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Autore: Bettarmandina93    11/11/2015    1 recensioni
E se tutto d'improvviso in una notte cambiasse? Cosa accadrebbe se rishiassi di perdere per sempre la persona che ami? E ancor peggio se ti ritrovassi a fronteggiare il nemico peggiore di tutti?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30-Ricordi (terza parte)

Di fronte quella verità nessuno di loro riusciva più a dire nulla. Armando era senza parole. Betty era letteralmente incredula mentre Marcella era sbiancata di colpo cambiando colorito dal rosa al bianco in pochissimo tempo. Il silenzio tra loro era diventato devastante fin quando Marcella,ancora bianca in volto,riuscì a chiederle.

Marcella:Camilla lui lo sa?

Camilla:si Marcella. Daniele è al corrente di questa storia da moltissimo tempo.

Marcella:com'è possibile che non mi abbia mai detto nulla?

Armando:sorellina ma una cosa non torna. I nostri genitori sono al corrente di tutta questa storia?

chiese un Armando ancora senza parole e con voce tremante.

Camilla:veramente…..

disse Camilla prima di lasciarsi andare sulla sedia scoppiando in lacrime.

Betty:Camilla guarda che se non te la senti non sei obbligata a parlarne per forza.

Marcella:Betty ha ragione. Anche se ora voglio sapere che diamine è successo realmente quella dannata sera,capisco e posso solo lontanamente immaginare quanto non deve essere facile per te parlare di questa storia,quindi se vuoi…

Camilla:no sto bene. Vi ringrazio.

disse Camilla,ancora con gli occhi pieni di lacrime,prima di prendere un bel respiro,pronta a rispondere alla domanda di Armando.

Camilla:vedi fratellino di questa storia,come vi ho già spiegato prima,non ne sapeva niente nessuno a parte Daniele,me e nostra madre.

Marcella:come? Margherita sapeva quello che era successo e nonostante tutto ha preferito non dire nulla e farti esiliare allontanandoti da tutto e tutti nello stesso istante in cui ti sei innamorata di un’altro?

Camilla:nello stesso istante in cui,a parer suo,ho disonorato la mia famiglia innamorandomi di un semplice cameriere e non sposandomi con il figlio dei loro più cari amici.

Marcella:tutto questo non può essere vero.

disse una Marcella sempre più incredula e senza parole.

Betty:Camilla tesoro ti va di raccontarci cos’è successo fin dall’inizio?

le chiese dolcemente Betty mentre Armando prendeva posto di fianco alla sorella e Marcella di fianco a lei.

Camilla:va bene.

disse prima di tirare un grosso e profondo respiro,per poi tornare indietro nel tempo,indietro a quella maledettissima notte che le aveva segnato la vita.

Camilla:come vi ho già raccontato tutto ha avuto inizio la sera dell’incidente con Daniele. Ricordo ancora quel giorno come fosse ieri.

iniziò a raccontare mentre Marcella prendeva le sue (di lei) mani tra le sue invitandola silenziosamente a continuare. Camilla a quel gesto così inaspettato sorrise dolcemente quando presasi di coraggio continuò il racconto.

Camilla:quel giorno,come quasi tutti gli altri,Daniele era passato a prendermi all’uscita dell’Università nero in volto,dicendomi che mi doveva parlare. Io sapevo riguardo quale argomento volesse discutere così ho cercato di evitare sia lui che l'argomento stesso,fin quando ho ceduto a causa della sua troppa insistenza,accettando di parlare con lui quella sera stessa.

Armando:la sera dell’incidente.

Camilla:proprio quella fratellino. Ricordo che dopo essermi venuto a prendere in macchina abbiamo iniziato a discutere furiosamente perché lui non voleva assolutamente quel bambino. Diceva che la sua carriera era solo all’inizio e che non voleva rovinarsela,prima ancora d’iniziare,solo per lo stupido errore di una notte.

Betty:ma come si fa a considerare un figlio,che è il bene più prezioso nella vita di due persone,l’errore di una notte?

