CAP 2
Mi svegliai molto presto, grazie a quella rompiscatole di
mia sorella, che aveva preso le sue cuffie, le aveva ficcate nelle mie orecchie
e aveva messo il volume al massimo. Avevo fatto un balzo di circa 5 metri dal
letto.
<< Helena!!! >> gridai con tutto il fiato che
avevo.
<< scusami, ma non ti svegliavi >> e scrollò le
spalle << i vestiti e le scarpe sono sulla testiera del letto. Vestiti
che intanto mi vesto io. E se tra dieci minuti non sei pronta, sei morta!
>> oddio, ma può esistere persona più fastidiosa di lei? Annuì ancora nel
mondo dei sogni, ma visto che ci credevo quando mi diceva che sarei morta mi
alzai e controllai quello che mi aveva appoggiato sul letto. Dei Jeans chiari,
una canotta sul grigio e una giacca a maniche corte blu. Accanto vi era una
sciarpa blu. Le scarpe erano delle ballerine blu laccate. Sospirai e mi vestii.
Mi avvicinai alla scatola dove avevo i miei gioielli e presi il mio anello con
un cuore incastonato e come orecchini le gocce blu. Mi pettinai e scesi giù.
Incontrai per le scale Helena, che sbadigliava. Aveva dei Jeans grigi, una
maglietta blu con delle maniche a tre terzi e i suoi stivali col tacco azzurri.
Tutto era completato con la collana con la sua iniziale. Aveva in mano la
giacca bianca e i guanti blu.
<< brava, ci hai messo solo nove minuti >> e
sogghignò. << andiamo a fare colazione >>
Papà stava leggendo il giornale, noi ci avvicinammo e li
baciammo le guance.
<< ‘giorno papà >> mormorammo.
<< ‘giorno ragazze. Dormito bene? >> ci chiese.
<< letti molto comodi >> rispose Helena. Io
annuii, concorde.
<< mmm muffin
al cioccolato!!! >> esclamai addentandone uno.
<< ricordavo che ne eri pazza >> disse papà. Gli
sorrisi.
<< allora, pronte per la scuola? >> annuimmo
contemporaneamente.
<< preparati ad avere qualche ragazzo a casa papà.
Perché sono convinta che Bella farà stragi di cuori oggi >> e mi guardò
di sottecchi. Arrossii come un peperone. Helena e papà si crepavano di risate.
<< si, si molto simpatici, davvero troppo simpatici
>> bofonchiai. Presi il mio zaino e mi avvicinai alla porta.
Helena ancora rideva per la sua splendida battuta. Sapeva
quanto ci mettevo io a legare con una persona. Seppur fossimo adorati da tutti
a Phoenix, non eravamo mai state con un ragazzo, forse perché non avevamo
trovato quello giusto. Helena credeva molto nell’amore.
Prese le chiavi della sua macchina da cui non si separava
mai, e tolse l’allarme.
Ci dirigemmo verso la prima e noiosissima, sotto molti
aspetti, lezione di Forks.
La scuola era formata da una serie di edifici giallognoli,
recintata, senza neanche un uomo per la sicurezza.
<< guarda Helena, non c’è nessuno che controlla!
>> esclamai verso mia sorella.
<< Bells, ricordati che non siamo a Phoenix >>
annuii distratta, mentre Helena faceva manovra per parcheggiare. Spense l’auto
e prendemmo i nostri zaini, e ci dirigemmo in segreteria per prendere l’orario.
<< Buongiorno. Scusi siamo … >> parlava Helena
per tutte e due.
<< … le sorelle Swan, le figlie di Charlie Swan. Io
sono la signorina Cope. Ecco a voi il vostro orario e questo è un foglio che
dovrete far firmare a tutti i professori delle vostre lezioni. Inoltre, una
novità di quest’anno è che potrete scegliere una materia da fare all’ultima ora
di ogni giornata. Più o meno il vostro orario è simile, avete solo letteratura
separate, con professori diversi. Buona giornata >> e sorrise.
<< grazie >> rispondemmo in coro e uscimmo.
