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Autore: Alice_ecila    17/11/2015    0 recensioni
Padova 2015. Alice, appena laureata alla triennale di economia, si è appena trasferita per studiare la magistrale in Economia e Finanza.
Mentre sta per entrare nella sua nuova casa vede uscire dal palazzo di fronte Teo, rendendosi conto di come avrebbe riconosciuto tra mille quel paio di occhi neri. Erano passati tre anni da quando si erano parlati l’ultima volta, tra odio, lacrime amare e una delusione che avevo cambiato Alice. Ma proprio quando la ragazza è convinta di aver accantonato completamente i suoi sentimenti la vita decide di darle una seconda possibilità per capire come sono realmente andate le cose con Teo.
Dal capitolo 2:
-Ch…che stiamo facendo?- chiedo con voce tremante.
C’è solo la luna che illumina questa stanza di albergo nella periferia di Berlino, un letto matrimoniale e un lettino singolo, le valigie mezze piene sulla moquette bordeaux e i vestiti lasciati un po’ ovunque. Poi ci siamo noi, appoggiati al muro che ci baciamo famelici, noi che siamo sbagliati, noi entrambi fidanzati, noi che stiamo finalmente facendo quello che avremmo dovuto, davvero, fare da tempo.
Genere: Erotico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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-Ti avevo pers..oh.- Daniele arrivò all’improvviso rompendo quell’atmosfera così strana che si era creata fra me e Teo, che continuava a guardarmi e a tenere le sue manacce sui miei fianchi.  –Scusami, pensavo ti eri persa e mi ero preoccupato- continuò il biondo squadrando Teo.
Mi allontanai immediatamente dalla presa di Teo e lo guardai imbarazzata –Si, mi ero persa e mentre ti cercavo ho incontrato …-
Incontrato chi? Cosa dovevo dire? Come dovevo definirlo? Poi, nonl’avevo incontrato, mi era piombato addosso con fare prepotente dicendomi di stare lontana da Daniele.

-Sono un suo compagno di classe del liceo, piacere.- esordì Teo togliendomi dall’imbarazzo e allungando una mano a Daniele.
Un compagno di classe del liceo. Certo. Cos’altro se no?
I due si strinsero la mano guardandosi con poca simpatia.

-Ho bisogno di prendere un po’ d’aria- mormorai accaldata e in imbarazzo.

-Oh.. ti aspetto al tavolo con gli altri allora, ok?- mi chiese Daniele con uno sguardo indagatore.

-Certo, arrivo subito.- mi sforzai di sorridere, ma ero ancora intontita per la situazione surreale. Con uno scatto fulmineo mi diressi verso l’uscita del locale, cercando di non incrociare lo sguardo di Teo, che se ne stava lì fermo a squadrarmi.
Appena fui fuori, l’impatto con l’aria fresca di settembre mi fece rinvenire.  Mi appoggiai al muro accanto all’uscita e emisi un sospiro di sollievo. Un compagno di classe del liceo. Aveva detto così. Eravamo passati da nemici ad amici inseparabili, eravamo diventati amanti e poi.. compagni di classe del liceo.


