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Autore: VampireAddicted    22/11/2015    1 recensioni
"Si trovava ancora dentro la caverna ma piano piano stava riuscendo ad avvicinarsi al limite, alla salvezza, o almeno così sperava. Tutto dipendeva da quanti minuti di sole gli rimanessero, forse sarebbe riuscito a raggiungere gli altri se avesse corso abbastanza veloce. [...] Due di loro si staccarono appena percepita la presenza di qualcun altro nello spiazzale dove stavano banchettando, un uomo e una donna che in pochi istanti si avvicinarono evitando abilmente gli attacchi dei due."
La storia inizia alla fine di Shadow Kiss e analizza quello che potrebbe succedere se Rose fosse tornata indietro per salvare Dimitri aiutata da dei misteriosi nuovi personaggi.
Entrate e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20
 
È passato un mese dal nostro arrivo a New Orleans e sono esausta, gli allenamenti sono stati così pesanti e frequenti che quasi non ho nemmeno il tempo per respirare, gli allenamenti dei moroi non sono da meno ovviamente, soprattutto quelli riguardanti il combattimento corpo a corpo, ma i miei fortunati amici con lo spirito hanno la facoltà di saltare alcune delle lezioni di magia per evitare di peggiorare la loro pazzia prima che tutto sia pronto per l’esperimento con i talismani.
Devo ammettere che tutti questi sforzi stanno dando i loro frutti, ho notato sia personalmente che negli altri un grande miglioramento nel combattimento e persino i moroi non se la cavano male, anche se sono ancora lontani dalle capacità di un guardiano, ma ciò non vuol dire che mi fa piacere tornare in camera stremata ogni sera senza neanche avere la forza per cambiarmi o fare una doccia.
Questo non è l’unico lato negativo comunque, tra gli allenamenti e il sonno non abbiamo avuto tempo di sviluppare un piano contro i vampiri prima che inizino ad assorbire i poteri dei moroi, sempre che non lo abbiano già fatto, e inizio a pensare che questo fosse intenzionale: stremarci così da impedirci di agire in alcun modo, ho così poco tempo che non passo del tempo al di fuori dagli allenamenti con i miei amici e Dimitri praticamente da quando sono arrivata qui.
Ma oggi ho intenzione di cambiare le cose, non posso fare molto per i miei amici in quanto sarebbe troppo sospetto assentarci tutti insieme ma ho intenzione di passare l’intera giornata con Dimitri fregandomene di qualsiasi dovere per almeno un giorno.
L’unico problema è che lui non ne è ancora a conoscenza e potrebbe essere difficile convincerlo ad essere imprudente per una volta, per rendere il tutto più semplice sono uscita di mattina presto e ho aspettato davanti alla sua porta fino a quando ho sentito il rumore dell’acqua della doccia, utilizzando le chiavi che ho rubato ieri sera mi intrufolo nella sua stanza e mi spoglio rimanendo in intimo, per poi sedermi nel letto aspettando che esca dal bagno cercando di mettermi in una posizione sexy.
Devo esserci riuscita perché, quando dopo un po’ torna in camera, con un solo asciugamano legato in vita, rimane a bocca aperta appena nota la mia presenza così mi alzo andandogli incontro. Appena sono abbastanza vicina lui si avventa sulle mie labbra con passione e io rispondo altrettanto ferocemente, mi è mancato troppo in questo mese, più di qualsiasi altra cosa.
-Devo intuire che hai apprezzato la sorpresa- gli sussurro all’orecchio appena ci stacchiamo in cerca di aria, sentendo la sua erezione spingere contro la mia gamba, e lascio correre le mie mani lungo il suo petto nudo per poi scendere e afferrarlo. Nel momento in cui lo tocco la calma finisce e lui mi spinge verso il muro dietro di lui e con frenesia ci amiamo come se non ci fosse un domani, quando arriviamo all’apice ci scambiamo un dolce bacio in contrasto con la passione appena traspirata e rimaniamo abbracciati in silenzio per alcuni minuti godendoci il momento.
-Come hai fatto ad entrare? – mi chiede lui dopo un po’.
-Ho rubato le chiavi della signora delle pulizie, come hai intenzione di continuare la giornata? Sgattaioliamo fuori e facciamo un po’ i turisti o rimaniamo in camera ancora un po’? – gli rispondo io, con tono malizioso verso la fine.
-Credo che sia meglio aspettare che gli allenamenti inizino così daremo meno nell’occhio-risponde lui lasciando lievi baci per tutto il mio viso e poi sul collo.
