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Autore: pandaisia    16/11/2015    5 recensioni
Questa poesia è stata riscritta a quattro mani, nel decimo anniversario della morte di mio padre.
Non sono interessata a ricevere recensioni su questa, voglio bensì fargli un piccolo regalo cosicché sappia - ovunque sia - che non l'ho dimenticato.
L'originale giace segreta in un quaderno dalla copertina di pelle, e questa ivi rimarrà finché ne avrò piacere.
Genere: Malinconico, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dolce pioggia, tinta di rosa.

Tic. Tic. Tic.

Ti sento, come una promessa.

Tic. Tic. Tic.

Sussurrata tra le fronde d'autunno.

 

Ti sento,

mi scivoli nel cuore e

a ritroso vai,

nei ricordi miei.

 

Nel tempo che fu,

dove tutto è finito.

E non vi è rimedio.

 

Le storie di un tempo passato,

le fiabe,

i timori,

la pioggia tra i bimbi stupiti

e ancora, quel suono.

 

Bello, scintilla come un diamante.

Tic. Tic. Tic.

Mi suona nel petto.

Tic. Tic. Tic.

Rosa confetto.

 

Goccia su goccia,

scorrono gli anni.

Scorrono i volti,

le grida e gli affronti.

Goccia su goccia,

scivolo via.

 

Ma tu cara pioggia,

ogni dì tal resti.

 

Eppur, se possiamo:

volti,

gente,

città,

passioni e silenzi

di novelle piogge,

cadranno ancora.

   
 
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