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Autore: Arvati77    22/11/2015    1 recensioni
"...Tante volte mi sono chiesta quale potesse essere il mio destino...
Il mio nome è Reika Miura. Ho sedici anni appena compiuti. Sono cresciuta in una famiglia di cacciatori di vampiri, membri di rilievo dell'Associazione Hunter. Sono stata addestrata a questo, fin da bambina, eppure dentro di me ho sempre sentito che qualcosa non andava, che la mia stessa esistenza recava con sé un mistero..."
Libero rifacimento dell'anime di Vampire Knight, puntata per puntata. Ritroverete tutti i protagonisti che conoscete e con loro dei nuovi personaggi grazie ai quali la storia si diramerà in situazioni inedite ed inaspettati risvolti (e per chi ama il disegno, ci saranno anche delle fan art).
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXVII

"Per la prima volta i miei occhi di vampiro catturano la luce del giorno..."
Questo pensa Yuki, mentre tra i rami degli alberi filtrano i raggi del sole. Un nuovo giorno... una nuova vita...
"Il sole si è ormai alzato all'orizzonte. Dobbiamo rientrare prima che arrivi Kaname." fa notate Aidoh, che non ha lasciato da sola la giovane nemmeno per un attimo nella lunga notte appena trascorsa.
"Va bene." risponde lei, ma qualcosa all'improvviso la turba profondamente:
"Ho sentito odore di sangue... del sangue di Kaname.".
Yuki si guarda intorno preoccupata.
"Sei diventata sensibile a tante cose." rimarca Hanabusa "Ma ora torniamo. Kaname sarà in pensiero.".
"Sì, lo so. Ma avverto una presenza malefica. Ho l'impressione che mi voglia attirare a sé. Sento che si avvicina."
E intanto si stanno muovendo verso il Collegio numerosi vampiri seguaci di Rido, attratti dal richiamo del loro signore...

Nei pressi del Dormitorio Sole, Kaien Cross confida le proprie preoccupazioni a Yagari, Saya e Ryobe:
"Purtroppo in questo Collegio non si respira più il clima sereno che c'era una volta.".
E per il bene degli studenti della Day Class, prende una radicale decisione:
"Dobbiamo avvertire gli allievi. Voglio che tornino a casa!".
Così, sotto la supervisione dei membri della Night Class, i componenti della classe diurna vengono riuniti nel cortile dell'edificio scolastico per essere rimandati immediatamente dalle loro famiglie. In molti si domandano cosa possa essere accaduto, ma nessuna spiegazione viene fornita loro. Devono attenersi a quanto è stato stabilito dal Direttore e seguire le direttive del professore Yagari. Qualcuno tuttavia tarda a lasciare la propria camera. Yori è terribilmente in pensiero per Yuki. Il suo letto è intatto, è chiaro che non ci ha dormito. E allora, dove potrà mai essere finita?
Mentre osserva i suoi studenti radunarsi per lasciare il Collegio, Cross si sfoga con Saya e Ryobe, che insieme a Yagari lo stanno aiutando a tenere la situazione sotto controllo:
"Avessi avuto più tempo sarei riuscito a dimostrare a tutti quanti che esistono dei vampiri in grado di cambiare profondamente la loro natura.".
"E' un peccato che tu non abbia realizzato il tuo grande obiettivo." ammette Ryobe.
"Già... ma non è ancora detta l'ultima parola. Non ancora..."

Ichiru e Ichijo osservano il corpo di Rido che assorbe lentamente il sangue di Kaname. Takuma ad un certo punto distoglie lo sguardo e si avvicina al letto.
"Ora porto via con me Shiki." dice, prendendo in braccio l'amico ancora privo di sensi "Immagino non ci sia più bisogno di lui.".
"Fa' come desideri."
Ichijo se ne va insieme a Senri. Ichiru resta da solo davanti alla bara in cui giace Rido Kuran, prossimo a destarsi. Come se stesse compiendo un sacro rituale, il ragazzo si scioglie i capelli e, stringendo in mano il nastro rosso che li legava, nastro un tempo appartenuto a Shizuka, si prepara a portare a termine l'obiettivo che si è prefissato. 

Gli studenti della Day Class vengono guidati da Kaien Cross e Yagari lungo un percorso sotterraneo. Yori è sempre più preoccupata. Sia Yuki che Reika mancano all'appello e di loro nessuno pare avere notizie. E' evidente che entrambe le hanno nascosto dei segreti e l'hanno fatto per proteggerla. Ma lei non se la sente di abbandonarle così, di andarsene senza nemmeno sapere dove sono e se stanno bene...

