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Autore: guiky80    23/11/2015    5 recensioni
La piccola Sanae Nakazawa alle prese con i primi batticuori.
‘Quindi se uno ti chiama per nome è perché gli piaci?’
Questa domanda ronzava in testa alla piccola Sanae Nakazawa, otto anni, maschiaccio, sempre pronta a far rissa, un leader nato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per MORA79:

Anche se so che non è uno dei tuoi pg preferiti, ti dedico questa one shot, in un giorno non troppo bello... un bacio grande!

Guiky80

 

 

 

 

Genzo

 

Sono in auto, sto tornando a casa dagli allenamenti, sono proprio stanco.

Schneider non si è certo risparmiato!

Spero solo di non dover scegliere un altro addobbo floreale, stasera!

Ho chiesto a Sanae di sposarmi e ha accettato, è stato il momento più bello della mia vita, finora.

Le ho dato carta bianca, può fare ciò che vuole, ma lei vuole coinvolgermi e ieri sera l’ho fatta arrabbiare.

Tutta felice mi descriveva i fiori che aveva visto, per me erano tutti uguali dalle foto che mi sciorinava davanti, me lei voleva la mia opinione, quando le ho detto che era indifferente e non mi importava che fiori avrebbe scelto, ha dato in escandescenza!

Forse avrei dovuto usare un’altra frase, ma davvero non mi importa.

Per me potremmo anche andare io e lei in tuta e ciao, ma so che lei vuole la cerimonia classica, a casa, in Giappone, al tempio, e questo io le darò.

Sospiro e cambio stazione radio, una melodia dolce invade l’abitacolo, non è il mio genere, sto per cambiare, ma un imbecille in moto mi taglia la strada, quindi per evitare lui mi distraggo dalla musica, gli lancio un paio di insulti, e quando torno a concentrarmi sento le parole, è una canzone italiana, mastico poco questa lingua, ma più o meno capisco il testo, sorrido, sembra la mia storia con Sanae.

 

Arrivo a casa, parcheggio l’auto, entro e la sento canticchiare: è di buon umore, perfetto!

Le arrivo alle spalle, lei è in bagno con una salvietta intorno al corpo, è appena uscita dalla doccia.

La sorprendo baciandole una spalla, sussulta e lancia un urletto girandosi di colpo, io scoppio a ridere e lei mette il suo solito broncio adorabile, quello che metteva da piccola, quello che tanto mi ricorda Anego.

L’abbraccio e slaccio il suo asciugamano, così quando mi allontano accarezzandole la guancia, lei resta nuda.

Inarco un sopracciglio e lei arrossisce borbottando: “Cretino!”

Sorrido ancora, ma la fermo visto che sta per raccogliere l’asciugamano, mi spoglio io invece, molto velocemente, nonostante abbia già fatto la doccia negli spogliatoi.

La vedo arrossire. Apro l’acqua e la porto con me sotto al getto.

“Io, ho già fatto la doccia!”

Sbotta lei picchiandomi un pugno sulla spalla.

“Anch’io! Ma sai non mi sono lavato bene dietro le orecchie…”

“Le orecchie eh!”

Annuisco e la bacio mentre l’accarezzo sotto l’acqua, d’improvviso mi tornano alla mente le parole della canzone, soprattutto il ritornello, perché a onor del vero, la canzone per intero non la ricordo, non l’inizio… ma ricordo questa frase:

 

forse avrei dovuto metterti al corrente

della tempesta che mi accendi dentro’

 

Già tu scateni in me una tempesta che non ha paragoni!

Quando si tratta di te, io perdo la ragione.

Sono fortunato ad averti con me, anche se mi fai arrabbiare, anche se mi rendi isterico, io tornerei da te mille volte.

 

ma in fondo già lo so

che io non ho, non ho, non ho

non ho che te...

mi fai diventare la cosa più importante’

 

Già! Io con te divento importante.

Tu hai la capacità di mettermi al centro del tuo mondo, di far girare tutto intorno a me, non mi era mai capitato. Nessuno mi aveva mai messo su un piedistallo, mi ci sono sempre messo da solo, come mi hanno insegnato: sono un Wakabayashi e sono importante: punto!

Ma da quando sono qua sopra perché mi ci hai messo tu, tutto è più bello.

Respiro nei tuoi capelli, mentre sono avvinghiato a te sotto il getto dell’acqua.

Sanae, se potessi leggere la mia mente ora non mi riconosceresti: cosa mi hai fatto?

Non sono mai stato così romantico.

Non sono mai stato così vulnerabile.

Mi fai quasi paura, ma so anche che se senza di te la mia vita non sarebbe così perfetta.

 

non ho che te

a sorridermi per mano tra la gente

non ho che te

che sai decifrare tutti i miei silenzi,

contrattempi del mio cuore

senza bisogno di spiegare’

 

Come è vero questo motivetto!

Solo tu ristabilisci l’ordine nella mia vita con un sorriso.

Solo tu mi guardi e sai se devi chiedere, se è meglio tacere, se è meglio attendere e non dici mai una parola di troppo.

 

non ho che te

anche se lo so, non ti dimostro niente’

 

Verissimo! Io non riesco sempre a dimostrarti il mio amore, però quello che provo per te è grande, immenso, nessuno ha mai scatenato questi sentimenti dentro di me.

 

non ho che te

il mio amore viaggia a velocità incostante’

 

Oddio, chi ha scritto questa canzone mi conosce davvero bene!

Altro che se sono incostante! Ma tu no, sei qui, ci sei sempre per me e io riesco a non perdermi.

Io torno sempre a casa, da te.

 

non ho che te

mascherata indifferenza che nasconde

la paura di potere stare senza

di te...’

 

Paura… io lo definirei: terrore!

Non posso e non oso immaginare la mia vita senza di te, senza i tuoi baci, le tue carezze, la tua vitalità, il tuo essere come sei, semplicemente perfetta, perfetta per me!

 

Mi stacco e la osservo, sguardo languido, bocca rossa dei miei baci, baci che ora riprendono.

Baci che si susseguono: oddio Sanae, potrei morire adesso ed essere felice, solo perché sono con te.

Accarezzo il suo fianco, la sua gamba si allarga e si struscia contro la mia, fa le fusa, mi piace da impazzire e lei lo sa.

La bacio ancora, la bacio all’infinito e quando la fusione è perfetta, sorrido e so che questo è solo l’inizio per noi, per i futuri coniugi Wakabayashi.


 


 


 


Note dell'autrice:

Canzone: Non ho che te - Alessandra Amoroso.

Cui sono riservati tutti i diritti.

 

   
 
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