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Autore: Seekerofdreams_    15/11/2015    1 recensioni
L'amore arriva all'improvviso, quando meno te l'aspetti e questo Liam lo sa bene.
Un viaggio attraverso la quotidianità di uno dei componenti della boyband più famosa del mondo.
E se fosse uno di loro ad innamorarsi di una fan?
Una storia romantica, a tratti emozionante, a tratti drammatica che smuoverà la vostra parte più intima.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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.Chapter XXIV.

 

Un vecchio amore è come un granello di sabbia, 
in un occhio, che ci tormenta sempre.”

Voltaire

 

*

 

Mi giro nel letto cercando di trovare la posizione giusta per riprendere il sonno interrotto da uno stupido incubo. Prendo un bel respiro cercando di tranquillizzarmi prima di voltarmi verso l'altro lato del letto. Liam dorme, i capelli scompigliati, una mano sotto il cuscino e la bocca leggermente aperta. E' bellissimo e non posso far altro che accarezzargli il viso sereno e rilassato. Mi faccio più vicina a lui, ricercando il calore del suo corpo. Sposta una mano e mi cinge la vita lasciandomi un bacio tra i capelli.

– Che ci fai sveglia? – chiede con una voce impastata dal sonno.

– Ho avuto un incubo – ammetto lasciandomi abbracciare un po' di più. Lui mi accontenta e mi ritrovo a poggiare il viso sul suo petto scoperto. Mi accarezza un braccio per tranquillizzarmi e poco dopo torna a dormire. Sorrido ascoltando il suo respiro regolare e porto una mano sulla mia pancia, emozionata, ansiosa, felice e nervosa allo stesso tempo all'idea di dover fare la prima ecografia domani mattina. Porto lo sguardo sul soffitto dopo aver lasciato un bacio sulle labbra di Liam e penso a quanto la mia vita è cambiata. E' frenetico stare con una popstar, lo sapevo prima e continuo a saperlo ora ma c'è qualcosa nei suoi occhi quando mi guarda che mi spinge a combattere ed andare avanti per stare insieme. Liam non è solo il mio compagno, è un amante, un amico, un confidente.

Non so cosa ho fatto per meritarmi il suo amore, continuo a chiedermelo tutti i giorni appena mi sveglio e trovo un fiore sul cuscino o la colazione già pronta, quello che so però è che lo amo con la stessa intensità.

Chiudo gli occhi respirando il suo profumo cercando di rilassarmi e sembro riuscirci perché poco dopo torno a dormire.

 

La luce del sole filtra improvvisamente dalla finestra facendomi sbattere più volte le palpebre.

– Buongiorno principessa – mi sorride Liam aprendo le braccia allegro. So che è nervoso anche lui e così gli sorrido prima di coprirmi fin sopra la testa con la coperta. Sento il materasso abbassarsi accanto a me e il viso di Liam spuntare da sotto le coperte, sorridente.

Scoppio a ridere e lo abbraccio mentre lui ci libera dalle coperte per tornare a respirare meglio, lo stringo tra le mie braccia mentre entrambi ridiamo di gusto.

Decidiamo di alzarci dopo minuti di tranquillità ma non sono forse questi i momenti più belli? Quando stringi tra le braccia la persona che ami e senti la sua risata nascere solo per te?

Liam esce dalla stanza canticchiando e non posso far altro che amarlo ancora e ancora e il bello è che non si smette mai di amarlo sempre un pochino di più.

Mi alzo anche io e decido di fare una doccia veloce prima di prepararmi, faccio scorrere un po' di acqua tiepida prima di spogliarmi ed entrare. Cerco di non farmi trascinare dai miei pensieri per non rischiare di restare qui per mezz'ora, sciacquo i capelli velocemente per poi versare il bagnoschiuma su una spugna e passarla dolcemente sul ventre. Sorrido emozionata e piena di aspettative, l'idea di avere qualcosa che può essere solo mio e di Liam mi fa rabbrividire, ho dovuto condividerlo con il mondo per tutto ma questo è solo nostro, è il nostro amore niente di più, niente di meno.

Quando metto piede sul tappeto morbido mi avvolgo nell'accappatoio e friziono i capelli con un altro asciugamano mentre dal salotto risuonano le note di una canzone che ho ascoltato e riascoltato per mesi ma che mi mette sempre la stessa voglia di ballare.