Fuori dal Dormitorio Sole, ormai deserto, ci sono Kain e Ruka.
"Ma sarà una buona idea far uscire gli allievi dalla scuola?" si domanda incerta la giovane.
"Il nobile Kaname desidera che proteggiamo gli allievi della Day Class in tutti i modi." afferma perentoria Seiren, uscendo dal Dormitorio dopo averlo perlustrato da cima a fondo.
"Speriamo che facciano in tempo ad andarsene." commenta Akatsuki.
In effetti, il tempo stringe, ed anche il Direttore lo sa bene. I ragazzi della classe diurna vengono condotti fino ad una grande porta di metallo, sulla quale spicca il simbolo del Collegio. Sembrerebbe l'ingresso di un ascensore. Curiosità e preoccupazione crescono di secondo in secondo tra gli ignari studenti.
"Ci siete tutti? Muoviamoci." 
Yagari incita gli allievi.
Ma uno dei capoclasse si fa avanti:
"Aspettate! Mancano ancora alcune ragazze! Che facciamo?!... Eppure mi ero raccomandato che non perdessero tempo...".
Cross e Yagari si scambiano un'occhiata preoccupata. E intanto l'ascensore si mette in movimento da solo... Brutto segno!
"Siamo arrivati troppo tardi!" afferma il Direttore "Raduna gli allievi nell'aula magna. Al resto penso io!".
"D'accordo."
Toga immediatamente porta via gli studenti, mentre Kaien si prepara davanti alla porta dell'ascensore.
"Juri, sono desolato, ma per poter realizzare il tuo sogno e per tener fede all'impegno da me preso..." pensa l'uomo, mentre sfodera la sua affilata spada.

"Ci prenderemo una lavata di testa."
"Gli allievi della Night Class non li vederemo per un bel pezzo! Voglio togliermi questo sfizio."
Due ragazze si aggirano nei pressi del portone d'ingresso della zona riservata alla Night Class. D'un tratto alle loro spalle compare una donna.
"Buongiorno, belle signorine. Le ragazze della vostra età sono così piene di brio di prima mattina. Anch'io ero come voi, tanto tempo fa... per il mio signore.".
In un attimo la sconosciuta arriva ad un passo dalle imprudenti studentesse.
"Voi due sareste un dono davvero ideale." ghigna con occhi vermigli, sfoderando i suoi artigli.
Le malcapitate urlano terrorizzate e, quando la situazione sembra volgere al peggio, in loro soccorso giunge Kain, le cui fiamme inceneriscono la mano della donna vampiro. 
"Akatsuki, colpisci duro. Non avere pietà." dice Ruka, rivolgendosi all'amico "Un vampiro che un tempo era un essere umano... Mi domando chi sarà il suo padrone. Saremo spietati con coloro che osano invadere il territorio del nobile Kaname.".
Un nutrito gruppo di vampiri ex umani circonda Ruka, Kain e Seiren, e loro  ovviamente non si sottraggono allo scontro. Il fuoco di Akatsuki si abbatte sui nemici, così come le affilate lame che Seiren maneggia abilmente. Mentre Ruka sfrutta la sua capacità di entrare nelle menti altrui per spingere gli avversari a uccidersi tra di loro.
Davanti ad un simile terrificante spettacolo, le due studentesse della Day Class, spaventate a morte, cercano di fuggire, ma un vampiro le attacca e stavolta a salvarle è l'implacabile spada di Kaien Cross. Le poverine svengono e Seiren subito interviene per cancellare la loro memoria. Il leggendario cacciatore di vampiri più temuto della storia è dunque tornato. Kain e Ruka lo guardano non nascondendo una certa sorpresa.
"Vi ringrazio. Avete difeso le mie allieve." afferma l'uomo voltandosi verso i giovani vampiri.
"Di niente." risponde Ruka.
"Il peggio arriverà al calar delle tenebre." fa notare Akatsuki "Noi comunque non ci lasceremo sorprendere.".
"Allearsi a dei vampiri per combattere altri vampiri... che ironia..." riflette tra sé Cross.

Yuki, scortata da Hanabusa, fa ritorno nella residenza del Direttore e qui indossa di nuovo la sua divisa e la fascia da Guardiano. 
"Ehi, che cosa pensi di fare?" le domanda Aidoh, mentre la osserva allacciarsi alla gamba la Artemis.
"Qualcosa accadrà e devo cercare di impedirlo."
"Ma se ti succede qualcosa dovrò vedermela con il nobile Kaname."
"E' vero che sono diventata un vampiro, ma sono pur sempre un Guardiano della scuola."
Yuki si mette in tasca la rosa che le ha donato Kaname e poi corre via. E ad Hanabusa tocca inseguirla...

