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Autore: AliceMiao    14/11/2015    1 recensioni
[...]"Perchè pensava fosse morta?".
"Anni fa la loro famiglia venne attaccata dai nostri nemici e lei sparì. Sospettavano che l'avessero catturata, ma credevano che dopo un anno sarebbe già morta, aveva solo 6 anni quando accadde. Invece eccola qui".[...]
Una ragazza misteriosa viene trovata davanti al portone. Nessuno vuole farla entrare, perchè temono sia un nemico. Chi è in realtà? Come cambierà la vita di tutti?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izzy Lightwood, Simon Lewis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~New York era davvero enorme! C'erano grattacieli ovunque, palazzi, parchi, locali, bar, ristoranti e chi più ne ha più ne metta.
Dopo aver girato per alcune ore vari luoghi, tra cui negozi dato che avevo bisogno di abiti nuovi, ci sedemmo su una panchina nel Central Park.
"Allora ti piace la città?".
"Sì è molto bella. Un po' caotica, ma bella". Sorrisi. Ero felice di essere potuta finalmente uscire.
"Ci si abitua al caos". Sospirò "Tra poco dobbiamo rientrare".
Appoggiai la testa alla sua spalla e chiusi gli occhi, annuendo piano.
"Sei stanca?". Mi abbracciò, attirandomi a sè.
"Un po'. Credo che l'effetto delle rune stia svanendo".
Mi prese in braccio, alzandosi. "Andiamo, ti riporto a casa".
"Simon?". Lui mi guardò. "Posso chiudere gli occhi e appoggiarmi?".
"Certo". E lo feci. Appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi, cadendo in un sonno profondo.

Una bambina gioca nel prato di casa.
"Vieni a prendermi!". Un'altro bambino la insegue, cercando di prenderla.

"Ho vinto!". La bambina è riuscita a non farsi prendere.
Si sente un rumore di vetri che si rompono e dei demoni avanzano verso i bambini. Il bambino urla spaventato, chiamando i genitori. La bambina inizia a correre per fuggire. Lei corre, corre, corre, ma inciampa e cade. Un demone la raggiunge, allora lei si mette a piangere e a urlare, ma nessuno arriva. Nessuno la aiuta.
Si calma: ha capito che nessuno arriverà e si lascia portare via da quei mostri oscuri
.

Mi svegliai di colpo, mettendomi a sedere. Ero nel mio letto, al sicuro. Ero sudata e le guance erano bagnate dalla mie lacrime, che continuavano a scendere indisturbate, senza che potessi fare nulla per fermarle. Strinsi la coperta, cercando di dimenticare il sogno appena fatto, ma era impossibile. Quella scena era ben impressa nella mia testa.
Qualcosa si mosse accanto a me e solo allora mi resi conto di non essere sola: accanto a me c'era Alec.
Senza dire una parola mi sdraiai accanto a lui e mi abbracciò. "Va tutto bene".
Scossi la testa, continuando a piangere.  Quel giorno nemmeno lui era venuto a darmi una mano.
"Perchè non sei venuto quel giorno?".
"Avevo detto ai nostri genitori che eri inseguita, ma loro non hanno voluto nemmeno provare a salvarti. Dicevano che ormai eri spacciata".
Le lacrime scesero ancora più in fretta. E allora capii. "I nostri genitori non verranno a trovarmi vero?".
Scosse la testa. "No, dicono che non sei loro figlia perchè sei cambiata dopo quello che è successo".
"Sono i nostri genitori. Perchè fanno così?".
"Non lo so. Non lo so davvero". Mi abbracciò di più. "Io non ti volterò mai le spalle. Te lo prometto".
Chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi. Avvenne solo dopo alcuni minuti, ma non feci nessun'altro incubo.

(Simon)

Stavo tornando nella mia camera, quando incontrai Jace.
"Tutto bene in città?".
"Sì. Nessun pericolo nei dintorni. Il che è strano".
"Troppo strano. Sospetto".
Annuii. Chissà se avevano in mente qualcosa oppure si erano semplicemente stancati di lei! In quel periodo iniziavo a sentirmi molto protettivo nei confronti di Isabelle... Ma perchè?
Andai nella mia camera e chiamai Maia. Mi serviva un parere femminile.
"Ciao!".
"Ciao! Senti, hai tempo per parlare?".
"Certo! Di che vuoi parlare?".
"Mi sento molto protettivo ultimamente con Isabelle. Ma non riesco a capire perchè".
"Mmmh... Forse provi qualcosa per lei".
"Cosa? No, questo no".
"Se lo dici tu. Io ci penserei comunque".
"Lo farò. Grazie per aver parlato di questa mia sensazione che nemmeno sono sicuro sia l'istinto protettivo".
"Figurati.  Se hai bisogno chiama ancora!". E riattaccò.
Maia era una buona amica. E anche Isabelle lo era. Ma allora perchè con Maia non provavo lo stesso istinto di protezione che provavo con Izzy? Mille domande e nessuna risposta. Per il momento.

Note: chi sono i due bambini del sogno?  Spero vi piaccia!
Bye AliceMiao

   
 
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