Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    15/11/2015    4 recensioni
"-E tu Perona?!- le chiese Kobi, sporgendosi verso di lei.
-Io?!- domandò, sgranando gli occhioni neri, prima di scrollare le spalle -Oh beh io ci penserò quest’anno! Magari trovo qualcosa di motivante!- disse, con un sorriso che era tutto un programma, girandosi verso le amiche che sapevano bene di cosa stesse parlando.
Senza che nessuno lo sapesse, Perona era già diventata qualcosa alla Raftel High School. Da mesi ormai il suo blog andava alla grande e sempre più studenti chiedevano aiuto alla misteriosa quanto famosa Miss Puck, senza restare quasi mai delusi nelle proprie attese.
Ma non aveva bisogno di vantarsi, le andava bene così. Finché avesse avuto Miss Puck, non sentiva il bisogno di essere nessun altro, a parte se stessa."
A grande richiesta, il seguito di Miss Puck, dieci anni dopo.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drakul, Mihawk, Perona, Portuguese, D., Ace, Trafalgar, Law/Margaret | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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-Ehi Voodoo!-
Perona sbatté le palpebre interdetta, ancora ferma con gli occhi puntati dove il misterioso sconosciuto era appena scomparso, la testa che le girava appena.
Con un sorriso ebete, si voltò verso il proprio migliore amico, intento a sistemarsi meglio la bandana sulla fronte e a guardarla con espressione accigliata.
-Stai bene?!-
-Benissimo!- rispose entusiasta, trattenendo a stento una risata.
Si rendeva conto che quanto appena successo aveva tutte le carte in regola per innescare una caccia all’uomo ma quello non era certo nei piani di Perona. A lei non interessava scoprire l’identità del Fantasma dell’Opera. Lei aveva avuto il suo indimenticabile Halloween e si sentiva felice come una bambina davanti all’albero di natale.
-Mai stata meglio!- ripeté, lasciando il moro alquanto perplesso.
-O-kay- sillabò, sollevando le sopracciglia e guardandola come se fosse pazza.
-Non so come fate a stare dietro a tutta quella roba senza friggervi il cervello!-
La voce di Izo, acida e tagliente come sempre, precedette il suo possessore, che si stava avvicinando con Sabo e Kobi, parlando indubbiamente della loro fissa per tutto ciò che vi era di informatico a questo mondo.
-È che siamo allenati a sentire te, Izo!- gli fece presente Sabo, con un sorriso da presa per il culo che meritava un premio Oscar.
Il moro contrasse il volto in una smorfia della serie “ma che simpatico”, arricciando il naso mentre il biondo spostava gli occhi su Perona e aggrottava le sopracciglia.
-Dov’è Koala?!- chiese perplesso.
-Me lo stavo domandando anche io!- intervenne Ace, scrutando nella penombra -Che fine hanno fatto?!- domandò alla sua migliore amica.  
-Ci siamo, ci siamo!- li avvisò Sugar, arrivando da dietro e unendosi a loro insieme alla castana -Scusate, un piccolo incidente- spiegò, prendendo sottobraccio Sabo ed Ace.
-Come sta Barto?- s’informò la rosa, facendo arrossire Koala.
 
[Disturbia - Rihanna]
 
-Ha smesso di chiamarmi “Zoro-senpai”!- affermò la verdina mentre una nuova canzone partiva, saturando l’aria e facendola scattare -Oh kami, l’adoro questa!!!- esclamò esaltata, dando uno strattone per sottolineare la cosa e rischiando di far cadere i due ragazzi al suo fianco.
-Beh allora balliamo- soffiò Ace, cogliendo alla sprovvista sia lei che Perona per il tono usato e il mezzo sorriso che stava esibendo.
 