Yori è riuscita a fuggire di nascosto dall'aula magna e si aggira per il parco in cerca delle sue amiche. Ma ecco che un uomo le giunge alle spalle.
"Buongiorno, bella signorina. Io e i miei compagni stiamo cercando un regalo prezioso da portare al nostro amato signore."
Dagli alberi sbucano altri inquietanti individui. La ragazza indietreggia spaventata.
"Chi siete?"
"Saperlo non ti servirà... Credimi!"
Yori è paralizzata dalla paura. Ha puntati contro due occhi minacciosi del colore del sangue e non sa come difendersi. Lo sconosciuto sta per avventarsi su di lei, quando una spessa coltre di ghiaccio lo imprigiona, riducendolo poi in mille pezzi. Fortuna che Aidoh è arrivato in tempo!
"Yori! Come stai? Tutto bene?"
Yuki chiama la sua amica.
"Tu, Yuki... allora..."
Yori è confusa, non capisce cosa sta accadendo. O forse lo intuisce, ma non riesce a crederci.
Altri vampiri si fanno avanti e Yuki sbarra loro la strada, ponendosi a difesa dalla compagna.
"Guardate chi c'è. La principessa dal Sangue Puro."
"Quindi è lei, la principessa."
I nemici comprendono al volo chi hanno davanti. Yuki non mostra il minimo timore.
"Se osate torcere un solo capello a Yori, farete i conti con me."
Ma non appena la giovane prova ad impugnare la Artemis, questa si ribella al suo tocco, emanando delle forti scariche di energia. Yuki è costretta a mollare la presa ed incredula osserva la sua arma che giace a terra. Non la può più usare. Non può più usare la sua Artemis...
I vampiri nemici approfittano del momento per fare la loro mossa, decisi a prendere la vita della principessa per donarla al loro signore e padrone. Aidoh ovviamente è pronto ad intervenire, non si farà certo cogliere in contropiede da avversari tanto scadenti. Ma qualcuno lo precede. Nell'arco di un respiro, con il suo pugnale Reika riduce in cenere gli intrusi. Quindi si avvicina alle amiche.
Yori ora ha capito.
"Yuki... Reika... ma allora voi..."
Yuki si scusa con lei:
"Ti chiedo perdono, cara Yori. Hai visto queste creature che sono appena state ridotte in polvere? Io... noi siamo come loro. Devi aver avuto molta paura. Mi dispiace tanto.".
"Non avremmo mai voluto che rimanessi coinvolta in tutto questo." aggiunge Reika, mortificata.
Ma altri sono i pensieri di Yori, che di slancio abbraccia le compagne:
"Siete delle sciocche! Se mi chiedete perdono con quelle espressioni tristi, fate diventare triste anche me. Ho avuto paura, certo, ma ne avrei avuta di più se le mie amiche fossero sparite all'improvviso e io non ne avessi saputo più nulla...".

Questo abbraccio, questo calore... questa è l'amicizia, la vera amicizia, la stessa che in passato mi legava a Zero, e ad Ichiru. A loro, adesso, cosa mi lega? Ad Ichiru, la disperazione. A Zero, la solitudine. E sono proprio disperazione e solitudine che ci hanno separati... Yori, non sai quanta forza mi dia il tuo affetto. E' anche per questo che non posso arrendermi, che devo andare fino in fondo. 
"Yuki..."
La voce di Kuran. Mi volto e lo osservo. Con il suo regale portamento avanza verso di noi. Il lungo cappotto si muove seguendo il ritmo dei suoi passi.  Ormai ha abbandonato la divisa della Night Class, come se già non ne facesse più parte. Lui è il nobile Kaname, il capostipite della casata Kuran, ed è tornato a vestire i panni che gli competono. Anche se rimane quella tristezza nei suoi occhi... Mi viene da pensare che forse stava maglio quando poteva essere "il capodormitorio Kuran"... Yuki gli si fa incontro.
"Nobile Kaname."
"Non mi aspettavo di trovarti qui fuori."
"Sii sincero. Sta succedendo qualcosa di brutto, vero? Ti prego, voglio saperlo."
"Desidero che ti allontani, è meglio. Non sei ancora sufficientemente stabile."
Kuran vuole a tutti i costi proteggere Yuki, però lei mal sopporta queste sue eccessive attenzioni. La conosco, si sente in gabbia, ed infatti non appena Kaname ordina ad Hanabusa di portarla in un luogo sicuro, lei d'istinto reagisce, opponendosi a tale decisione:
"Aspetta Kaname. Anch'io ho delle persone che desidero proteggere.".
"E come farai senza Artemis? Dimmelo." obietta lui, ed è impossibile ribattere alla sua logica considerazione.
Artemis infatti giace a terra, Yuki non la può impugnare ora che la sua natura di vampiro si è destata, ma ho la netta impressione che nemmeno questo la fermerà. Tuttavia per il momento pare disposta ad assecondare il volere di Kaname.
"Prego, vogliamo andare, principessa Yuki?" la invita gentilmente Aidoh.
Yori si china e raccoglie la Artemis. Dopodiché la restituisce a Yuki riponendola nel fodero di cuoio allacciato alla sua gamba.
"Yuki, qualunque cosa succeda, io sono e rimarrò la tua migliore amica."

