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Autore: Full Moon    26/02/2009    4 recensioni
Una fragile fanciulla dai capelli nivei vive il suo ultimo giorno amando l’unico essere che avrebbe potuto darle la morte. Avvertenze: prima di leggere questa fan fic bere qualcosa di caldo, non si sa mai!!
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Brina

BRINA

GHIACCIO


We hide behind the crimson door

While the summer is killed by the fall

Alive behind the crimson door

While the winter sings: "Your love will be the death of me"

"Your love will be the death of me"


Ci nascondiamo dietro la porta cremisi

Mentre l'estate è uccisa dall'autunno

Vivo dietro la porta cremisi

Mentre l'inverno canta: "Il tuo amore sarà la mia morte"

"Il tuo amore sarà la mia morte"

HIM _Behind the crimson door_



Le gocce di pioggia, adagiate sul tappeto di foglie che ricoprivano il giardino, brillavano alle prime luci dell’alba.

Lei, distesa su esse, sembrava un bocciolo di giglio coperto dalla lucente rugiada del mattino, che stava per presentarsi ad ella.

«Brina, svegliati amore mio», le sussurrò accarezzandole i boccoli bianchi e riscaldandola con il suo tocco.

La candida fanciulla aprì delicatamente gli occhi: le ciglia coperte di piccoli cristalli di ghiaccio, e le iridi, oh quali iridi! Di quell’azzurro gelido che solo a guardarle sembra di poter vedere le lande innevate dell’Antartide.

Brina si toccò le labbra blu con la punta delle dita e poi sfiorò il tappeto di foglie, che si coprì di cristalli all’istante.

Iniziò a danzare in quel bosco, dove tutti gli alberi ormai erano spogli e le piccole creature, assopite sottoterra.

La sua veste leggera sfiorava gli alberi, i cespugli e si adagiava con grazia sulle foglie, che si ricoprivano, come il suolo, di quei piccoli capolavori lucenti, illuminati dai raggi del Sole.

Il venti faceva volare i suoi capelli, così sinuosi e delicati, sembravano le onde di un mare d’inverno.

Volteggiava e saltava leggiadra, sospesa dal vento, baciata dal Sole, in una danza che avrebbe portato il sonno nel bosco.

Intonava una melodia cristallina che risuonava, e scuoteva le acque del lago in cui lei si stava per gettare.

Il Sole non era caldo, ma illuminava ugualmente la bellezza della sua amata, che non poteva mai abbracciare del tutto, per non farla morire, perire in quel lago. Purtroppo però ora era arrivato il momento.

«Non temere amore mio» le disse arrossandole le pallide guance.

Brina alzò le braccia al cielo, come per voler arrivare al suo amato; non si accorgeva però che i suoi capelli stavano diventando pian piano piccole gocce d’acqua.

Il Sole scese verso di lei rimanendo avvolto dalle sue fiamme, le toccò i capelli e le sfiorò le labbra.

La baciò delicatamente sulla fronte. Un ultimo bacio d’amore. E morte.

Della gracile Brina non rimase più nulla, si sciolse in poco tempo e divenne un tutt’uno con il lago.

Il Sole si nascose dietro a delle nuvole nere e pianse la sua Brina, così delicata, così fragile, ma così bella.

Un ultimo canto, un ultimo bacio, un ultimo giorno d’autunno.

Il Gelo si vendicherà della sua sorellina! Spegnerà il Sole e così anche il suo amore appassionato per la creatura più evanescente, portando l’inverno in tutto il regno.

Un pianto struggente risuonò sulla terra, trasportato dai venti: «Ti amerò per sempre Brina».

FINE


Nota: questo è l’inizio di una raccolta che parla di amori “strani”, nel senso che mi piace pensare agli eventi atmosferici come unioni di creature evanescenti che rappresentino gli elementi.

Per ora Brina mi ha dato abbastanza soddisfazione e vi sarei grata se potreste darmi la vostra preziosa opinione!^__^


  
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