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Autore: PaperHero    25/11/2015    1 recensioni
-Chef! Chef! Dov’è finito quell’incompetente?- chiamava un adirato Chris McLean, vagando per la sua gigantesca villa.
Era appena uscito dalla sua Jacuzzi e cercava il collega perché quest’ultimo aveva avuto la brillante idea di nascondergli il suo prezioso gel per capelli, nonostante sapesse che era una cosa che lo faceva impazzire. .
Arrivato in cucina, trovò la tanto agognata boccetta, nascosta dietro alla tazza con sopra disegnato il suo volto. Ma la sua attenzione fu catturata da uno strano biglietto bianco che era proprio sotto la boccetta. Incuriosito, lo prese e lesse:
Questo biglietto può essere attivato solo da chi si rivelerà, essere il Prescelto dalle tenebre e successore del grande dio Erebo.
-Erebo? Chi è... – Chris McLean non poté terminare la sua frase che il biglietto diventò nero e compari un tunnel magico color rosa che lo teletrasportò da un’altra parte.
-Chris, ti ho sentito chiamarmi. Che cosa…?- entrò in quel momento Chef, guardandosi intorno e non vedendo nessuno – Oh, cavolo- aggiunse, quando notò il biglietto a terra e completamente bianco.
Genere: Generale, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La battaglia continua Nonostante Chris avesse detto per una volta la verità, Tana non volle sentire ragione e cominciò a infierire sul braccio ferito dell’altro che si morse il labbro, cercando di trattenersi dall’urlare ma il dolore era troppo forte e qualche gemito gli usci dalla bocca.                                     
Per fortuna, Honey e Chef erano lontani e non potevano sentirlo altrimenti non osava immaginare la reazione della sorella.

– Cosa? Mio fratello è il discendente di una divinità?-                                                                              
Honey era sicuramente stupita dalla verità che gli aveva raccontato il cuoco. Suo fratello, il suo adorato fratellone, era un mago, probabilmente il più potente al mondo poiché era discendente della divinità Erebo. Incredibile!
Il cuoco annui e la donna esclamò:- Incredibile. Questo spiega molte cose, in effetti. Quindi, non ci resta che aspettare e sperare-
Volse lo sguardo verso la villa e senti la mano di Chef posarsi sulla sua spalla e la sua voce dire:- Esatto, In questo momento, dobbiamo solo sperare che Chris riesca a reagire e a sconfiggere quella donna. Il nostro destino è nelle sue mani-

Chris gemette ancora quando l’ennesimo colpo colpi il punto in cui aveva ricevuto il coltello. Il dolore era atroce e non riusciva a distinguere bene la figura di Tana. I suoi occhi erano offuscati dalle lacrime e si sentiva troppo stanco per continuare a combattere. Tana aveva vinto.
No! Non puoi arrenderti cosi! senti una voce interiore urlargli contro e il conduttore la riconobbe immediatamente.
Honey!                                                                                                                                                                                                                                            
Non puoi arrenderti, fratellone! Tu sei un McLean e i McLean sono sempre stati i migliori. Me lo ripetevi sempre, non ricordi?
Mi ricordo ma sono troppo stanco per combattere. Mi dispiace, Honey. Vi ho deluso.                                         
Ci deludi se continui a comportarti cosi. Dov’è finito il Chris combattivo che conosciamo, eh? Quello dotato di poteri magici e che rischia la propria pelle per salvare le persone a cui vuole bene, eh? Il nostro destino è nelle tue mani, non lo capisci? Rialzati e combatti, stupido.
 A quelle parole, qualcosa si smosse nell’animo nel conduttore. Honey aveva ragione. Tremendamente ragione. Accettando i suoi poteri, non aveva solo occupato il posto che gli aspettava, ma si era anche fatto carico delle conseguenze che le sue azioni avrebbero comportato. E questo l’aveva capito solo in quel momento che le cose si stavano complicando.
Il pensiero di poter perdere i pochi o inesistenti amici che aveva e i suoi familiari gli diedero la forza per continuare a lottare. No, non avrebbe lasciato a Tana campo libero.                    
– No, non lascerò che tu faccia del male ai miei amici.- esclamò Chris, parando il pugno di Tana e facendo sbalzare la donna all’indietro attraversò una barriera magica fatta comparire sul momento.