Mi guarda come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto.
Non provo vergogna, quando si avventa di nuovo su di me e lascia una scia infuocata di baci sul mio collo. Continua spostandosi sulla mia spalla tirando giù la bretellina del reggiseno, mi morde e io gemo e sorrido. Continua a scendere verso il mio seno e io mi irrigidisco appena arriva al bordo della coppa. Mi accarezza la pelle e poi solleva leggermente la mia schiena fino ad arrivare al gancetto del reggiseno, lo sgancia e me lo strappa via lanciandolo chissà dove.
Dio mio.
Mi tira a sé, siamo pelle contro pelle, entrambi bollenti di desiderio. Mi guarda in un modo che mi fa sciogliere completamente e si avvicina al mio seno. Stuzzica i miei capezzoli prima con le mani e poi con la lingua. Li succhia e li morde mentre dalla mia bocca escono gemiti e mugulii di piacere. Porto le mani alle sue spalle per cercare di allontanarlo, non riesco a non gemere vergognosamente e so che non posso. Mi afferra le mani e in uno scatto me le porta sopra la testa, prima che io possa protestare la sua bocca e sulla mia.
-shh- mi sussurra all’orecchio –sta buona- Mi morde il collo e io sento davvero il cervello scollegarsi.
Continua con la sua scia di baci bollenti mentre mi tiene ancora ferme le mani sopra alla testa, è di nuovo sul mio seno e io mi mordo un labro violentemente pur di non urlare. Alza la testa e mi sorride soddisfatto, sa quello che mi sta facendo, vede l’effetto che ha su di me. Mi bacia ancora sulle labbra, stavolta approfondendo e io gli circondo le spalle con le braccia. Dopo interminabili minuti si stacca.
-Non ce la faccio più- mi sussurra roco.
-Anche io- gli rispondo affannata.
Si inginocchia tra le mie gambe e mi accarezza una coscia guardandomi negli occhi. Cosa mi fa questo ragazzo? Si abbassa sulla mia pancia e mi bacia. Passa poi all’interno coscia e io sgrano gli occhi per il piacere. Infila le mani nelle mie mutandine e le porta sui miei fianchi, in un secondo sono nuda.
Lo osservo sbottonarsi i pantaloni grigi e sfilarseli insieme ai boxer. Guardo sorpresa la sua erezione, ed ho un sussulto. Si porta di nuovo su di me e mi bacia con una passione che tocca ogni punto del mio corpo e arriva dritta al cuore. Lo guardo intensamente negli occhi quando si stacca da me, ha i capelli stravolti,gli occhi felici e le labbra gonfie per i baci. Gli accarezzo una guancia e gli sorrido. Lui si inginocchia di nuovo davanti a me aprendomi le gambe in una mossa talmente sexy che rischio di venire ora. Avvicina il suo membro a me e mi irrigidisco un po’, la voglia che ho di lui però è troppa e appena mi guarda gli faccio un cenno con la testa, dandogli una sorta di permesso.
Lo sento spingere sulla mia apertura e entrare in me in un colpo solo.
Sussulto leggermente e immediatamente mi rilasso. E’ la scena più erotica a cui abbia mai assistito, erotica, sexy, passionale, tutto quello che si può desiderare.
Inizia a muoversi dentro di me guardandomi negli  occhi mentre si morde un labbro.
-Dio, sei strettissima- dice tra i gemiti.
Lo tiro su di me e lo bacio mentre le sue stoccate aumentano di intensità. Mani nelle mani, sospiri, gemiti, morsi baci, diventa sempre più intenso, sempre più vero. Sento qualcosa scuotermi e farmi provare un piacere inaudito, la mia mente si svuota e le mie gambe diventano molli. Pochi istanti dopo con un roco sospiro Teo esce da me e viene sulla mia pancia.


-Che fai scappi?- la sua voce mi riportò al presente strappandomi dal quel ricordo così intenso, seppur doloroso. Teo mi guardò divertito ad un passo da me. Ma quella volta no, quella volta non avrei permesso che facesse  lo stronzo.

-Dovremmo parlare io e te- dissi mettendomi dritta e guardandolo negli occhi –ma non stasera. Mi stavo divertendo e stavo passando una bella serata- mi avvicinai a lui- ma poi sei arrivato tu con quella faccia di cazzo che hai.- conclusi superandolo e fiera di me stessa. Nella  mia testa partì anche l’applauso di un pubblico immaginario.

-Sei tu che sei venuta da me stamattina- disse incrociando le braccia al petto dopo essersi girato.

Porca troia.

-Stavo scendendo per controllare la temperatura e capire come vestirmi- ribattei entusiasta della scusa  inventata su due piedi.

-Allora scusa se ti ho rovinato la serata con quello- disse sprezzante riferendosi a Daniele continuando  a guardarmi negli occhi con aria di sfida.

-Si può sapere cosa vuoi da me?!- alzai la voce esasperata.

- Niente Alice, non voglio niente da te- si avvicinò a me serio. Il suo sguardo scavava dentro di me come alla ricerca di qualcosa. –E tu invece?- mi guardò severo –cosa vuoi da me?- mi prese il polso e mi strattonò –vuoi che ti dica perché l’ho fatto? Vuoi che risponda a tutti i tuoi messaggi che ho ignorato?-

Sgranai gli occhi sorpresa. Quelle parole furono come una pugnalata al cuore. Avevo smesso di pensare a tutto il male che mi aveva fatto nel momento in cui lo avevo visto uscire da quel maledetto portone, avevo smesso di immaginare dove fosse, con chi e a fare cosa molto tempo prima. Avevo sempre immaginato come sarebbe stato se lui fosse rimasto nella mia vita, avevo sempre immaginato di chiamarlo una sera in cui avevo esagerato con l’alcol, e di chiedergli che cazzo gli avevo fatto di male e di perché mi meritavo la condanna di pensarlo in continuazione. Era stato la delusione più grande della mia vita, mi aveva spezzato il cuore e lo aveva fatto senza darmi alcuna motivazione.

-Vaffanculo- mormorai abbassando la testa e divincolandomi dalla sua presa.