Yuki si allontana insieme ad Hanabusa, mentre Yori viene accompagnata da un allievo della Night Class nell'aula magna, dove il resto degli studenti della classe diurna è riunito. Reika si trattiene qualche minuto insieme a Kaname.
"I tuoi genitori sono qui." rivela il Sangue Puro.
"Lo so... infatti sto evitando di incontrarli." ammette la ragazza "Loro vorrebbero proteggermi, ma non possono farlo, e se li vedessi sarebbe tutto più complicato.".
"Ti ho messo in una posizione difficile, e ti confesso che mi dispiace."
"Il capostipite della famiglia Kuran che si dispiace per una ragazzina mezzo sangue?"
C'è una nota di amara ironia nella voce di Reika. Kaname non replica in alcun modo.
"Va bene così." conclude la giovane, abbandonando il tono di sfida usato poc'anzi "Tu hai fatto quello che dovevi fare. Ora tocca a me fare la mia parte. E non fallirò. Puoi starne certo.".
Ciò detto, Reika si muove nella medesima direzione che avevano imboccato Aidoh e Yuki.

Yagari esce dall'aula magna dopo essersi assicurato che non manchi nessuno all'appello. All'ingresso dell'edificio scolastico, si imbatte in Kaien Cross. 
"Non sei troppo stanco?" gli chiede "A guardarti sembri piuttosto provato.".
E' indubbiamente costato molto a Cross impugnare di nuovo la sua arma da hunter, se pur per difendere Zero e Yuki.
"Tu sei il cacciatore leggendario..." sottolinea Toga.
"So che sarebbe troppo facile," confessa Kaien, con voce greve "ma preferirei che questa leggenda non fosse mai esistita. Approvando la caccia ai vampiri, oggi avrei l'impressione di combattere Yuki, Kiryu, Reika, e tutti gli allievi della Night Class... Certo, è vero, non posso negarlo, ho ucciso tanti, troppi vampiri. Comunque non per questo intendo rinunciare ai miei obiettivi. Ho deciso, andrò dalla Presidente dell'Associazione. Metterò fine a tutto questo.".
"Vedi di controllarti e torna in te." interviene Yagari, dando una pacca sulla schiena a Cross "Ti ricordo che hai un compito da assolvere, signor Direttore. Se posso essere sincero, sono stufo di fare la balia a quel ragazzo, non fa per me. Per quanto mi riguarda io sono ancora un hunter e intendo farti vedere quello che valgo.".
Il cacciatore si avvia alla porta, ma ha un'ultima raccomandazione da fare all'amico:
"Ah, un'altra cosa. Riguardati, non sei più un giovincello."

Il sole splende ormai alto nel cielo. Saya e Ryobe sono di pattuglia nei pressi del cancello d'ingresso del Collegio. Non ci sono soltanto i vampiri da tenere sotto controllo, ma anche i cacciatori che si aggirano nelle vicinanze, pronti ad adempiere all'ordine inviato loro.
Saya è profondamente in pena per la figlia:
"Dove sarà adesso Reika? Vorrei vederla, sapere come sta...".
"Lo so, anch'io sono preoccupato per lei." ammette Ryobe "Spero solo che non usi il potere di quel pugnale..."
"Dovremmo cercarla, e portarla via."
"Stavolta non ci seguirebbe. Questa è la sua battaglia. Noi dobbiamo fidarci di lei e fare la nostra parte, proteggendo il Collegio."
Yagari raggiunge i due amici. 
"Com'è a situazione?" domanda imbracciando il suo fucile.
"Direi che c'è un po' di movimento..." commenta Ryobe, guardando fuori dal cancello.
Ed infatti, qualcuno si sta avvicinando.
"Lo sapevo. E' troppo presto per trovarsi di fronte dei vampiri." rimarca Toga, osservando il gruppetto di cacciatori che si è radunato all'ingresso della scuola "Adesso è l'ora degli umani.".
"La Presidente dell'Associazione è in collera." gli riferisce uno degli hunter "E' ancora in attesa del tuo rapporto.".
"E voi non dovreste essere qui." aggiunge un altro, guardando Saya e Ryobe.
"Dovete consegnarci Zero Kiryu e Reika Miura." prosegue il primo che ha parlato "Questo è l'ordine.".
"Scordatevelo." è la secca risposta di Saya.
"Mi dispiace, ma non possiamo tornare a mani vuote." ribatte uno dei cacciatori.
"In questo caso, dovete catturarci. E' chiaro." provoca Ryobe, alla cui voce si somma quella di Yagari:
"Ho un solo dubbio. Siete in grado di farlo?".
Il più giovane degli hunter si scaglia con la sua spada contro Toga, ma questi facilmente lo disarma facendolo cadere a terra.
"Davvero niente male questa tua spada." sottolinea ironico Yagari "Utile per uccidere qualcun altro, oltre ai vampiri.".
"Allora, che dite? Risolviamo subito la cosa o stiamo qui a parlare ancora per molto?" azzarda Ryobe, con un beffardo sorrisetto.
Il manipolo di cacciatori si prepara alla scontro, ma il più esperto tra loro ne frena i bollenti spiriti:
"Lasciamo perdere. Anche se vi attacchiamo tutti insieme non abbiamo alcuna speranza contro di voi. Una cosa però non la capisco. Che Ryobe e Saya si oppongano agli ordini dell'Associazione per proteggere la loro figlia credo sia normale, ma perché anche tu, Yagari, lo stai facendo?".
"Voi ritenete che gli ordini che dirama siano sempre giusti?" risponde l'interrogato.
E alla fine il gruppetto di hunter se ne va.