-Compagno, non me lo sarei mai aspettato da te- gli rispondo io ridendo, non che potrei essere più d’accordo con lui. Mi spinge verso il letto ma prendo il controllo e lo faccio sedere, sedendomi a cavalcioni su di lui; le nostre intimità si scontrano facendoci sospirare, un sospiro che viene smorzato dal nostro dolce bacio.
Questa volta la prendiamo molto più lentamente, ci veneriamo a vicenda e proprio quando lui sta per entrare in me qualcuno bussa alla porta facendomi imprecare a bassa voce.
-Belikov sveglia, c’è una riunione importante a cui ci è stato chiesto di partecipare- urla attraverso la porta mia madre, non riesco a crederci.
-Il tempo di prepararmi e arrivo, aspettami all’ingresso- risponde lui serio cercando di non far trapelare niente dalla sua voce.
-Chiama anche Rose visto che ci sei, la sua presenza è richiesta- dice lei anche se capisco dal suo tono che immagina che fossi con lui, aspetto di sentire il rumore dei passi che si allontanano prima di parlare.
-È possibile che non c’è un giorno senza drammi? Volevo solo passare la giornata con te ma a quanto pare è troppo da chiedere- mi sfogo delusa, avevo pianificato tutto considerando ogni problema tranne che una riunione improvvisa porti mia madre ad interromperci.
-Mi dispiace, vedremo di provare un altro giorno- rispose lui cercando di consolarmi, senza avere troppo successo.
Ci rivestiamo silenziosamente e andiamo ad incontrare mia madre all’ingresso senza curarci troppo di essere visti, i corridoi sono deserti visto che tutti sono agli allenamenti e mia madre è la prima persona che incontriamo. Ci dirigiamo verso il luogo di incontro con gli altri e lungo la strada ci spiega che neanche lei sa di cosa si tratta, i vampiri hanno solo fatto un elenco di nomi, che corrispondono ai migliori dhampir dell’allenamento avanzato, e detto il luogo di incontro. All’interno della stanza che sembra essere uno studio ci sono una ventina di guardiani contando noi, Elizabeth e Michal con una espressione seria che non promette nulla di buono.
-Ora che siamo tutti qui possiamo darvi la brutta notizia, una delle vostre scuole in America verrà attaccata stasera. Abbiamo deciso di testare le vostre capacità sul campo in modo che potrete contemporaneamente dare una mano ai guardiani del posto, non siete obbligati ad andare ovviamente vista la pericolosità dell’operazione- espone Michal, circa una settimana dopo il nostro arrivo gli attacchi in Russia erano ripresi diventando più frequenti e in poco più di due settimane hanno attaccato con successo tutte le scuole rapendo un totale di 300 moroi.
-Se sappiamo dove attaccheranno perché non evacuiamo la scuola prima che venga attaccata? Abbiamo già visto che non attaccano comunità minori quindi sarebbe abbastanza suddividere gli studenti nei vari stati dell’America- mia madre è la prima a parlare offrendo un buon punto, per gli attacchi in Russia non sapevamo la località in tempo per poter intervenire ma ora abbiamo tutto il tempo per minimizzare i danni.
-Perché questo li allarmerebbe e scoprirebbero di avere una talpa interrompendo le comunicazioni con persone non strettamente fidate, purtroppo la nostra spia non rientra tra queste. L’unica cosa che possiamo fare senza insospettirli è mandare dei rinforzi, pochi in modo da non dare nell’occhio ma abbastanza preparati da fare la differenza- risponde lui azzittendo tutte le proteste. Dopo averci dato qualche altro dettaglio sull’operazione ci lasciano andare per prepararci per il viaggio, io corro ad avvisare Lissa e gli altri che si trovano tutti alla lezione di combattimento.
Non ho molto tempo, visto che l’aereo decolla in meno di mezz’ora, quindi riassumo velocemente cosa ci hanno detto e Lissa si lamenta del fatto che vorrebbe venire anche lei a dare una mano, malgrado le difficoltà si sta impegnando moltissimo, soprattutto nel combattimento corpo a corpo che è un’assoluta novità per lei. Promettendo di andarli a cercare non appena torno dalla battaglia passo velocemente dalla mia stanza per prendere un cambio e dei vestiti più comodi per combattere e poi mi dirigo verso il giardino, che è stato trasformato in una pista d’atterraggio dove tra non molto dovrebbe arrivare il jet privato che useremo per spostarci.
Il viaggio è tranquillo malgrado la tensione sia palpabile e lo passiamo per lo più a pensare ad una strategia in modo da difendere più persone possibili.
