Moments
Il
sole
picchiava fortemente sulle loro teste.
Gli
element
della prima squadra erano tutti distesi a terra, ansimanti per la
fatica dell’allenamento.
Tutti tranne uno. Apollo. Sempre orgoglioso e testardo, mai avrebbe
mostrato le
sue debolezze.
Sorrise
strafottente e compiaciuto osservando il principino di merda seduto,
sulla
terra rossa, ansante come gli altri.
-
Bene. Per oggi
abbiamo finito. Che le Tre Frecce siano sempre con voi! –
concluse
l’allenamento il comandante Gen Fudo inconsapevole che
nessuno lo stava
ascoltando.
Apollo
sospirò
grattandosi la testa rossa e gettando un fugace sguardo a lei. Si era appena alzata da terra e
doveva ammettere che il suo
viso, sudato e arrossato, era davvero tenerissimo.
Arrossì
per i
suoi stessi pensieri, dandosi mentalmente dello stupido.
Da
quando faceva
certi pensieri sulla principessa fessa?
Si
passò la mano
sul volto deciso più che mai a scacciare certe idee malsane
dalla sua testa.
Lui
non poteva
pensare che Silvia fosse carina, era impossibile
che lei potesse anche solo lontanamente piacergli.
÷ ÷ ÷ ÷ ÷
-
Ehi ragazzi!
Che ne dite di andare a spiare le ragazze mentre fanno la doccia?
–
Pierre
e le sue
solite idee da pervertito! Ecco cosa pensarono tutti i maschi presenti,
anche
se alcuni furono molto allettati all’idea delle dolci e
sinuose curve delle
loro compagne di squadra e non.
Apollo
smise di
ascoltarlo appena il calciatore iniziò a litigare con Kurt
sulla questione
sopracitata.
Il
getto d’acqua
calda lo faceva sentire bene, lo rilassava.
Di
nuovo si
ritrovò a pensare a lei, Silvia.
All’idea
della
sua, ormai, amica nuda sotto la doccia lo fece arrossire parecchio,
mentre le
sue parti basse reagirono d’istinto.
Il
poveretto in
meno di un secondo andò nel panico più totale. E
adesso che poteva fare? Come
faceva a calmarsi?
Se
quell’idiota
di Pierre lo avesse scoperto, ci giurava, sarebbero venuti a saperlo
tutti alla
base.
-
Ehi Apollo! –
Pierre si era avvicinato alla sua doccia con un’idea fissa in
testa: - Che ne
dici se andiamo a spiare le ragazze? –
-
Fottiti! – fù
la gentile ed elegante risposta del rosso.
-
Eddai! Non
dirmi che non ti piacerebbe vedere Silvia nuda... – Pierre
ridacchiò vedendo il
suo amico, o meglio le sue spalle, irrigidirsi e le orecchie diventare
viola: -
Eheh, lo sapevo... – ridacchiò più
forte provocando rabbia nell’altro.
Quel
maledetto!! I cazzi suoi mai eh?
-
Che cosa
sapevi? – gli chiese Apollo cercando di mantenere un
atteggiamento normale,
dandogli comunque le spalle a causa della sua eccitazione ancora
evidente.
-
Semplice! Che
muori dalla voglia di vedere Silvia come mamma l’ha fatta!
–
Se
possibile
Apollo diventò ancora più rosso: - Pierre!
– ringhiò colpendo con un pugno il
muro di piastrelle blu di fronte a se provocando un buco consistente.
Fortunatamente dall’altra parte non vi era nulla se non un
vecchio magazzino di
scope.
Pierre
deglutì
rumorosamente indietreggiando e svignandosela. Era meglio non
contrariare
Apollo quando era così furioso, anche se lui non ne capiva
il motivo...
Intanto
il
nostro caro Apollo era riuscito a sfogarsi e, ringraziando il cielo, la
sua
eccitazione era sparita.
Rimase
sotto
l’acqua ancora per molto chiedendosi come aveva fatto ad
eccitarsi così
per...No, meglio non pensarci, avrebbe rischiato di ripetere quello che
era
successo poco prima.
Ma
una domanda
ancora gli ronzava in testa: Come accidenti era possibile?
A lui Silvia neanche piaceva...O forse sì?
E
rieccomi a postare su
EFP. Questa è una Raccolta di One-Shot, molto probabilmente
legate fra loro. La
lunghezza dei capitoli varierà in base specialmente alla mia
voglia di
scrivere. Questo primo capitolo non è molto lungo, ma spero
vi sia piaciuto.
Commentate
in tanti. ^^
Baci,
Himi.