Scorrono lenti ed incessanti i minuti in questo interminabile giorno, e mentre la rigenerazione di Rido si sta completando, Zero, ancora richiuso nei sotterranei, sente qualcosa di strano muoversi in lui. 
"...Avverto un fermento dentro di me. Questo sangue ripugnante circola sempre più veloce..."
Il respiro si fa pesante. Gocce di sudore scivolano sulla fronte e sul viso. Ed una voce continua a risuonare nelle orecchie del giovane. La voce di Reika, che lo chiama. Ed il suo sorriso, davanti agli occhi, rende tutto più insopportabile...
Lo sguardo di Zero si posa sulla Bloody Rose, che giace ancora dove Yagari l'aveva lasciata. Nella sua mente, l'immagine di Reika, e poi quella di Yuki... Lui voleva solo proteggerle... ma non sapeva... ignorava che Yuki fosse una Sangue Puro, e che Reika avesse il compito di difendere quella stirpe maledetta, colpevole di aver trasformato degli esseri umani in vampiri... Lui non sapeva, e si sente tradito, ingannato, usato...
"...In questo momento, il mio cuore trabocca di odio... Loro, non sono... lei, non è più..."
...il vampiro che è in me l'ha divorata...
"... non è più..."
E l'odio si mescola alle disperazione più cupa e disarmante nel tribolato cuore del ragazzo...

Aidoh, rispettando il volere di Kaname, accompagna Yuki in un posto sicuro, in una camera all'interno del primo Dormitorio che ha ospitato la Night Class.
"Ecco. Qui puoi stare tranquilla e riposare."
"In questa stanza?"
"Penserò io a vegliare su di te."
La giovane avverte una presenza accanto a sé e si guarda intorno.
"Qualcosa non va?" si informa Hanabusa.
"No. Niente."
"Ora riposati... Volevo dire, riposatevi."
"Non me la sento proprio di riposare. Se penso a Yori, a Reika, e anche a tutti i miei compagni di scuola... "
Aidoh avvicina una mano alla fronte di Yuki e dalle sue dita si sprigiona una luce violacea. 
"E' bene che riposiate." conclude il giovane, sorreggendo la principessa che sviene tra le sue braccia "E' da poco che vi siete trasformata in un vampiro. Ora dormite tranquilla.".

All'interno del Dormitorio Luna, Ichijo sta vegliando su Senri, ancora profondamente addormentato. L'ha portato in una camera appartata, al sicuro, e l'ha disteso su di un divano, in attesa che si risvegli.
Mentre osserva il compagno assopito, Takuma riflette:
"Quindi Kaname è il fondatore del casato dei Kuran... Ma per me lui resta il mio migliore amico. Lo è sempre stato, da quando eravamo piccoli. Sono ricordi preziosi e ho solo questi. Perciò...".
Ichijo impugna la sua katana.
"Shiki, perdonami. Avrei dovuto agire già da tempo. Se non avessi esitato, non saresti stato vittima di questa situazione. Mi piacerebbe restarti vicino, credimi. Ma ora devo andare a compiere il mio dovere. Fermare il destino."
E con queste parole, il giovane abbandona la stanza.

