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Autore: roberta77    15/11/2015    11 recensioni
Il momento che arriva all'improvviso, quando meno te lo aspetti... ed è amore.
"I miei occhi ti sorridono, sono fermi nei tuoi che invece sono dolcemente tristi… sento che mi chiami con un lieve accenno di voce…"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il pugnale 

 
Non la vidi avvicinarsi… stavo pensando che eravamo ancora noi, noi due soli a confidarci i nostri pensieri… e mi sentivo sereno solo del nostro essere insieme a casa, quando mi voltai e lei era lì di fronte a me, il pugnale in mano vicino al mio occhio, così vicino che sono riuscito a capire che era un pugnale.. grazie a Dio ho capito.. la sua voce mi incalzava di dirle che stavo bene, mi chiedeva di dirle la verità… Ma qual è la verità Oscar? Che posso ancora vedere ma non esistere… che mi resta davvero poco tempo x godere di questa luce che i tuoi occhi emanano quando mi guardi risoluta… così come adesso… quale verità vuoi? Perché ora non ho le parole che vorresti da dirti, non ho la forza per un solo respiro, non ho più nemmeno un pensiero razionale da regalarti… ho solo un dolore profondo che si tramuta in movimento… in questa mia mano che si posa con dolcezza sul tuo polso e che non può fare a meno di stringerlo… di avvicinare il tuo braccio… di spingerti ad appoggiarlo sul mio petto mentre la tua mano lascia cadere il pugnale per terra… e mi guardi…persa…arresa…incredula che tutto questo stia succedendo ancora come quella volta in camera tua… ma ora non c è rabbia… non c è disperazione… non c è il tuo no.
I miei occhi ti sorridono, sono fermi nei tuoi che invece sono dolcemente tristi… sento che mi chiami con un lieve accenno di voce…il mio nome in un soffio… nulla di quella paura di anni fa mentre mi dicevi che ti facevo male… perché ora il male è solo lo spazio che ancora esiste tra i nostri corpi e tu lo sai… lo sai in quelle tue labbra che si schiudono e tremano nel dire semplicemente "André..."
Si Oscar… sono qui, non vado via da te… e non perderai nulla di me, nulla… nemmeno questo occhio mi impedirà di esserci… e voglio che lo senti che sono qui… fermo e saldo… voglio che la tua mano senta che vivo per te… vivo per te… sentilo nel mio cuore che batte sotto il tuo palmo aperto… e ti prego non piangere… non piangere amore…
Allungo l’altra mano sul tuo fianco sinistro e ti avvicino a me piano… scivoli sul mio petto presa dalla mia forza che è decisa ma dolce per averti stretta a me… i tuoi occhi ancora fissi nei mie mi supplicano di una sola parola, ma non posso… non posso… Oscar non posso dirti quello che sarà domani… quello che sarà di me… di noi… ho tutto un passato condiviso con te e ho un oggi… un adesso… ora ti vedo amore… ti vedo come non ti ho vista prima… vedo le tue lacrime che rigano lente il tuo viso, una mia mano che scalda la tua sul mio petto mentre l altra scivola delicata sulle tue guance per cancellare il tuo pianto..
"André io...ti prego… devo sapere.."
Mi bastano queste poche parole per non sentire più nulla intorno a me… mi basta quel tuo respiro sul mio viso per farti girare di schiena improvvisamente tenendoti a me per le braccia… Mi avvicino al tuo collo e sposto delicatamente i tuoi capelli sfiorandolo con le dita...le mie labbra scendono sull'alabastro della tua pelle ed è un attimo… quell'attimo in cui sento la dolcezza del tuo sapore e tu il brivido del mio ardore che ti fa inarcare il collo e chiudere gli occhi in un sospiro profondo..
"André... An…"
Si tesoro...sento che trattieni il respiro mentre le mie labbra si schiudono sulla tua spalla… la tua voce è sempre più lieve…
"...Ti prego..."
La tua camicia si apre sotto il mio tocco sicuro e scivola sulle tue braccia in un attimo… l'incavo dei tuoi seni appare splendido alla luce delle candele..
"...Sshhh...no… no…"
Non riesco a essere che questo Oscar vicino a te… un uomo incapace di vivere senza sentirti così donna tra le mie braccia… incapace di essere così razionale da non desiderarlo ogni minuto della mia vita… e ora il razionale è troppo difficile da affrontare… da dire… e non voglio… non voglio Oscar… quel pugnale non era una domanda, ma la mia risposta a tutti i momenti insieme… al tuo cuore che si apre al mio… quel pugnale è l'ansia di perderci… quell'ansia che mi uccide dal primo giorno che ti ho vista e che ora divora te… e io ora so che non ti perderò… Tu non mi perderai… mai…
"...Il tuo occhio… dimmelo… ti prego… io non posso..." ma la tua voce si perde nel mio abbraccio che ti serra in vita.