L’attacco è atteso subito dopo il tramonto, infatti la nostra supposizione sulla vulnerabilità dei vampiri al sole non era del tutto sbagliata: sembra che solo Elizabeth, Michal e pochissimi altri vampiri al di fuori del loro gruppo ne sono immuni e questo dovrebbe essere un grosso punto a nostro favore.
Al termine dei preparativi ci restano solo poche ore di sole che decido di sfruttare per dormire, durante la permanenza a New Orleans ci siamo riabituati agli orari umani e sono già esausta e sicuramente non in condizione di battermi. A venirmi a svegliare è mia madre, dovremo coprire la stessa zona quindi andiamo insieme. Manca meno di un’ora al tramonto e tutti gli studenti sono già al sicuro all’interno degli edifici. Tre livelli di protezione sono stati pianificati: il primo all’ingresso della scuola e ai confini che ha lo scopo di tenere fuori quanti più vampiri possibili, uno intermedio che ha lo scopo più che altro di tenerli lontani dagli edifici e di rallentarli e infine quelli subito fuori e dentro gli edifici; noi facciamo parte, insieme ad un altro paio di guardiani, di una delle zone del livello intermedio.
Come con gli strigoi gli unici metodi che possiamo usare per ucciderli sono un paletto nel cuore e la decapitazione, però a differenza degli strigoi la magia impregnata nell’oggetto non gli fa effetto e possono quindi disarmarci senza problemi se ne hanno l’occasione; fortunatamente una buona parte della prima settimana degli allenamenti si è concentrato sui modi per evitare di essere disarmati. I guardiani locali non hanno questo vantaggio ma grazie ai consigli che gli abbiamo dato appena arrivati sono sicuramente più preparati dei guardiani delle altre scuole.
Pochi minuti dopo la totale scomparsa del sole l’allarme suona avvisandoci dell’inizio della battaglia, in lontananza si possono udire i rumori dello scontro e non posso fare a meno di preoccuparmi per Dimitri che è in prima linea come al solito, avrei voluto esserci anche io ma mia madre me lo ha vietato categoricamente dicendo che avrebbe solo distratto entrambi. In parte ha ragione perché non credo sarei riuscita a concentrarmi ma non sapere nulla non è meglio, il ricordo del terrore che ho provato poco più di un mese fa quando pensavo che l’avessero preso ancora troppo recente per essere dimenticato.
Dopo circa dieci minuti i primi vampiri arrivano verso di noi, considero un segno positivo che ci abbiano messo tanto per arrivare visto la poca distanza dal cancello, forse non siamo tanto senza speranza quanto pensavamo. Coordinandoci come gruppo cerchiamo di creare una barriera umana impedendogli di avanzare, il vampiro che ho di fronte sembra abbastanza inesperto e riesco ad evitare facilmente i suoi attacchi e dopo un paio di minuti giace a terra e sono pronta a passare al prossimo che sfortunatamente non è così facile da battere. Sempre più vampiri stanno arrivando verso di noi e essendo tutti occupati nella battaglia molti riescono a superarci direttamente, più interessati ai moroi che a noi. Cercando di non pensare a quello che starà succedendo all’ingresso mi concentro sul mio avversario, il suo stile di battaglia mi ricorda molto quello di Michal per la sua precisione nei movimenti e cerco di fare lo stesso che ho fatto durante il test contro di lui: reagisco inaspettatamente ad un suo attacco, invece di sfruttare l’apertura che però avrebbe potuto utilizzare per disarmarmi gli passo sotto le gambe per poi rialzarmi subito e colpirlo da dietro. L’effetto sorpresa e la velocità dei miei movimenti mi permettono di conficcare il paletto nel cuore da dietro per poi estrarlo immediatamente e rivolgere le mie attenzioni ad un vampiro vicino che stava per superarmi. Quest’ultimo invece di rispondere all’attacco cerca di evitarmi e mi ritrovo quindi ad inseguirlo, capendo che non ho molte speranze di raggiungerlo se inizia ad utilizzare la sua piena velocità prendo una spada vicina che era stata utilizzata da un guardiano, ormai morto, per decapitare uno di loro e la lancio con forza, sperando di incapacitarlo così da poterlo finire e tornare indietro. La spada lo colpisce alla gamba fermando la sua corsa, mi affretto a raggiungerlo sapendo che i vampiri guariscono molto velocemente e lo finisco. Subito dopo aver ripreso il paletto e la spada che potrebbe essere utile successivamente mi rigiro intenzionata a tornare alla mia posizione ma trovo due vampiri a pochi centimetri da me. Mi sono allontanata troppo dagli altri per sperare di ottenere aiuto quindi non mi resta che tenerli occupati per più tempo possibile, provo a riutilizzare la tattica di prima con la spada ma stavolta sono troppo vicini e prendendola dall’altra estremità la spezzano facilmente. Butto via quello che ne rimane e inizio a schivare i loro colpi indietreggiando, sperando che non si accorgano che sto cercando di ritornare nella zona dove si trovano gli altri guardiani.