Sento Liam cantare cercando di modificarla rispetto all'originale ed è un'altra cosa a cui mi sono abituata, la sua tendenza a cambiare la versione originale di una canzone.

– C'mon – lo sento urlare ed entro in cucina sciogliendo i capelli scuotendoli avanti e indietro.

Le note di “Never Enough”, uno dei loro ultimi capolavori, fanno da cornice ad un momento felice racchiuso in un semplice gesto di quotidianità.

Scoppiamo a ridere e quando ci fermiamo sento la testa girare leggermente, Liam mi è subito vicino e mi abbraccia – Fai piano – dice baciandomi la fronte.

Annuisco sorridendo e lui si stringe a me passando le mani sulla stoffa morbida dell'accappatoio, sorride malizioso sbirciando da sopra guadagnandosi un buffetto scherzoso sulle mani quando cerca di slacciarlo.

– Dobbiamo andare – dico ridendo della sua faccia buffa. Ci prepariamo velocemente e dopo aver asciugato i capelli infilo una camicia e un pantalone nero.

– Mangia qualcosa, Paddy sta arrivando – sorride Liam dallo stipite dalla porta, annuisco e lo raggiungo chiudendomi la porta della nostra stanza alle spalle raggiungendo la cucina.

Mi siedo a tavola e prendo un po' di pane tostato e del bacon che lui ha dolcemente preparato. Sorrido ripensando alla prima volta in cui l'ho visto ai fornelli e la sua voglia di imparare sempre più cose dato che negli ultimi anni ha sempre avuto qualcuno che cucinasse per lui.

– Dobbiamo rivedere ancora le quantità di cibo che prepari per una persona – dico facendolo ridere e lui scrolla le spalle afferrando un french toast dal mio piatto.

– Nessun problema ti aiuto io a mangiare – dice facendomi una linguaccia prima di pulirsi la bocca con un tovagliolo. Finisco di mangiare e lo seguo per lavarmi i denti, spruzzo un po' di profumo e mi guardo qualche secondo allo specchio prendendo un bel respiro.

Quando torno in salotto Liam è già lì e lo guardo afferrare un cappotto grigio e prepararsi, quando si accorge del mio sguardo insistente – Che c'è? – chiede.

– Te l'ho mai detto che adoro come ti sta quel cappotto? – dico seria avvicinandomi.

Lui sorride scuotendo la testa – No, ripetimelo – sorride poggiando le mani sui miei fianchi per attirarmi in un bacio e – Sei bellissimo – sussurro sulle sue labbra.

E ogni volta lo dico con la stessa intensità della precedente, lo guardo e fa sempre lo stesso effetto. E cos'è questo se non amore? Guardare qualcuno senza mai perdere l'emozione della prima volta ma con la consapevolezza di amarlo molto ma molto di più.

 

 

Liam's POV

 

Stringo le dita di Liz nelle mie e picchietto con il piede a terra cercando di scacciare l'ansia mentre siamo seduti nella sala d'attesa della dottoressa che la segue. Ci sono altre persone nello studio e questo non aiuta affatto, mi guardano riconoscendomi ma nessuno di loro sembra proferire parola, spero solo abbiano la decenza di non mandare messaggi in giro perché non vorrei ritrovarmi a dover affrontare un'ondata di gente proprio dopo l'ecografia, non per me quanto più per Liz.

Paddy è rimasto giù e sono sicuro che è pronto ad intervenire in ogni caso.

– Vuoi stare tranquillo? – sussurra Liz al mio orecchio e io nego con la testa.

– Non ci riesco – ammetto chiudendo gli occhi e poggiando la testa contro il muro.

Mi sorride tenera e stringe la mia mano un po' più forte, come a dire: ci sono, sono qui ad affrontare tutto insieme.