***

L'ora del tramonto si avvicina. Yuki sta dormendo, ma il ricordo delle ultime impietose parole che Zero le ha rivolto, le rimbomba nella testa. La ragazza apre gli occhi. Non capisce se è sveglia o se sta sognando. Si guarda intorno spaesata e sul divano vicino al letto scorge qualcuno.
"Tu qui, Shizuka?"
Ma quella non può essere la vera Shizuka... forse è semplicemente un effimero brandello della sua essenza... anche se sembra così reale, come sono reali le malinconiche parole che Yuki le sente pronunciare, parole rivolte a qualcuno che le è stato in vita molto caro:
"Sai, un giorno ho provato nei tuoi confronti un sentimento nuovo, al punto che ho dimenticato la mia sete di vendetta. E ho desiderato partire e fuggire con te ai confini del mondo... Ma non c'è futuro. Anche se un umano vivesse con un Sangue Puro, lo aspetterebbe la sua stessa fine. Solo l'Inferno... Non gli confesserò il mio amore. Quando giungerà la mia ora, gli darò il mio sangue, invece del mio amore. Credo che per un vampiro sia un modo adatto di amare... Non ti lascerò mai solo..."
Yuki si desta di soprassalto ed i suoi occhi incontrano il volto di Kaname, in piedi accanto a lei, con una mano dolcemente posata sulla sua fronte.
"Scusami. Mi spiace molto. Ti ho svegliata."
Yuki si mette seduta sul letto. Sembra piuttosto agitata.
"Che succede?" le chiede Kuran.
"Lei era lì. Ho visto Shizuka."
"Certo. Una volta questa era la camera di Shizuka. Probabilmente hai percepito la sua presenza."
Yuki piange, senza riuscire a controllarsi.
"I suoi sentimenti sono entrati in me. Credevo che fosse piena di odio... Non potendo fuggire al suo destino di Sangue Puro, si è spenta nella solitudine e nella tristezza... e io ho sentito la sua sofferenza.": questi i pensieri della giovane, mentre con una mano si copre il viso quasi a voler nascondere le lacrime.
"Dimmi Yuki, va tutto bene?" le domanda amorevole Kaname.
Lei annuisce.
Aidoh, sulla porta, osserva la scena in rispettoso silenzio.
"Tra poco sarò costretto a lasciare questo luogo." confessa Kuran "Vorrei che tu venissi insieme a me.".
Yuki è incerta:
"Ma io non posso... non posso abbandonare gli altri. La situazione è troppo pericolosa.".
"Il messaggio di Artemis era piuttosto chiaro. Ormai non potrai più vivere al fianco degli umani come facevi prima."
"Non importa, voglio proteggere le persone a me care." si dice tra sé la ragazza, abbassando mestamente la testa.
Kuran le avvolge le spalle con un braccio:
"Già una volta ho accettato con dolore di separarmi da te. Non sono bastati undici anni di sofferenza... Vuoi davvero che soffra ancora così?".
La struggente tristezza che traspare dagli occhi di Kaname colpisce profondamente Yuki, che la percepisce dentro di sé come se le appartenesse. Potrebbe davvero abbandonarlo? Separarsi da lui? Lasciarlo in balia di un'inconsolabile solitudine? Lui che le è sempre stato accanto, vegliando su di lei mentre nel cuore serbava un lacerante segreto... Lui, che per anni l'ha amata, e accudita, con discrezione, in silenzio... 
"Verrò a prenderti al momento opportuno. Nel frattempo riposati." conclude con voce ferma Kuran, dando le spalle a Yuki.
"Mi dispiace tanto." si scusa lei "Davvero, non era mia intenzione rattristarti.".
"Non preoccuparti. Lo so bene." ammette il giovane, per poi uscire dalla camera.
"Lo so bene..." ripete tra sé, allontanandosi lungo il corridoio.
Nel medesimo momento, all'interno del Dormitorio Luna... 
Reika si trova davanti alla porta della stanza di Shiki e Ichijo. Sa perfettamente cosa la attende al di là di essa, ma non ha alcun timore di varcarla. C'è talmente tanta rabbia dentro di lei, che nemmeno la paura sembra avere più spazio. Una rabbia lacerante, devastante, nei confronti di colui che con la sua sola esistenza ha sconvolto le esistenze di tanti, troppi individui, sia vampiri che umani.

