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Autore: Toki_Doki    27/11/2015    3 recensioni
Che succede quando il compagno di stanza di tuo fratello maggiore, nonché suo migliore amico, ti invita ad una maratona di telefilm con la sua compagnia? Che succede quando il ragazzo in questione ti è sempre piaciuto ma non puoi neanche immaginare di starci insieme?
Cosa succederà a Luce Keaton quando si troverà in una situazione del genere?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Cap. 14 - Epilogo Epilogo
 
 
Un lieve raggio di luna filtrava dalla tenda appena accostata e illuminava il suo viso. Il dolce e bellissimo volto della mia Luce. Mi sollevai su un gomito e poggiai la guancia alla mano per poter osservare meglio quella splendida creatura che dormiva serenamente accanto a me.
Seguii con lo sguardo il suo profilo; i suoi capelli sparsi sul cuscino che solleticavano il mio braccio; le sue piccole dita intrecciate alle mie. Sentii il cuore accelerare per un attimo. Stavamo insieme da quattro anni e da uno convivevamo, eppure quella ragazza bella come l'alba mi faceva ancora venire il batticuore e fermare il respiro in gola.
Le sfiorai il collo con il naso e mi beai del suo delicato profumo. Ricordava un prato in piena primavera; un prato sul quale avrei corso per sempre.
I giorni passavano ed io mi sentivo sempre più innamorato, come se quel mio sentimento inseguisse l'infinito.
I mesi passavano, ma mi sentivo sempre il ventenne che l'aveva vista apparire in cucina il Giorno del Ringraziamento.
Gli anni passavano e mi sembrava ieri che l'avevo rivista nella biblioteca del college. Ricordavo quel giorno come un prezioso tesoro…
…Aveva le guance arrossate e i capelli scompigliati ma, alla luce del sole, quel biondo sembrava brillare ancora di più. Era lei. Era Luce, la sorellina di Brian, la ragazzina che mi aveva stregato senza saperlo. Senza che neanche io lo sapessi con consapevolezza. La ragazzina che avevo rivisto dopo tre anni e che ai miei occhi era diventata una donna. Occhi che la seguivano in corridoio e la osservavano da lontano, e che avevano colto la sua intelligenza, dolcezza, e la timidezza di una persona fragile e sola.
Luce prese a raccogliere le sue cose in fretta e, mentre si dimenava, il suo profumo dolce riempiva l'aria inebriandomi. Per non fare la figura del coglione, mi chinai e afferrai le penne cadute dal suo astuccio e che erano rotolate vicino ai miei piedi.
«Tieni» mormorai per non disturbare gli altri lettori della biblioteca.
«Oh, grazie.» Tese le labbra in un sorriso timido e si rimpossessò delle penne.
«Stai bene?»
Sbatté gli occhioni azzurri come per riprendersi. «Ehm, sì. Scusa se ti sono venuta addosso.»
«Mi sono bloccato all'improvviso, quindi ho la mia parte di colpa.» Le feci l'occhiolino e le sue guance presero ancora più colore.
Sorrise impacciata. «Devo andare.» Fece un lieve cenno del capo e lasciò la stanza.
Mentre la guardavo correre fuori dalla biblioteca, mi chiesi se si ricordava di me e del nostro incontro a casa sua. Io non l'avevo dimenticato; l'avevo marchiato a fuoco nella mente. Rivedevo ancora la sua timidezza nel tendermi la mano piccina.
In quegli anni mi ero chiesto spesso cosa avrei provato nel rivederla, ma non potevo. Non potevo tradire il mio migliore amico uscendo con sua sorella. Era fuori questione.
Misi da parte quei pensieri e andai alla ricerca dei libri che dovevo prendere in prestito. Restai in biblioteca un'oretta, poi mi recai nella mia stanza. Nel corridoio fui fermato da varie persone; ragazze più che altro. Frequentavo l'ultimo anno di college ed ero popolare per la mia bellezza fuori dal comune (secondo quello che dicevano) e il fascino del nerd. Che poi ormai andava di moda etichettare una persona come "nerd". Amavo i fumetti, i videogiochi, il Signore degli Anelli, collezionavo action- figures dei supereroi Marvel, e allora? Io mi sentivo semplicemente Jason, senza etichette.
Quando arrivai davanti alla mia camera, la cravatta rossa di Brian sulla maniglia attirò subito la mia attenzione. Indicava la presenza di una ragazza e non volevo rischiare di vedere scene di sesso selvaggio. Mi risultava ancora difficile credere che quell'animale potesse essere il fratello di un angelo.