Apro gli occhi girando la testa verso di lei accennando un sorriso, le accarezzo una guancia dimenticandomi per un secondo di essere in una stanza con altre persone – Ti amo – le dico e posso sentire la reazione delle persone presenti, ci guardano tutti e Liz arrossisce imbarazzata. Accenno un sorriso e mi sento un po' in imbarazzo anche io, non so come comportarmi di preciso così mi limito ad alzare una mano per salutare. Ricambiano tutti sorridendo, una ragazza in fondo alla stanza ci guarda con insistenza continuando a sorridere talmente tanto che sembra essere rimasta paralizzata in quella posizione. Scuoto la mano in segno di saluto nella sua direzione e posso vedere i suoi occhi brillare. Ancora mi sembra assurdo fare questo effetto alle persone eppure quando mi fermo a pensarci mi rendo conto che anche Elisabeth era una fan come tutte le altre prima del nostro incontro.

Mano a mano che la sala d'attesa si svuota la sensazione di ansia sembra affievolire rimpiazzata dalla voglia di sapere, ci guardiamo un po' emozionati quando l'ultima paziente esce dallo studio della dottoressa e ci alziamo entrambi. La ragazza che prima ci osservava ci passa accanto sorridendo e non so perché mi volto verso di lei sorridendo – Com'è andata? – le chiedo.

Sembra tremare al suono della mia voce, non vorrei averle fatto in qualche modo male così mi avvicino – Tutto ok? – le chiedo.

Lei annuisce continuando a guardarmi – Si, è... è andata bene – dice passando una mano sulla sua pancia già pronunciata, prima non l'avevo notata era ben nascosta da un cappotto pesante.

– Sai già il sesso? – le chiede Elisabeth avvicinandosi. Lei ci guarda con un sorriso in viso e annuisce – E' un maschietto – dice felice accarezzando la pancia orgogliosa.

– Oh beh, allora auguri a te e al tuo compagno – dico gentile e lei sorride amaramente.

– Sono una ragazza madre – ammette e noi la guardiamo entrambi dispiaciuti.

Un po' in imbarazzo mi schiarisco la gola con un colpo di tosse e lei ci sorride – Non fa niente... ormai mi sono abituata e non pensavo sarei mai riuscita a dirtelo di persona – dice guardandomi – Senza la vostra musica sarebbe stato tutto più difficile, quindi grazie di tutto e se può farti piacere ho già scelto il nome per il piccolo e ecco... si chiamerà Liam, Liam Niall Foster per la precisione – dice sorridendo e io mi apro in un sorriso sentendo il cuore scoppiare quasi dall'emozione. Non smetto mai di stupirmi dell'amore di un fan, di quello che possono fare e riesco solo ad abbracciarla grato di tutto quello che la vita mi ha dato.

Elisabeth ci guarda un po' emozionata e – Scusate – dice facendosi aria con la mano e scoppiamo a ridere.

– Ti capisco e... congratulazioni anche a voi, è la prima ecografia? – chiede e io annuisco ancora prima di Liz facendole ridere.

– Sono felice per voi due, non si sa ancora niente quindi manterrò per me questo giorno speciale – dice sorridendomi ma io scuoto la testa – No, si verrà a sapere tanto! Puoi scriverlo tranquillamente, va bene così – ammetto e lei mi guarda contenta.

– Ora andiamo, è stato un piacere – dice Elisabeth quando la dottoressa ci richiama.

– Tutto mio – sorride lei e – Come ti chiami? – le chiedo.

– Rose – risponde mentre con poche falcate raggiungo la segretaria chiedendole un foglio ed una penna. Mi appoggio al legno della scrivania e scrivo velocemente:

 

A Rose e al piccolo Liam Niall,

che la vita possa regalarvi la felicità che vi spetta.

Con amore,

Liam”

 

Piego il foglio e lo porgo alla ragazza, la vedo sorridere e – Grazie – dice emozionata, mi abbraccia un'ultima volta prima di salutarci e andare via. Quando raggiungo Elisabeth sulla porta dello studio mi guarda dolcemente e – E' questo che ti rende speciale – dice entrando subito dopo nella stanza.

Sorrido colpito dalle sue parole e mi chiudo la porta alle spalle con il cuore che batte forte.

