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Autore: Le Malandrine    27/02/2009    1 recensioni
Cosa succede quando due menti malate si incontrano? Nasce una ficcy! E cosa succede se in un universo parallelo quattro vampiri scoprissero il segreto della Pietra Filosofale?
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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 Eccoci tornate con il secondo capitolo, ci scusiamo per non aver aggiornato velocemente ma vi promettiamo che con il prossimo capitolo cercheremo di fare prima!! Un grazie a tutte le persone che hanno letto e leggono la nostra ficcy e un grazie speciale a niahl per i commenti e il sostegno a scuola. Ma ora basta parlare di frivolezze, torniamo alle cose serie: XDXDXD eccovi il capitolo ;)

 

Capitolo 2:


 

-Aliceeee forza! Datti una mossa, il treno parte tra mezz’ora- incalzò Jasper

-Arrivo!!-

-Edward e Bella ci aspettano già al piano di sotto-

-Solo un momento, Jazz, è una cosa importante! Non so che vestito mettere: quello blu o quello violetto?-

-Ma metti quello rosso! Rosso passione… e sangue…-

-Oh, Jasper! Guardami negli occhi. Hai già sete?-

-Ma no, cara, scherzavo- e schioccandole un grosso bacio sulla guancia corse giù dalle scale.

Bella e Edward aspettavano giù sulla Porche giallo canarino di Alice, e appena furono tutti a bordo, partirono sgommando sul vialetto della nuova casa Cullen. Presero il treno quando già stava cominciando la sua corsa verso Londra e si sedettero in uno scompartimento vuoto. Assicuratasi che nessuno fosse in giro, Bella tirò fuori dallo zainetto quattro bottigliette piene di un invitante liquido rosso. –Esme mi ha dato degli spuntini! Allora c’è puma o grizzly… a voi la scelta!- Gli occhi dorati dei tre vampiri brillarono e Jasper si fiondò su Bella. Alice lo guardò scocciata e disse: -Ma tu non eri quello che non aveva sete?-

-Ma amore…- cercò di protestare il biondo.

Edward, dopo uno sguardo d’intesa a Alice ed uno inceneritore al fratello, si fiondò su di lui, schiacciando la povera mogliettina, già schiacciata dal peso di Jasper. I due fratelli iniziarono un’amichevole ma violenta lotta, quasi subito fermati da Alice e Bella che avevano notato il “piccolo” salto commesso dal vagone sulle rotaie. Proprio in quel momento il treno rallentò sferragliando e arrivò alla stazione londinese di King’s Kross.

 

 

-Binario 9 e 3/4?- domandò Harry ai Weasley

-Certo ragazzo! Non l’hai mai visto?-

-Arthur, come può averlo visto? Ha vissuto con i babbani fino ad ora! Vieni Harry caro, da questa parte!-

-Babbani?- domandarono all’unisono Harry e Hermione

-Prevedo che sarà una lunga giornata- bisbigliò George al gemello.

Ginny tutta contenta spiegò ai due maghi ciò che avevano chiesto, ma non appena Harry la guardò negli occhi,arrossì violentemente e si nascose dietro la madre.

Nel frattempo erano arrivati in corrispondenza dei binari 9 e 10 e Harry dovette tirare Ron per una manica perché l’amico si era fermato, imbambolato, a guardare due ragazze di immensa bellezza, entrambe pallide come la neve ma dai capelli scuri e accompagnate da due ragazzi che sembravano modelli, appena scese da un treno lì vicino.

La signora Weasley rimproverò il figlio con uno sguardo, mentre Percy si dirigeva inosservato verso il pilastro tra il binario 9 e il 10.

Sia Hermione che Harry si persero la scena, cosa che invece non accadde al quartetto di “bei ragazzi” ( Ragazzi è un eufemismo dato che, tranne Bella, gli altri avevano superato i cent’anni biologici… ma non apparenti!).

Molly Weasley prese per il braccio Harry e Ron e li spinse verso la barriera sussurrando: -Fate una bella corsa e chiudete gli occhi:vedrete che andrà tutto bene!- Harry la guardò spaventato, ma ormai aveva preso velocità, così si affrettò a sbarrare le palpebre.

-Straordinario!- esclamò Edward –davvero straordinario- sbattè le palpebre quasi incredulo di ciò che aveva appena visto, pur sapendo bene che i suoi sensi non lo tradivano.  –Straordinario- continuò come un automa. E Alice esclamò: -Edward, hai preso il morbo di Aro?-.

Bella si avvicinò alla barriera tra i due binari per capire meglio quello strano fenomeno. Non si accorse, però, di un cono segnaletico appoggiato lì vicino, vi inciampò e fece un capitombolo contro il muro, solo che, anziché farsi male,lo oltrepassò anche lei.Bella si ritrovò a terra e quando alzò lo sguardo vide di fronte a lei una grande locomotiva con un cartello: “Hogwarts Express”. Tutto attorno a lei c’era una moltitudine di studenti vestiti in modo inusuale:tuniche nere lunghe fino ai piedi. Molti di loro spingevano carrelli con enormi bauli e gabbie di gufi o civette. Un controllore le intimò di spostarsi per non bloccare il passaggio. Si alzò e dietro di se vide il muro, fece appena in tempo a spostarsi che passò una ragazzina dai capelli rossi e il volto lentigginoso.

Dall’ altra parte, intanto, Edward era come impazzito dalla scomparsa della sua cara e catastrofica mogliettina. Jasper lo tratteneva per la maglietta, mentre Alice cercava invano di vedere nel futuro a causa della barriera che separava i due mondi.

A quel punto si sentirono rivolgere la parola da una signora tarchiata e dai capelli di un rosso intenso: -Cosa succede ragazzi? Problemi ad attraversare il binario?-

-Vi abbiamo visti passare e la nostra amica ha voluto provare… ma non sappiamo come raggiungerla- rispose la dolce Alice abbracciando il suo ragazzo. Edward soffocò un ringhio.

-Siete stranieri?-

-Sì, americani,ci può aiutare?-

-Certo cari, vedete, dovete correre verso la barriera e non pensare allo scontro, perché non avverrà. Se volete vengo con voi-. I ragazzi ringraziarono e tutti e quattro si buttarono contro la barriera e, con enorme stupore di Edward, la oltrepassarono.

Molly li lasciò per raggiungere la sua famiglia e il trio vide una spaesata Bella che saliva sul treno e la rincorsero fino a raggiungerla in uno scompartimento. L’unico vuoto. Quando il treno partì, vennero però raggiunti da due ragazzi e una ragazza: la ragazza aveva un’aria da so-tutto-io e aveva un librone enorme sottobraccio, i capelli ricci le ricadevano sulle spalle e sfoderava un bel sorriso mostrando gli incisivi troppo grandi. Uno dei ragazzi aveva i capelli neri e spettinati che lasciavano intravedere una piccola cicatrice sulla fronte, portava un paio di occhiali, totalmente aggiustati con lo scotch, e una maglietta decisamente troppo grande per lui. L’altro ragazzo, dai capelli rossi, doveva essere il figlio della donna che li aveva accompagnati alla barriera. Tutti e tre dimostravano all’incirca undici anni.

-Possiamo sederci qui con voi? tutto il treno è occupato…- chiesero i tre.

-Certo, venite pure- risposero i Cullen.  

 

 

commentate pliiis!! ci farebbe molto piacere, essendo la nostra prima storia insieme abbiamo bisogno di consigli, critiche e magari anche apprezzamenti!


   
 
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