Camilla:avvolte e quello che tutt’ora mi chiedo anch’io.

Betty:Camilla cos’è successo dopo?

chiese Betty mentre sia Marcella che Armando ascoltavano senza proferire parola.

Camilla:mentre litigavamo Daniele non si era accorto dell’auto che veniva verso di noi. E’ successo tutto in un attimo. L’auto era sempre più vicina,Daniele che ha tentato una manovra azzardata e poi lo schianto. Daniele all’impatto perse subito i sensi mentre io resistetti solo fino all’arrivo dei soccorsi.

Marcella:ricordo che quella sera quando chiamarono per avvertirci del vostro incidente io mi sentì morire. Avevo già perso i miei genitori e non volevo perdere anche mio fratello. Ma mai e dico mai avrei immaginato una cosa simile.

Armando:Camilla come ha fatto nostra madre a scoprire del bambino?

Camilla:quando io scoprì di essere incinta non lo dissi a nessuno tranne che a Daniele quindi suppongo lo abbia scoperto quella stessa sera. Io purtroppo non ricordo altro di quella sera tranne il momento in cui,dopo aver ripreso conoscenza,nostra madre mi disse che avevo perso il bambino e che mai questa storia si sarebbe dovuta venire sapere e che mai,soprattutto,ne sarebbe dovuto venire a conoscenza nostro padre per il mio bene,per quello della nostra famiglia e dei Valencia.

Marcella:facendo così credeva di nascondere definitivamente quanto accaduto.

Camilla:a parer suo con il passare del tempo avrei dimenticato questa storia e quel bambino mai venuto alla luce. Ma nonostante siano passati diversi anni io non ho mai potuto dimenticare quella creatura,che anche se per troppo poco tempo,ha fatto pur sempre parte di me.

Marcella:ora inizio a comprendere molte cose. E non so da che parte iniziare per poterti chiedere scusa.

Camilla:Marcella tu non devi chiedermi scusa perché fossi stata al tuo posto e qualcuno avesse fatto soffrire mio fratello così come io ho fatto soffrire Daniele avrei reagito allo stesso modo.

Armando:Camilla tu sei troppo cattiva con te stessa e fin troppo buona con lui. E per quanto tu vuoi tutt’ora negarlo mai niente sarà paragonabile al male che ti ha fatto con la complicità di nostra madre.

Betty:come può una madre arrivare a fare tutto questo contro la propria figlia?

Armando:come può nostro padre non aver capito nulla durante tutti questi anni.

Camilla:il fatto di non dire nulla a nostro padre è stato un altro dei motivi per cui nostra madre ha deciso che non si sarebbe dovuto sapere nulla.

Armando:che intendi dire?

Camilla:intendo dire che non voleva dargli una delusione e non voleva che questa delusione fosse proprio questa storia che per lui poteva essere sintomo di vergogna e imbarazzo davanti tutti i loro amici e conoscenti.

Marcella:sarà per questo che quando hai lasciato Daniele per Guido lei ne ha approfittato.

Camilla:convincendo nostro padre ad esiliarmi in Svizzera per la vergogna che avevo arrecato alla nostra famiglia e alla memoria di Giulio e Susanna Valencia.

Armando:sono sempre più senza parole. Dannazione. Ma come può essere stata così cinica e crudele? E come ho potuto non accorgermi di nulla?

Camilla:Armando non è colpa tua.

Armando:e invece si! io avrei dovuto proteggerti.

Camilla:e lo hai fatto fratellino. Credimi. Lo hai fatto più di quanto immagini.

disse Camilla sorridendogli dolcemente mentre Armando si sentiva sempre più colpevole per non aver saputo proteggerla quando doveva.

Betty:Camilla scusa se sono invadente ma come hai conosciuto tuo marito?