La donna guardò il conduttore rialzarsi in piedi, circondato da un’aura viola che cresceva a ogni minuto che passava e con un’espressione che mai gli aveva visto. Il suo volto era una maschera di dolore e nei suoi occhi non c’era alcuna traccia di compassione o d’emozione.
Stai tranquilla Tana. Chris non può ucciderti o forse si? pensò la donna, cercando di calmarsi.
A Tana, ritornarono in mente le parole che il padre gli aveva rivolto prima che si lasciassero al cimitero e il suo animo sprofondò nella disperazione più nera. 

“C’è una parte di profezia che non ho detto a nessuno ma che voglio raccontare a te. E dice cosi: il discendente di Erebo incontrerà una persona speciale per lui. Una persona che farà accrescere notevolmente i poteri di entrambi. Ma se messo alle strette e colpito nel suo punto debole, allora il potere dell’altro diventerà inarrestabile e l’altro soccomberà”.               

-Ti pentirai di aver sfidato Chris McLean- la voce del conduttore non era più come la ricordava. Era più profonda e sembrava appartenere a un mondo misterioso e sovrannaturale come quello di una divinità.                                                                                                
Tana deglutì e tremò. Adesso, provava veramente paura. La sua ora era arrivata e sarebbe morta per mano di Chris McLean.

Al conduttore, gli si riempì il cuore di gioia quando vide l’espressione di puro terrore comparire sul volto della donna e le lacrime rigare le sue guance. Non aveva voglia di finire subito la partita. Voleva divertirsi ancora un po’ con quella donna.
Per questo, incominciò a far apparire delle piccole sfere che non avevano molta forza al loro interno e prese a colpirla, godendo a ogni singolo urlo che usciva dalla sua bocca.                  

-Ma cosa sta facendo? Non avrà mica intenzione di ucciderla, vero?- esclamò Honey, sentendo le urla di dolore di Tana e preoccupata per quello che gli poteva fare il fratello.
– Temo proprio di sì, Honey, Chris vuole farla finita-                                                                                                           
-Ma non può farlo. Non si può maschiare le mani in questo modo. Non può diventare come Tana. Non mio fratello!- scoppiò in lacrime la donna e a Chef gli si strinse il cuore.                        
Lui teneva molto alla sorella del suo migliore amico ma in quel momento si stava mostrando ancora ingenua. La sua indole buona non gli permetteva di accettare che il fratello diventasse un assassino ma…                                                                                                            
-Purtroppo, è necessario, Honey. O preferisci che quella continui a seminare morte e distruzione come ha fatto finora? Pensaci bene prima di dare una risposta-                                                                    
La loro conversazione fu interrotta da un altro urlo di Tana e Honey ripensando a tutto quello che aveva fatto, rispose:- Hai ragione, Chef. Tana non merita di vivere-

Intanto, Tana era ridotta in condizioni critiche e Chris, prima di darle il colpo di grazia, esclamò:- Vuoi dire le ultime parole prima che io la faccio finita con te?-
-Si- sussurrò la donna, sentendosi dolorante da tutti i colpi ricevuti. - Ho capito che tu non centri niente con la morte di mia madre-
- Alleluia. Cosa ti ha fatto cambiare idea?- il conduttore era curioso di sapere il perché del cambiamento di Tana
-Il tuo comportamento. Tu non saresti mai in grado di uccidere  una persona-                                             
 - Ma come vedi le cose cambiano- rise il conduttore                                                                                                                 
- Già, ma solo perché io ti ho messo alle strette. Ho giocato con te come il gatto con il topo e solo per il volere di qualcun altro-. la donna tossi, ormai allo stremo delle forze.                              
Dalle ferite, fuoriusciva sangue e Chris pensò bene di ricucirle con un incantesimo. L’argomento gli interessava e anche molto
– Chi è questo qualcun altro?-                                                                                                                    
- Voldemort -.                   
                                                                                             
   
 
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