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Autore: claudiettaASR    20/11/2015    0 recensioni
Na romana a Londra: senza sordi, senza sapè l'ingrese (manco sà l'itariano, se pp'è questo) e co n soro obbiettivo: vive a vita sua senza probblemi dopo n'incidente na cifra grave.
Vari incontri e situazzioni imbarazzanti je faranno cambià idea sur mondo intero e speciarmente su a'mmore.
Questa, signore e signori, è a storia de Claudia, na ragazza semprice ed er suo rapporto particolare co i One Direction.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 - Gente che se ne va e oh altri tizi.

Arrivati a Bukingam Pallas amico Zyan diventa d'un tratto tristo mietitore e co na faccia segnata me fa: "Oh, mia eterea, dolce donzella; preziosa, carissima unica amica, è con mio eterno rammarico ed il cuore pesante di tristezza che mi trovo costretto, per mio o non mio volere, a doverti informare che il nostro viaggio alla ricerca di ventura, ahimè, dovremmo continuarlo disgiunti... non giammai più insieme, poiché solo essendo l'unico genitore della mia musica la mia integrità artistica può rimanere intatta. Il tempo passato con la massa ha apportato gravi danni alla mia anima creativa, la fatuità e la superficialità delle persone mi stava contagiando; il mio compito come artista è quello di andare a fondo delle cose e descriver l'energia delle forze inconsce. Per farlo necessito or dunque di ristabilire la mia unicità come individuo: il mio sguardo sul mondo non può essere influenzato dal fango che ricopre le vite comuni della società massificata e spersonalizzata. Il mio obiettivo è far riscoprire ad ognuno i propri confini di singolo, farli differenziare, ridurre il flusso vuoto di consumatori in individui, di nuovo. Per poter perseguire ciò, per poter stabilire e perpetrare la mia visione artistica, necessito di utilizzare la tecnica moderna e vivere come essere autentico."
Visto che me stavo a limà le unghie grattandole contro er muretto der ber palazzo, Zyan me guarda con magra disperazione e rassegnazione, poi me mette una mano sulla spalla e me dice: "Abbandono il gruppo per fare il solista". Dato che non demordevo nel mio limar le unghie, Zyan prende co sconforto er mento mio e me gira a faccia avvinando tipo troppo a sua co a mia.
"AbBandn er group 4 fa er SOLittar SOLista" afferma.
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO" je risponno, ma lui me sorride.
"Oh beh, il mio compito qui è finito. Auf wiedersehen, tomodachi of mine! Te quiero, bonne chance!" e sparisce dalla vista mia.
Allora pijo e me taglio... un pezzo de strada pe' riuscì a entra' ner palazzo perchè c'è tipo troppa gente a vede' du poracci cor cappello che camminano.
Finarmente arrivata tramite na gomitata de qua e na bella parola de la a Bukingam Palaas giungo ar sbrelluccecante citofono oro e sono er campanello che recita sopra "Un sol corpo, un sol spirito" co attaccato subbito sotto collo scotcce de carta "E UNA SOLA DIREZIONE!!!".
Aspetto quarche secondo quanno quarcuno me fa: "Lode e gloria alla direzione" e me apre er portone.
Entro nel ber palazzo e vengo subitissimamente accorta da  dei tipi co dei vassoi in mano che me offrono der pesce co e patate. A primo acchitto me refiutai de magnà na ciofega der genere, ma du minuti dopo a pancia se fa n'corcertone  così, piagnendo in ricordo de a pasta all'amatriciana, allungo a mano verso il pescio e me lo magno in n'sor boccone.
Procedo pe r cammino mio e dopo aver sbajato na marea de stanze, tutti ovviamente sgabuzzi, entro in una camera tutta sberluccicante che manco er cesso de mastrolindo t'acceca così, li mortacci.
Appena varcata a soia, li occhi mia vedono subito er taglio de capelli caratteristico der mocho vileda e manco faccio n'tempo ad avvicinamme a lui che n'antro tizio sempre dalli belli capelli me se para davanti.
"Bonjour, chère fille. Mon nom est Louis et même si elles sont de nationalité française, mes parents ont sagement décidé de me donner un nom dérivé du gaulois. Parce que je tiens vraiment à leur bonheur et respecte leur décision, je décidai de le rencontrer et de commencer à parler la langue de mon nom: le français.
"Eh?"
"Harry è mio non lo devi toccare! Non ti azzardare! Non osare!" rispose er mezzo francese a ra mia innocente domanna.