Camilla:Betty non devi scusarti perché non sei affatto invadente al contrario. Comunque ho conosciuto Guido alcuni mesi dopo aver avuto l’incidente. Con lui non so come spiegarti ma è stato fin da subito amore. Ricordo ancora la dolcezza con la quale mi corteggiava,le parole dolci che non mi ha mai fatto mancare,il nostro primo bacio,la sua dichiarazione e infine la sua proposta di matrimonio. Con lui ho trovato quello che ho sempre cercato amore e protezione senza oppressioni. Con lui non mi sono mai sentita legata ad una relazione per dovere ma per amore. Con lui ho trovato la forza di andare avanti e la capacità di credere ancora una volta nell’amore e in un futuro migliore.

Betty:è davvero bellissimo quello che hai appena detto.

Marcella:Camilla scusa se te lo chiedo ma Guido sa quello che è successo con mio fratello?

Camilla:si Guido e al corrente di tutta la storia.

Betty:e come ha reagito quando glielo hai detto?

Camilla:il giorno in cui raccontai a Guido di questa storia fu lo stesso giorno in cui scoprì di essere incinta di Roberta. Quel giorno ricordo che non mi sentivo affatto bene,il che mi capitava da diversi giorni,così decidemmo insieme di andare dal medico il quale ci disse che io ero incinta. All’inizio ero completamente sbalordita ma solo dopo quella che credevo euforia si è trasformata in una profonda tristezza.

Armando:sorellina.

Camilla:sapete più passava il tempo e più Guido non capiva ne il mio comportamento,ne la mia reazione alla notizia della gravidanza ma nonostante tutto mi stava vicino senza fare domande e aspettando pazientemente che io fossi pronta a parlarne. Fin quando la sera,dopo aver cenato,gli raccontai tutta la storia. Lui all’inizio era incredulo e senza parole non riusciva a capacitarsi,più di me,di quello che mi era successo fin quando,solo dopo aver metabolizzato la cosa,fu travolto da una rabbia furente non solo per quello che mi aveva fatto Daniele ma soprattutto per quello che mi aveva fatto nostra madre.

Armando:posso capirlo benissimo fidati.

Camilla:sai quando gli ho detto che sarei tornata a Bogotà lui non voleva venissi,ma non per te,ma per paura che io potessi rivedere loro e che loro potessero ancora farmi del male.

Betty:visto quello che hai passato le sue sono paure abbastanza plausibili.

Camilla:sapete nonostante non potrò mai dimenticare quello che è accaduto ora sono felice. Ho una figlia meravigliosa e un marito che amo più di quanto ami me stessa.

Marcella:sai Camilla non pensavo lo avrei mai detto ma sono felice per te

disse una Marcella sconvolta,delusa ma allo stesso tempo dolce e tenera.

Camilla:ti ringrazio di cuore Marcella anche se…..

Marcella:anche se…..?

Camilla:ti chiedo scusa.

Marcella:Camilla ma tu non devi scusarti di nulla perché ora,dopo esser venuta a conoscenza della verità,posso dire che tu non hai colpa e che comprendo la scelta che hai fatto il giorno in cui hai deciso di lasciare mio fratello.

Camilla:io spero solo,ogni giorno di più,che quella piccola creatura mi perdoni.

Betty:perché dici così Camilla? infondo non è colpa tua se…..

Camilla:invece si Betty. E’ colpa mia. Io non ho saputo proteggerla.

Armando:ascolta sorellina forse non sono la persona giusta per dirti queste parole,e sicuramente mi sorprenderò di me stesso,però tu non hai colpa per quello che e successo. Quella creatura sapeva che tu l’amavi e la desideravi con tutta te stessa per questo motivo non ti avrà dato alcuna colpa per quanto accaduto. Perché tu l’hai amata fin dall’istante in cui hai scoperto era presente dentro te,così come lei o lui,avrà amato infinitamente te!!!

Camilla:Armando.

disse Camilla mentre le lacrime iniziavano,ancora una volta,a scenderle lungo il viso,mentre veniva avvolta in un dolcissimo abbraccio da Armando,Betty e Marcella in attesa di avere notizie di Daniele un dolce quanto doloroso ricordo di un triste passato.
  
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