Capitolo 19
Dimitri non sa più dove cercare Rose, subito dopo
pranzo
era stato fermato da Lissa che lo aveva aggiornato con le ultime novità e gli aveva chiesto di tenere d’occhio Rose e di impedirle di
andare
da Alexander. Malgrado lei avesse promesso di lasciarlo stare Lissa
conosceva
abbastanza bene Rose da sapere che si sarebbe probabilmente messa nei
guai.
Finalmente la
trova, è uscita fuori da un corridoio ed è così concentrata su qualsiasi cosa stia
pensando che non lo nota quando lo
sorpassa.
-Ehi, che
succede? –la ferma Dimitri prendendola per il
polso, lei rendendosi conto della sua
presenza scrolla le spalle cercando di minimizzare. Stava ancora
pensando a
cosa le potesse essere sfuggito, le parole di Alexander l’avevano colpita e probabilmente ci
rimuginerà fino a quando non capirà a cosa si riferisce, ma questo non
vuol dire che vuole fare preoccupare
Dimitri.
-Sul serio Roza,
cosa c’è che non va? –riprova lui e dopo un sospiro lei
gli racconta tutto ottenendo diversi
sguardi preoccupati.
-Mi aspettavo di
non essere arrivato in tempo per fermarti –dice lui alla fine del racconto.
-Poteva andare
peggio, non mi è sembrato ostile e almeno sappiamo
che anche se in parte siamo sulla strada
giusta- risponde lei cercando di minimizzare.
-Credo dovremmo
provare a parlargli di nuovo, ma la prossima volta voglio esserci-
risponde lui
facendola sorridere, non che cambierebbe molto in realtà: sanno entrambi che se lui è così potente come dicono due dhampir
non hanno alcuna
speranza contro di lui.
-Vieni, dovresti
farti vedere agli allenamenti prima che si accorgano della tua assenza
e si
insospettiscano- dice lui infine e lei annuisce e lo segue.
Contemporaneamente
una annoiata Katya sbuffa sonoramente facendo ridere Lissa, si trovano
agli
allenamenti di magia per i moroi ma il livello fin troppo facile la
annoia.
-Non capisco
perché siamo qui, dubito che accendere
una candela ci aiuterà a uccidere vampiri- si lamenta
lei,
sembra che tutte le lezioni della prima settimana non saranno sull’elemento in cui la persona si è specializzata, finendo per essere
lezioni banali per tutti gli elementi visto che nessun moroi è particolarmente bravo fuori dall’elemento specifico.
-Abbiamo appena
iniziato, non potevano mica chiederci subito di carbonizzare corpi-
risponde
Adrian che approfitta di ogni occasione per andare contro alla ragazza.
-Inoltre non sono
tutti come te, non tutti sono riusciti ad accendere la candela-
aggiunge Lissa,
facendo però sbuffare ancora di più Katya.
-Allora non ci
avrebbero dovuto mettere in questa aula, Dio se questi sono i migliori
moroi
oso immaginare cosa stanno combinando i dilettanti-.
-Se credi che non
ci sia niente che potresti imparare allora salta la lezione, almeno così non mi devo sopportare i tuoi
lamenti- risponde Adrian provocandola e presto iniziano uno dei loro
battibecchi facendo sbuffare Lissa questa volta, che fa muovere la
fiamma con
il dito cercando di distrarsi; avrebbe preferito che Christian fosse
con lei ma
essendo lui un utilizzatore del fuoco è stato spedito ad una lezione sull’aria.
Dopo un po’ tutte le candele spariscono dai
tavoli facendo ammutolire l’aula per la sorpresa, entra Amelié accompagnata da una attraente
donna sulla trentina dai
lunghi capelli biondi.
-Vi ringrazio per
la vostra pazienza, mi presento: sono Amelié e lei è Evelin e oggi mi farà da assistente. Ora che vi siete
riscaldati possiamo iniziare con qualcosa
di più interessante, oggi eserciteremo la
vostra precisione; è fondamentale che nel momento del
bisogno
sappiate come colpire solamente il nemico senza coinvolgere chiunque
gli è vicino- spiega lei calma ottenendo
subito l’attenzione della classe e un
finalmente, probabilmente pronunciato a voce
troppo alta, da parte di Katya.
-L’obiettivo sarà colpire con il fuoco solo il fiore
centrale di questa ghirlanda facendo attenzione a controllare il fuoco
così che non vada oltre- spiega dopo
aver
mostrato una ghirlanda di fiori con un fiore appeso al centro esatto,
abbastanza distante dal bordo, dando subito dopo una dimostrazione
pratica:
dopo aver acceso con la mente il fiore centrale riesce a mantenerlo
fermo
tenendolo lontano dalla corda che tiene appeso il fiore fino a quando
non si
carbonizza del tutto lasciando il bordo intatto.
