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Autore: vero15star    01/03/2009    1 recensioni
Questa storia parla di Sophia Brooke Adams.Per tutti è la ragazza popolare e impossibile della scuola,la ragazza viziata,ricca,determinata,orgogliosa e splendidamente perfetta.In realtà nasconde un segreto che riguarda lei e la sua famiglia. Un segreto custodito da parecchi anni. La sua storia inizia il giorno in cui incontra Lui:Thomas Storm. Il giorno in cui il paradiso si scontra con l'inferno. Il giorno in cui scopre che la sua eternità non sarebbe mai stata più la stessa. Gelosie,amori inconfessati,litigi,segreti tutto in una storia d'amore che coinvolge più di una persona. Spero vi piaccia,ci tengo molto a questa storia.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eternity part 8 Me ne torno in camera mia con la testa tra le nuvole e sempre più confusa dagli atteggiamenti di Devon.
In tutto il tempo condiviso insieme non si è mai comportato in questo modo e non riesco a capire se ora lo sta facendo per vero interesse o solo perchè per la prima volta mostro un interessamento più approfondito verso un ragazzo che non sia lui.
Mi porto le mani alle tempie e un improvvisa voglia di gridare mi assale.
Sento l'urlo morirmi in gola quando suona il campanello.
-Soph, è Thomas-urla mio fratello con il tono contrariato,di chi non è affatto felice di vedere quella persona e scendo immediatamente le scale mentre Devon ritorna lo scontroso di questa mattina e mi fulmina nel frattempo che sta tornando in camera sua .
I nostri occhi si incrociano e so che dopo ,quando Thomas se ne andrà,lui sarà ancora più arrabbiato di prima.
-Ciao Tommy-dico allegramente mentre i passi dietro di Devon sembrano quasi sofferenti.
-Ciao Soph-si avvicina a me sorridendomi mentre le sue labbra sfiorano la mia guancia ,facendole diventare rosse .
Cominciamo davvero bene.
-Allora ,iniziamo?-gli chiedo cercando di concentrarmi su qualcosa che non sia lui e tantomeno mio fratello in modo che la mia mente sia fredda e stabile e non possa commettere errori.
-Certo,iniziamo-
Ci sistemiamo in cucina e iniziamo a leggere i vari libri che dobbiamo trattare per la tesi e il tempo sembra quasi fermarsi mentre noi due continuiamo a leggere e commentare le varie storie e scegliendo quelle più adatte e che ci piacciono maggiormente.
Passano 3 ore e siamo ancora li con i libri tra le mani e chiacchieriamo tranquillamente di tutto senza il minimo imbarazzo come se ci conoscessimo da anni.
Devon è venuto in cucina si e no 2 volte per prendere qualcosa da bere e non ci ha mai calcolati per ripicca nei miei confronti e odio invece per Tommy.
Ammetto che questa situazione di conflitto con Devon mi ferisce profondamente ma mi sono molto divertita con Tommy a studiare e parlare della nostra vita.
-Soph posso chiederti una cosa?-
-Si,certo-Siamo seduti sul divano ora con in mano un bicchiere colmo di aranciata fresca e la sto sorseggiando lentamente
-Qual'è il colore naturale dei tuoi occhi?-a quella domanda quasi sputo l'aranciata sul parquet.
Cosa significa"il colore naturale dei tuoi occhi"?
-Perchè?-gli chiedo fingendo un certo stupore che invece è del tutto spavento e paura.
-Ho notato che a volte i tuoi occhi sono marroni,altre volte grigi e una volta persino verde e quindi non riesco a capire quale sia il tuo colore naturale-
Che cosa gli rispondo?
Inventati una cazzata Sophia.Una qualsiasi cazzata.
-I miei occhi sono particolari.Sono affetti da una malattia rarissima che fa in modo che in base alla luce i miei occhi cambino di colore,quindi a volte sono neri,a volte grigi,verdi ,marroni.Quindi non saprei nemmeno io qual'è il mio colore naturale.-
Gran bella scusa Sophia.Ma se ti chiede come si chiama questa malattia per cercarla su google,come la metti?
-Però.Ma è una malattia genetica?Perchè ho visto che anche a tuo fratello gli occhi non hanno un colore naturale-
Bene Soph,hai scelto pure un acuto osservatore come prima cotta.
Proprio bene.
-In realtà non lo so.Io e Devon non siamo fratelli.Carter e Selenia ci hanno adottati qualche anno fa .-
Lui si porta la mano alla bocca dispiaciuto per quel piccolo errore che crede di aver fatto .
-Mi dispiace,io non lo sapevo.Scusami Soph-mi dice ancora con quegli occhioni verde smeraldo che mi fissano come un piccolo cucciolo dispiaciuto per aver fatto qualcosa di sbagliato.
