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Autore: Samwise The Brave    01/03/2009    3 recensioni
Soliti giorni noiosi, passati dormendo tra qualche sbornia in mezzo alla varie cartacce dei documenti del villaggio, di fronte ad una fila interminabile di screanzati rompiballe di assistenti. Era spossante vivere tutti i giorni alla stessa maniera. Ma una lampadina si sarebbe ben presto accesa nella testa dell'Hokage. < Sarebbe molto bello se i nostri piccoli ninja si riunissero a coppie...>
Genere: Romantico, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tsunade
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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.:Il ritorno del porcello - La vendetta di Uchiha:.

<< Mmh… Non cambia mai niente qua. >> Passo deciso, un uomo alto e robusto si addentrava a Konoha. Capelli bianchi spinosi che ripercorrevano tutta la schiena, due lunghe strisce rosse dagli occhi in giù, lunga giacca rossa.
Il vecchio esaminava circospetto la città, come in cerca di qualcosa.
<< Ma dove cavolo è finito? >> mentre girava e cercava, si fermò a pranzare al Ramen Ichiraku.
Come al solito, la bella figlia del proprietario preparava per i clienti con un dolce sorriso sulle labbra. Jiraiya si accomodò su uno degli sgabelli del bancone e arrivò subito al dunque dopo aver adulato un pochetto la ragazza.
<< Ayane, sai per caso dove si trova quella peste di Naruto? >>
<< Si! Sono tutti in missione per conto dell’Hokage… Non potranno uscire di casa per sei mesi! >> Jiraiya rimase allibito.
<< COME?!!! >>
<< Già… Per adesso è passato solo un mese… >> Mentre Ayane parlava continuava a sfornare ottimi ramen per i clienti che attendevano con impazienza.
E il veccho Jiraiya rimaneva ancora perplesso. Intuiva già i fini di quella missione senza senso.
< Mmh… Chissà cosa ha in mente quella vecchia di Tsunade… >



< Frustrante. Troppo frustrante. Non posso sopportarla ancora per molto. >
Due del mattino.
I lupi ululavano, la gente dormiva, gli animali dormivano, pure le piante momenti dormivano… ma Sasuke Uchiha era perennemente condannato a rimanere sveglio.
Molto spesso Karin aveva cercato di attaccarlo all’improvviso alle spalle, ma l’intrepido ninja, appena la ragazza si apprestava a pronunciare le interminabili lettere che componevano il suo nome, munito di bastone le dava una bastonata in testa.
<< SASUK… >>
SBOM!
TONF!
CLAF, CLAF…
Picchiata, caduta, pulita di mani.
Ormai per Sasuke sarebbe continuato l’incubo fino allo stremo.
Ce l’avrebbe fatta il principino dello sharingan a trascorrere ancora quei dannati cinque mesi?
Molte volte era stato tentato di scappare dalla finestra, ma appena ripensava alle parole di Tsunade:
<< Se scappate, vi tolgo la professione di ninja per sempre >>, ci ripensava e rimaneva lì, intento a fissare le luminose stelle della libertà, anche se dal canto suo vedeva arcobaleni, uccellini fischiare e la luce divina che lo richiamava a quello che lui credeva il paradiso eterno.
Sconfitto, amareggiato, il suo sguardo ritornava su quell’inutile, cupa stanza dove due occhiettini luminosi lo aspettavano maliziosi.
<< Sasuke… fammi tua! >> La ragazza si mise a correre, pronta per un nuovo attacco.
<< Oh, porca… >> Quella volta il guerriero temerario nel buio prese la prima cosa che gli capitò in mano: un forchettone. Il piccolo Uchiha glielo ficcò dritto dritto con tutta la sua forza su una sua gamba. La reazione fu un ruggito leonesco di dolore da parte di Karin
<< ROAAA!!! >> Sulla sua fronte rimasero tre fori ben visibili per le punte della forchetta, grondanti di sangue.
<< AH AH AH! FINALMENTE TI HO FATTO VERAMENTE MALE!!! AH AH AH! >> Sasuke gioiva quel suo atto di supremazia sulla bestia colta da un gesto tanto inaspettato quanto eroico, ma per Karin non fu lo stesso.
Il suo sguardo si fece più cupo e trapassante.
Tutta la sua ira stava per riversarsi sul traditore* della foglia, e Sasuke non avrebbe mai immaginato come.



