ed è per questo che cerca amore nel suo prossimo, anche quando il prossimo non è raccomandabile e poi sono ancora un po’ scioccata da quello che è successo con Sofia l’anno scorso.
Non credo mi dimenticherò facilmente la paura che ho provato quando ho trovato il su letto vuoto e Tony l’ha riportata al tourbus sull’orlo del coma etilico.
Se ci ripenso rabbrividisco ancora, spero che non succeda anche con Asia.
“Leah! Leah, ci sei?”
Ronnie mi sventola una mano davanti agli occhi.
“Eh? Sì, ci sono.”
“A cosa pensavi?”
“Al fatto che spero caldamente che Asia non torni in coma etilico o quasi, ho già avuto un’esperienza del genere e non è bello. Per niente.”
“Asia ha la testa sulle spalle, sono sicura che se la caverà. Tra poco videochiamerò Willow con Skype, vieni?”
“Sì, certo.”
Mi alzo dal divano e raggiungo Ronnie nella zona dei bunk.
“Dopo dobbiamo parlare.”
“Di che cosa?”
“Della nostra relazione, Leah.
Dobbiamo prendere una decisione.”
“Sei sicuro? Non avevi detto che andava bene così?”
“Sì, l’ho detto. Adesso però sono cambiate alcune cose, Leah.”
Io sospiro.
Ho sempre tenuto che arrivasse questo giorno, quello in cui avrei dovuto decidere sul serio di cosa fare della mia vita sentimentale, lo stesso non sono pronta.
Il mio ragazzo accende il computer e accede a Skype, poco dopo accende anche Crissy e lui sorride. È contento di vedere la sua bambina e sono certa che soffra per non poter essere più presente nella sua vita.
La finestra della conversazione si apre e una ragazza appare con in braccio una bambina di due anni che ha gli stessi capelli neri di Ronnie egli occhi scuri.
“Ciao, papà!
Ciao, ia ea!”
“Ciao, tesoro!”
Rispondiamo in coro noi.
“Ragazzi, vi lascio parlare con Willow per un’ora perché poi deve andare a letto.”
Ci dice Crissy sorridendo, poi lascia la stanza.
Padre e figlia iniziano a parlare e come sempre il sorriso di Ronnie in queste circostanze è davvero speciale, trabocca d’amore per la sua creatura.
Si informa di tutto quello che fa durante la giornata, dei suoi amichetti e amichette e lei è felice di raccontare le sue giornate al suo papà. È anche curiosa perché chiede a lui che cosa fa durante le sue di giornate e a un certo punto guarda me.
“Ia Ea, hai atto pace con iuoi amici?”
Mi chiede, io sorrido.
“Sì, tesoro. Abbiamo fatto pace.”
“Anche con uello che è uto al arco?”
Io rimango in silenzio e abbasso gli occhi.
“No, con lui no. La zia Leah si è comportata male con lui e lui non vuole più parlarle.”
“Hai iesto cusa?”
“Sì, gli ho chiesto scusa. A volte però ai grandi questo non basta se sono davvero arrabbiati.”
“Se è uo ico fate pace.”
“Hai ragione, piccola. Forse devo solo aspettare un altro po’.”
Lei annuisce entusiasta e riprende a parlare di giornate al parco, the presi con le bambole e cartoni animati fino a che Crissy non arriva.
“Tesoro, dà la buonanotte a papà e a zia Leah. Dobbiamo andare a letto, lo sai.”
