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Autore: ese96    20/11/2015    3 recensioni
Bella arriva nella piovosa Forks per ricominciare la sua vita. Cosa succederà quando incontrerà il misterioso Edward? E se lui l'avesse già conosciuta, magari in una vita passata?
Vecchia storia che ho deciso di revisionare e riprendere... spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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4 Capitolo

CAPITOLO 4

Pov Edward

Non era possibile. Non poteva essere lei. Quel sorriso, quegli occhi … Nelle altre vite erano sempre gli stessi, come se qualcuno mi volesse dare un segno di riconoscimento. Vederla lì, in quella stanza, accanto a me, era stato un colpo al cuore. Averla davanti agli occhi mi ricordava le altre sue vite, ragazze come Katherine, Maria, Sarah. Ragazze che per colpa mia avevano visto la loro vita spezzarsi. I periodi con ognuna di loro erano stati luminosi, così luminosi che ho dovuto eliminarli completamente per non accecarmi, per non morire di un dolore così intenso da togliere completamente il respiro.

Alice non la riconosceva, non avendola mai conosciuta non poteva prevedere niente di lei e io rimanevo spiazzato ogni prima volta.

Robert mi vedeva pensieroso. Il rapporto che mi legava a lui era così forte che non avevamo bisogno di parole per capirci. Sapeva, aveva capito, come anche Alice.

<< Cosa farai ora? >> mi chiese lui, attirando gli sguardi di tutti. Non aveva parlato con la mente perché voleva che tutti ci sentissero. Questa cosa non poteva rimanere un mistero.

Sospirai. << non ne ho idea >>

<< non riuscirai a starle lontano, lo sai bene anche tu >> mi rimproverò.

<< C’è qualcosa di diverso questa volta Ed. E’ come se qualcuno la proteggesse. E poi in nessuna delle altre vite aveva avuto sorelle. >> si intromise Alice.

<< è vero Ed… e poi non si assomigliano per niente! Helena ha quel non so che … >> di bellissimo, sensazionale, unico.

<< E’ tornata? >> chiese Emm. In altri momenti avrebbe sicuramente fatto delle battute su Rob, questa volta se le risparmiò.

Alice annuì.

<< Chi è questa volta? >>

<< Bella Swan, la figlia dell’imprenditore. >>

Ci furono tante pause. Troppe pause. Robert era immerso nel mondo dei sogni. Alice rivoleva la sua amica. Io ero troppo stanco di fuggire. L’ultima, Sarah, mi aveva visto solo di sfuggita, una volta. È morta sul colpo per strada. Aveva quindici anni.

Dovevo vederla ancora, per capire cosa c’era di diverso. O forse questa era solo una scusa per rivederla ancora.

Intanto eravamo a casa.

<< riunione di famiglia! >> gridò Alice per farsi sentire anche da Carlisle ed Esme, anche se non ce n’era affatto bisogno.

Incominciammo a camminare verso la sala da pranzo, verso il tavolo rotondo. Ci sedemmo in cerchio.

<< è tornata >> esordì Alice, facendo calare un silenzio tombale. Ma nella mente era un’altra cosa. Pensieri su pensieri.<<  ma il problema di fondo è un altro. C’è qualcosa di diverso. Ha una sorella e sembra molto diversa dalle altre volte. Ed ci ha perfino parlato ma non è successo nulla. >>

<< è strano Alice, ma non posso capire nulla se non so niente altro. >> Vedevo la profonda preoccupazione di Carlisle.

<< tutto quello che so Carlisle è che è la figlia di Charlie Swan, Bella, che ha sedici anni e che è sicuramente lei. Ha le stesse caratteristiche di tutte le volte. >> quegli occhi … parlarne era un colpo all’anima. Se ce l’avessi, un’anima.

<< Io propongo di aspettare, per capire di più e per esserne davvero certi >>

<< Ma Carlisle… >>

<< Alice, so quanto le vuoi bene, ma è la cosa migliore. Dobbiamo essere scrupolosi, ne va di mezzo una vita >> sentivo la sua paura, come se fosse mia.

<< e se fosse davvero lei? >>

<< Abbiamo promesso di proteggerla, sempre e da qualunque entità volesse fargli del male >> ci ricordò Carlisle. Era stata la sua prima madre a farmelo promettere migliaia di anni fa, dicendo che lei era troppo speciale per rimanere sola. Non capii la verità di quelle parole fino a quando morì tra le mie braccia.

Vederla morire la prima volta mi aveva distrutto. Lei era la mia luce e da solo brancolavo nel buio. Isa… pensavo di averla persa per sempre. Poi un giorno, decadi dopo, l’ho incontrata, in un mercato ad Alessandria, vicino a dove mi nascondevo. Avevo perso la mia guida e mi cibavo di umani. Cattivi, ma pur sempre uomini. Era una delle ancelle di Cleopatra. Vederla mi aveva scioccato e se avessi potuto piangere lo avrei fatto. In quel momento ho capito che sua madre mi aveva nascosto qualcosa, qualcosa di veramente importante. Lo osservata da lontano per anni, un giorno presi coraggio e mi avvicinai. Riuscii solo a sfiorarle la mano prima che lei cadesse paralizzata al suolo. Il mio io era devastato da tutte quelle morti, fino a quando ho incontrato Carlisle, almeno mille anni dopo, che è stata la mia guida, il padre di cui avevo bisogno.