-Farete questo
esperimento tre volte, la prima volta a distanza ravvicinata con la
ghirlanda
sul vostro tavolo, appena finite potete spostarvi in giardino dove ci
sarà un esperimento a lunga distanza e
uno
con obiettivo in movimento. In caso di insuccesso una nuova ghirlanda
sostituirà la vecchia, Evelin si occuperà anche di lanciare un paio di
incantesimi protettivi in modo che qualcuno con una pessima mira non
rischia di
uccidere chi gli è vicino, appena avrete finito l’ultimo test potrete andare e
rilassarvi in quanto questa è l’ultima lezione della giornata.
Avete domande? – finisce lei, solo una mano si alza
e
Lissa e Adrian si stupiscono di vedere che si tratta di Katya.
-Posso fare
direttamente l’ultima prova così che posso andare a farmi un lungo
bagno caldo? – chiede lei presuntuosamente appena
lei le dà il permesso di parlare.
-Certo, sprecare
il tuo tempo non è nostro interesse, ma per rispetto
per gli altri avrai a disposizione solo
tre tentativi– risponde Amelié mantenendo la calma anche se il
suo sguardo divertito le fa intuire che
pensa che fallirà nel suo intento.
-Non c’è problema- risponde Katya alzandosi
in
piedi, Amelié fa segno alla strega che dopo aver
pronunciato un paio di incantesimi
schiocca le dita facendo apparire una copia esatta della ghirlanda
usata per l’esercitazione che inizia però subito a muoversi ad una media
velocità.
-Puoi restare
dove sei, la distanza è più o meno quella e non preoccuparti
se la manchi- aggiunge dandole il via.
Katya si
concentra sui movimenti, immaginando di trovarvi uno schema ripetuto ma
purtroppo non è così. Poco male, pensa tra sé e sé, e inizia col primo colpo
scagliandolo quasi con superficialità mancando però l’oggetto di molto; non si dà però per vinta e riprova una seconda
volta prendendo stavolta la corona esterna
della ghirlanda. Tutta la classe è col fiato sospeso in attesa del
terzo tentativo che
tutti si aspettano centrare il bersaglio; dopo un minuto di
concentrazione
riesce stavolta a far partire il fuoco direttamente al centro del
bersaglio e
sta quasi per esultare quando nota che si espande velocemente verso l’esterno, aiutato dal movimento che
non
si è fermato; malgrado gli sforzi per
controllare la magia presto il fuoco
prende il controllo lasciando solo cenere.
-Come pensavo,
che sia d’insegnamento per tutti: non
sentitevi mai troppo sicuri di voi stessi o
troppo bravi per imparare qualcosa di nuovo, la maggior parte delle
volte vi
sbagliate di grosso e questi atteggiamenti presuntuosi portano
solamente a
farvi morire per primi. Che l’allenamento abbia inizio- dice lei
senza nascondere la soddisfazione per
aver avuto ragione.
Adrian scoppia a
ridere malgrado l’occhiataccia che Katya gli lancia e
Lissa si trattiene appena, si calmano
solo quando provando loro stessi si rendono conto che non è così facile come sembra, la natura
altamente infiammabile dei
petali e della corda rende molto difficile controllare la fiamma ma una
volta
trovato il metodo superano velocemente i primi due test per poi
bloccarsi più a lungo nel terzo. Malgrado tutto
riescono a finire altamente in anticipo rispetto agli altri e
nonostante Katya
finisce prima degli altri due resta ad aspettarli.
Quando si avviano
verso l’uscita vengono interrotti da Amelié.
-Un ottimo lavoro,
ma Katya se hai intenzione di affrontare gli allenamenti per il
controllo dell’amuleto con questo atteggiamento ti
consiglio di prendere la strada più facile; questo non è un gioco e rendersi conto dei
propri limiti è il primo passo- dice lei non
ottenendo però risposta. Appena svoltano l’angolo inizia ad inveire contro di
lei facendo ridere
divertiti i due accompagnatori.
Al termine degli
allenamenti dei dhampir Adrian, Lissa, Katya e Rose si danno
appuntamento nella
camera delle ragazze per discutere cosa fare riguardo agli amuleti. L’idea iniziale era di provare, visto
che
difficilmente avrebbero potuto peggiorare la situazione, ma tutto è cambiato dal momento che hanno
scoperto dell’assorbimento dei poteri.
-Mi sembra chiaro
che nessuno di noi deve avvicinarsi a questi amuleti, a meno che ci
teniate a
diventare carburante per vampiri- inizia Adrian rompendo il ghiaccio.
-Ovvio, non
poteva mica esistere una soluzione semplice al nostro problema- si
lamenta
Katya sbuffando buttandosi pesantemente sul letto.
-Non l’hanno fatta sembrare molto semplice
veramente- interviene Lissa riferendosi ai difficili allenamenti che in
teoria
li avrebbero attesi.