Mi allontanai come se avessi davanti a me un mostro e rientrai nel locale. C’era ancora più gente di prima e mi ci volle un’eternità a raggiungere il tavolo dei ragazzi, mi sforzai di mantenere un’espressione quanto più serena possibile prima di raggiungerli.

-Rieccoti- mi salutò Daniele facendomi un cenno – Tutto ok?-
Annuii sicura e afferrai un bicchiere di qualcosa che se ne stava sul tavolo tutto solo. Lo bevvi tutto di un sorso sentendo l’alcol bruciarmi nella gola.
Brutto stronzo.

-Ti va di ballare ancora?- mi chiese una delle due ragazze di cui avevo dimenticato i nomi. Ero sempre stata una frana nel memorizzare i nomi delle persone, nel momento in cui gli stringevo la mano dimenticavo immediatamente i loro nomi.

-Non mi va molto, credo che resterò qui seduta a guardarvi- le sorrisi e mi sedetti sul divanetto rimasto vuoto. Rimasi da sola seduta a quel tavolo mentre un mare di ricordi mi assaliva.
 
 
-Scusami io..- mormora ancora affannato –noi non abbiamo …- sembra in imbarazzo –non volevo sporcarti ma ho perso il controllo- conclude pensieroso.
Sono ancora affannata anche io, guardo la mia pancia “sporca” e poi guardo lui crollare al mio fianco. Mi da un bacio casto sulla fronte e afferra i fazzoletti sul comodino. Ne estrae uno mentre ancora mi guarda corrucciato, io osservo ogni suo movimento senza quasi respirare. Il mio cervello sta ancora memorizzando il fatto che io sia nuda accanto a lui e che abbiamo appena fatto…sesso.
Teo apre il fazzoletto e lo appoggia sulla mia pancia. Mi si mozza il respiro mentre i suoi occhi mi scrutano.
-Stai bene?- mi chiede mentre passa il fazzoletto si muove sul mio ventre con movimenti circolari pulendomi dai suoi “residui”.
-Uhm- mormoro distogliendo lo sguardo dal suo-credo di si-
Il mio cervello però sta correndo verso tutt’altra parte. Io, fidanzata, ho fatto sesso con un ragazzo fidanzato. Scosto immediatamente le sue mani da me appena la consapevolezza di aver tradito Mirko mi attraversa da parte a parte e tiro il lenzuolo su di me cercando di coprirmi alla meno peggio. Lui resta a guardarmi con un espressione interrogativa, prima di sbruffare e alzarsi dal letto .Lo guardo raccogliere le sue cose e vestirsi in un tempo brevissimo. Io ho lo sguardo basso e cerco di cancellare dalla mia mente quello che c’è appena stato, ma la verità è che non voglio. Non voglio cancellare niente, mi è piaciuto maledettamente e mi sono sentita bellissima e preziosa fra le sue mani, cosa che con Mirko non era mai successa.
-Alice guardami- il suo tono serio mi distrae dai miei pensieri. È in piedi vicino al letto completamente vestito anche se i capelli sono ancora in disordine. All’ improvviso si sente un vociare caotico venire dalla finestra che affaccia sull’entrata dell’hotel. Vedo Teo scattare verso di essa e scostare la tenda bianca per guardare fuori.
-Merda!- esclama ritornando verso il letto. Si abbassa su di me e mi dà un bacio casto sulle labbra. –Ci vediamo dopo ok?- mi sussurra.
Riesco soltanto ad annuire mentre vedo la porta della mia camera chiudersi dietro di lui.
 

La serata finì quando Ilaria, talmente ubriaca da non reggersi in piedi, decise di collassare sul divanetto accanto al mio. Mi feci delle grassissime risate quando i ragazzi tentarono in tutti i modi di farla alzare di lì, ma alla fine furono costretti a caricarsela sulle spalle. Fu Pedro a portarla a casa nostra, in camera sua e a rimanere con lei per tutta la notte. Io andai a letto cercando di non pensare a Teo, a quanto fosse stronzo, a quanto mi avesse stravolta. Sognai di quella volta che facemmo l’amore in macchina, quella volta che fu l’ultima in cui fu mio, quella volta che fu l’ultima in cui le nostre mani, labbra e corpi si toccarono.
 
 
Note d’autrice.
Ciao a tuti, eccomi qui con il nuovo capitolo. Mi dispiace di aver aggiornato così tardi e con un capitolo così breve, mi farò perdonare visto che ho già pronto il successivo (: . La storia inizia a delinearsi proprio in questi capitoli, spero vi piaccia la trama e spero anche di leggere qualche recensione così da capire cosa ne pensate. Sono bene accette anche le critiche, ovviamente.
Penso di aver detto tutto, alla prossima allora.
  
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