<< ma che tipo di entità? Che cosa ci può essere di più pericoloso di noi?>> erano domande che mi accompagnavano dalla sua prima morte. Ho sempre creduto che si riferisse a me. Ma l’ultima vita mi aveva fatto cambiare idea.

<< Fa parte del soprannaturale come noi, magari potrebbe riferirsi ai Volturi >> ipotizzò Robert, mio “fratello”. Mi faceva ridere pensare a lui così. Certo il sangue ci univa, ma lui era solo un mio lontano discendente, molto più giovane di me. Il destino gli ha fatto incontrare i Cullen e lui si è unito a noi senza indugi, forte del legame che io creavo con la sua vecchia famiglia.

<< Non credo, perché mai i Volturi dovrebbero farle del male? >> Chiese Esme.

<< Perché è unica. Minaccia il loro potere. >> era Rosalie che parlava. Capimmo tutti la verità di quelle parole.

<< Non credo Rosalie. Bella ha sempre mantenuto l’anonimato, sono quasi certa che non sanno della sua esistenza e poi nessuno di noi li ha incontrati dalla sua prima vita >> rispose Esme. Edward non resisterà di nuovo. Sono tanto in pena per te, lo sai vero? Le annuii. Il dolore al petto mi uccideva, sebbene non avessi un cuore che batteva, sembrava che la mia vita stesse finendo un’altra volta.

Avevo paura. Paura che tutto finisse come le altre volte.

<< Sono d’accordo con Carlisle. >> era Jasper che parlava. << dobbiamo aspettare.>>

<< Ragazzi, mi fido di voi. Cercherò di conoscerla meglio. Alice… >> acconsentivo. Conoscerla significava affezionarmi, affezionarmi significa morire un’altra volta quando lei mi avrebbe abbandonato. Lei annuii. L’avrebbe controllata ogni istante.

<< descrivetemi questa sorella >> chiese Carlisle.

<< è una forza della natura. Liscia, occhi verdi, capelli color caramello, alta e slanciata. >> ed è dolce, bellissima, solare, orgogliosa e testarda. Robert si stava innamorando di Helena. Quando ti innamori, è per sempre. Soprattutto per la nostra natura.

C’è qualcuno che si è innamorato qui! Alice lo guardava di traverso.

Jasper sorrideva sornione.

Si è innamorato! Che cosa spettacolare. I pensieri di Carlisle ed Esme erano in linea.

Siiiiiii qualcun altro da prendere in giro! Il solito Emmett.

Ed io, che ne pensavo? Speravo solo che lui non soffrisse come avevo sofferto io.

<< okay, allora la riunione è rimandata a quando si saprà di più su Bella. >> prima che sia troppo tardi, spero. Tutti ci alzammo all’unisono.

Carlisle era il nostro capoclan, ma più che un capoclan era un padre, una guida, un esempio da imitare. Carlisle è ciò che c’è di buono e bello in questo mondo. Non è possibile credere che lui non abbia ne un’anima e ne qualcuno che lo aspetta lassù. Senza di lui io, Robert, Esme, Rosalie, Emmett, non saremmo qui. Io brancolerei nel buio totale.

Tornammo a fare ciò che era per noi solito fare. Alice si mise al computer a disegnare un modello di abito. Ormai era così stanca dei vestiti creati da altri, seppur bellissimi, da creare lei stessa i suoi. A tempo perso …

Jasper e Emmett guardavano una partita di rugby e si divertivano un mondo ad insultare la lentezza dei giocatori che poi venivano placcati e magari si spaccavano qualcosa.

Carlisle aveva la testa in un grosso libro, probabilmente di medicina e probabilmente l’ennesimo libro di oggi.

Esme dipingeva un bellissimo paesaggio, caldo e soleggiato. Il tipo di paesaggio che potevamo vedere dal vivo solo sull’isola Esme.

Robert andò a fare un giro fuori, tanto per passare il tempo.

Rosalie, be’ era Rosalie. Andò a sistemare la sua gigantesca cabina-armadio nella stanza sua e di Emmett. Come se non fosse già immacolata.

E io? Io mi misi al piano a suonare. Suonai la canzone dedicata a Esme e la ninna nanna che avevo scritto per Bella, vite fa.

Passarono ore, credo. Erano quasi le due di notte. Nulla era cambiato in casa. Ma fuori, qualcosa era diverso. Si avvicinava una presenza. Un odore che non conoscevo. E se fossero i Volturi?

E fu lì che apparì, di fronte a noi.

<< Carlisle, ti prego! Devi aiutarmi! >> 

 

NOTE DELL'AUTRICE

ecco a voi il POV Edward. Quelli in corsivo sono i pensieri di chi gli è intorno. Si spiega qualcosa in più della storia con Bella, che dura da un bel po'!

Ma chi è che minaccia Bella e soprattutto chi è la persona che è apparsa magicamente a fine capitolo?

Fatemi sapere tutte le vostre ipotesi, chissà se non ve le confermi... 

Un bacione 

ese96

   
 
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