Lei incrocia le braccia e gonfia le guance come un cricetino.
“Mamma!”
“Tesoro, lo sai che devi andare a letto presto.”
Lei sbuffa ancora e si volta verso la cam.
“Buonanotte, papà.
Buonanotte, ia Ea.”
Dà un bacio al vetro e la conversazione finisce, Ronnie sospira.
“Ti manca, vero?”
“Da morire. A volte vorrei essere un padre con un lavoro normale e non una rockstar che passa la sua vita su tourbus in giro per il mondo, ma lontano da lei.
Da ragazzino non desideravo altro che questo, adesso le mie priorità sono un po’ cambiate, immagino che gli anni passino per tutti.”
“Immagino di sì. Personalmente non mi manca la mia adolescenza, è stata un casino.”
“Ma ti ha reso la donna che sei adesso.”
“Già…”
Andiamo nella zona relax ed è stranamente deserta.
“Ronnie, hai detto a tutti che dovevamo parlare?”
“Sì, volevo un po’ di privacy.”
“Okay.”
Mi siedo sul divano e sospiro.
Il momento fatidico è arrivato, forza Leah!
“Ti ricordi cosa ci siano detti quando questa storia è iniziata?”
“Sì. Che era solo sesso, niente di più. Che non era una storia seria.”
Lui annuisce.
“Sì, ti ho detto questo, parola più parola meno. Ora però le cose non stanno più così, Leah.”
“Cosa vuoi dire?”
“Che conoscendoti meglio e vedendo come interagivi con mia figlia ho iniziato a provare qualcosa di più della semplice amicizia per te. Tu mi piaci e tanto, Leah.
Vorrei che questa relazione diventasse una cosa seria, io credo…
Ecco, credo di amarti.”
Io abbasso gli occhi e sento che si stanno inumidendo, ma non è il momento di piangere come una bambina.
“Ronnie, tu per me in questo anno sei stato un amico prezioso. Conoscendoti meglio ho iniziato ad apprezzare la tua personalità e come tratti Willow. Mi piaci, Ronnie, ma solo come amico.
Io… Mi dispiace, vorrei poter ricambiare e portare questa relazione a un livello più alto, ma farlo sarebbe sbagliato. Baseremmo una relazione su una bugia, io amo ancora Mike.
Io… Mi dispiace, mi dispiace davvero.
Non era mia intenzione sfruttarti o farti del male, mi dispiace.”
Lui mi rivolge un’espressione amara.
“In fondo lo sapevo che sarebbe finita così, che per te esiste solo Michael Fuentes, ma ho voluto provarci lo stesso.”
“Ronnie, mi dispiace davvero.”
Dico con le lacrime agli occhi.
“Non piangere, Leah.
Lo sai che odio le bugie e preferisco cento volte la verità anche se fa male.
Possiamo provare a rimanere amici o avere un rapporto civile.”
“Sei sicuro di volermi ancora in questo tour dopo quello che è successo?
Capirei se volessi un altro medico.”
“No, va bene così.
Ho capito di averti perso da quando Michael ti ha confidato i suoi sentimenti, adesso scusami, ma vorrei andare a letto.”
“Va bene.”
lo guardo andare via con un passo ciondolante, chiedendomi se ho fatto la cosa giusta. Gli voglio bene, ma non come lui ne vuole a me, per quanto lo voglia io non lo amo, il cuore appartiene a un altro che probabilmente non si farà mai avanti.
Che tristezza.

