Anime & Manga > Shaman King
Segui la storia  |       
Autore: KurryKaira    23/11/2015    1 recensioni
Questa è la storia di un lupo e dell'inverno che si porta dentro.
- Avete mai la sensazione di aver dimenticato qualcosa di a voi molto caro?..
Credo che mio fratello abbia sempre avuto, fin da piccolo, quella sensazione di dolore. Non riesce a capire che cosa abbia dimenticato di così importante! - Pirika. [...]
- Stiamo vivendo una vita parallela Ren, non è fighissimo?! - Chocolove. [...]
- Sono sicuro che Horohoro ne sarebbe capacissimo - Ren.
- Non lo conosco.- Horokeu Usui.
La storia può sembrare un What if ma non lo è. Non è una Shonen-ai (RenxHorohoro) ma potrebbe anche sembrarlo. (In poche parole: in testa mia lo è perché amo la coppia però può essere letta tranquillamente anche da qualcuno a cui la coppia non piace perché non succede niente di effettivo)
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna Kyoyama, Horo Horo, Lyserg Diethel, Ren Tao, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ero tra le braccia del lupo credo, nel momento in cui ero stato colpito da Spirit of Fire; svenni tra le braccia del lupo.
Perché un attimo prima voleva ucciderci e l'attimo dopo mi stringeva a sé chiedendosi se stavo bene?
Che era successo nel frattempo?

03 FEBBRAIO nel castello.

Quando riaprii gli occhi mi trovavo steso su un letto, in una stanza azzurra, sembrava fatta di ghiaccio, però non faceva freddo.
Il lupo! Il lupo era accanto a me!... Ma è chiaro, doveva essere la sua stanza!... C'era un balcone che dava all'esterno, vedevo la neve cadere.
Quanto tempo era passato? Dov'erano gli altri? Sempre lì a combattere?... Ma il lupo, era qui accanto a me.
Ero ancora intontito dal sonno mentre mi facevo queste domande, ripresi totalmente i sensi nel momento in cui il lupo si sedette accanto a me a fissarmi, probabilmente per vedere se stessi bene.

- Men...- fu la prima cosa che mi venne da dire.
- Men?- Mi rispose lui continuando a fissarmi a pochi centimetri dal mio volto.
Allora mi sollevai di scatto.
- Dove mi hai portato?!- Esclamai.
- Stai tranquillo, sei in camera mia. Stavi male, eri svenuto!- Lui mi parlava con calma.
- Tu sei pazzo...- gli dissi io, ed era esattamente quello che pensavo. Poco prima voleva ucciderci e ora si preoccupava di uno che sviene.
- Perché pensi che sia pazzo?- Si alzò dal letto guardando fuori il balcone.
- Dove sono gli altri??- Chiesi preoccupato.
- Hai dormito un giorno intero, sai?- Mi rispose lui.
- Che cosa?!-

Avevo dormito tanto tempo?! Che era successo allora?
- E tu perché sei qui? Cos'è successo? Il cacciatore non voleva ucciderti?-
Lui mi sorrise senza darmi risposta.

- Rilassati- mi disse, e non so perché ma la sua voce mi rilassava veramente.
Si sedette di nuovo accanto a me, io arrossì, cavolo, ma perché arrossivo sempre?!
- Se vuoi la verità ne so meno di te, appena sei svenuto ti ho portato qui e basta, ti sono rimasto accanto.-
- Perché?-
- Non lo so- mi rispose guardando nel vuoto, e poi continuò:
- So solo che i tuoi amici, sopratutto l'americano, hanno fatto di tutto per fermare il cacciatore e hanno lasciato che ti portassi qui.-
Probabilmente Chocolove sarà stato felicissimo a vedere che questo qui si era preoccupato tanto per me.

- Perché si fidano di me? Perché siete venuti a salvarmi?- Mi chiedeva e forse ancora non lo capivo nemmeno io.
- Anna non ti ha accennato niente?-
- Mi ha solo detto che sareste venuti a "calmarmi"... come conosci la principessa?-
Stavo profondamente odiando il fatto che Chocolove non stesse qui con me adesso, non sapevo minimamente di cosa e come parlare con questo qui!
Io non ricordavo nemmeno chi fosse!
Non risposi alla domanda della principessa.
- Quindi il tuo nome è Horokeu?- Gli chiesi mentre ero ancora sul suo letto, rannicchiando le mie ginocchia al petto.
- Horokeu Usui- specificò seduto accanto a me, guardava fuori la tempesta.
Ero preoccupato per gli altri ma ero sicuro che se la fuori c'era qualcuno l'unica cosa che avrebbe voluto era che io parlassi con il lupo.
E così stavo facendo, ignorando i tuoni che ogni tanto dall'esterno risuonavano nella stanza. Chissà se quei fulmini erano opera mia?