"...Tu non puoi cosa? Vivere senza sapere se il buio è in me? Sì Oscar… il buio mi acceca ogni giorno che non sei al mio fianco… il buio mi divora ogni notte senza averti con me… è solo questo che devi sapere... solo questo.."
Le mie parole appena sussurrate al suo orecchio sono come il lampo che squarcia il cielo e hanno l'effetto del tuono che lo segue : vibra il suo cuore come le finestre dopo lo schianto di luce nel cielo cupo e, proprio come la fragilità del vetro, la sua anima di soldato rischia di frantumarsi in mille pezzi… e io voglio sentire ogni singolo pezzo di quell'anima tagliare le nostre carni per rinascere insieme sotto una nuova pelle, lei la mia donna e io il suo uomo. Sento sul mio petto la sua schiena irrigidirsi come il ventre tra le mie braccia che la cingono più forte… e allora incalzo… non mollo…  percepisco che tutto dentro di lei si incrina, ogni certezza vissuta nel quotidiano, a cui spesso ci si aggrappa per non affrontare ciò che ci spaventa.
Io lo so cosa vuol dire per te vivere ogni giorno in una corazza fatta di verità altrui… ma non è la tua verità Oscar la divisa che indossi! È la bugia di tuo padre e di tutti quelli che non sanno vederti oltre essa… e non ti permetto più di tornare indietro ora… ora farà male Oscar… ora al fulmine seguirà il tuono, così come alle mie parole seguiranno le mie mani  e le mie labbra a distruggere tutto ciò che eravamo… Ed ecco che la tua voce mi vuole riportare indietro, tenta invano un minimo appiglio dettato dalla paura di ciò che non si conosce: "André… io… io non posso… io non sono…"
No! No Oscar! Non te lo permetto amore… Non ti lascio più dire ciò che non sei… ti faccio voltare verso di me prima ancora che tu possa terminare di parlare e affondo la mia mano nella tua nuca, tra i tuoi capelli… ti cingo la vita con l'altro braccio, ti voglio stretta a me… mi guardi… i tuoi occhi socchiusi bagnati di lacrime… respiri appena… le tue labbra leggermente dischiuse… le tue mani sul mio petto… un altro lampo… un altro tuono.
Il temporale imperversa fuori e dentro di noi… la pioggia batte forte sulle finestre almeno quanto i nostri cuori così incredibilmente vicini… Il tuono romba all'improvviso tutto intorno a noi e un soffio di vento spegne le candele lasciandoci alla sola luce dei lampi che si susseguono squarciando il cielo.
"Oscar… ascoltami…" la mia voce è serena e flebile… non voglio che accarezzare la sua anima spaventata cogliendo ogni parte del suo essere e scaldarlo dentro di me, per farla sentire al sicuro in questa stanza fatta ormai solo di un futuro incerto e nascosto nell'abbraccio dei nostri corpi… La mia mano nei tuoi capelli trattiene il tuo viso alzato, percepisco le tue lacrime scivolare dolci sulle tue guance e brillare di una luce nuova, lacrime così diverse da quelle versate per colpa del mio folle gesto anni fa...così limpide… e i tuoi occhi a rendere ora questa loro lucentezza così meravigliosamente calda…
"L'unica luce che vorrei non perdere mai sei tu… solo tu…"
Ed ecco che la tua mano improvvisamente si alza dal mio petto e le tue dita accarezzano dolcemente le mie labbra… piano… lentamente… Ne seguono il contorno come a voler percepire la verità appena sussurrata e bloccata nel mio respiro mozzato… e io non posso più continuare a essere in me… perdo ogni razionalità baciando quelle dita… e poi il tuo palmo… e poi il polso… e le mie labbra percorrono quella pelle senza mai staccarsi, perché ho vissuto fino a oggi senza sapere davvero cosa voglia dire ritrovare se stessi nel calore del tuo corpo.
Oscar stai tremando… la tua mano è abbandonata e morbida sotto le mie labbra, ma sento chiaramente il tuo vibrare ad ogni mio premere incessante sulla tua carne che pulsa… chiudo gli occhi per un solo momento e li riapro al suono dolce della tua voce…
"André… oh André… la tua luce l'ho oscurata io… solo io… e se solo potessi... se solo potessi… io..."
Non sopporto oltre, Oscar… non ti lascio più parlare… pensare… non ti lascio più soffrire in questa vita… sei completamente stretta a me in un bacio che non lascia più nemmeno l'ombra di ciò che è stato essere noi ieri… ora basta… basta…
Un altro fulmine illumina la stanza per un breve momento e un altro tuono lo segue senza che il suo fragore ci colpisca minimamente… perché ci siamo persi… persi… sento solo la mia bocca fondersi con la tua, la tua lingua danzare con la mia… e il tuo respiro… il tuo respiro Oscar… è il tuo o il mio?