Il gran Porcello voleva capirci meglio. Inoltre aveva una cosuccia da dire a Tsunade… quindi decise unicamente di andarla a trovare.
Superata la scalinata che conduceva a Palazzo, entrò in gran stile, ovvero dalla finestra della camera della vecchia apparentemente siliconata. Tutto per ritrovarla con la possibilità del 40% mezza nuda girare per la stanza. Ma di suo sconforto, non vedette anima viva.
<< Non c’è nessuno… >> Il vecchio Porcello a quel punto, deluso ed amareggiato, decise di fare il giro del palazzo.
Era tutto vuoto, sembrava disabitato. Era ovviamente tutto stranissimo. Tsunade nn fa il suo lavoro?
Ad un certo punto sentì delle urla provenire da una stanza lì vicino mentre camminava per i distorti corridoi di palazzo.
La porta era mezza socchiusa.
Da fuori Jiraiya poté osservare la vecchia Tsunade, Rock Lee, Kankuro, Choji e Guy-sensei ridere con fragore.
L’ero-sannin capì: tutti osservavano sul grande schermo le azioni del povero Uchiha per difendersi.
Quella volta Sasuke era finito per pisciarsi addosso poichè Karin con classe gli aveva ficcato due dita nel suo sedere all’improvviso.
<< No-ah ah! Non ci posso credere! Sasuke Uchiha che si fa mettere due dita nel culo da quella serpe… e si mette a piangere! >> Lo spastico ragazzo dal colpo micidiale del vento della foglia non faceva che continuare a ridere assiduamente.
<< Beh Rock… pensa che dolore… >> Ribattè il puppet master della sabbia.
Vista la situazione, l’ero-sannin decise di girare i tacchi: non voleva essere colto in fragrante, magari per sbaglio aveva visto cose che non doveva vedere.
Troppo tardi. I suoi passi leggeri furono fermati dall’arrivo allegro di Shizune.
<< Oh! Buon giorno signor Jiraiya! Cosa fa da queste parti!? >> Non la smetteva di sorridere, pareva anche fastidiosa.
< Oh, cazzo… > Non poteva che pensare altro. Se Tsunade lo scopriva erano veramente cazzi amari.
<< Ehm, ecco io… >>
<< Jiraiya! >> La gran tettona uscì rapidamente dalla stanza di spionaggio, che richiuse immediatamente.
Ecco, adesso era veramente fregato.
<< Che ci fai qui? >> Gli chiese con un tono tutt'altro che stupito.
<< Sono passato perché ho un’informazione da darti, ed eventualmente anche per farti qualche domanda. >> La bionda rimase leggermete perplessa.
Avrebbe potuto successivamente deviare sull'argomento di quanto aveva visto prima.
<< Potremmo accomodarci in una stanza in privato? Sono questioni che richiedono un certo segreto. >> Tsunade non fece parola, e con un gesto segnò a Jiraiya di seguirla. Dopo qualche passo entrarono in una stanza di gran lunga famigliare all'ero-sannin. Era la solita stanzadove i due discutevano di affari importanti. Si accomodarono su due poltrone, una di fronte l'altra.
<< Prego. >> Fece l'oba-chan. L'uomo si schiarì velocemente la voce.
<< Bene. Prima di tutto è stato avvistato Orochimaru nei dintorni del villaggio della foglia… e più che altro stranamente senza servitori. Mi chiedo che abbia in mente quel lurido verme… >> Tsunade rimase attonita. Era un vero pericolo, lo sapevano tutti.
<< Questa è una mossa troppo stupida da Orochimaru. Ci sarà qualcosa sotto. >> Cercarono di ragionarci in silenzio per qualche minuto, finchè non furono interrotti da Guy, che entrò nella sala con tanto di grazia diffida a lui.
<< Che ci fai Guy quà? Chi ti ha dato il permesso di entrare? >> Intervenne la prosperosa con tono arrogante.
<< La porta era aperta... >> Incredibilmente la porta era veramente aperta. I due sannin rimasero interdetti.
<< ...Scommetto che hai udito tutto, vero Guy? >> Non poteva affermare il contrario.
<< Sì, ho udito tutto con le mie orecchie formidabili che trapassano i muri di pietra e di acciaio e nulla possono non sentire! >> Come al solito non perse tempo per dare dimostrazione della sua onnipotenza.
<< Allora ti do questo compito. Raduna Asuma e Kurenai. Ci serviranno i migliori ninja del paese. >> Tsunade er coincisa. Dovevano difendere tutta la Foglia, sapeva che ci sarebbe stato un doppio attacco dopo quello unico del loro compagnio di team.
<< Per mia sventura non posso muovermi da qui. Ho importanti compiti da amministrare… anche se Orochimaru non è un bersaglio facile… >> Che bugiarda. Manco in un momento come quello poteva abbandonare i duoi sporchi giochi?
<< Beh, se proprio vuole, potremmo ingaggiare insieme ad Asuma e Kurenai anche Jiraiya-sama! >> Fu il commento della grande bestia verde della foglia.
<< Non hai tutti i torti… che ne pensi Jiraiya? >> La vecchia si coltò verso il porcello.
<< Ok… sta volta è veramente importante, quindi verrò anch’io. >>
<< Bene Jiraiya! Ogni tanto sei obbiettivo pure tu… Però contro Orochimaru non bastate solo voi. >> Tsunade si rivoltò di scatto verso il capo del team 9.
<< Vai a chiamare Kakashi e Nana… saranno molto utili per questa missione. >>
<< Ma… ma allora li fa uscire così presto? >> Non poteva crederci. Era il solo unico motivo per cui aveva partecipato a quella buffonata fino a quel momento.
< Uscire? > Jiraiya non poteva di certo capire.
<< Che credi? Li farò ritornare dentro poi! >> Senza aggiugere altro, Guy sparì.
<< …A proposito Tsunade… Mi devi spiegare tutta questa storia assurda di questa missione in corso. >> Il vecchio porcello voleva capire. Oba-san pensava.
< Se glielo dico adesso, con il fatto di spiare sarebbe un dramma… Meglio che… >
<< Jiraiya! Ti spiegherò tutto dopo essere tornato da questa nuova missione… >>
<< Mmh… Ok, ma se non lo fai… metterò in commercio la tua biancheria intima che ho snusato pochi minuti fa! >> Una grossa veniva comparve sulla fronte di Tsunade.
<< CHE?!!! BRUTTO PORCO BASTARDO!!! TI UCCIDOOO!!! >> I due cominciarono a rincorrersi come matti. Jiraiya cercò di scappare in tutte le direzioni possibili, mentre la Oba-chan distruggeva tutta la casa.



