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Autore: elefiore    23/11/2015    1 recensioni
[Thief]"Credo di aver sentito qualcosa..."
Maledizione. Che diavolo succedeva in quel periodo? O le guardie erano sensibilmente migliorate, o... nah, dovevo essere io. Ultimamente ero distratto senza motivo, era già la terza volta che una dannata guardia mi sentiva camminare. E io non sono il tipo da camminare rumorosamente.
"Dah, devo smettere di saltare ad ogni minimo rumore. Sarà stato qualche topo."
Per fortuna aveva smesso subito di cercarmi.
"AH-AH!! Non mi scappi, ora!!"
Come non detto.
Imprecai e corsi via in velocità, cercando di non attirare altre guardie.
Destra, sinistra, strada chiusa.. ma non strada qualunque.
Per fortuna la guardia mi aveva perso di vista, ma mi stava cercando anche tra le ombre.
Tirai fuori l'arco e presi una freccia a corda.
Mirai al soffitto in legno di una casa e scoccai la freccia.
Perfetto.
Afferrai la corda e mi arrampicai, ritirandola una volta salito.
Anche questa volta, nonstante tutto, ero riuscito a fuggire.
Forse.
***
Fanfic sul ladro protagonista del gioco stealth "Thief" (Dark Project)
***
Scusate, ma per via di un ransomware ho perso tutti i dati.. appena riesco a recuperare qualcosa o a trovare un po' di tempo per riscrivere tutto.. continuerò.. al più
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Una Nuova Missione

“Garrett, guarda!” disse Erin prima di aprire un passaggio “Porta alla tua casa.. o meglio, davanti alla mia, tra Stonemarket ed il Quartiere Sud. Uso spesso questi passaggi per sfuggire alle guardie, li conosco come le mie mani.”
Interessante. Dovrò scrivermeli.
“Ah, ora che mi ricordo, c’è una persona che vuole incontrarti. Ha un negozio a Stonemarket, vicino a Bertha.”
Ah, lei. Marla.
“Andrò al suo negozio”
“E io? Posso venire o mi devo continuare ad allenare?”
“Come preferisci.”
“Uhm, meglio che stia qui, così cerco qualcosa da mangiare e vedo se c’è qualcuno che ti cerca a casa tua, se no potrai dormire lì.”
Annuii e andai con calma al negozio di Marla.
Appena mi vide, disse di esserne felice.
“Ho visto che ti hanno fatto perdere i sensi, credevo ti avrebbero messo in prigione e mi sono preoccupata..”
“Sono ancora qui.”
E a Pavelock si va una volta sola.
“Stavo pensando, sei sicuro di non aver bisogno di una partner? In passato ero una ladra anch’io, ho esperienza. Non certo quanto te, ma sono abbastanza brava e.. immagino non t’interessi.”
“C’è qualcos’altro che volevi dirmi?”
Abbassò lo sguardo, avvicinandosi, poi lo alzò al mio viso.
“Non troverò mai il coraggio di farlo, un altro giorno.”
“Di cosa stai parlando?”
Si alzò sulle punte per arrivare alla mia altezza e..
e poggiò le labbra sulle mie per un istante che mi sembrò infinito.
Si allontanò mormorando “Volevo farti capire che mi sono innamorata.”
Ero sorpreso.
Confuso.
Mi sfiorai le labbra con le dita, il cuore che batteva a mille per la prima volta.
Era il mio primo bacio... non che mi importasse.
Marla aveva ripreso a sistemare il negozio.
Forse me l’ero immaginato.
No, sentivo sulle labbra una leggerissima traccia del suo rossetto.
Ancora con la mente nella più totale confusione, uscii dal negozio.
Camminai senza meta, non riuscivo a tornare in me stesso.
Marla mi aveva completamente spiazzato. E non era facile spiazzarmi.
Per puro caso posai lo sguardo su un foglio appeso a un muro.
“Garrett, abbiamo esaminato il medaglione. È stata una donna a crearlo, con l’intenzione di farlo indossare a te per controllarti.”
Controllarmi? Una donna?? Con un medaglione?! Dev’essere uno scherzo.
Continuai a leggere
“Non sappiamo il motivo di questo ma, poiché siamo alleati a tempo indeterminato, cercheremo di scoprire di più. Nel frattempo, avrei un favore da chiederti: c’è un luogo a noi sacro occupato dai seguaci del Costruttore. È un luogo molto importante per noi per via di un oggetto che vi si trova, il Cuore della Terra. È una piccola pianta consacrata alla terra, delle dimensioni di un cuore. Le sue foglie sono rosse come il sangue ed ha delle bacche dello stesso colore. Se non riesci a far andar via quei sacrileghi, portaci la pianta. È importante.”
Alzai gli occhi al cielo.
Ovviamente. Ogni cosa ha un prezzo, nessuno avrebbe mai dato qualcosa senza chiedere altro in cambio. Fantastico.
Beh, non potevo rifiutare.. e, non si sa mai, magari avrei potuto “prelevare” qualcosina per me. Più che magari, l’avrei fatto di sicuro. O non sarei stato Garrett, il Maestro Ladro.

 
Angolino dell'autrice
Scusate, scusate, scusate, scusate!!!!!!!
Sono secoli che non aggiorno questa storia, mi dispiace T-T
In ogni caso, anche se il capitolo è corto, spero vi piaccia. Finalmente ho trovato delle idee (strane, ma pur sempre idee)!
Grazie infinite a chi ancora segue questa storia, a chiunque in generale la legga e a chi legge le mie altre storie!
Ciao!
Eleonora
  
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