Comunque, l'avevo capito, ora il mio compito era parlare con Horokeu Usui e capire che cosa lo tormentasse.
Quindi ce ne stavamo insieme seduti su quel letto a chiacchierare come due conoscenti.
- Chi è Men?- Mi chiese lui, mi guardava molto raramente, come se guardarmi lo imbarazzasse.
- Mio figlio- risposi, mi guardò un istante.
- Oh, hai un figlio? E ora dov'è?-
- A casa, quella vera.-
- Che intendi?-
Non risposi neanche a questo.
- Sai? Non mi ricordavo di lui fino a ieri. Oggi invece lo ricordo benissimo.-
La cosa, come ovvio che sia, gli suonò strana, io continuai:
- Sono felice, e allo stesso tempo mi sento una merda.-
Come ho potuto dimenticarmi di lui?!... Ora, lo ricordavo così bene.
- Chissà...- dissi poi:- Se mi sentirò una merda anche quando mi ricorderò di te.-
- Sono la madre di tuo figlio?- Disse ironico, io sorrisi:
- Non penso!... Anche perché mi ricordo anche di lei, adesso.-
- E non sono io?- Che deficiente.
- No! Non sei tu!!- Mi venne quasi da ridere.
Era strano, stranissimo. Ce ne stavamo lì a parlare e scherzare come vecchi amici, però con l'imbarazzo di due sconosciuti.

- Chi sei tu?- Mi venne allora spontaneo chiedergli sfiorandogli la mano, gelida; la mia voce tremava.
Lui allora mi guardò di nuovo non capendo la mia domanda, però in cuor suo, sembrava l'avesse capita.
- Ti ho già detto il mio nome- mi disse, stemmo un attimo in silenzio a guardarci e poi lui mi ribaltò la domanda:
- Chi è Horohoro?- Sembrava che pronunciare quel nomignolo lo facesse stare male.
- Dimmelo tu- risposi.

Non sapevo proprio più cosa fare! Nessuno dei due sapeva cosa dire, e che dovevamo dire poi?!
Si alzò, e si avvicinò al balcone.
- Volete fermare il mio inverno- disse:
- Ma perché non uccidere me?-
- Perché vuoi morire?- Gli chiesi, serio.
- Moriremo tutti.-
- No. Tu vuoi morire. Perché?-
Strinse la ringhiera tra le sue mani, rimanendo sempre di spalle a me.
- Morirà anche tua sorella in questo freddo- gli dissi.
- Cazzo, lo so!- Fu la sua risposta. Si lasciò cadere in ginocchio, continuando a guardare fuori.
- Lo so...- continuava a dire:- ...ma tanto... se io muoio, lei morirebbe con me.-
- A quanto pare qui tutti morirebbero della tua morte- specificai senza nemmeno saperne il motivo, ma sapevo che lo volevo vivo.

Allora mi guardò ancora una volta, sempre in ginocchio, i suoi occhi erano increduli e pieni di lacrime.
- Io non vi conosco nemmeno- si alzò, sembrava arrabbiato mentre mi diceva questo.
Cavolo, stava per avere un altro attacco di isteria.
- Perché delle persone che non mi conoscono morirebbero della mia morte?!- Mi si avvicinava piano, io mi alzai dal letto pronto a contrattaccare se lui l'avesse fatto.
- Sarebbe più sincero ammettere che volete fermare il ghiaccio uccidendomi!-
- NOI NON VOGLIAMO UCCIDERTI HOROHORO!!- Mi arrabbiai, e come Anna gli gridai contro quel nome.
Lui si bloccò di nuovo, e poi urlò.


03 FEBBRAIO fuori dal castello.

La cosa importante era che Ren parlasse con il lupo, quindi il cacciatore andava fermato.
Ci pensò Hao a non permettergli di entrare nel castello, lo attaccò prepotentemente spostandolo all'interno della foresta.
Hao era forte, e lui lo sapeva, fermare il lupo sarebbe stato difficile, impossibile forse, se il nemico era Hao.