No more gas in the rig
Can't even get it started
Nothing heard, nothing said
Can't even speak about it
Out my life, out my head
Don't wanna think about it
Feels like I'm going insane
Yeah
 
Sugar lo fissò sorpresa qualche istante, prima di sorridere e liberare Sabo, lanciandosi nelle mischia insieme al moro, sotto lo sguardo furbo e malandrino di Perona. Sabo l’affiancò, corrugando le sopracciglia.
-Che gli succede stasera?! Si muove quasi a tempo!- esclamò, gli occhi fissi sul moro.
Le labbra di Perona si piegarono appena all’insù, mentre rifletteva, senza dirlo ad alta voce, che forse era che Ace aveva un buon motivo per sforzarsi di ballare meglio del solito.
 
It's a thief in the night
To come and grab you
It can creep up inside you
And consume you
A disease of the mind
It can control you
It's too close for comfort
 
-Andiamo anche noi!- affermò afferrando Sabo per il braccio e trascinandolo verso la pista, senza aspettare risposta e rischiando di farlo cadere.
Si aggrappò al cugino, obbligandolo a girarsi in modo da poter studiare più da vicino Ace e Sugar, muovendosi a ritmo con lui, senza malizia né imbarazzo. Erano perfettamente sincronizzati ed esageratamente vicini ma Perona era troppo focalizzata su altro per rendersene conto.
 
Throw on your brake lights
We're in the city of wonder
Ain't gonna play nice
Watch out, you might just go under
Better think twice
Your train of thought will be altered
So if you must falter be wise
 
-Ma che le prende a Perona?!- domandò Izo, notando qualcosa di strano nell’amica ottenendo solo un’alzata di spalle dagli altri due.
Studiò per un attimo il viso di Koala, sorpreso quanto il suo, segno che non se l’era immaginato, che davvero Perona si stava comportando in modo diverso dal solito ed ebbe l’impressione che la castana ne sapesse di più. Ma non era un buon momento per indagare quello e poi non era giusto che una ragazza rimanesse ferma a bordo pista se c’erano ben due cavalieri liberi.
 
Your mind is in disturbia
It's like the darkness is the light
Disturbia
Am I scaring you tonight?
Disturbia
Ain't used to what you like
Disturbia
Disturbia
 
-Non penserai di scamparla vero?!- le domandò il moro, facendole sgranare gli occhi, prima di afferrare sia lei che Kobi e tirarseli dietro, liberandoli solo una volta vicini al resto degli amici e mettendosi a ballare nella formazione a sandwich, con Koala in mezzo a loro due.
 
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
 
Troppo presi dal ritmo, smisero di preoccuparsi di Perona, che intanto si era fatta prendere dalla canzone e stava ridendo divertita con il cugino, almeno finché, girandosi di centottanta gradi per appoggiare la schiena al suo torace, non notò di nuovo qualcosa di interessante nella coppia che stava “spiando”.
Ace e Sugar erano esattamente nella loro stessa posizione con un’unica differenza.
 
Faded pictures on the wall
It's like they talkin' to me
Disconnecting all the calls
Your phone don't even ring
I gotta get out
Or figure this shit out
It's too close for comfort, oh.
 
Ace aveva il collo piegato e la bocca a sfiorare il lobo di Sugar, tenendosela addosso con il braccio intorno alla sua vita, mentre la verdina era aggrappata al suo collo e stava premendo la tempia contro il suo naso, intenta ad ascoltarlo con uno strano sorriso sul volto.
 
It's a thief in the night
To come and grab you
It can creep up inside you
And consume you
A disease of the mind
It can control you
I feel like a monster
 
Un lieve spasmo le strinse lo stomaco, che la rosa identificò immediatamente come eccitazione e l’adrenalina le schizzò alle stelle nel rendersi conto che, ancora una volta, il suo intuito ci aveva preso al primo colpo. L’improvvisa urgenza di parlare con Koala si impadronì di lei e schizzò con gli occhi a cercarla, trovandola a pochi passi da loro.
-Scusa un attimo, Sabo!- gli disse, avvicinandosi pericolosamente  a lui per poi staccarsi e precipitarsi verso il trio.
Allungò il braccio e afferrò l’amica per il polso, trascinandola verso di sé.
 
