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Autore: NeroNoctis    20/11/2015    1 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
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Noctis era in piedi, immobile. Il sole del tramonto illuminava il suo viso, mettendo in risalto la cicatrice che gli attraversava l'occhio. Non sentiva quel sole davvero da tanto tempo, e forse una parte di lui credeva che non l'avrebbe mai più visto, assaporato.
Fissava la lapide commemorativa con inciso il suo nome, fissava quella che doveva essere la sua tomba. Era una sensazione alquanto strana stare nel luogo osservare il proprio giaciglio, ma la sua vita era tutto fuorchè normale. 
Stringeva ancora la staffa di Kyrie, mentre accanto a lui Alnair osservava il ragazzo in rigoroso silenzio. Ripensava ancora al discorso che Noctis gli fece durante il tragitto.
La prigione abissale, il mondo opposto ad Atreia, le vicende della tribù Kunax, la breve vicenda con Hemaru, la rivalità con Kyrd, la morte di Solon e l'ascesa dell'Asura. Gli spiegò anche la vera natura di Erra, ma a quella Alnair non voleva credere, anche se aveva notato che lui era diverso. Ma se era un Lost Master perchè era così diverso dagli altri? 
Erra era gentile, buono e... l'aveva baciata. 
Noctis sospirò, e posizionò la staffa proprio di fronte la sua lapide, disse qualcosa sottovoce e successivamente si girò verso la ragazza.
– Sei pronta?
– Mh?
– Andiamo a Sanctum.
Alnair si sentì presa un pò alla sprovvista. Già andare ad Elian durante un nuovo conflitto Ely-Asmo era praticamente un suicidio, ma andare nella capitale...
Il ragazzo notò quello sguardo e conosceva bene quella preoccupazione, così allungò la mano verso di lei, sorridendole. – Fidati di me, non permetterò che ti venga fatto alcun male.
Alnair afferrò la mano di lui, osservando quel contrasto tra mani semplici ed artigli, e quel tocco la fece stare comunque bene, ricordandole i vecchi tempi. Annuì ed entrambi si diressero verso il teleporter più vicino, che con qualche piccola "pressione" si convinse a teleportare anche l'asmodiana.
 
✽✽✽

I due si ritrovarono nella via principale di Sanctum, con i mormorii degli elisiani lì vicino. 
Camminavano con lo sguardo dritto davanti a loro, seri in volto, mano nella mano. 
Gli elisiani riconobbero Noctis, c'è chi restò in silenzio, pietrificato senza spiegarsi come facesse ad esser vivo, altri sorridevano soddisfatti, ma il ragazzo non degnò loro di un singolo sguardo. 
Riuscirono ad arrivare in piazza, ma furono inevitabilmente circondati dalle truppe di difesa della capitale.
– Alt! – urlò una guardia, con la picca ben puntata ai due, che si stringevano ancora.
– Ma per favore. – disse Noctis, voltandosi leggermente con uno sguardo torvo verso la guardia, che balbettò qualcosa. Evidentemente l'aveva riconosciuto, dopotutto era lui l'eroe che aveva distrutto Nergal, anche se in verità il colpo finale fu di Beritra, ma quel dettaglio non era dato saperlo.
– Identificatevi.
– Ufficiale a 4 stelle Neronoctis con la sua compagna asmodiana Alnair, eroina della guerra contro Nergal. E siamo qua per vedere Lord Kaisinel in persona. 
La guardia esitò, guardando incerta i propri compagni che comunque non sapevano minimamente cosa fare. Non capitava tutti i giorni di avere davanti qualcuno creduto morto insieme ad un asmodiana, per di più nella capitale celeste.
– Fateli entrare. – disse una voce che tuonò per tutta Sanctum. La voce del Signore dell'Empireo.
Le guardie abbassono le armi e i due continuarono a camminare, dirigendosi verso la biblioteca. Noctis si voltò, lanciando un'occhiata alla legione  che stava alla sua sinistra, ovvero la sua ex legione, gli Empyrean Lords, che osservavano senza dire una parola, ma lo sguardo dello spiritmaster era gelido, e si voltò pochi secondi dopo, osservando nuovamente davanti a se e stringendo la mano artigliata della ragazza. Arrivarono all'entrata della biblioteca, dove un ragazzo attendeva a braccia conserte davanti la porta.
– Neronoctis, uh?
– Si. Tu sei... Skodino se non erro, capolegione Warmness.
– Esatto. – sorrise, e porse una busta chiusa al ragazzo, con un sigillo riportante una "W" infuocata su di essa. – Leggila quando hai tempo. E spero che accetti la mia proposta.
Dettò ciò, entrò in hide e svanì.

✽✽✽

La sala segreta della biblioteca, dove i capi legione si riunirono la prima volta per parlare della minaccia del Dragon Lord dimenticato. Sembrava ormai secoli fa, ma erano passati solo dei mesi. Osservava la postazione nel quale era seduto da generale, dove appellò Kaisinel come traditore, in poche parole. Ricordò il suo apparire menefreghista, e ripensò a quante cose erano ormai cambiate. Adesso era lì, con Alnair, seduti di fronte a Lord Kaisinel.
– Sei duro a morire. – disse Kaisinel, accennando un sorriso.
– Diciamo che non mi piace farlo, ho troppe cose da fare e quella penso che sarà l'ultima cosa che farò. – rispose Noctis ironicamente.
Kaisinel scrutò Alnair, che ricambiò lo sguardo con decisione.
– Sai che siamo in guerra, vero Noct?
– Una guerra inutile! Non sono gli Asmodiani i nostri nemici! Loro ci hanno aiutato a respingere la minaccia di Nergal la prima volta, ed era un solo Lost Master! Adesso ce ne sono quattro a piede libero, più una divinità che molto probabilmente verrà richiamata qua da un Cavaliere. La situazione è ben peggiore di quello che credete. Se non ci uniamo contro loro, moriremo, e stavolta davvero. Siamo stati in difficoltà contro uno...
– Gli Asmodiani ci hanno traditi.
– Ma fammi il piacere, siete stati voi a farlo! – sbottò Alnair. 
– Non importa chi sia stato a fare chi. Kaisinel, devi preparare le truppe. Devi prepararti ad una guerra enorme. 
– Si, quella contro gli Asmodiani. Marchutan ha già posizionato il suo esercito nell'Abisso, crediamo che Teminon venga abbattuta nel giro di 48 ore. Devo difendere i miei avamposti. E i Lost Masters sono andati perduti. Non sono più un problema.
– E io che credevo di farti ragionare...
Kaisinel fece per rispondere, ma fu interrotto da un ragazzo che si teletrasportò vicino a loro. Si teneva il fianco, che sanguinava ancora, mentre il resto del corpo era malridotto. Era molto affannato, come se fosse stato attaccato da un'intero esercito. I suoi capelli azzurri erano sporchi di sangue, e i suoi occhi dorati guardarono i tre davanti a lui.
– Punto primo... è stato Enlil a simulare il tradimento durante il trattato di pace...
Punto due... Kaisinel sei un fallito... – Noctis fece un'espressione quasi accondiscendente a quella frase, tentando di nascondere un sorriso. – E terzo... voi due venite con me... e Kai, ascolta il ragazzo e prepara le truppe...
Enki si avvicinò ai due spiritmaster e scomparve con loro, lasciando il Signore dell'Empireo da solo in quel luogo.
   
 
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