< E’ tutto apposto... adesso potrò dar via alla mia vendetta! > Un audace ghigno uscì dalla bocca della bestia.
Karin si era posizionata in cucina.
Dallo sgabello dov’era seduta, spiava il suo coinquilino intento ad addormentarsi da lì a pochi minuti. Ormai non badava manco più alle gesta di Karin… doveva trovare un attimo di pace, e l’avrebbe fatto senza pensare a quella dannata che viveva con lui.
< Bene… si è addormentato. > La ragazza a passo lento e scaltro, si procurò una corda con cui avrebbe legato Uchiha al divano dove riposava. Fortunatamente dormiva proprio come un sasso, e quindi non si accorse delle terribili gesta che stava mettendo in atto la rossa.
Strinse bene la corda. Fece una dozzina di nodi alla marinaia, che assicuravano una bella tenuta.
Poi, sempre adagio, aprì le due antine del mobile dove era riposto il segreto di Sasuke: una bellissima scorpacciata di una cinquantina di barattoli di Nutella, appositamente importati dal Villaggio del Cioccolato, da cui gli aveva ordinati mesi prima.
Uno ad uno li tirò fuori da dove erano riposti, portandoli vicino alla finestra. Li dispose in fila, e come ci stavano bene tutti sulla mensola di marmo!
Poi aprì il cassetto delle posate e tirò fuori un matterello.
<< SASUKE!!! >> Lo scintillante Uchiha si risvegliò di soprassalto, ma non si accorse di essere legato al divano.
<< YU-UH! GUARDA QUI!!! >> Il suo sguardo si posò di scatto su Karin. Tutto il suo ben di Dio, ovvero la Nutella, era lì, che lo fissava imprecando aiuto.
La ragazza munita di matterello, fece scivolare dolcemente quanto aggressivamente lo strumento da cucina su tutti i barattoli, provocando la loro caduta fuori dalla finestra verso basso.
Al rallentatore possiamo osservare l’urlo sfrenato di Sasuke:
<< NO-O-O-O-O-O!!! >>
Il rimbombo della frantumazione a catena dei barattoli,
il ghigno della bestia rossa,
il fantasioso urlo di aiuto che sentiva Uchiha da parte del cioccolato che ricadeva per 7 piani di altezza.
Anche l’ultimo barattolo cadde.
In un secondo, al moro rivennero in mente i momenti felici passati con la preziosa Nutella.