Sfortunatamente dopo non molto si stancano delle mie tecniche di evasione e uno dei due si sposta velocemente dietro di me facendomi inciampare da dietro, non ho il tempo di rialzarmi che i due mi sono addosso. Mi rendo conto che sono ormai spacciata e mi do della stupida da sola per la mia solita impulsività, l’avrei dovuto lasciare andare e tenerne occupati altri alla postazione invece di rincorrerlo. Penso a tutte le persone a cui tengo, a quanto soffriranno per la mia impulsività e per un momento mi dico che non posso arrendermi così, non sarebbe giusto nei miei e nei loro confronti. Cerco di sfuggire alla loro presa proprio mentre uno dei due conficca i canini sul mio collo, la sensazione è molto simile a quella con i moroi, solo amplificata per dieci, non mi ricordo più dove sono o cosa dovevo fare.
Improvvisamente il piacere si interrompe e sto quasi per protestare aprendo debolmente gli occhi quando mi ricordo dove sono, davanti a me i due vampiri stanno bruciando e qualcuno mi tira dal braccio per evitare di farmi rimanere invischiata nell’incendio. Ancora stordita dal morso mi giro e quasi credo di avere le allucinazioni quando mi ritrovo Annika accanto, il suo viso illuminato dalle fiamme.
Non ho il tempo di dire niente che mi trascina via prima che altri vampiri si avvicinano, io ancora troppo stordita per reagire mi lascio trasportare e anche se a fatica cerco di riprendere la lucidità necessaria per valutare la situazione. Sarei morta se non fosse stato per un improvviso salvataggio da parte di Annika, che fatico ancora a credere sia qui, per non parlare di come ha dato fuoco senza difficoltà a due vampiri riuscendo a non colpirmi. Niente ha senso, anche se probabilmente tutta questa confusione è anche dovuta agli effetti residui delle endorfine del morso, il che mi ricorda la ferita ancora aperta che ho nel collo. Porto una mano e fin troppo sangue sta fuoriuscendo, notando il mio movimento mi rassicura che guarirà presto da sola e ci fermiamo finalmente, apparentemente arrivati a destinazione: una baracca nascosta nel bosco che circonda la scuola, probabilmente casa di un guardiano di qualche genere, evidentemente abbandonata. Apre la porta con un calcio e mi fa accomodare nel polveroso letto, successivamente strappa un pezzo di stoffa dal suo vestito e me lo lega al collo per fermare l’emorragia, vorrei tanto chiederle spiegazioni ma appena l’adrenalina si esaurisce del tutto cado nel letto stremata addormentandomi immediatamente.
Al mio risveglio delle lame di luce filtrano dalle fessure nelle finestre e ci metto un paio di secondi per ricordarmi cosa è successo, ma quando lo faccio scatto in piedi rendendomi conto che la battaglia deve essere ormai finita e tutti saranno preoccupati per me. Annika appena si accorge del mio risveglio si avvicina invitandomi a stendermi in quanto sono ancora un po’ debole.
-Come hai fatto? Li hai bruciati in pochi secondi- le chiedo incredula, ricordandomi una delle perplessità della sera precedente.
-La mia famiglia mi ha istruito ad usare i poteri a dovere, con tutti i pericoli che siamo costretti ad affrontare è l’unico modo per sopravvivere- risponde lei con un velo di tristezza e mi pento subito di aver fatto riaffiorare brutti ricordi.
-Come mai sei andata via in Russia? Saresti potuta venire con noi- chiedo sperando di cambiare argomento.
-Non volevo mettervi in pericolo, non sono stata completamente onesta con voi ma non sapevo se potevo fidarmi. I vampiri che hanno ucciso i miei genitori non l’hanno fatto per caso, ci stavano cercando e ora stanno cercando me. Quando ho capito che la Russia non era più un posto sicuro mi sono spostata qui con la protezione di una vecchia amica di mia madre ma mi hanno trovato anche qui- risponde lei piangendo verso la fine, mi avvicino a lei sperando di consolarla e mi trattengo dal chiederle subito perché la stanno cercando.
-Cosa vogliono da te? – chiedo alla fine dopo un po’, vorrei darle più tempo per essere più delicata ma non c’è tempo da perdere, devo tornare dai miei amici; ma non prima di aver scoperto la verità su di lei.
