Who Is She?
Chissà perché, quel giorno
Bella era già sulla porta di casa ad aspettarmi.
-Tempismo perfetto, papà. Mi
sei mancato.- disse, non appena scesi dall’auto. Poi, non appena si accorse che
stavamo per varcare la soglia del “silenzio imbarazzante” si affrettò ad
aggiungere: -Come stai?
-Bene.- risposi – Piuttosto,
tu?
-Tutto okay. Reneesme arriverà
tra poco, Alice sta finendo di prepararla per la festa, sai
com’è.
Sbuffò, rivelando come a lei
quel genere di preparativi non l’avessero mai entusiasmata più di
tanto.
Entrammo nell’ampio salone che
Alice aveva opportunamente decorato: dal soffitto pendeva un enorme festone con
la scritta “Happy Birthday Reneesme!”, circondato da palloncini colorati che
occupavano ogni angolo. Di fronte a me, la famiglia Cullen al completo attendeva
l’arrivo della festeggiata. Il dottor Carlisle si avvicinò per darmi il solito
benvenuto: -Charlie. Siamo felici che tu abbia accettato il nostro
invito.
-E come potevo rifiutare?-
replicai allegro –Non capita tutti i giorni che la piccola compia tre
anni.
Solo allora notai che c’era
qualcuno che non conoscevo. Una donna o una ragazza? Era difficile a dirsi. Era
molto magra, troppo per i miei gusti, però nella sua fisicità non c’era nessuna
traccia di imperfezione: aveva lunghi capelli castano scuro, e gli occhi neri
come il carbone mi fissavano insistentemente.
Avevo qualcosa fuori
posto?
Mi guardai e, dopo un attento
esame di me stesso, constatai che era tutto in ordine. Lei, dal canto suo, era
scalza, indossava un paio di jeans piuttosto malconci, strappati in alcuni
punti, e una semplice maglietta. Sembrava messa
male.
Ero appena entrato che la
misteriosa donna si allontanò silenziosamente dal soggiorno e scomparve con
Edward in qualche antro della casa. All’inizio non ci badai: pensavo che prima o
poi sarebbe tornata, almeno per vedere Reneesme spegnere le candeline della
torta. Ma non la vidi più per tutto il pomeriggio; inoltre né il dottor Carlisle
né la moglie avevano accennato qualcosa al riguardo. Pensavo che fosse ancora
educato presentarsi o presentare: che cercassero di tenerla
nascosta?
Fu allora che Edward disse: -
Ehm, capo Swan, perdoni Astrid, la cugina di Jasper e Rosalie: ha avuto un
contrattempo e ha dovuto assentarsi.
Colto alla sprovvista, finsi di
essere sorpreso: -Ah, stai parlando di quella donna che c’era quando sono
arrivato?
-Sì papà - rispose Bella –Ah,
Reneesme ti sta chiamando, credo che voglia giocare un po’ con
te.
Non ebbi più il tempo di
pensarci, perché quella peste di mia nipote tenne occupati me e Jacob fino alla fine della festa… ecco le
distrazioni fatte apposta per un nonno!