Ora metterò fine a tutto. Non mi importa il prezzo che dovrò pagare. So cosa accadrà se userò il mio pugnale contro di lui, e non mi interessa... non più. Proteggerò le persone che amo e distruggerò quell'infame prima che sia lui a distruggere noi... Prendo un bel respiro e poi entro. In piedi, accanto alla bara aperta, Ichiru. Sapevo di trovarlo qui. Non sono affatto sorpresa. Lui invece pare esserlo. O forse, più probabilmente, è preoccupato. Nella sua mano, una katana. Mi guarda e mi si fa incontro, sbarrandomi la strada.
"Vai via." mi dice, quasi me lo stesse ordinando.
Ma non intendo accettare ordini da nessuno. Tanto meno da lui.
"Vai via." mi ripete, provando a spingermi indietro.
Io oppongo resistenza, stringendo il Black Steel nel mio pugno.
"Levati di mezzo." lo minaccio, mentre sento il mio sangue mutarsi in fuoco nelle vene.
"Non puoi ucciderlo."
"Posso invece!"
"Non te lo permetterò."
Ichiru è determinato. Non mi lascerebbe passare nemmeno se gli puntassi il pugnale alla gola. E' deciso a fermarmi, tanto quanto io lo sono ad andare avanti.
"Perché lo proteggi?!" lo accuso, con rabbiosa veemenza.
"Non è lui che sto proteggendo."
La sua frase mi paralizza. La passione che traspare dalla sua voce e dai suoi occhi annebbia la mia volontà. Ichiru lascia cadere a terra la katana e mi abbraccia forte, affondando il viso tra i miei capelli.
"Io voglio proteggere te..." mi sussurra con disarmante tenerezza, ma non basta il suo gesto a cancellare dalla mia mente ciò che mi sono imposta di fare.
"Tutto questo deve finire, e potrà finire soltanto in un modo." insisto  irremovibile, saldo il Black Steel nella mia mano.
"Non a costo della tua vita." ribadisce Ichiru, allentando la presa quel tanto che gli basta per guardarmi in viso.
"E' l'unico modo..."
"No. Non lo è."
Evidentemente, Ichiru sa tutto. E' a conoscenza dell'inviolabile patto che unisce le famiglie Kuran e Kyan... Esiste da sempre uno stretto legame fra queste due casate, che affonda le sue radici in tempi antichissimi, fino all'origine della stirpe vampiresca. E tale legame fu un giorno suggellato con il sangue. Il primo sovrano dei vampiri, appartenente al casato Kuran, elesse a primo Cavaliere un membro della famiglia Kyan, e gli offrì il proprio sangue per far sì che lui e la sua discendenza potessero adempiere al compito che il destino aveva affidato loro, ovvero di vegliare sui Sangue Puro e sull'intera stirpe vampiresca, mantenendo l'ordine e l'equilibrio senza eccessive ingerenze, ma punendo, anche con la morte, chi tale ordine mirava a guastare, perfino se si fosse trattato di un Sangue Puro. In cambio dei poteri così acquisiti, i Kyan rimasero vincolati ai Kuran al punto che, da quel momento in poi, nessun membro del casato Kyan avrebbe più potuto uccidere un membro del casato Kuran. Avrebbe potuto ferirlo, distruggerne il corpo, se fosse stato necessario, tanto da costringerlo a rigenerarsi per anni, però non avrebbe potuto privarlo della vita per nessuna ragione al mondo... Tuttavia esiste qualcosa in grado di spezzare questo patto, e cioè il Black Steel, il leggendario pugnale nato dal sangue di un capostipite Sangue Puro mescolato a quello di uno dei primi cacciatori. Portato al limite estremo del suo devastante potere, il pugnale potrebbe infrangere l'antico vincolo, ma... ciò richiederebbe un tributo di sangue. E' questa la maledizione del Black Steel...
"Non ti permetterò di liberare completamente il potere di quel pugnale." afferma Ichiru, continuando a trattenermi.
"Non puoi fermarmi." replico io "Appena quel mostro si sarà svegliato, lo ucciderò.".
"Allora dovrai uccidere prima me."
Sta parlando sul serio. Glielo leggo negli occhi. Ed io resto muta a fissarlo. Le sue mani a stringere le mie braccia. Il suo sguardo su di me... Vuole proteggermi, come mi ha promesso, e lo farà a qualsiasi costo... Non dovrei sorprendermi, dal momento che è ciò che voglio fare anch'io, per le persone che amo...
"Avevo due possibilità." mi confessa "Sottrarti il Black Steel, ma così ti avrei resa troppo vulnerabile, oppure impedirti di usarlo... uccidendo Rido al posto tuo.".
E' questo dunque il motivo che ha spinto Ichiru a mettersi al servizio della famiglia Shiki, questo era il suo obiettivo fin dall'inizio. Uccidere Rido, il bieco essere che ha reso pazza Shizuka e che minaccia la mia vita... 
"Shizuka mi aveva fatto una promessa." continua, e io lo ascolto senza riuscir ad aprire bocca "Lei voleva annientare Rido, ma per riuscirci aveva bisogno di acquisire più potere. Le serviva il sangue di un altro Sangue Puro, ed il potere del tuo pugnale. Però non avrebbe lasciato che tu soccombessi ad esso, l'avrebbe impedito, e per riuscirci... doveva sottomettere Zero al suo volere...".
"Cosa c'entra Zero adesso?" lo interrompo.
Silenzio. Una terribile sensazione ci colpisce entrambi. Ichiru si volta di scatto, raccogliendo da terra la sua katana. Io spalanco gli occhi. 
Rido Kuran si è svegliato.

...Ed ecco che la mano del destino si distende sul Collegio Cross, arpionando con i suoi affilati artigli tutti coloro che sotto di essa da tempo si muovono...