- Siete suoi complici, è chiaro!- Diceva l'inglese mentre veniva trascinato nel centro della foresta ricoperta di bianco.
- Siamo tutti complici di tutti in questo posto! E lo capirai presto!- Era sempre sicuro di sé.
I due spiriti combattevano ma sembrava che non lo facessero al massimo della potenza.

- Che ti prende Spirit of Fire?!-
- O forse che prende a te Lyserg, è la domanda!- Sorrideva Hao.
L'inglese era furioso, non capiva, notava solo che il suo potente spirito di fuoco dinanzi a quel Hao si comportava in modo strano,
come se non volesse attaccarlo.

- Non ti ricordi di me?- Sogghignò colui che era stato il nemico di sempre, e il suo corpo venne ricoperto dalle fiamme.
L'inglese perse totalmente il controllo dello spirito, si spaventò e terrorizzato si lasciò cadere nella neve.
Fissava quella figura immersa nelle fiamme e gli sembrò, tragicamente, una scena già vista!
"Non ti ricordi di me?" Quella frase lo trafisse come una lama dritto al cuore.
- Hao...- disse soffocando nelle sue stesse parole.
- Hao!...- Quel nome lo faceva morire ma allo stesso tempo gli faceva riaffiorare alla mente un sacco di ricordi.
- Io ti conosco!...- Ammise poi fissandolo negli occhi, le fiamme si spensero. 
- Anche il tuo Spirit of Fire mi conosce, molto bene!- Sorrideva lui.
Lyserg odiava il suo sorriso, riprese il controllo del suo spirito, perché ora quello era il suo spirito, e pieno di rabbia gli si scagliò contro:
- SEI TU IL NEMICO!! NON E' IL LUPO!!- Si dilaniava come un pazzo mentre gli rivolgeva contro tutto il suo odio e la sua ferocia.
Ma lo Spirit King lo buttò a terra immediatamente spegnendo le sue fiamme.

La neve soffiava piano intorno a loro. Lyserg era a terra, Hao teneva senza sforzo le redini della battaglia.
- Perché...- la sua voce era debole adesso, e piangeva mentre si accorgeva di aver perso la battaglia.
- ...perché sono così debole... io pensavo di essere forte- si sentiva sconfitto, ancora una volta, dalla persona che più odiava al mondo.
- Lyserg non è debole- rispose il re:- né lo è il suo spirito. Ma ora tu non sei pienamente Lyserg!-
L'inglese lo guardò negli occhi, la sua rabbia si calmò.
- Io non sono Lyserg?...- Non capiva queste parole, ma capiva di avere in sé ricordi mai successi.
- Ascoltami adesso: Horokeu Usui, non è un nemico.-
Il cacciatore si lasciò cullare da queste parole.
- Dovresti lottare al suo fianco non contro di lui. Allora sì che diventerete tutti forti... di nuovo!- Gli sorrise ancora una volta il re degli sciamani, tendendogli la mano.

.

Gli altri invece se ne stavano seduti in mezzo alla neve guardando il castello e aspettando fiduciosi che qualcosa potesse cambiare.
- Sei preoccupata Jun?- Era Chocolove che se ne stava seduto tra le sorelle dei suoi compagni cercando invano di calmarle.
- Sì...-
- Andrà tutto bene, stai tranquilla! Horohoro non farebbe mai del male a Ren!-
- Sicuro?-
- No. Cioè... magari del male se lo faranno ma... non morirà nessuno!-
- Mmm...- non era molto convincente.
Pirika invece gli piangeva sulla spalla senza saper più dire niente. La dannava di più l'idea che suo fratello volesse morire che l'idea che nella tormenta sarebbe morta anche lei.
Chocolove le strinse la mano e rispose ai suoi pensieri:
- Non morirà nessuno!- Sorrideva.

- Ma se nessuno dei due si ricorda dell'altro...- si intromise Ryu:- ...come faranno a chiarirsi?-
- Boh!... Qualcosa succederà!- Chocolove era fin troppo entusiasta.
- E va beh- si sedette accanto a loro il giapponese dai capelli strani:
- Se le cose si faranno dure noi lo affronteremo ancora una volta e prima o poi lo faremo calmare! No?- 
Sorrise fiducioso anche lui adesso riscaldando il cuore di Pirika.