 
Sto bevendo un the caldo e scrivendo il mio dannato studio al computer quando qualcuno bussa alla porta del pullman.
Sorpresa, vado ad aprire e mi trovo davanti Tony con in braccio Asia completamente ubriaca, lo sapevo che sarebbe successo.
Mai permettere a un cuore infranto di sfogarsi con l’alcool, devo ricordarmi di metterlo nella mia ricerca, potrebbe essere utile.
“Cosa è successo, Tony?”
“È arrivata ubriaca al “Charmed”…”
Alzo un sopracciglio.
“Ok, un locale dove fanno pop-punk live ed era già bella ubriaca, poi ha bevuto ancora un po’ e si è messa a ballare sui tavoli. L’ho fermata all’ultimo secondo o si sarebbe fatta un tizio conosciuto lì nei bagni.”
Io mi passo una mano davanti al viso gemendo.
“Non ti fa niente depositarla nel suo letto?”
“No, figurati Ho fatto abbastanza pratica con Sofia l’anno scorso.”
“Non mi sembra il caso di scherzarci, non è stato divertente.”
Lo rimbecco.
“È passato un anno e la mia ragazza non ha più fatto cose del genere, stiamo insieme da un anno più o meno.”
“Lo so, me lo ricordo. C’ero anche io.”
La mia voce ha una punta di amarezza e rimpianto.
“Dov’è la macchina?”
Gli chiedo una volta sistemata la mia amica per la notte.
“Jaime l’ha riportata qui.”
“Domani devo ringraziarlo, grazie a tutti e due per averle evitato di fare una cazzata.”
“Prego. Sappiamo che rischia già di essere incinta.”
“Sì.”
Usciamo insieme e noto che è una notte fredda e stellata di ottobre.
“Ti va di fumare una sigaretta?”
“Sì, non c’è problema.”
Ci accediamo entrambi una paglia e rimaniamo un attimo in silenzio.
“Cosa c’è, Leah?”
“C’è che non va bene nulla, Tony.
Ronnie si è dichiarato, voleva portare la nostra storia a un livello più serio, ma io gli ho detto di no.
Quello stronzo di Michael non vuole uscire dalla mia testa e poi mi mancate.
Da morire.
I Falling in Reverse sono bravi ragazzi, ma voi eravate una sorta di seconda famiglia, vi conoscevo così bene che sapevo sempre cosa fare. Adesso ho sempre paura di fare qualche errore.
E poi mi mancate e basta.”
“Anche tu ci manchi, con Delilah non è la stessa cosa. Non ci conosce come te”
Rimaniamo un altro po’ in silenzio.
“Sai, per Mike io credo che dovresti parlargli. Potrebbe non essere come credi.”
“Lo so. Mi ha confessato che gli piaccio, ma che non si è mai fatto avanti perché sono di famiglia nobile e se decidesse di respingermi comunque?”
“Io non credo che lo farebbe. Ho il sospetto che persino un disastro come lui si stia rendendo conto che non si sbriga potrebbe non trovarti più, io penso che sia per questo che ha mollato Alysha. Non è la prima volta che lo tradisce e lui ci è sempre passato sopra.
Lui ha paura di Ronnie, teme che tu alla fine scelga lui.”
“Hai parlato con lui?”
“Sì, ho fatto una fatica boia a estrargli quello che gli ho detto e gli ho consigliato di farsi avanti.”
“Grazie, Tone. Ho paura che questo non mi aiuterà con il mio lavoro, anche se Ronnie sembra averla presa bene.”
Lui annuisce.
“È vera la cosa di Asia?
È vero che potrebbe essere incinta.”
Io annuisco piano.
“Lei dice che non si ricorda se hanno usato il preservativo e non ho il coraggio di chiederlo a Jacky per non fargli sospettare qualcosa. Dopotutto sono affari suoi e di Asia e io non ho il diritto di impicciarmi così tanto.”
“E se fosse incinta?”
“Mi auguro che lei non prenda decisioni affrettate o impulsive e che lui sia disposto a riconoscere il bambino. Spero saranno dei buoni genitori.”
“Niente ramanzina a entrambi, dottoressa?”
“Che domanda sciocca! Se dovesse succedere sarà la prima cosa che farò.
Come mai in giro da solo, comunque?”
“Sofia e Viviana volevano avere una serata tra sorelle così loro sono andate in locale e io e Jaime in un altro.
Adesso è meglio che vada o Sofia potrebbe iniziare a pensare male, i complessi di inferiorità non le sono ancora passati del tutto.”
Io sorrido, bella com’è Sofia si crede ancora un brutto anatroccolo.
Torno nel mio pullman e trovo Jacky seduto sul divano che si torce nervoso le mani.
“È vero quello che hai detto a Perry?”
“Cosa di preciso?”
“Che Asia potrebbe essere incinta.”
Io arrossisco, involontariamente ho creato un pasticcio.
“Perché ci stavi ascoltando?”
“Non l’ho fatto a posta, volevo uscire a fumarmi una sigaretta. Sono sceso e vi ho sentiti e adesso rispondimi per favore.”
“Sì, potrebbe essere. Lei non si ricorda se avete preso delle precauzioni.”
“Sai una cosa?
Non me lo ricordo nemmeno io.”
“Tombola.”
Mormoro funerea.
“Quindi potrei diventare padre.”
“Ah ah.”
“Merda!”
Si prende la testa tra le mani.
“Mi piace Asia, ma non so se sono pronto a fare il padre. È una grande responsabilità e che padre sarei poi?
Non sarei mai a casa.”
“Faresti come Ronnie, in qualche modo se l’è cavata e Willow gli vuole molto bene.”
Lui sospira.
“Sono il più grande coglione di questa terra.”
