12
Quel giorno
gli altri si svegliarono tardi ed io e Tom potemmo restare
da soli, seduti in giardino, a
scambiarci tenerezze. Non credevo che Tom potesse essere così
dolce e glielo
dissi.
-Nemmeno io credevo che lo sarei mai
stato…ma ha
ragione chi dice che l’amore rincitrullisce!
Ridacchiai.
-Sei felice di esserti rincitrullito allora?
Mi strinse a se, liberando il mio posto sulla
panchina.
-Mai stato così felice…mai
stato così…non so
descrivere come mi sento, è una sensazione talmente strana e
nuove per me
che…non so descriverla…
-Anch’io sono felice…
Ma la mia felicità non sarebbe durata
ancora a
lungo.
Qualcuno si schiarì la voce,
avvicinandosi.
Georg!
-Interrompo
qualcosa?- chiese acido.
-Come
sempre, Moritz!- rispose sorridente Tom avvicinandosi al compagno.
Gli
porse la mano.
-Scusa
per ieri….abbiamo esagerato entrambi…
Georg
la strinse ma non disse nulla.
Mi scoccò
un’occhiata triste, malinconica. Non ci aveva visti fare nulla di
compromettente, ma evidentemente aveva capito tutto.
-Gustav?
Di solito è in piedi all’alba, come mai stamattina fa il
ghiro?- chiese Tom
pensieroso sprizzando felicità da tutti i pori.
-Ieri
sera abbiamo giocato a carte fino a tardi…- spiegò senza
lasciar trapelare
alcuna emozione il bassista.
Mi
sentii in colpa. Non sono una che gioca con i sentimenti dei ragazzi,
ma avevo
ferito Georg. Il mio stomaco si contorse sotto la dura morsa del senso
di colpa
e abbassai lo sguardo.
-Vado
a svegliarlo…- annunciò Georg per poi rientrare.
Tom
mi si avvicinò e mi prese il mento tra le dita.
-Hey…che
ti succede?
-Nulla…è
tutto apposto…- mi sforzai di sorridere.
Tom
non insistette.
Era
fatto così. Non voleva che la gente invadesse la sua privacy e
non invadeva
quella degli altri.
-Piccola,
nel pomeriggio ho un’intervista con Bill per un giornale locale.
Dobbiamo
incontrarci con il giornalista in una città qui vicino e quindi
dobbiamo
partire tra poco, tempo che Bill si alza e chiamiamo Saki per venirci a
prendere…- mi spiegò.
-Ok…ma
come mai solo voi due?
-Bah…non
me lo chiedere…sempre a noi toccano le grane…ehy!- mi
richiamò quando mi vide
gongolare. Sapeva che odiavo le interviste. -Non cantare vittoria che
dopodomani ne hai una qui con il direttore di un giornale importante.
Da sola!
Mi
imbronciai.
-Ma
non vale!- mi lamentai.
-Oh
si che vale!- rise lui dandomi un buffetto sulla guancia.
-Ma
io non voglio!- protestai come una bambina piccola.
-Su,
tesoro…-avvicinò le sue labbra alle mie provocandomi e
poi allontanandosi per
poi riavvicinarsi e baciarmi.-Fa’ la brava…
-Ci
proverò…- dissi degludendo rumorosamente. Sapeva che con
quei giochetti mi
mandava in tilt! Che schifoso approfittatore delle altrui debolezze!
In
quel momento arrivò Bill. Per fortuna c’eravamo già
allontanati l’uno
dall’altra.
-‘Giorno
Bill!- esclamai vedendolo arrivare per poi saltargli al collo. Volevo
punire
Tom. Diabolica!
-Vedo
che ti sei ripresa!- commentò allegramente il moro.
Era
già bello e sistemato.
-Da
quanto sei sveglio, fratellino?- chiese dubbioso Tom vedendolo tutto
agghindato.
-Da
2 ore…-ammise il moro grattandosi la nuca.
Tom
scosse la testa.
-E
scendi solo adesso! Guarda Bill che se arriviamo tardi
all’intervista sarà solo
colpa tua!
-Ehy
ehy, calmino!-si difese Bill sventolando e mani davanti a sé.
Dopo
nemmeno mezz’ora arrivò Saki e i gemelli andarono via; Tom
mi salutò
normalmente, in presenza degli altri, ma mi fece l’occhiolino.
Rimasti
in casa solo Gustav, che avevamo intanto scoperto essere uscito di buon
mattino
senza dire niente a nessuno per andare a correre, Georg ed io, mi
rilassai.
Ma
la calma, si sa, dura poco.
-Ragazzi
vado a fare un giro, ho visto un posto dove noleggiano bici in centro e
ne
approfitto per visitare la città…- annunciò Gustav
dopo pranzo alzandosi da
tavola.
Pochi
minuti dopo uscì di casa lasciando me e Georg da soli. Pessima,
pessima,
davvero pessima cosa.
-Vado
a riposarmi…-avvertii Georg salendo al
piano di sopra. Nonostante fossi già a mezza scala potei
sentirlo sussurrare
uno svogliato ok.
Mi
buttai sul letto.
Troppe
emozioni una volta.
Tom
mi amava! Quel pensiero volteggiava sereno nella mia mente.
Fantasticavo sul
nostro futuro, ci vedevo insieme, per mano, su un palco a suonare
ancora a
ottant’anni. Insieme. Per sempre.