Mi sedetti a terra, con la schiena contro il muro, e presi a leggere uno dei libri appena scelti sperando che le cose là dentro non andassero troppo per lunghe.
Grazie al Cielo, dopo una quindicina di minuti, la soglia si aprì e ne uscirono le gemelle more che facevano biologia con noi. Mi rivolsero un saluto, un po' sorprese di trovarmi lì, e sculettarono via lasciandosi dietro una scia di profumo che sembrava costoso. Arricciai il naso infastidito e andai dritto al mio letto, sul quale mi gettai.
«Jason!» urlò Brian facendo la sua comparsa completamente nudo e con i capelli ancora bagnati per la doccia.
«È andata bene, eh? Finalmente hanno ceduto.»
«Non immagini neanche cos'abbiamo combinato in queste due ore» ghignò prendendo un paio di boxer dal cassettone.
Feci una smorfia disgustato sia dalle sue parole che dalla vista del suo culo. «Buon per te.» Fingendo indifferenza, accennai a sua sorella: «Ho incontrato Luce».
«Era sola?»
«Sì. Eravamo in biblioteca. Mi è venuta addosso mentre se ne andava e abbiamo scambiato a malapena due parole.» Perché avevo così fretta di giustificarmi?
«Sono preoccupato per lei. Rimane sempre chiusa nel campus a studiare e non ha amiche.»
«Tu sei sempre circondato di gente. Presentale qualcuno con cui possa socializzare.» Magari me…
«I miei amici sono un branco di idioti e le poche ragazze che conosco uscirebbero con lei solo per arrivare a me.» Si voltò di colpo verso di me assumendo l'aria che aveva di sicuro Einstein quando formulò la teoria della relatività. «Tu!» Mi puntò l'indice contro. «Tu e i tuoi amici sareste perfetti!»
Scossi la testa per fingermi contrariato. «Scordatelo! Non farò da baby-sitter a tua sorella!»
«Devi solo parlare un po' con lei e invitarla di tanto in tanto a quelle maratone del cazzo che fate il venerdì sera.»
«Guarda che non vivo in un episodio di Big Bang Theory! Nella vita vera, le Penny non escono con i Leonard.»
«Non so cosa tu stia dicendo, ma a Luce piace la stessa merda che piace a te.»
Roteai gli occhi al cielo trattenendo uno stupido sorriso. «Non chiamarla merda.»
«Siedi con lei a mensa, almeno una volta. Ok?»
«Fallo tu.»
«Sono suo fratello! Deve trovarsi degli amici.»
«Non hai paura che si innamori di me?» indagai cauto.
«Sa che deve stare alla larga dai miei amici perché ucciderei l'amico in questione. Anzi, ti avverto: giù le mani da Luce. Devi solo esserle amico.»
«Ho già abbastanza da fare con lo studio e il lavoro part-time. Una ragazza è l'ultima cosa che voglio.» Non credevo fosse così facile recitare!
«Come si chiama quella che ti fai adesso?»
«Marika, ma non la vedo da ormai quattro mesi.»
Alzò le spalle. «Allora, me lo fai o no questo favore?»
«D'accordo.»
«Luce è una forza. Ti piacerà» dichiarò allegro.
«Lo spero» dissi sospirando. In cuor mio sentivo già che sarebbe stato un disastro perché quella ragazza già mi piaceva…
«Amore, tutto bene?» chiese Luce con la voce impastata dal sonno, interrompendo i miei ricordi.
«Sì.»
Si stropicciò gli occhi e mi sorrise. «Cos'è che ti tiene sveglio?»
«La tua bellezza» dichiarai prima di baciarla e stringerla a me.
«Buona notte, Jas» sussurrò con un sorrisetto.
«Buona notte, amore mio.»


N.d.a.:
Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia. Ringrazio tutti coloro che l'hanno amata e si sono affezionati a Jason e Luce. Grazie ♥
Ultima cosa: non sono brava nei finali e, in questo caso, con il finale del finale XD Fatemi sapere se vi è piaciuto e va bene così o se ci sono cose che cambiereste. La vostra opinione è fondamentale, soprattutto quando mi sento insicura su un capitolo (come in questo caso).
Non ringrazierò mai abbastanza mia cugina che, durante la mia solita "crisi da Epilogo", mi ha ricordato di avere un capitolo pronto di Jason e che avrei potuto usarlo come epilogo anziché come capitolo extra. Grazie Zai per l'illuminazione ♥

Detto questo, vi ringrazio di nuovo e spero di ritrovarvi tutti per una prossima storia :)
   
 
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