Luoghi addormentati
È cresciuto un ginkgo nella hall dell’albergo,
il vento ha corroso le scale,
la pioggia ha arrugginito le porte delle sale
e le finestre
già da tempo sono state divelte.
Non posso più entrare.
Una mano di foglie ha sollevato il soffitto
spargendo costose tegole come sementi
su lerci pavimenti di marmo incantato.
Resterei per ore a contemplare
come la natura ha tessuto un velo.
Resterei ancora ad osservare
per fotografare i semi nel loro germogliare.
Note autore:
All'inizio la poesia si chiamava "Luoghi abbandonati", ma con tutta la natura insediata all'interno, ho pensato che l'aggettivo "abbandonato" non era quello giusto. La presenza di piante, fiori e animali lo rende, già di per sé, un posto molto popolato. Un posto "addormentato", invece, attende che qualcuno torni e lo risvegli... sì, un po' come La bella addormentata nel bosco. :)
"Luoghi addormentati" di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
All'inizio la poesia si chiamava "Luoghi abbandonati", ma con tutta la natura insediata all'interno, ho pensato che l'aggettivo "abbandonato" non era quello giusto. La presenza di piante, fiori e animali lo rende, già di per sé, un posto molto popolato. Un posto "addormentato", invece, attende che qualcuno torni e lo risvegli... sì, un po' come La bella addormentata nel bosco. :)
"Luoghi addormentati" di Monique Namie
è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.