Improvvisamente
l’immagine di un Georg triste e sofferente, sconfitto e deluso,
mi si stagliò
nella mente.
Perché
in amore c’era sempre qualcuno che doveva soffrire?
Strinsi
le ginocchia al petto abbracciandole.
Non
volevo che Georg soffrisse per me. Gli volevo bene.
Ero
stata egoista, maledettamente egoista.
Con
quel pensiero malinconico mi addormentai.
Mi
svegliai quando sentii bussare alla porta. Non mi alzai, non ne avevo
voglia.
-Avanti!
Georg
entrò nella stanza con stampata in volto ancora
quell’espressione ferita.
Si
sedette sul letto, ai miei piedi e restammo a fissarci a lungo, senza
sapere
cosa dire.
-Stai
con Tom?- chiese infine con gli occhi lucidi, velati da lacrime che il
suo
orgoglio maschile ricacciava determinatamente indietro.
-Si…-
dissi solo quella semplice parola.
-Lo
sapevo…lo ami?
Annuii.
Abbassò
il capo. Sconfitto.
-Non
ho speranze vero?
Non
risposi, incapace di dire anche solo la verità. No, non ne aveva.
Una
lacrima gli rigò il bel voltò cadendo giù da uno
di quei due splendidi
smeraldi.
Lo
abbracciai. Non riuscii a controllarmi e gli scoppiai a piangere
addosso,
ancora stringendolo.
-Non
credevo che saremmo arrivati a questo punto…- piansi amaramente
stringendo la
sua maglietta tra le dita.
Lui
non singhiozzava, non sussultava per il pianto. Soltanto lacrime
silenziose gli
solcavano il volto,poggiato sulla mia spalla.
-Ti
prego, fingi di amarmi, solo per qualche ora e poi ti lascerò
libera, accetterò
la tua storia con Tom, mi farò da parte. Ma ti prego. Amami.
Facciamo l’amore.
Per l’ultima volta. E mi farò da parte.
Spalancai
gli occhi.
Avevo
paura della mia decisione. Mi stava supplicando. Era per l’ultima
volta. Mi
chiedeva solo questa piccola bugia, questa piccola farsa. E sarebbe
tornato
tutto come prima. O quasi.
-Non
posso…-singhiozzai scostandomi da lui.
-Un
bacio…almeno…-mi supplicò.
Posai
le mie labbra sulle sue prendendogli il viso tra le mani.
Lui
approfondì il contatto. Le lacrime di entrambi andavano ad
intromettersi fra le
nostre labbra unite, prepotentemente, per ricordarci il nostro errore.
Il mio
errore.
Lo
baciai con trasporto, con passione, lasciandomi andare. Era solo un
bacio
d’altronde. L’ultimo bacio.
Sentii
un rumore e mi voltai verso la porta staccandomi da Georg.
Tom
stava ritto sulla soglia. Il viso contorto in una smorfia di rabbia e
orrore.
Mi
mancò un battito. Ma stavolta per la paura.
Ci
aveva visti.
I
miei occhi si fecero di nuovo lucidi.
-Ero
solo passato a dirti che siamo tornati prima e che Bill è fuori
con Gustav.-
disse acido per poi girare sui tacchi e dirigersi verso la sua stanza
dal lato
opposto.
-TOM!-
urlai con quanto fiato avevo in gola.
Mi
alzi e gli corsi dietro.
Lo
abbracciai alle spalle stringendolo forte.
-Lascia
che ti spieghi.
Lui
mi allontanò malamente guardandomi con rancore.
-COSA
C’E’ DA SPIEGARE? MI VUOI DIRE COSA CAZZO C’E’
DA SPIEGARE? E TU ERI QUELLA CHE
MI “AMAVA”! NON SO COME HO POTUTO INNAMORARMI DI UNA COME
TE!- rise
istericamente.-Ed ero io quello che non sapeva amare vero? Se per te
amare vuol
dire questo…beh allora stiamo freschi.
E’
paradossale quanto l’amore, quello che tutti innalzano come il
valore più
grande, come
Rimasi
immobile, fulminata dall’odio e dall’amarezza sprigionati
da quelle parole.
Si
rinchiuse in camera senza dire altro. Senza volgere più lo
sguardo verso di me.
Caddi
sulle ginocchia e piansi tutto il mio dolore. Georg si chinò
accanto a me.
-E’
tutta colpa mia…scusami…- si scusò sinceramente
dispiaciuto.- Avrei dovuto
mettere da parte i miei sentimenti sin da subito…ti ho solo
creato problemi…
-Smettila!- sbottai.-E’ solo colpa mia…- singhiozzai più forte.-Solo…-non riuscivo quasi più a parlare a causa dei singhiozzi- …colpa…- sentivo il cuore trafitto da mille pugnali.-…MIA..!
BUM!! Oh yes!! E qui casca l'asino! Bel macello no? Mi odio per i casini che combino ma non riesco a farne a meno! Muahahahah bene bene gente, volevo ringraziare Ladysimple, marty sweet princess, angeli neri e DarkViolet92 per le recensioni...vi adoro!! E anche tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti o anche solo la seguono.
Scappo bella gente che il latino e il greco mi chiamano! Al prossimo capitolo (ovvero il penultimo U.U)