"Tranquillo, Louis, reste serein" interviene er mocho, ppe poi additarme "Lei non rappresenta alcun problema: mi piace ancora la baguette. Ora, cara... "
"One direction: da dietro!" cantò na voce che nun me pareva d'avella sentita mai finora.
"Dicevo..." riprese Harry; ma na sonora risata, proveniente da a stessa parte da'a quale s'era poco prima levato l'urlo, interruppe nuovamente mocho, er quale co no scatto felino se gira furente verso n' divano color oro, dove na figura bionna se ne stava felicemente appollaiata.
Nun sapendo che fa, me giro pur'io e l'occhi mia incrociano quelli azzurri de n'ovo pischello che ppe esse n'ingrese è fin troppo bono.
"Lui è Niall e no, non è inglese: è irlandese." riprende co'n leggero corpo de tosse mocho.
"Ah, mo se spiega tutto" je risponno. "Che tajo".
"Ti riferisci ai suoi capelli?" me chiede er mocho. "Sai, il ciuffo biondo che fa impazzire il mondo".
"Nun proprio" je dico, ar che er bionno, che evidentemente nun aveva capito nulla, me guarda sorridente, se indica er ciuffo all'insù e mima co e labbra 'one direction: in alto!'. Vabbè.
"Allora, che volete da me?" chiedo, siccome me ero stufata de sta la'.
"Beh, ecco... ho adorato la tua voce dal primo momento che l'ho sentita..." mocho arrossì "sai, quella volta al supermercato: la dolcezza delle tue parole, il gioco tra le diverse sfumature del tuo tono di voce, il tutto unito in un'unica delicata armonia. Mi ha colpito, trafitto, ed ora è indelebilmente sospeso nella mia anima".
"E taja!" sbrocco, ma mocho me guarda con du occhi carichi di tristezza inaspettata.
"Cosa? Vorresti che mi tagliassi?", me dice, ma io so' già arrivata ar limite de a pazienza mia, e co'n gestaccio de a mano je faccio cenno de anna' avanti.
"Ho seguito numerosi corsi per imparare l'italiano, rapito com'ero dalla tua soave voce, sperando di riuscire a contattarti ed ora che ci sono riuscito..." improvvisamente se inginocchia davanti a me, poi me tende na mano "Vuoi tu, Hope, prendere come tuo legittimo compagno di band il qui presente Harry Styles, per amarlo - non in senso romantico, Louis, calme - onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?"
"In ricchezza?" dumando, o sguardo fisso dentro e palle dei suoi occhi.
"In ricchezza" conferma.
"Daje zì, ce sto" e giro a mano mia sopra a sua, dandoje no schiaffo sul dorso, ar che mocho scoppia a piagne.
"Nun devi da piagnè, vilè, a sto gioco so na forza! Cioè, nun me batte popo nessuno!" o rassicuro, ma er tizio mezzo francese me sposta con poca grazia abbracciando er mocho ancora rannicchiato pe terra. Scrollo e spalle, e me siedo sur divano vicino a Niall, aspettando nun so bene cosa.
Quanno finarlmente mocho vileda a smette de piagne, se dirigge, insieme ar compagno mezzo francese, verso er divano e ce se siede elegantemente sopra.
"Hope, ora che sei ufficialmente entrata nel gruppo, mi sembra doveroso fare le necessarie presentazioni. Conosci già Louis" e fa n cenno co a testa ar mezzo francese che me lancia n'occhiataccia "e Niall" arza una mano nella direzione der bionno irlandese.
"Io sono Harry, come precedentemente affermato" e ppoi scoppia n'antra vorta a piagne "All'appello manca un ragazzo, il quale ha recentemente deciso di abbandonarci... il suo nome era Zyan...".
"Zyan?" je chiedo "Er tizio truzzo che parla n'perfetto yndo4frikanus?"
"Sì, ormai è perduto per sempre" singhiozza e se tira fuori da a tasca de a giacca n fazzoletto tutto ricamato e ce se soffia er naso "comunque, io e i due ragazzi qui presenti, siamo i componenti, più precisamente i cantanti, di una band che abbiamo deciso di chiamare 'One Direction'".
Er nome der gruppo suscitò diversi versetti divertiti da parte der bionno che nun se fa problemi e se lascia prende da n'attacco compulsivo de ridarella, ma er mocho nun ce fa caso.
"Oh" dice, infatti, completamente estraniato da tutto ciò che o circonna "Mi sono dimenticato!".
Tutti se vortamo da a parte sua, co espressione nterrogativa, e Louis domanda, accarezzando i capelli der vileda, cosa mai la luce dei suoi occhi se fosse dimenticato.
Ar ché Harry indica una persona dall'artra parte de a stanza che è indaffarata co aggeggi meccanici.
"Lui è Liam, ma noi preferiamo chiamarlo Bob l'aggiustatutto."



Daje regà, a storia mia se fa sempre più nteressante oh, nun credete?! Che tajo!

 
   
 
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