Invece Faust (uscito dal corpo del povero Manta) parlava con Tamao.
- Che cosa pensi di questa storia Tamao?-
- Vuoi la verità?- Lei guardava la sua principessa che più distante sedeva accanto a Yoh.
- Sono felice.-
- Come mai?- Faust.
- Ho sempre sentito, dentro di me, che la nostra vita era strana... finta. Ora Faust, mi sembra di vivere veramente- guardò i ragazzi attorno a sé:
- Mi sembra di vivere veramente, accanto a loro!- I suoi occhi erano lucidi ma di felicità, sorrideva.
- Tu no?- Chiese poi all'amico.
Lui anche si guardò intorno, guardò Ryu, poi Yoh e anche gli altri:
- Secondo te?- Sorrise e poi strinse la mano come a sfiorare quella di qualcun'altro.
- E poi cara Tamao- continuò:- ora ricordo tante cose, tra le tante... la cosa più importante che ora non è qui con noi.-
- Eliza intendi?- Sorrise lei accendendo gli occhi di lui.
- Ti ricordi di lei?-
Tamao non rispose ma guardò Anna ancora una volta vicino a Yoh:- E tu Faust, ti ricordi di lei?-
Sorrideva ancora vedendola vestita di nero con quello sguardo serio. Lei era la sua Anna, nulla a che vedere con la principessa della luna!

Mentre loro erano immersi in questi dolci e malinconici pensieri il cielo continuava a riempirsi di tuoni.
Spirit of Thunder era ancora lì insieme a Spirit of Rain a vegliare sul castello pronto a combattere accanto al suo padrone se ce ne fosse stato bisogno.
Bason e Kororo, anche loro vegliavano sul castello.

03 FEBBRAIO nel castello.

Appena l'urlo risuonò nell'aria ci ritrovammo coi nostri spiriti al fianco.
Era chiaro, stavamo per combattere.
- Perché fai così?!- Gli urlai invano ma lui cieco di rabbia mi attaccò!
Ci risiamo, era proprio pazzo!
Le mura della torre cedevano sotto i nostri attacchi! D'altronde stavamo lottando con due spiriti potentissimi!
Anche Bason mi era vicino, pronto a difendermi!
Ma io combattevo con Spirit of Thunder, cavolo, questa cosa mi emozionava non poco!
- Perché sorridi?- Mi chiedeva il lupo.
- Perché mi sto divertendo a combattere contro di te!- Fu la mia risposta.
Scaraventarmi contro la parete facendomi finire nel corridoio fu la sua.
Lottavamo alla pari ma lui era furioso, non ragionava bene! Eppure allo stesso tempo, sembrava padrone del suo spirito!
Ma io mi chiedevo una cosa:
- Ma tu la vedi?- Glielo domandai allora, parando affannosamente i suoi colpi duri.
- Di cosa stai parlando?!-
Muro a pezzi dopo muro a pezzi finimmo nel salone. Era un bel castello. Peccato ridurlo così.
- Di Kororo!- Non ci girai troppo intorno. Ma la domanda che ora mi ponevo era "perché sapevo il nome del suo spirito?"
E rieccolo, per un attimo si bloccò.
- Kororo?...- 
Fu un istante e poi riprese ad attaccarmi brutalmente congelando il mio povero corpo. Mi scaldai subito fermando il suo attacco.
Però notai che quando lui disse il suo nome, quella Koropokkuru venne afflitta dalle lacrime.

- Ti manca eh?- Smisi di parlare con quel pazzo di uno sciamano e parlai direttamente col suo spirito.
Lei non parlava, ma nel momento in cui si accorse che io mi rivolgevo a lei scoppiò in lacrime.
- Ti capisco. Sai? Ho come l'impressione che anche a me manchi molto!- Sorridevo io, cercando di calmare quel povero essere.
- Con chi stai parlando?!- Il lupo nel frattempo usciva sempre più di testa non capendomi.
- Col tuo cuore- gli feci il piacere di rispondere.
Col tuo cuore. Lo pensavo veramente, pensavo veramente che quella Koropokkuru ora come ora fosse il suo cuore.
Il cuore nascosto che aveva dimenticato.

Si congelò la stanza all'istante e io ero a terra.
- SARAI IL PRIMO A MORIRE!! IL PRIMO DI TUTTI!!- Mi urlò contro prima di darmi il colpo di grazia. Avevo perso?
No, ero fin troppo calmo per essere uno che stava per morire.
- Tu non mi batterai mai!- Sorrisi per poi riempire la stanza di fulmini. Il ghiaccio si sciolse e la situazione si ribaltò.
Scaraventai il lupo contro il muro, per dargli io, adesso, il colpo di grazia!
Chiuse gli occhi lui, arreso.
E Kororo, pianse la sua ultima lacrima.


