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Autore: whiteangeljack    20/11/2015    1 recensioni
È solo un battito di ciglia.
Un istante e sei di nuovo lì, su quel ponte. Le stai accarezzando la fronte, il vento che le sfiora i capelli in una tenera carezza di addio. Chiudi gli occhi ricacciando l’immagine di quei momenti sempre più in fondo, scavando nella carne una tomba in cui seppellire il dolore troppo grande della sua perdita. Seduta al centro del tuo petto, tra le tue costole, l’oscurità ridacchia compiaciuta. Ha piccole dita scheletriche e artigli spuntati che rimestano impietosi nelle piaghe della tua coscienza.
Il viaggio di Killian verso l'oscurità in sette shot.
Possibili spoiler dalla 5x08 in poi.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Rebirthing
Autore: whiteangeljack
Fandom: Once upon a time
Personaggi: Killian Jones, Milah
Genere: Angst
Rating: Giallo
Word:432
Disclaimer: “Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà della ABC che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione appartengono solo a me.” 




Rebirthing

I lie here paralytic
Inside this soul
Screaming for you 'til my throat is numb
I wanna break out I need a way out
I don't believe that it's gotta be this way
The worst is the waiting
In this womb I'm suffocating

Feel your presence filling up my lungs with oxygen
I take you in
I've died

 Skillet



 
Davanti allo specchio un uomo, dietro…

Dietro?

“E quello cos’è?”

Milah inclina la testa di lato, indicandoti il collo.
Ti volti. Il tuo sguardo incredulo incontra i suoi occhi, due polle di un azzurro così familiare da farti quasi male. Poi si posa su di lei. È bella, mille volte più bella di come la ricordassi. Ha i fianchi morbidi, i capelli lasciati sciolti sulle spalle le colano sul petto in tante piccole volute di inchiostro nero.

“Milah.”  

Indossa ancora quel vestito. Il sorriso sul suo volto si incrina quando la prima lacrima ti riga il volto, furtiva, portando via l’unica goccia di luce che teneva ancora accesi i tuoi occhi gelidi e cerchiati.
Freddo.
Sussulti. La linea delle spalle si irrigidisce quando le sue piccole dita pallide ti sfiorano. Lo sguardo di Milah indugia nel tuo per qualche istante, i polpastrelli che ripercorrono esitanti la lunga cicatrice slabbrata lasciata da Excalibur. È un marchio, il patto che la morte ha voluto imprimere sulla tua pelle d’alabastro perché neanche il sangue potesse lavarlo.

 “Che cosa ti ha fatto?” mormora.

La sua voce è un soffio, un ansito leggero e appena udibile. È bella la tua Milah, eterea e imperturbabile come una statua greca. Eppure…eppure qualcosa rovina la sua immagine.
Quegli occhi. Intrecci le tue dita alle sue, sulle labbra un sorriso vuoto che l’oceano del suo sguardo spazza via in un istante.

“Che cosa ti ha fatto?” ripete, stavolta a voce più alta.

 Inspiri e l’aria che inghiotti non è ossigeno ma terrore puro. Rabbia. Paura. La sua paura.

“Non è nulla.”

Il suo corpo è freddo. Il ricordo è come una folgore improvvisa e bruciante che ti fa crepitare le ossa
È solo un battito di ciglia.
Un istante e sei di nuovo lì, su quel ponte. Le stai accarezzando la fronte, il vento che le sfiora i capelli in una tenera carezza di addio. Chiudi gli occhi ricacciando l’immagine di quei momenti sempre più in fondo, scavando nella carne una tomba in cui seppellire il dolore troppo grande della sua perdita. Seduta al centro del tuo petto, tra le tue costole, l’oscurità ridacchia compiaciuta. Ha piccole dita scheletriche e artigli spuntati che rimestano impietosi nelle piaghe della tua coscienza.

“Killian…”

Riapri gli occhi. Sei di nuovo solo, stretto nel buio della stanza a cullare le briciole del tuo cuore a pezzi. Credevi di averlo imparato: i sentimenti aprono buchi nell’animo che indeboliscono e poi spezzano. I sentimenti uccidono.
Sorridi, un gesto senza labbra.
Dall’altro lato dello specchio un dio ti osserva, compiaciuto.
Il destino ha un gran senso dell’umorismo.

 





Noticine:
Ok, so di essere mancata per un pezzo e soprattutto so di essere tornata distribuendo gratuitamente angst a tutti voi. Mi dispiace. Mi dispiace infinitamente ma la colpa di tutto ciò è della ABC!
Seriamente: shame on you all!!! Non posso, non riesco nemmeno a concepire l'idea di dover attendere un'altra settimana per vedere il seguito della serie... Anyway, ci tenevo a ringraziare personalmente Vals93 ed eleCorti per le recensioni alla mia scorsa storia. Sono desolata per non avervi risposto ma ero in eremitaggio senza wifi. Detto questo, mi auguro che la shot vi sia piaciuta e che continuerete a seguire le varie pubblicazioni della raccolta. Siete liberi di farmi sapere che ne pensate e di suggerirmi qualsiasi idea! Insomma, alla prossima!!!

 
  
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