Ti stringo a me di più.. di più… non andare più via da me ti prego… non voglio più sentire il freddo di una vita vissuta senza la speranza di poterti amare… di poterti stringere così… baciare così… desiderare così… e ho bisogno di dirtelo adesso… qui… dietro questi vetri che ci mostrano al mondo senza vergogna… sotto questo cielo che sta impazzendo proprio come me.
Lascio le tue labbra lentamente dopo averle riempite di altri piccoli baci mentre i tuoi occhi restano chiusi, ma non i miei… voglio poterti ricordare sempre così e cancellare ogni altra immagine intorno a me…
"Oscar io ti amo… ti amo… e no… no… non c'è nulla che tu debba fare per me se non vivere la tua vita nell'amore senza paura… la luce non è il sole, Oscar… ma l'amore… l'amore illumina i nostri giorni… e tu sei il mio amore… il mio unico amore… lo sei sempre stato".
Si è cosi… è così… e lo sarà in eterno.
I suoi occhi si aprono al mio sguardo mentre le mie dita sfiorano i suoi capelli lungo il viso..
"André… io non ti ho saputo proteggere… il tuo occhio… dovevo esserci io, non tu André… Non tu… e ora non so se riesci a vedere come prima… non potrei permettere che ti capiti ancora qualcosa… non voglio André… non voglio… lo capisci?"
Non smette di piangere, lacrime lievi solcano il suo viso fino a raggiungere la mia mano… le sorrido dolcemente… oh Oscar, tu non sai quanto sei bella… non sai quanto le tue parole mi entrino dentro liberando in me la gioia che per anni ho creduto persa nella paura di non riuscire a vivere mai questo momento… dimmelo perché queste lacrime, perché questa tua paura per me? Dillo a te stessa Oscar..
"Non devi avere paura... non mi succederà nulla... sarò sempre al tuo fianco… sempre…"
"Dimmi che stai bene… che ci vedi... ti prego André…"
Non potrei mai lasciare che qualcosa si metta tra di noi Oscar, dirti che il buio ormai è il mio futuro per poi sapere che mi allontanerai e che senza di te non ci sarà nemmeno il presente… senza di te io non sono niente…
"Ti vedo come nessuno potrà mai vederti…"
Avvicino ancora a me il tuo viso, voglio ancora le tue labbra...un ultimo sussurro sulla tua bocca...
"Voglio solo restarti vicino e amarti… come un uomo ama una donna… la mia donna… dimmi solo che lo vuoi anche tu…"
Le mie labbra catturano dolcemente le tue… un bacio leggero, il tuo sapore unito al mio… per poi guardare ancora i tuoi occhi di nuovo chiusi ad assaporare il contatto dei nostri visi… lo sfiorare del mio naso sul tuo…
"Oscar… amore..."
Sfioro ancora le sue labbra con le mie… dolcemente… le premo aprendole solo un po', quanto basta per sentire ancora il suo sapore… sei arresa tesoro, non voglio spaventarti, ma solo farti sentire cosa vuol dire lasciare che ciò che siamo prenda la giusta forma, plasmare i nostri corpi al fuoco che abbiamo coltivato dentro per tanti anni… voglio che questo mio fuoco di uomo risvegli il tuo di donna, quel fuoco che hai lasciato si perdesse negli anni nella spada che impugni, nelle redini che stringi, nelle decisioni che prendi… Sento che ti lasci andare tra le mie braccia senza più resistere alla dolcezza di sentimenti che non ti hanno lasciato vivere… Oscar sei una donna meravigliosa amore… sentilo attraverso di me ora... ascolta cosa sei da queste labbra che ti parlano… e vivilo tesoro… vivilo…
Lascio le tue labbra per risalire sul tuo viso fino a baciare la tua fronte con la tenerezza di chi ha visto una rosa nascere e crescere tra le spine di una vita senza la luce che fa sbocciare i suoi petali…
Tu mi guardi ora… le tue mani stringono la mia camicia sul mio petto… lo so Oscar come ti senti… lo so che tutto crolla intorno a te… ma io non mi muovo, sono qui… aggrappati a me…
"André io... io vorrei poter tornare indietro a quando tutto era semplice… a quando eravamo felici… quando il sole splendeva alto nel cielo e non c'era dolore… tornare a poterti guardare senza sentire una stretta al cuore per ciò che ho perso anche io quel giorno in cui Bernard ti colpì… come posso dimenticare? Come posso essere la donna che tu ami? Come puoi vedere in me qualcosa di più di un soldato che non sa proteggere la persona che gli è più cara al mondo? Quale donna so essere io André?? Quale donna sono mai potuta essere..?"

 

   
 
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