15/11/2015
0 recensioniThe infernal devices are back
Londra, 2394
"Merda!" Gridò Katniss Herondale prima di gettare la spada angelica (ormai inutilizzabile) a terra seguita da un'esplosione di pus e sangue nero di demone. Con un ghigno la ragazza raccolse da terra lo stilo disegnandosi sulla pelle dell' avambraccio un' iratze un tantino sbilenca.
"Gale! Dove sei perfido imbecille?"
La risposta da parte del ragazzo non arrivò e lei, certa di averlo lasciato all'entrata del sudicio vicolo, sfoderò il suo arco preferito e incoccò una freccia
avviandosi guardinga fuori da quello che ormai era una sorta di pozzanghera nerastra e puzzolente.
Phineas Perris Peter Carstairs, detto Peeta per l'evidente lunghezza del nome, stringeva a se il suo borsone da viaggio sgomitando per arrivare all'uscita dall'aeroporto affollato di Londra.
L'unica cosa che lo spingeva a non buttarsi giù dal Tamigi era la certezza che Deliah Dorian Carstairs (detta Delly... per ovvie ragioni) era viva ed era lì ad aspettarlo come nessuno nella sua famiglia aveva mai potuto fare.
Peeta viveva a New York con lo zio e due fratelli: aveva avuto troppo e l'aveva perso tutto in una volta. Peeta era solo. I suoi erano morti troppo presto per poterli ricordare e il resto della famiglia coinvolto in un omicidio con troppi punti di domanda per anche solo immaginarne le cause.
Ma Delly, l'unica femmina di famiglia, era viva e l'aspettava in una città sconosciuta e affollata come poche.
Era la sua sorella maggiore e lui, per i suoi sedici anni, viveva in un mondo totalmente diverso dal suo, la quale ne aveva diciannove.
La ragazza aveva avuto il posto di lavoro appartenuto al loro padre prima di lei e abitava in un piccolo appartamento della città.
Peeta aveva paura... chi non ne avrebbe dopo che più della metà della tua famiglia è morta? Ma stringendo l'unica cosa che lo aveva sempre incoraggiato -una collana con una Ghiandaia Imitatrice con un meccanismo a molla- si fece coraggio e prese a correre verso L'uscita.. da Delly, dalla sua unica famiglia, verso la speranza che in qualche modo cancellò la paura.
"Catnip?" Una voce conosciuta fece alzare lo sguardo alla ragazza che sorrise con aria di superiorità all'imponente figura che le si ergeva di fronte. "Stavo giusto per descriverti con che assurdo coraggio, abilità e...
Agilità superiori ho ucciso quel pericoloso demone..."
"Guarda qui" tagliò corto il giovane indicando il fondo del nuovo sudicio vicolo dove si trovavano.
Era un ragazzino pallido come la neve e... senza vita. Il sangue sporcava le sue guance rosee e gli inumidiva i vestiti poveri e strappati.
"Per l'Angelo" disse Katniss con uno sguardo truce rivolto apparentemente al bimbo. Al quale seguirono una serie di imprecazioni non adatte ad una signora per bene...
Gale allora indicò il muro dietro il ragazzino -non poteva avere più di dieci anni- e la giovane Herondale impallidì
"Siete solo polvere che torna alla polvere.
Uno è poco, due anche, tre persino... Ma centinaia?
I congegni infernali sono tornati"
"Tessa..." Seppe solo dire, è il sole dell' otto maggio tramontò.
Salve, Nephilim
Come avete notato la mia mente perversa è un tantino ossessionata da queste sue saghe e non ha potuto fare a meno di provare a scrivere qulcosa che le unisse... Il prologo è molto breve ma se sarete tanto intrepidi *faccia da cucciola bastonata* da andare avanti ve ne sarei davvero grata (e lo sarebbe anche la mia stima)
Detto ciò...
Ve se ama!
Londra, 2394
"Merda!" Gridò Katniss Herondale prima di gettare la spada angelica (ormai inutilizzabile) a terra seguita da un'esplosione di pus e sangue nero di demone. Con un ghigno la ragazza raccolse da terra lo stilo disegnandosi sulla pelle dell' avambraccio un' iratze un tantino sbilenca.
"Gale! Dove sei perfido imbecille?"
La risposta da parte del ragazzo non arrivò e lei, certa di averlo lasciato all'entrata del sudicio vicolo, sfoderò il suo arco preferito e incoccò una freccia
avviandosi guardinga fuori da quello che ormai era una sorta di pozzanghera nerastra e puzzolente.
Phineas Perris Peter Carstairs, detto Peeta per l'evidente lunghezza del nome, stringeva a se il suo borsone da viaggio sgomitando per arrivare all'uscita dall'aeroporto affollato di Londra.
L'unica cosa che lo spingeva a non buttarsi giù dal Tamigi era la certezza che Deliah Dorian Carstairs (detta Delly... per ovvie ragioni) era viva ed era lì ad aspettarlo come nessuno nella sua famiglia aveva mai potuto fare.
Peeta viveva a New York con lo zio e due fratelli: aveva avuto troppo e l'aveva perso tutto in una volta. Peeta era solo. I suoi erano morti troppo presto per poterli ricordare e il resto della famiglia coinvolto in un omicidio con troppi punti di domanda per anche solo immaginarne le cause.
Ma Delly, l'unica femmina di famiglia, era viva e l'aspettava in una città sconosciuta e affollata come poche.
Era la sua sorella maggiore e lui, per i suoi sedici anni, viveva in un mondo totalmente diverso dal suo, la quale ne aveva diciannove.
La ragazza aveva avuto il posto di lavoro appartenuto al loro padre prima di lei e abitava in un piccolo appartamento della città.
Peeta aveva paura... chi non ne avrebbe dopo che più della metà della tua famiglia è morta? Ma stringendo l'unica cosa che lo aveva sempre incoraggiato -una collana con una Ghiandaia Imitatrice con un meccanismo a molla- si fece coraggio e prese a correre verso L'uscita.. da Delly, dalla sua unica famiglia, verso la speranza che in qualche modo cancellò la paura.
"Catnip?" Una voce conosciuta fece alzare lo sguardo alla ragazza che sorrise con aria di superiorità all'imponente figura che le si ergeva di fronte. "Stavo giusto per descriverti con che assurdo coraggio, abilità e...
Agilità superiori ho ucciso quel pericoloso demone..."
"Guarda qui" tagliò corto il giovane indicando il fondo del nuovo sudicio vicolo dove si trovavano.
Era un ragazzino pallido come la neve e... senza vita. Il sangue sporcava le sue guance rosee e gli inumidiva i vestiti poveri e strappati.
"Per l'Angelo" disse Katniss con uno sguardo truce rivolto apparentemente al bimbo. Al quale seguirono una serie di imprecazioni non adatte ad una signora per bene...
Gale allora indicò il muro dietro il ragazzino -non poteva avere più di dieci anni- e la giovane Herondale impallidì
"Siete solo polvere che torna alla polvere.
Uno è poco, due anche, tre persino... Ma centinaia?
I congegni infernali sono tornati"
"Tessa..." Seppe solo dire, è il sole dell' otto maggio tramontò.