Domenica mattina, ultimo giorno della permanenza di Greg a casa di Katia, ma anche il primo giorno dell'anno scout. -Trisha...- mi sento dolcemente chiamare -chi è? - chiedo ritirandomi nel letto, spalancò gli occhi -letto? A vero e stato un sogno...- penso girandomi verso Katia. Lei mi abbraccia nascondendo le guance rosse sul mio seno. -K… Katia? - domando un po sorpresa -l'hai visto?- chiede timida -si, bellissimo il tuo sogno- le dico stringendo a me. Mi mancava il calore del suo corpo tra le mie braccia. Sono le 8, un ora che nessuno prende in considerazione se non una scout la domenica mattina della prima riunione dell'anno. Non volevamo svegliare Greg ma mi sa che lui come noi non ha dormito. -fame?- mi chiede Katia andando in cucina -un po… ma tu… non dirmi che vuoi cucinare- le chiedo -bhe non so cucinare chi sa cosa ma…- -fiore di creps?- chiedo -già- risponde versando la pasta sulla padella. Sento lo scricchiolare delle scale -ben risveglio principessa- gli dico appena entra -giorno ragazze- risponde un po assonato -dormito bene?- chiedo sperando di stuzzicarlo -b.. Bene voi?- chiede un po imbarazzato -a meraviglia- risponde Katia -hai sognato qualcosa di bello?- chiedo portando avanti la mia teoria -che intendi?- chiede appoggiando la testa sul tavolo -oh che carino…- dice Katia allontanandosi dai fornelli per raggiungere il ragazzo. Gli mette la mano tra i capelli scompigliando ancora di più quel suo ciuffo riccio che di solito si tira per sminuire lo stres, -già è molto carino, proprio come la sua ragazza- dico con il tono fin troppo ovvio di flirt nei confronti di Katia -nha… io torno ai fornelli prima di mandare tutto a fuoco- dice lei scappando imbarazzata. Il suo dolce è appena finito e viene posato sul tavolo, se greg non fa in fretta me lo divoro io - hai detto che avresti voluto assaggiare un mio dolce…- dice Katia aspettando il giudizio di Greg -.. Non è che ho i macchinari giusti, ma almeno ci ho provato- dice un po imbarazzata difronte al suo silenzio -per non avere gli strumenti adatti sono fatte bene- dice lui -dolci come la loro cuoca- conclude. A sentire quelle parole un brivido mi percorre il corpo -anche lui ci prova con lei he?... Bhe dopotutto è il suo ragazzo…- dico con un broncio un po imbarazzato. Poi noto l'espressione di Greg che sembra più rossa di sempre -Katia non è che Greg ha la febbre?- le chiedo, anche lei nota il suo viso rosso -chissà..- dice avvicinandosi -n… non preoccuparti, sto bene- dice lui imbarazzato -sei caldo greg…- dice katia poggiandogli una mano sulla fronte -d… di certo non è febbre..- bisbiglia lui -e cosa è allora?- domando -nulla di che… solo un sogno- dice abbassando di nuovo la testa -hai sognato anche tu della visita notturna?- chiede Katia cercando di non far notare l'imbarazzo -anche?- domanda -si anche… allora? Si o no?- gli chiedo -bhe… g.. Gia- risponde con un timido sorriso -non mi dispiacerebbe se accadesse…- bisbiglia -che hai detto?- chiede katia chiudendo il rubinetto del lavandino -nulla- dice lui ritirando l'affermazione -ti è sfuggita he?- gli domando sottovoce, lui diventa ancora più rosso -q… quindi hai sentito?- chiede -si… grazie… ora so che posso lavorare perché nessuno dei due è contrario…- dico alzandomi. Guardo l'orologio, sono le 8.30 -muovetevi, 30 minuti fuori al cancello verde- dico. Katia si alza di colpo -giusto la riunione… hem… dai greg vieni con me, in pratica abbiamo 30 minuti per essere fuori alla sede- dice lei agitandosi un po -calmati…- le dico poggiandole una mano sulla spalla -va bene…- dice lei. Osservo Greg, da quando ha nominato la parola sede ha abbassato lo sguardo -hehehe so cosa ti ricorda quel posto- dico ridacchiando. Finalmente riescono a prepararsi ed escono, fuori dal portone sento una persona chiamare qualcuno -hey Katya!- urla una ragazza -shh! Aika… la gente dorme- la zittisce lei poi le si getta al collo. A vedere quel abbraccio mi percorre nuovamente la schiena quel brivido, più intenso e lungo -bella, troppo… non mi piace, li voglio io, solo io quei abbracci, non la dividerò mai con qualcuno la mia amata Katia- bisbiglio stringendo forte i denti, Greg mi osserva, deve aver sentito le mie parole, abbassa lo sguardo desolato. mi fa tanta tenerezza e qualcosa in me mi inizia a far muovere. Mi ritrovo vicino a lui e con un abbraccio avvolgo il suo petto -con nessuno tranne che con te la condivido- dico con una voce bassa e provocante, lui si gira di colpo e io lo lascio andare -Trisha?...- dice guardandosi attorno -Trisha? Chi è?- chiede Aika -nessuno che tu conosci- dice Katia -se non vuoi dirlo si esplicita, e poi la conosce anche lui?- chiede curiosa la ragazza -si, ma preferirei non parlarne- dice imbarazzato -siete strani- replica Aika -mai quanto te cuginetta- risponde Katia. Mi lancia un'occhiata -ti sta bene la divisa sai?- dice rossa -grazie…- le rispondo -parli anche da sola?- chiede Aika -si dai muoviti- risponde Katia. Usciamo in strada per poi avviarci verso gli scout.