Throw on your brake lights
We're in the city of wonder (City of lights)
Ain't gonna play nice (oh)
Watch out, you might just go under
Better think twice (think twice)
Your train of thought will be altered
So if you must falter be wise (be wise)
 
-Ve la rimando subito!- promise agli altri due, sovrastando la musica e mettendosi poi un po’ in disparte.
-Ehi che succede?!- le domandò, accigliandosi appena ma continuando a muoversi a ritmo, ballando in coppia con lei -Tutto bene?!-
Perona annuì, tanto, troppo euforica, preoccupandola ancora di più.
-Guarda là! Vedi quello che vedo io?!- le chiese, indicando con un cenno discreto del capo Ace e Sugar.
 
Your mind is in disturbia
It's like the darkness is the light
Disturbia
Am I scaring you tonight?
Disturbia
Ain't used to what you like (what you like)
Disturbia
Disturbia
 
Sempre più perplessa, la castana spostò gli occhi sulla coppia di amici e li studiò un istante.
Che c’era da vedere?!
Ace si muoveva fuori tempo come sempre, Sugar sembrava avere il ritmo nel sangue come sempre e, come sempre succedeva a quelle feste tra i componenti del loro gruppo, si sarebbero  potuti benissimo scambiare per una coppia.
Fu quell’ultimo pensiero a illuminarla, facendole sgranare gli occhi scioccata.
-Perona no!!!- esclamò, tornando su di lei e trovandola con un trionfante sorriso sul volto.
 
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
 
-Ma perché se due ragazze ballano insieme sono uno spettacolo e se lo facciamo noi sembriamo due cretini?!- stava domando Sabo a Kobi, muovendosi sul posto ben attento a rimanere di fianco agli amici e a non spostarsi di fronte, dando l’impressione sbagliata.
Izo gli lanciò un’occhiata a sopracciglio alzato mentre Kobi ribatteva, con un’alzata di spalle, che non ne aveva idea.
-Non fatemi parlare- commentò asciutto il moro, facendo scambiare un’occhiata agli altri due.
 
Release me from this curse I'm in
Trying to maintain
But I'm struggling
If you can't go, go, go
I think I'm gonna oh, oh, oh
 
-Perona non lo puoi fare! Non con loro!!!- protestò Koala, ignorando tutto e tutti intorno a sé.
-Perché no?! Cosa c’è di diverso?!?!-
-Sono amici nostri!!!-
-Appunto! Sono amici nostri! Andiamo Koala, non vuoi vederli felici?!? È evidente che sono attratti l’uno dall’altra! Voglio solo aiutarli ad aprire gli occhi!- si spiegò Perona, determinata.
 
Throw on your brake lights
We're in the city of wonder
Ain't gonna play nice
Watch out, you might just go under
Better think twice (better think twice)
Your train of thought will be altered
So if you must falter be wise (if you must falter be wise)
 
Una strana luce accese le iridi della castana, una luce di comprensione, che la fece deglutire  a vuoto e tornare a guardare alternativamente la coppia e di nuovo Perona che la osservava con gli occhioni da cucciolo abbandonato.
Sapeva di avere detto la cosa giusta, lo vedeva che anche Koala la pensava come lei, adesso.
-Tu sei fuori di testa- soffiò, senza riuscire ad apparire convincente al cento per cento.
 
Your mind is in disturbia
It's like the darkness is the light
Disturbia
Am I scaring you tonight?
Disturbia
Ain't used to what you like (disturbia)
Disturbia
Disturbia
 
-Andiamo Koala! Aiutami! Solo stavolta!- la implorò, sentendo già il trionfo pervaderla.
L’amica titubò solo un altro istante, sospirando, prima di guardarla con determinazione.
-È la prima e ultima volta che lo faccio!- la ammonì con tono di rimprovero, che Perona ignorò gettandole le braccia al collo.
-Grazie, grazie, grazie!!!- esclamò al colmo della felicità, facendole sbuffare una risata.
-Sì, sei decisamente fuori- confermò, più dolce e affettuosa.
Si staccarono, sorridendosi ancora un attimo prima di lanciare un’occhiata ai ragazzi e muoversi in sincrono per raggiungerli di nuovo, trovandoli spaesati e in difficoltà.
 