-È una storia lunga, riassumendo la mia famiglia conserva da secoli un segreto che è molto scomodo ai vampiri per i loro piani attuali. Vorrei tanto raccontarti tutto ma devi tornare prima che i superstiti tornino a New Orleans- risponde lei sollevandosi appena con una nuova determinazione negli occhi.
-Non capisco, come fai a sapere che devo tornare a New Orleans? –chiedo io sospettosa, potrebbe averglielo detto la persona che la ospitava qui ma inizio a chiedermi quante cose che non dovrebbe sapere in realtà sa.
-Quella volta in Russia mi sono avvicinata alla scuola con un compito preciso, volevo scoprire quanto Elizabeth e Michal sanno di questi attacchi e dovevo essere certa che non erano coinvolti, loro sono le persone che più di tutti vogliono questo segreto sepolto per sempre e hanno tentato più volte a fare fuori la nostra famiglia, negli anni abbiamo imparato ad evitarli ma ora qualcosa è cambiato, anche gli altri vampiri vogliono che il segreto rimanga tale e hanno iniziato a darci la caccia pure loro, riuscendoci. Ho trovato quindi un modo per cambiare aspetto e leggere i pensieri e mi sono infiltrata a scuola, sperando che qualcuno con delle informazioni mi trovasse così da scoprire qualcosa di più su cosa stava succedendo-.
-Perché mi stai dicendo tutto questo ora? – chiedo incredula, non avrei mai immaginato un piano del genere.
-Perché ho finito le mie opzioni, tu sei la mia unica speranza. Non so perché, non sono riuscita a leggere la tua mente e sei riuscita a vedere il mio vero aspetto, sei l’unica che può conoscere la verità senza offrire su un piatto d’argento le informazioni ai miei nemici. Non ho il tempo di spiegarti tutto ma tieni questo, troverai le risposte a tutte le tue domande- mi risponde porgendomi un vecchio libro che ha l’aspetto di un diario, per poi aggiungere: -devi però assicurarmi che non dirai a nessuno tutto quello che ti ho detto oggi e quello che leggerai nel diario, la tua mente è l’unica al sicuro. Ti prego, ne dipende la mia vita-.
Rimango senza parole per un minuto rendendomi conto dell’importanza della situazione, tutto questo sembra surreale ma allo stesso tempo ho sempre sospettato che i due nascondessero qualcosa e sospettavamo già la pericolosità della lettura nel pensiero.
-Cosa vuoi che faccia con queste informazioni allora? –rispondo io, accettando la responsabilità.
-Trova un modo di liberarti di loro ma soprattutto evita che i moroi cadano in mano di Elizabeth, se riesce a trovare un modo per controllarli tutto sarebbe perduto. Ora devi andare, se ti chiedono chi ti ha salvato rispondi che sei svenuta per la mancanza di sangue e quando ti sei risvegliata non c’era più nessuno, mi raccomando neanche Dimitri può sapere la verità- risponde lei infine aiutandomi ad alzarmi e accompagnandomi vicino al limite del bosco, la abbraccio per salutarla sperando di riuscire a confortarla prima di girarmi e proseguire alla ricerca degli altri guardiani, sperando che siano sopravvissuti.

Note autrice:
Eccomi qui con il nuovo capitolo, spero che le persone a cui mancava Dimitri siano felici di questo inizio di capitolo; anche se ad essere sincera erà già scritto e non ho modificato niente, quindi siete state fortunate.
So che non è tantissimo ma come ho detto a chi ha sollevato la questione mi viene difficile trovare lo spazio per loro con tutte le cose che devono ancora succedere senza fare diventare la storia infinita, in ogni caso in futuro cercherò di dargli quanto più spazio possibile, anche a discapito della trama. Vi anticipo che il prossimo capitolo non ha molto Romitri per motivi di trama ma quello successivo spero basti per compensare. 
Ora arriviamo al momento delle brutte notizie, i capitoli pronti sono quasi finiti: infatti sto al momento scrivendo il capitolo 23, che spero di finire oggi, e malgrado ho delle idee abbastanza chiare per i capitoli successivi temo che sarò molto lenta a scriverli, soprattutto perché si avvicina il periodo degli esami. Putroppo questo vuol dire che gli aggiornamenti saranno più lenti del solito, spero comunque di potermi portare avanti nel periodo natalizio ma tutto dipende dall'ispirazione.
Detto questo spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ci sono tante novità e elementi importanti per lo sviluppo della trama e mi piacerebbe davvero molto sapere cosa ne pensate. Non esitate a lasciare una recensioni con il vostro parere sul capitolo o le vostre teorie sul futuro, sarò felicissima di leggerle e rispondere :D
A presto
VampireAddicted 
   
 
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