Helena guardava il foglio.
<< mmm , come materie complementari c’è musica,
biologia, arte, storia europea. Sai che scelta!!! Non c’è neanche moda!!! Cosa
scegli? >>
<< penso biologia. Sai che non riesco a cantare in
pubblico >> le risposi.
<< io invece prenderò musica, dovrai stare per due ore
senza di me >> e sorrise in modo sghembo.
<< mmm, non male >> borbottai. Lei ridacchiò.
Le prime due lezioni furono abbastanza noiose. Tutti ci
guardavano, ma nessuno si presentò. Se Helena voleva trovare ragazzi nuovi qua,
stava proprio messa bene!!!
Durante la seconda ora qualcuno ci bussò alle spalle. Ci
girammo contemporaneamente.
<< ciao, io sono Mike Newton e lei è Jessica Stanley. >>
la ragazza ci fece un segno.
<< Bella >> Helena mi indicò << e Helena
Swan piacere >>
<< ci chiedevamo se vi andasse di venire a pranzo con
noi alla terza ora >>
<< okay >> risposi << dove ci vediamo?
>>
<< vicino la porta della mensa cinque minuti dopo il
suono della campana >> Jessica aveva proprio la voce stridula, come
quelle cheerleader ochette di Phoenix.
Annuimmo e ci voltammo per seguire il professore di
matematica, di cui io non capivo un tubo e Helena era un genio. Lei adorava la
matematica.
Suonò la campana e io tirai un sospiro di sollievo, ed
Helena alzò un sopracciglio.
<< è l’ora della tua prima lezione senza di me. Mi
raccomando non fare sfigurare molto gli altri >> e mi fece l’occhiolino,
con una linguaccia in mia risposta.
Adoravo la letteratura inglese, in tutte le sue forme e
misure.
Il professore mi diede un caloroso benvenuto e tutti mi
fissavano. Senza Helena non mi sentivo così sicura, tanto che inciampai sui
miei stessi piedi.
<< signorina, si segga accanto a Cullen per oggi, poi
si vedrà, se l’altro signor Cullen ci onora della sua presenza >>
<< mi dispiace professore, ma l’altro signor Cullen ha
avuto un impegno a casa e non entrerà prima del pranzo >> rispose un
ragazzo, mi voltai verso di lui. Uno dei ragazzi più belli che avessi mai
visto: capelli ramati, bocca carnosa, naso dritto e perfetto, fisico perfetto,
e due occhi color topazio. Penso di essere rimasta a bocca aperta per un bel
po’ mentre mi sedevo al mio pasto.
<< ciao, Robert Cullen, piacere, tu sei Helena Swan?
>> mi chiese porgendomi la mano, congelata.
Scossi la testa. << No, sono Bella Swan >> mi
sorrise dolce, scrollando le spalle.
"mi dispiace per la signorina Swan, ma come era
programmato, oggi ci sarà un questionario di letteratura." oh, oh. Fai
che non sia difficile, fai che non sia difficile "cime tempestose,
Emily Brönte" sospiro di sollievo. Quel libro lo conosco come le mie
tasche "tempo: mezz’ora, poi potrete riposarvi mentre io correggo"
Il mio compagno di banco sospirò e mi disse brontolando:
"uffa, non sono io quello a cui piace la letteratura caspita, io
preferirei fare matematica" e mi sorrise.
"vuoi una mano?" gli chiesi.
"ehi, anche se non mi piace, la studio comunque". Annuii imbarazzata.
Ci misi venti minuti. Era così facile che rimasi di sasso.
Quando il tempo finì, il professore riprese tutti i test, e ci lasciò riposare.
Io pensavo ai fatti miei, Cullen ai fatti suoi.
"che hai preso come materia per l’ultima ora?" mi chiese.
"biologia, tu?"
"musica"
"incontrerai mia sorella allora" chissà che
cosa combinerà Helena nell’ora di musica.
"non vedo l’ora di conoscerla allora. Anche tu
incontrerai mio fratello"
"spero che sia almeno simpatico quanto te"
gli dissi.
"non solo quello" e mi sorrise.