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
Bum bum be-dum bum bum be-dum bum
 
Si lanciarono in mezzo a loro, venendo accolte con grida di giubilo e formando un unico indistinto gruppo di corpi in movimento. Schiacciata tra Izo e Kobi, Perona lanciò un’ultima occhiata al suo migliore amico e sua cugina, socchiudendo le palpebre.
Era fiera di vedere ciò che agli altri sembrava invisibile e con Ace e Sugar, lo sapeva, sarebbe stato un gioco da ragazzi.
Nel tempo di quella canzone aveva già elaborato un piano e sorrise soddisfatta, certa che non avrebbe fallito.
 

 
§

 
-Ehi Zoro!- lo chiamò, tenendo le dita intrecciate a quelle di Margaret, riuscendo a farsi strada tra la gente.
-Law! Eccovi!- lo salutò il fratello, dandogli una pacca sulla spalla e stringendo appena, prima di sporgersi a baciare Margaret -Con Lamy è andata più per le lunghe del previsto?!- domandò, facendo scambiare una strana occhiata ai due.
Impassibile come sempre, Law annuì tornando a guardarlo ma a Zoro non sfuggì il lieve sussulto di Margaret e lo strano sorriso che le si disegnò sul volto così come non gli sfuggì il brusco cambio di argomento ad opera di suo fratello.
-Quanta gente!- considerò, avvicinandosi Margaret e tenendosela addosso, quasi avesse paura di perderla nel marasma.
Zoro si voltò a studiare la sala, le braccia al petto.
Il futuro ristorante era gremito e decorato a regola d’arte, con lampade e festoni spettacolari che Usopp e Franky avevano recuperato chissà dove.
-Ci sono un bel po’ d’imbucati!- confermò il verde, sporgendo il busto verso fratello e cognata -Sembra di essere ancora al liceo! Colpa di Brook e Usopp ma tutto sommato  meglio per Sanji, si fa conoscere da più gente!-
-Sperando non gli distruggano il locale- considerò il moro, tenendo gli occhi puntati davanti a sé come Zoro.
Rimasero a fissare la folla qualche secondo, poi, come rispondendo a un segnale, entrambi gonfiarono il petto e sospirarono all’unisono, facendo ridacchiare Margaret.
-Dai che vi porto dagli altri!- si riscosse il ragazzo, muovendosi e scartando tra la folla, diretto al tavolo dei cocktail, dove il resto della compagnia era riunita.
Margaret li studiò, sentendosi tornare bambina in un attimo. Sapeva che si erano messi d’accordo per mascherarsi secondo un tema comune ma non avevano rivelato a nessuno di cosa si trattasse. E doveva ammettere, Margaret, che il colpo d’occhio era notevole e, in un attimo, si sentì catapultata sull’Isola che non c’è.
Sanji, protagonista indiscusso con il vestito verde da Peter Pan, che sembrava fatto di muschio e corteccia, si stava dando da fare a preparare i cocktail, aiutato da Usopp-Coccodrillo.
Intorno a loro, intenti a bere, ridere e scherzare, non mancava nessuno. Rufy con l’uncino e la parrucca ricciuta del capitano pirata, Brook in una versione allampanata di Spugna, Kaya splendida con i capelli raccolti all’indietro e le ali da Trilly, Violet mascherata da Giglio Tigrato e Franky…
Margaret sgranò gli occhi incredula.
Ma cosa…
-Si è vestito da nave?!- domandò Law, incredulo, dando voce ai pensieri della sua donna.
-Vascello pirata! Per tutti i kami non confonderti o è finita!- intervenne una voce alle loro spalle, mentre Nami si avvicinava ancheggiando, nel suo splendido abito da sirena, con la gonna aperta sul davanti per permetterle di camminare comodamente e lo strascico a formare la coda. Un impalpabile tessuto semitrasparente collegava il bordo della gonna alla fascia a cuore che le copriva il seno.