 

 

 

Zayn's POV

 

Affondo il viso contro il cuscino della mia stanza d'albergo e mi stiracchio i muscoli cercando di aprire gli occhi nonostante le poche ore di sonno. Il cellulare continua a suonare e mi lascio sfuggire un lamento prima di mettermi seduto. Strofino una mano sul viso cercando di afferrarlo e rispondo senza realmente osservare lo schermo – Pronto? –

– Zayn? Dove sei? Ti ho aspettato due ore in ufficio – sento la voce della mia nuova manager esplodere nel cervello e chiudo gli occhi lasciandola parlare, dice un sacco di cose, la maggior parte urlate ma la mia testa è veramente troppo assonnata per collegare il suo discorso, so solo di aver combinato un casino quindi mi limito a dire uno – Scusa – o un – Mi dispiace – ogni tanto.

Sembra calmarsi dopo un po' e – Va bene, ci vediamo nel pomeriggio però e verrò io nel tuo albergo così non mi sfuggi – dice autoritaria e io annuisco anche se non può vedermi.

Chiudo la chiamata buttandomi con la schiena indietro sul materasso, il telefono in una mano e l'altro braccio a coprirmi gli occhi. Ormai sono sveglio e forse dovrei dare un senso a questa giornata, do un'occhiata ai social network postando poi una foto su Instagram. Sorrido leggendo i vari commenti fino ad incrociarne uno: Che ne pensi della notizia di Liam e Liz?

Alzo un sopracciglio confuso ed entro su twitter digitando i loro nomi nella barra di ricerca. Scorro le notizie e trattengo il fiato mentre nella mente si susseguono solo tre parole “Liz è incinta”.

Rilascio l'aria e sento quasi i polmoni bruciare, sposto le lenzuola dal letto infilandomi velocemente un pantalone della tuta correndo in bagno per sciacquarmi il viso con l'acqua fredda.

Ho la mente svuotata, non vuole fermarsi a pensare. Passo una mano tra i capelli cercando di calmarmi quando sento la porta della stanza aprirsi, mi giro spaventato sentendo dei rumori ed esco dal bagno incrociando lo sguardo confuso di una ragazza.

– Oddio – dice spaventata – Mi dispiace tanto, mi avevano detto che la stanza era libera – dice eppure a me non sembra così dispiaciuta di essere capitata qui. Non mi disturba il suo sguardo che risale il mio petto nudo ma quando i suoi occhi incontrano i miei faccio un passo indietro spaventato. Perché tra tutte le persone nel mondo dovevo incontrare qualcuno con i suoi stessi occhi?

Elisabeth è incinta. La mia stessa mente gioca brutti scherzi con i miei sentimenti e forse per spegnere queste voci o forse perché quegli occhi sono della stessa tonalità di verde di quelli di Liz, la invito a restare. Sembra soddisfatta e forse era davvero questo il suo piano, non lo so, quello che so è che non riesco a toglierle gli occhi di dosso mentre si muove nella stanza.

Mi siedo sul letto e mi rendo conto di sembrare tanto un predatore pronto ad attaccare ma non posso farne a meno. Vorrei essermi alzato presto perché so già che finirò per fare una stronzata ma non è successo, sono qui e lei non smette di provocarmi con piccolo gesti studiati.

Forse potrei accontentarla e poi ha gli occhi come i suoi.

Non ci metto molto ad alzarmi e chiudere la porta a chiave, spengo per un po' il cervello e la raggiungo poggiando le mani lungo i suoi fianchi, sobbalza ma si spinge contro il mio corpo come se non aspettasse altro. Le bacio la nuca tenuta scoperta dai capelli raccolti, con le mani corro ai bottoni della divisa dell'albergo, ne apro tre e infilo la mano a sfiorare la maglietta leggera, le stringo un fianco e si fa più vicina. Sembra trattenersi dal muoversi così le bacio una guancia e – Puoi toccarmi – le sussurro in un orecchio. Si volta incrociando i miei occhi e poggia il palmo aperto della mano sul mio petto iniziando ad accarezzarmi. Sembra studiarmi mentre io chiudo gli occhi incapace di sopportare il contatto con i suoi, mi godo quelle carezze prima di sentire la sua bocca poggiarsi al centro del petto, lascia dei baci studiati e quando riapro gli occhi nei suoi leggo malizia e complicità. Le tolgo la divisa e infilo le dita nei passanti dei suoi jeans per farla più vicina, la bacio voglioso con in mente le labbra di Liz che mi hanno ossessionato per oltre un anno. Non è la prima persona con cui vado a letto dopo quel bacio ma nessuna me la ricordava così tanto.

