Goodbye
Conosci questa sensazione d'inadeguatezza: la nota bieca di un lamento strozzato; le mani vuote e sporcate dall'amarezza; la testa pesante, che pulsa di domande e di ossessioni... e se fossi stato più fermo, più deciso, più autoritario?
Il passato scroscia sulle spalle, appesantisce la tuta da lavoro della Dharma, sfila come pioggia battente e alza un velo di terra e un'ondata d'acqua fangosa. Eppure la terra è arida, secca e dà solo un raccolto di ferraglia e lamiere rannicchiate su se stesse. Soltanto tu piangi e dondoli con ciò che resta di lei fra le braccia; il cuore gonfio ha detto addio al mondo con Juliet.
— Alcuni sono fatti per stare soli.
Strizzi le palpebre e l'urlo ti muore in gola, mentre accarezzi e stringi i suoi capelli e cerchi il suo odore, per l'ultima volta. È il sangue che ti riempie le narici e la voragine di terriccio e detriti, olio e macerie. E pensi che è proprio questo che sanno fare gli uomini: ridursi a cimiteri con lapidi di nomi amati.