Margaret la studiò un attimo, considerando quanto fosse bella con la conchiglia nei capelli spettinati a regola d’arte.
-Lo hai fatto tu?!- le chiese, facendola annuire -Stai benissimo!-
-Grazie! Sei bellissima anche tu!- le disse, facendola sorridere.
Sapeva che il costume della rossa era così curato perché aveva progettato di usare quella festa come eventuale trampolino di lancio per farsi notare da qualche casa di moda, consapevole da tempo che sarebbe stata piena di imbucati. L’inaspettato risvolto di riuscire a farsi assumere dalla Emporio Ivankov poche settimane prima non le aveva comunque impedito di sfoggiarlo e godersi il difficile lavoro svolto per confezionarlo.
-Come va al lavoro?!- le chiese l’erpetologa, facendola irrigidire appena.
-Bene! Ho… incontrato una vecchia conoscenza che avrei preferito non incontrare ma va tutto bene!- annuì convinta -E a te?!-
Anche Margaret sorrise un po’ nervosa, prima di annuire.
-Non male dai!-
-Quante volte devo dirti di stare lontano da Kaya?!?!-
-Senti amico io sono Peter Pan e sanno tutti che Trilly è la migliore amica di Peter Pan e non si allontana mai da lui!!!-
Si girarono verso Usopp e Sanji, intenti a fronteggiarsi con occhi dardeggianti e le fronti premute una contro l’altra, ringraziandoli mentalmente per avergli dato altro a cui pensare.
-Però Peter Pan da la priorità a Giglio Tigrato quando scopre che è in pericolo!- intervenne una voce saggia, annunciando l’arrivo di Robin.
La mora, mascherata da pirata come suo fratello minore, si avvicinò con un etereo sorriso, dirottando l’attenzione di Sanji su di sé.
-Ooooooh Robin-chwaaaaan!!! Come sei saggia e bella!!! Dici sempre la cosa giusta!!!- si precipitò verso di lei il biondo, volteggiando e lanciando cuori.
-E allora vai da Giglio Tigrato, cretino!- lo ammonì il verde, spingendolo lontano dalla sorella, mentre Rufy si girava a fulminarlo per essersi accostato troppo alla sua donna.
-Yohohohohohhoho! Robin-san come sei bella stasera! Vuoi una piña colada in cambio del colore delle tue mutandine?!- gli propose l’allampanato musicista, facendo fumare i due Mihawk e Rufy ma ottenendo un elegante rifiuto dall’archeologa.
-Ti ringrazio Brook, non mi sento molto da alcool stasera- declinò, serafica ed elegante prima di voltarsi verso Law e scrutarlo attentamente -È il costume di papà quello?!- domandò facendo sobbalzare Law, che annuì in imbarazzo, o almeno così risultò palese agli occhi della sua gemella.
-Ma Pen, Rebecca e gli altri non ci sono?!- s’informò Margaret, notando l’assenza di una parte degli amici.
-Sono fuori a prendere aria- spiegò Robin -Ero con loro poco fa e…-
Le ultime parole della mora furono sovrastate dalla musica, che senza preavviso partì a un volume decisamente più alto di quello a cui era fino a poco prima, spaventando qualcuno e sorprendendo tutti.
-Ma che diavolo…- protestò Sanji, girandosi verso la consolle.
Stava già per avvicinarsi a passo di carica per capire se fosse impazzito qualche cavo quando un fulmine rosso gli sfrecciò accanto, rischiando di farlo cadere.
-Thrilleeeeeeeeeeeer!!!- urlò euforico Pen correndo verso la pista dopo aver riconosciuto le prime note di quell’intramontabile successo.