03 FEBBRAIO fuori dal castello.

Si accorsero certamente che la guerra tra i due era iniziata, ma non fecero un passo.
- Andrà tutto bene- continuava a dire Chocolove guardando quella torre che piano perdeva pezzi, la fissava stringendo la mano a Pirika e a Jun.
- Andrà tutto bene- ripeteva come ad autoconvincersi, Mic gli si stese vicino.
- Lo fanno spesso tanto, si combattono spesso, vero Chocolove?- Disse Ryu:- Lo ricordo bene. Ricordo bene come sono loro!-
Chocolove sorrise guardando sempre la torre. Era felice nel vedere che ognuno di loro ricordava sempre di più!
Presto, sarebbe finito tutto! Se lo sentiva!

Manta anche guardava il castello, ma spesso "spiava" anche il suo Yoh e la sua donna.
Non commentava mai, ma sorrideva nel vederli insieme.
Amidamaru era accanto a lui.
- Non sono carini?- Disse il fantasma all'amico ignorando la guerra nel castello.
- Sì, sono molto carini! Lo sono sempre stati!-
Il fantasma, quasi si commosse.
- Andrà tutto bene Amidamaru- Manta gli si avvicinò ancora di più come a stringerlo.

.

- Hai visto? Horohoro e Ren se le stanno dando di santa ragione!- Sorrideva Yoh guardando da lontano il castello, seduto accanto ad Anna.
- Si, beh, non è una novità no?-
- Assolutamente no- rideva lui, come se ricordasse ogni cosa.
- Hai detto che ti piaccio vestita di nero.-
La guardò:- Sì che mi piaci vestita di nero! Ti è sempre stato bene!-
- Beh, vesto quasi sempre di nero. Mi stai solo dando il contentino?- Era nervosa.
- Ma perché devi essere sempre così?!- Lui rideva.
Lei gli strinse la mano.
- Mi sei mancato Yoh...- non lo guardava mentre gli diceva queste cose, lui invece sì, lui la fissava.
- E io voglio bene a Horohoro- continuava la donna:- ...ma ho come l'impressione che mi abbia sempre fatto pensare a te.-
- Stai cercando una scusa per non dirmi che ti sei innamorata di lui?- Scherzava Yoh.
- Ma ti pare! Io non mi innamorerei mai di uno come lui!- Quasi schifata:
- Ma gli voglio bene! Cavoli, se gliene voglio! In poche parole...-
- In poche parole?-
- ...Spero che Ren gli faccia il culo e lo riporti da noi anche tirandolo per le orecchie!-
- Ahahahahah!!! Sei proprio una principessa, eh Anna?- Rideva, e poi fiducioso:- Sta' tranquilla che sarà così!-

Ora era lui a stringere la mano di lei.
- Anna... ti ricordi di Hana?-
Lei non rispose, si sistemò i capelli scompigliati sul viso per poi stringere ancora più forte la mano di lui.

03 FEBBRAIO nel castello.

- Pensi davvero... che io possa ucciderti, Horohoro?-
Riaprì piano gli occhi mentre io tenendolo per la maglietta lo spingevo contro il muro, non delicatamente.
- Io non ti ucciderei per nulla al mondo, cretino!-
Mi guardava quasi in lacrime lasciandosi insultare.
- Ma come puoi esserti ridotto così! Ora ascoltami!- Lo spinsi con più violenza ancora contro il muro di quella bella sala azzurra.
- Voltati, alla tua sinistra. Non la vedi?- Gli dissi, lui obbedì.
- V... vedere cosa?...- Tremava un po', sembrava spaventato da me.
Non la vedeva, non vedeva la suo Kororo.
Lo spirito gli sfiorò la guancia, triste. Tristissima.
- Ho freddo...- disse lui nel momento in cui la mano della Koropokkuru lo sfiorò.
- Hai freddo?- Risi io guardandomi intorno, non vorrei dire.. ma era tutto congelato!
- Ho freddo... ho freddo solo ora- lasciai la sua maglietta, lui si lasciò cadere a terra guardando il vuoto.

- Cosa sto dimenticando Ren?... Aiutami!-
Mi venne quasi da piangere a vederlo così, mi inginocchiai anche io e lo abbracciai.
Forte, lo abbracciai forte, come non avevo mai fatto e Kororo, commossa si unì a quell'abbraccio.
Piansi, senza quasi, nel momento in cui la sua mano sfiorandomi la schiena ricambiò quell'abbraccio.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shaman King / Vai alla pagina dell'autore: KurryKaira