"complimenti le insufficienze sono state
pochissime
ragazzi. Però due ragazzi hanno eccelso: Cullen e Swan.
Complimenti Swan, non
me lo aspettavo" cosa intende per non me lo aspettavo? Che gli sembravo
stupida? Ma tu guarda questo qua … stavo quasi per rispondergli
quando
aggiunge: " peccato che manchi l’altro Cullen, o sareste stati in
tre" proprio in quel momento suonò la campana, e fui costretta a
fare tutto
di fretta, perché Helena, ne ero convinta, stava per arrivare
vicino la mia
classe. Mi girai a salutare Robert, ma era già scomparso. Alzai
le spalle tra
me e me.
Uscii dalla classe e Helena era lì che mi aspettava.
"andiamo?" mi chiese, e io annuii. Ci
avviammo verso la mensa.
"allora, come è andata a lezione?" mi
chiese.
"oh bene, test su Cime Tempestose, una cavolata. Tu?"
"test su Romeo e Giulietta. L’ha scelto proprio
giusto" Helena adorava Romeo e Giulietta, lo conosceva a memoria.
"ho conosciuto un ragazzo" decisi di dirglielo
a titolo informativo.
"ecco cosa mi nascondevi, allora com’è? Carino?" curiosa come al solito.
"oh si, molto, ma è più il tuo tipo che il mio"
"mmm, okay okay poi me lo presenti" e
sorrise. Lasciai cadere il discorso, eravamo arrivate a mensa.
Mike si sbracciava e mi guardava fissa. Io ero arrossita di
brutto.
"ehm, honey, quello è il tuo tipo invece?" mi chiese. La guardai storta.
"sai quanto odio le persone che mi fissano, perché
mi fanno arrossire. E poi, no non è il mio tipo." Non so se avessi un
mio tipo. Forse vorrei qualcuno simile ai miei eroi preferiti… Qualcuno che
fosse uscito da un romanzo! Risi tra me e me e iniziai a camminare più
velocemente.
Prendemmo il nostro pranzo e ci dirigemmo verso il tavolo di
Mike e Jessica.
"ma ciao!!! Ce l’avete fatta finalmente! "
disse Jessica con la sua voce da ochetta. Ci presentò gli altri al tavolo:
Angela, Ben, Tyler, Laurent e altri nomi che non ricordo. Stringemmo la mano a
tutti e poi ci sedemmo.
"allora come è andato il corso di letteratura? "
"bene bene, test di verifica" borbottò
Helena.
"letteratura è così, quando decide fa. Spero solo
che non sia stata molto difficile per voi."
"non ti preoccupare, era davvero molto facile" odiavo questa cortesia così falsa.
"stanno arrivando!!!" cinguettò l’altra
amica della oca, Laurent, ridendo frivola.
"chi?" chiese Helena.
"i ragazzi più popolari della scuola!"
starnazzò Jessica. Helena aveva la faccia schifata, odiava i ragazzi snob.
Quando era stata lei a capo delle cheers, era stato il miglior triennio di
tutta la vita della scuola. Nessuno snobbava nessuno, e Helena non si
comportava da reginetta. Ecco, io odio le reginette.
"non mi sento molto bene Helena, mi accompagni in
bagno per favore?" volevo risparmiagliela questa. Helena colse al volo.
"certo sist, andiamo" si alzò in un secondo
e si voltò verso gli altri "ci si vede ragazzi" e uscimmo via
prima che quegli snob arrivassero.
Primo giorno di scuola! Be', non volevo fosse molto prevedibile, e così ho deciso di non far incontrare Bella ed Edward... Ancora per poco LOL
Ho inserito anche un nuovo personaggio, Robert Cullen. La domanda sorge spontanea: da dove spunta questo?!? Pazienza, lo saprete presto!
Chissà chissà cosa succederà nel prossimo capitolo!
Grazie mille a chi sta seguendo la mia storia, o anche solo chi sta leggendo. Sarei davvero felice di conoscere le vostre opinioni, anche negative, riguardo la storia.
Alla prossima!
Un bacio
ese96