 Pochi attimi e tutti i presenti si erano riversati sulla pista da ballo, seguendo i movimenti del rosso migliore amico del dottor Mihawk che ricordava tutti i passi a memoria. Solo Law, Margaret, Monet, Gladius, Robin, Zoro e Nami persistevano vicini al tavolo dei cocktail, guardando gli altri divertiti e sorridenti.
-Sono completamente fuori di testa!- esclamò Monet, scuotendo il capo -E io mi unisco a loro!- aggiunse poi, muovendosi in avanti -Margaret, vieni?!-
La bionda sorrise, prima di girarsi verso Law e baciarlo sull’angolo della bocca.
-Torno subito- soffiò, staccandosi a fatica da lui, altro dettaglio che non sfuggì né a Robin né a Zoro.
Il verde sollevò un sopracciglio quando Law si voltò verso i fratelli, sentendosi osservato.
-Che avete da guardare?!-
-Assolutamente niente!- rispose Robin, con un sorriso saputo.
-Ehi! Andiamo anche noi?!- propose Nami, posando la mano sulla spalla del suo fidanzato e sussurrando direttamente al suo orecchio, facendolo fremere.
Zoro osservò qualche istante i suoi amici scatenarsi al centro della pista, muovendosi come degli zombie e ridendo come pazzi, prima di ghignare e girarsi verso la rossa.
-No, noi andiamo da un’altra parte- mormorò con una strana luce negli occhi, facendola accigliare.
Delicato, la prese per il gomito, guidandola verso la cucina e attraversandola diretto alla dispensa, dove la musica arrivava doppiamente attutita ma comunque perfettamente udibile.
-Zoro ma che…- provò a chiedere la giovane stilista, ritrovandosi però con la schiena contro la porta e le labbra di Zoro sulle sue.
Non provò neppure a opporsi, chiudendo gli occhi, aggrappandosi alla sua camicia e rispondendo con foga. Lo sbottonò completamente, passando poi i palmi sul suo petto perfetto e scolpito, mentre lui faceva leva sulla sue cosce per caricarsela in braccio a cavalcioni e tenerla sospesa tra sé e la porta. Benedisse quel vestito, che permetteva a Nami di allargare le gambe quanto voleva e che la rendeva così dannatamente sensuale, armeggiando rapido con gli slip.
-Z-Zoro…- lo chiamò la rossa, ansimante ed eccitata, le labbra gonfie di piacere -Che ti prende?!- chiese rauca, trattenendolo vicino.
-Law mi ha dato un’idea- spiegò, mordendola appena sul collo -Lui e Margaret devono averlo fatto in macchina prima di venire qui, con su i costumi- spiegò a corto di fiato.
Le dita di Nami si strinsero decise sui capelli della nuca che spuntavano da sotto la bandana nera del verde, obbligandolo a tirare indietro la testa.
-Cos’è?! Una gara?!?- domandò minacciosa, sentendo il cuore accelerare quando Zoro piegò le labbra in un ghigno sghembo.
-Mi ha solo fatto riflettere che questo vestito ti rende maledettamente eccitante e che non ci saranno molte altre occasioni per vedertelo addosso, Nami- le disse in un sussurro, mandandola in tilt.
La rossa lo guardò persa qualche istante, la testa che girava e la voglia che pulsava in lei, prima di riscuotersi e mettere su la sua espressione più maliziosa.
-E io che avrei detto che preferissi vedermelo non addosso- lo provocò, eccitandolo.
Stringendola per i fianchi e dominando a stento la voglia, Zoro si piegò a baciarla sul collo, facendola gemere all’istante.
-Una cosa non esclude l’altra mocciosa- soffiò, facendole perdere anche l’ultimo barlume di ragione -Questo è solo il primo round- l’avvisò, mentre Nami gettava il capo all’indietro, pronta ad arrendersi a lui.
 
  
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