"Quest'inquietudine che avvertivo nell'aria, si è fatta sempre più forte." pensa tra sé Yuki, mentre un nefasto presentimento si fa largo in lei "Vedo questo sguardo orribile... Devo andare!".
La giovane prova a raggiungere la porta della camera in cui l'ha lasciata Kuran, ma Aidoh la ferma.
"Hai già dimenticato quello che Kaname ti ha detto un attimo fa?"
"E' solo per colpa mia se i miei amici sono in pericolo... Non posso abbandonarli! In fin dei conti sono sempre un Guardiano della scuola."
"Ti sbagli! Tu sei una principessa di Sangue Puro."
"Questo è vero, ma vedi... io ho vissuto tanti anni come umana. I miei amici mi hanno aiutata e io ho offerto loro la mia protezione. E' dura chiedermi di rinunciare a tutto. Ora come ora non so più nemmeno che senso dare alla mia vita... capisci?"
"Certo. Capisco... Ma tu non puoi più tenere in mano Artemis."
E' vero. Hanabusa ha ragione, e Yuki ne è consapevole. Però, forse, non è tutto perduto. Una possibilità ancora c'è, per lei, di proteggere le persone a cui vuole bene. 
"La pistola..." sussurra la giovane.
Aidoh china la testa e si volta, dandole le spalle.
"Sai, secondo me tu hai fame..." le dice.
"Fame? Ma cosa c'entra?"
"Sì sì, hai fame... non c'è altra spiegazione. Vado a vedere cosa riesco a trovare."
Hanabusa si avvicina alla porta e la apre. Yuki non capisce.
"Ma, Aidoh...."
"Stammi a sentire. Non uscire da questa stanza. Non chiudo a chiave ma tu assolutamente non uscire da questa stanza."
Il giovane se ne va, e Yuki finalmente comprende le sue intenzioni, ed il messaggio che tra le righe le ha lanciato. 

Zero è ancora nella stanza sotterranea. Anche lui ha percepito chiaramente il risveglio di una forza maligna all'interno del Collegio. Ma comunque non accenna a muoversi.
"Sono sorpreso. Francamente pensavo che ti avrei trovato in lacrime." lo provoca Kaname, in piedi a pochi passi da lui.
"Mi dai la nausea. Levati di torno." lo apostrofa duramente Kiryu.
"Oh, magnifico. Mi piace vedere che ancora reagisci. Altrimenti mi annoierei." insiste in tono ironico il Sangue Puro.
"Ah sì? Sono contento per te..." replica sarcastico il ragazzo.
"Sono ormai cinque anni che tengo in attesa il mio pedone sulla scacchiera perché attacchi e dia scacco matto al re." prosegue l'altro, avvicinandosi "Quel pedone sei tu. Il mostro è uscito dalla sua bara. Adesso tocca a te eliminare Rido.".
"Sei completamente pazzo. Se vuoi farlo tu, accomodati."
"Vuoi farmi credere di non esserti accorto di nulla? Quello che hai divorato finora, ha iniziato a muoversi dentro di te. Il tuo sangue non scorre più veloce?... Nel grembo di tua madre ti sei inconsapevolmente appropriato del potere di tuo fratello gemello. Così sei nato in una famiglia di valenti cacciatori dotato della forza di una persona e mezza. Ma sarebbe stato meglio se tu avessi divorato completamente tuo fratello..."
"Sta' zitto!"
"In seguito Shizuka ti ha trasformato in un vampiro... A quel punto Yuki è venuta in tuo soccorso, e dopo di lei Reika, e tu hai bevuto ripetutamente il loro sangue."
"Sta' zitto!!!"
"In virtù del sangue di Yuki e di Reika che hai bevuto e che ora circola nelle tue vene, ormai dovresti cominciare ad avvertire la potenza dei Kuran e dei Kyan che si manifesta in te... Infine io ti ho offerto il mio sangue, mescolato a quello molto potente di Shizuka... Ho fatto tutto ciò in previsione di questo giorno. Ben presto diventerai un hunter invincibile, perché chi può liberarmi dalla presenza di Rido, sei soltanto tu."
"Pensi che io sia disposto a farlo per aiutarti? Sei solamente un povero illuso."
"Presto lascerò il Collegio e Yuki verrà con me. Ma finché Rido sarà vivo non si fermerà, sarà sempre sulle nostre tracce perché vuole divorarla. Così come vuole uccidere Reika."
Zero sussulta e spalanca gli occhi. Kaname conclude:
"Rido deve essere eliminato, e Reika può riuscirci grazie al suo pugnale, ma se glielo lascerai fare da sola, lei morirà.".
"Stai mentendo!" è la secca accusa di Kiryu, che non prova nemmeno ad alzarsi dal pavimento.
"Addio Zero..." sono le ultime parole che Kuran pronuncia prima di lasciare la stanza, parole la cui sottile eco si disperde tra le alte pareti di pietra.

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

Avviso a chi legge. Alla fine mancano tre capitoli più l'epilogo... ma... sto lavorando al seguito (anche se purtroppo per ora, per problemi di mancanza di tempo, sto procedendo lentamente nella scrittura e nella realizzazione delle fan art).
Grazie a tutti quelli che mi stanno seguendo!
Al prossimo capitolo
Marta

KANAME

http://mc2a.altervista.org/alterpages/kuran5_0001.jpg 

   
 
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