“Suppergiù la definizione sia esatta, ma sei anche mio amico e sono sicura che saprai decidere per il meglio, ho fiducia in te. Potresti persino essere un buon padre.”
Lui mi rivolge un sorriso debole.
“Sì, sempre in giro per il mondo. Uno che si perderà la sua prima parola, i suoi primi passi; uno che non riconoscerà quando tornerà a casa.
E poi non so nemmeno cosa farà Asia, magari vorrà abortire.”
Io mi acciglio.
“Ah, preferiresti che abortisse piuttosto che prenderti le tue responsabilità, che razza di uomo sei?”
“Me lo chiedo anche io.”
Una terza voce ci fa sobbalzare: Ronnie.
“Ronnie, cosa ci fai qui?”
“Non riuscivo a dormire e ho sentito per caso la vostra conversazione.
Jacky Vincent, sei il più grande coglione di questa terra!”
“Lo so, scusa, Ronnie.”
“Non devi scusarti con me, ma con la tua futura creatura.
Se Asia dovesse essere davvero incinta, tu devi prenderti le tue responsabilità, mi hai capito?
Il figlio è anche tuo e non si deve abbandonare una creatura che ha bisogno anche di te durante la crescita.
Se abbandonassi tuo figlio perderei ogni stima nei tuoi confronti.”
“Ronnie, ho paura, cazzo!
Ho solo ventisei anni e non so un cazzo di bambini, so solo che urlano, piangono e producono armi batteriologiche con il loro culo.”
Ronnie emette una breve risata sarcastica.
“Credi che quando Crissy mi ha detto che era incinta di Willow io sapessi più di te?
No, non sapevo un cazzo di bambini, ho imparato sul campo, non mi sono tirato indietro.
E sai perché?
Perché mia madre mi ha abbandonato appena nato e, anche adesso che ho una specie di rapporto con lei, non riesco a perdonarla per averlo fatto!
Perché da piccolo l’avrei voluta vicina quando mi facevo male o anche solo per leggermi le favole prima di andare a letto. Durante l’adolescenza volevo una donna che fosse orgogliosa del suo ragazzone e lo stesso quando gli Escape The Fate hanno fatto il colpo grosso. Volevo qualcuno che mi dicesse che era orgogliosa di avere cresciuto un bravo musicista.
E guarda un po’?
Non c’era! C’erano solo mio padre e Anthony e non nego che loro siano stati preziosi, ma credimi l’affetto e l’apprezzamento di una madre sono un’altra cosa.
Un bambino ha bisogno di un padre e di una madre, anche se è nato da una scopata andata a male, chiaro?”
“Ronnie…”
“Allora Jacky, lo farai?”
“Io, sì.”
Sento che devo dire qualcosa.
“Jacky, non devi prenderti cura del figlio o figlia di Asia se non vuoi o solo perché ti senti obbligato da Ronnie. La creatura potrebbe capirlo e crescerebbe sentendosi in colpa.”
Jacky mi guarda negli occhi.
“No, Ronnie ha ragione. Se scappassi dimostrerei di essere solo un codardo e non voglio.
Mi prenderò le mie responsabilità.
Adesso, scusatemi, ma vado a letto.
Ho la testa che mi scoppia.”
“Le aspirine sono nel primo cassetto del mobiletto basso del bagno.”
Gli dico, lui annuisce e alza una mano in segno di saluto.
Rimaniamo solo io e Ronnie in un silenzio imbarazzato.
“Penso che andrò a letto anche io, è stata una giornata dura.
Pare che sia in arrivo il secondo figlio dei Falling in Reverse, Cristo.
Chi se lo aspettava?”
“Nessuno, credo.”
“Già. Beh, buonanotte, Leah.”
Saluto anche lui e mi appunto mentalmente che nel mio studio dovrò scrivere anche di fare un discorso di educazione sessuale e su come sia consigliabile di usare sempre il preservativo anche quando si è ubriachi marci. Tatuarglielo in fronte potrebbe essere un’ottima soluzione, se non ricordasse troppo i campi di concentramento.
Prendo una sigaretta ed esco a fumare in barba al mio mal di testa. L’aria fredda esterna è un toccasana, inizio a sentire un po’ della tensione scivolare via.
“Leah?”
Mi gelo, la voce è quella di Mike.
“Sì, sono io.
Ciao, Mike. Sei venuto a sfogare un po’ la tensione con me?”
“No, non mi importava molto di Alysha. Non aspettavo che l’occasione giusta per cacciarla via.”
“Lei non l’ha presa bene, mi ha minacciato.”
Lui rimane un attimo in silenzio e io non mi volto.
“È una cogliona, ma ha le sue ragioni.
Alla prossima data vorrei parlare con te, pensi sia possibile?”
Mi volto di scatto e lo guardo negli occhi, sembra sincero e questo placa un po’ la furia nei miei.
“Per insultarmi?”
“No, ci sono altre cose che vorrei discutere con te, sempre se vuoi.”
“Va bene, Michael.”
“Bene, io allora andrei. Ho sonno, è stata una giornata stressante, mi sono stati tutti appiccicati come se temessero che dessi di matto.
Buonanotte, Leah.”
“Buonanotte, Mike.”
Sussurro, mentre il mio viso viene colpito da una folata di vento.
Cosa dicevo della tensione che calava?
Dimenticatevelo, sta risalendo a velocità paurosa.
E chi dorme stanotte?
 

Angolo di Layla

Ho visto che ultimamente questa storia non riceve recensioni e se nemmeno questo capitolo ne riceverà la sospenderò fino a quando qualcuno la recensirà di nuovo. 

Alla prossima.

 

   
 
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