I BELIEVE I CAN FLY…
Sasuke portava a casa i barattoli in una sorta di corsa nel paradiso al rallentatore.
…I BELIEVE I CAN TOUCH THE SKY…
L’Uchiha assaporava il divino gusto di un risveglio con panino e Nutella.
…I THINK ABOUT IT EVERY NIGHT AND DAY…
La Nutella tenuta al calduccio sotto le coperte da un gelido inverno insieme al suo owner Uchiha, e i dolci pensieri ricorrenti la giornata sul prezioso alimento, mentre cercava di difendere il suo avere facendo rissa con Naruto.
…SPREAD MY WINGS…
L’Uchiha nell’ardore del gusto della Nutella, dispiegando le ali…
…AND FLY AWAY.
…vola via in paradiso.

Tutti questi pensieri, insieme al vero motivo per cui voleva uccidere Itachi, ovvero perché gli aveva portato via in un giorno di eterna tristezza un barottolo di Nutella da 6Kg, gli passarono in un soffio per la mente.
No, questo era troppo. Non avrebbe mai perdonato un simile oltraggio.
La vera furia di Sasuke sarebbe presto apparsa, portando con se l’evoluzione dello Sharingan.




Dopo essersi calmata dalla furia scatenatale da Jiraiya, Oba-chan era tornata di nuovo nella stanza segreta.
Si ricompose sedendosi sulla sedia. Nessuno in quel momento spiava i ragazzi via cavo.
Rock lee non fece altro che adocchiare da ripetuti minuti la vecchia bionda, e a Tsunade non sfuggì dal suo occhio di falco.
<< Cosa c’é Rock Lee da fissarmi? >> Gli chiese stufa di tutte quelle occhiatine.
<< Signora Hokage… io vorrei andare in missione con il mio sensei Guy! >> Dava tutta l'aria di un capriccio.
<< Tu non vai da nessuna parte… quì si tratta di una missione di livello S! E in più ti ho appena operato… non ti mando da nessuna parte. >> Non poteva certo lasciarlo così come capitava per farlo morire per davvero.
<< Ma io non posso abbandonare sensei Guy! Noi siamo un tutt’uno con il mondo, e il modno è un tutt'uno con la nostra unione mistica! Non ci possiamo dividere! >> Che paroloni. Era proprio uguale al suo maestro, sempre sopranaturalmente ultra-modesti.
<< Smettila Lee… fai come ti ha detto l’Hokage. >> Dalla finestra della sala si ergeva abbagliando di luce eterna il sommo Guy. Affianco, alla sua sinistra stava leggermente svogliato Kakashi, e alla sua destra la dura punkettara Nana.
<< Signora Hokage… cosa dovremmo fare? >> Domandò la ragazza dai capelli argentei.
<< Adesso vedrete. >> Pronunciò con un leggero sorriso di realizzazione per i suoi obbiettivi.





















PS: VEDETE CHE PUBBLICO POCO... MA PERCHE' ADESSO HO IN BALLO LA MIA FANFIC CON ME E BILLIE JOE, PIù SAKURA UZUMAKI E IL SUO BOY.
VI PREGO DI DARCI UN'OCCHIATA! ^.^

RINGRAZIO LA MIA PICCOLA DANDY PER LA RECENSIONE!
 

UN BACIO A TUTTI QUANTI!

*SABAKU NO INO*
  
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