Quando mi guarda mi rendo conto che tutto quello che voleva era proprio questo, in un'altra occasione la caccerei via oggi sto al suo gioco. Se è il mio corpo che vuole, lo avrà.

La faccio girare tra le mie braccia costringendola a poggiare le mani contro il muro e – Sapevi benissimo che ero qui, mh? – chiedo. La voce è un misto tra l'arrabbiato e il deluso ma lei ansima quando le sfioro i seni e – Forse – bisbiglia. Scuoto la testa lasciandomi andare ad una risata prima di sfilarle la maglietta dai jeans e lanciarla via. Le bacio la schiena, mordo una porzione di pelle tra le scapole e la sento sussultare, le accarezzo i fianchi con le mani, a palmo ben aperto, fino a sfiorarle il ventre. Passa la mano tra i miei capelli quando affondo il viso nel suo petto e ansima mentre mi rialzo per baciarla. E' un bacio consapevole e voglioso, studiato quasi per quello che deve succedere, le faccio strada verso il letto mentre la privo dei pantaloni. Si siede lanciandoli poi accanto alla maglia. Non si vergogna del suo corpo e non ha problemi a circondare il mio con le gambe quando mi avvicino. Poggia un bacio sulla mia pancia e porta le mani ai bordi della tuta lasciandola cadere a terra senza troppe cerimonie. Mi lascio andare chiudendo gli occhi e godendo delle sue attenzioni ma non mi va di aspettare troppo, mi sposto e la lascio allungare su questo letto privo di significato. La spoglio degli ultimi indumenti e lascio qualche bacio per rassicurarla, non sono mai stato un vero e proprio stronzo con le persone con cui vado a letto e non comincerò ad esserlo oggi. Mi stendo sul suo corpo caldo gemendo insieme a lei per il contatto, poi sento l'irrefrenabile voglia di un contatto più profondo, la bacio ansimando. La sfioro come ho imparato a fare nel corso degli anni, sento i suoi gemiti nell'orecchio e chiudo gli occhi quando stanco mi faccio spazio in lei.

E nella testa e quando chiudo le palpebre vedo lei e mi sento uno schifo quando la mia mente ripete un solo ed unico nome. Liz, Liz, Liz.

Spingo più forte e sono talmente impegnato a combattere tra la voglia di scacciare via quel pensiero

e la voglia di tenerlo con me che non mi rendo nemmeno conto di non aver usato delle precauzioni.

Sento un gemito più alto degli altri e poco dopo, quando anche io arrivo al limite, mi stendo accanto a lei. Respira forte e mi guarda sorridendo, sembra felice mentre a me viene voglia di vomitare, non conosco nemmeno il suo nome ma a lei sembra non importare.

Cerco di capire come comportarmi ma lei mi facilita le cose alzandosi poco dopo e rivestendosi come se nulla fosse.

– Non pensavo sarebbe stato così facile portarti a letto – dice e io mi sento stupido e usato e ho ancora voglia di vomitare. Va via così com'è arrivata, non senza prima avermi lasciato un piccolo schiaffo sul sedere. Sento la porta chiudersi e mi stendo a recuperare un lenzuolo per coprirmi, guardo la parete bianca davanti a me sentendomi vuoto, spento.

Rimango così per ore, nudo con le lenzuola sporche e il cuscino bagnato dalle lacrime.

 

___________________________________________________

Nda.

Questo è stato uno dei capitoli più difficili da scrivere in assoluto, ho cancellato e riscritto, ho pianto innervosita e ho anche pensato di cancellare tutto. Poi è arrivato qualcosa, ho capito che quello che stavo scrivendo avrebbe portato ad un altro finale rispetto a quello che avevo pensato e forse è meglio così, la storia è quasi finita, mancano esattamente un capitolo e l'epilogo. E il prossimo sarà una lettera di Liam, l'idea originale era un'altra ma non vedo l'ora di condividere con voi questo nuovo finale che ho in mente.

Spero che il capitolo non vi abbia deluse, se così fosse fatemelo sapere... e se vi è piaciuto grazie, ho veramente bisogno di una vostra approvazione dopo tutto questo lavoro!

Un abbraccio,

Serena.

 

PreyForPeace.

   
 
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