-Probabilmente
per costringerti a scegliere l’opzione che ci lascia a secco, così da poter prendere tutto ciò che vogliono senza neanche farci
insospettire- aggiunge
Adrian, sempre più sicuro della sua tesi.
-Non saprei,
Amelié sembrava innocua e genuinamente
interessata al nostro benessere- risponde
Lissa dubbiosa.
-Si fin troppo,
stava sicuramente recitando- interviene Katya.
-Dici così solo perché ti ha umiliato pubblicamente
davanti
a tutta la classe- risponde Adrian ridacchiando ottenendo un cuscino in
faccia
in risposta.
-Prima che
iniziate a litigare di nuovo dovreste decidere come comportarvi d’ora in poi- si intromette Rose
prima
che la situazione degeneri, anche se non può fare a meno di ridere sotto i
baffi rivedendo la scena
nella mente di Lissa, cosa avrebbe dato per essere lì in quel momento.
-Dirgli
semplicemente che non siamo più interessati rischia di sembrare
sospetto- risponde Katya, felice di
cambiare argomento.
-Hai ragione, l’unica cosa che mi viene in mente è temporeggiare anche se è una soluzione solo temporanea-
aggiunge Lissa.
-Non possiamo
perdere tempo allora, dobbiamo trovare un modo per sconfiggerli al più presto- esclama Adrian, più lucido che mai.
-Prima dovrai
imparare a proteggere la tua mente però- interviene Rose, ottenendo uno
sbuffo da Katya.
-D’accordo, ma cerca di non farmi
perdere
tempo- risponde infatti lei prima di alzarsi svogliatamente dal letto e
iniziare una severissima lezione.
A fine giornata Elizabeth
si avvia verso la stanza condivisa da lei e il marito dopo una giornata
passata
tra strategie e piani d’attacco con Alexander e le streghe.
Arrivata davanti alla porta esita un po’ pensando alla reazione del marito
alla visita di Alexander, finita la discussione era sparito per
allenare i
dhampir e non lo aveva più visto da allora; una parte di lei
vorrebbe trovare un modo per rimandare l’incontro così da non ricevere la rabbia del
marito.
Alla fine si fa coraggio e apre la porta silenziosamente, rimane sull’uscio e individua subito il marito
davanti allo specchio con un asciugamano legato in vita, ad asciugare i
capelli. Rimane lì a guardarlo per un po’ aspettando l’inevitabile, quando improvvisamente
inizia a parlare.
-Non sono
arrabbiato- dice cercandola con gli occhi attraverso lo specchio, lei
rimane
stupita conoscendo la gelosia e rabbia che la sola presenza di
Alexander gli
suscita.
-Non gli
permetterò di allontanarci un’altra volta- aggiunge lui vedendo
la confusione nel suo viso, lei
finalmente si muove circondandolo da dietro poggiando il mento sulla
sua
spalla.
-Grazie, non
avrei potuto sopportarlo con tutto quello che sta succedendo- dice lei
stringendosi di più a lui che lascia stare i capelli e
si gira verso di lei.
-Non sarà facile depistare i moroi, hanno già le loro teorie, anche se hanno
frainteso tutto- aggiunge lui raccontandole dei pensieri che ha letto
in questi
giorni, in particolare dal gruppo dello spirito.
-Forse è meglio che pensino questo, li terrà lontani dalla verità; non che mi aspetto che riescano
ad
arrivarci con le menti poco flessibili che si ritrovano- risponde lei
alleggerendo l’atmosfera facendolo ridere per poi
aggiungere più seriamente: -sai che non posso
mandarlo via vero? Se la situazione è così grave da richiedere la sua
presenza abbiamo bisogno di tutto l’aiuto che troviamo-.
Lui sospira, per
niente felice ma annuisce concordando che ci sono cose più importanti della sua gelosia al
momento.
-Non permetterò che la storia si ripeta, questa volta sarà diverso, te lo prometto- lo rassicura lei più determinata che mai a non commettere gli stessi errori.
Note autrice:
Non provo nemmeno a scusarmi per il ritardo, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Riguardo alla parte sulle ghirlande non chiedetemi da dove mi è venuto di usarlo come metodo di allenamento perché non ne ho idea, però dopo averlo scritto non volevo toglierlo anche se avrei potuto sostituirlo con qualcosa di apparentemente più sensato.Questo capitolo è un po' di passaggio però allo stesso tempo è fondamentale per capire dove siamo arrivati: la ciurma non si fida di Elizabeth e Michal e ovviamente ha intenzione di trovare un modo per combatterli, l'allenamento è iniziato e ghirlande a parte si capisce già da ora che l'aspettativa è alta. Sono curiosissima di sapere cosa ne pensate quindi vi lascio. Spero di poter mantenere la promessa di aggiornare presto questa volta ma non vi assicuro niente.
A presto :D