-No tranquillo,è tutto apposto.Sono cose che capitano e ormai è passato.Ho superato la morte dei miei genitori da molto tempo e anche Devon.-gli dico cercando di farlo stare meglio visto che mi guarda ancora dispiaciuto.
-Scusami ancora.Non ne parleremo più e mi dispiace -
Io scuoto la testa in segno di "Lascia perdere"e poso i bicchieri di aranciata nel lavandino e li lavo mentre lui dall'altra parte della stanza continua a fissarmi e guarda attentamente la casa con occhi stupiti e curiosi.
-Ti va di vedere la casa?Prima non abbiamo avuto tempo-gli domando cercando di essere gentile e con atteggiamento da perfetta padrona di casa.
Lui annuisce e mi segue mentre io gli mostro la casa e i vari piani nel frattempo che lui osserva la piantina che gli ho dato in mano con occhi sbalorditi.
-è cosi grande?-
-Si,è molto grande ma sai Selenia e Carter hanno e avevano bisogno di spazi molto ampi e questa villa era perfetta-
Gli mostro la piscina coperta,la sala giochi,la "Party's Room"ossia la stanza dove si organizzano le feste per i compleanni,la palestra.
-Qui vi allenate?-mi chiede osservando i mille macchinari sistemati in quell'enorme stanza da sala che noi chiamiamo Palestra.
-Si,ci alleniamo spesso,io e Devon specialmente-
-Anche a me piace fare boxe ma non posso lottare contro di te-dice sorridendo.
-Pensi di farmi male?-
-Sei una ragazza Soph,e non mi piace lottare contro le ragazze-
Io rido divertita mentre lui mi guarda senza capire.
-Credimi in una possibile lotta contro di lei ,quello che ne uscirebbe sconfitto saresti tu-Devon ride entrando in palestra vestito con un pantalone di tuta blu scuro e una canottiera grigio chiarissimo che lascia intravedere tutto il suo fisico perfetto.
-Davvero?-Tommy lo guarda incuriosito e anche un pochino scettico,come se non ci credesse.
-Odio dirlo ma mi ha sempre battuto e credimi battermi non è una cosa da poco-Tommy lo guarda,osserva i suoi muscoli,il suo fisico muscoloso e possente e dopo guarda me una fragile e semplice ragazza.
Non ci crede ma guardando il viso di Devon capisce che è vero.
-Allora questa è una ragione in più per cui non voglio battermi con te.Mi ridurresti davvero male-scoppiamo a ridere entrambi ,invece Devon sorride leggermente e poi ci sorpassa e sale sul tapis-roulant e inizia a correre.
Stiamo per uscire dalla palestra quando mi giro verso Devon e lo vedo guardarmi acidamente e scoccarmi un occhiata stizzita e malefica ,poi si riconcentra di nuovo a correre e non mi calcola di nuovo.
-Questa è la mia stanza-gli dico facendolo entrare e osservandolo mentre guarda rapito ogni centimetro della mia stanza come un bambino alle soglie di un LunaPark.
Che cosa c'è di tanto speciale nella mia camera?
La osservo attentamente anche io e non riesco a vedere le ragioni per il suo sguardo immerso nella camera.
-Cavolo è immensa!Credo sia 3 volte la mia stanza unita a quella di mia sorella!E poi è bellissima!!-Tutti questi complimenti iniziano a farmi innervosire e fingo la massima indifferenza.
Continua a fissare finchè il suo sguardo non si posa su una foto mia e di Devon di qualche anno fa.
-Dove eravate?-
-Eravamo a Madrid,nella casa di Selenia circa 2 anni fa-
Chissà perchè non smette di guardare quella foto.
La guardo anche io ma anche questa volta non vedo la ragione di tanta attenzione.
-Che ora sono?-mi chiede mentre prende tra le mani un libro che era appoggiato sulla mia scrivania
-Sono quasi le 8-gli dico mentre mi rendo conto di quanto tempo sia passato e a che velocità.
-Cavolo,io devo proprio andare!-mi dice posando delicatamente il libro esattamente nella stessa posizione e nello stesso posto dove l'aveva preso.
Lo accompagno alla porta e lì mi saluta con un bacio dolcissimo e freddo sulla mia guancia
-Grazie per il bellissimo pomeriggio Soph,mi sono divertito davvero tanto.Ci vediamo domani a scuola-e se ne va lasciandomi sull'uscio della porta come una povera imbecille.
-Se ne è andato?-Devon sbuca all'improvviso risvegliandomi da quell'oblio nella quale ero scesa nel momento in cui mi aveva baciato sulla guancia.
Annuisco e salgo nella mia stanza ancora intontita e su di giri.

Ok sono messa davvero male.
Lo posso ammettere tranquillamente.
Un bacio sulla guancia e sono andata fuori controllo.
Che cosa mi succederebbe se lui mi baciasse sul serio?Morirei di infarto probabilmente.
Devon entra nella mia stanza per riportarmi un libro che avevo lasciato sul tavolo della cucina e mi fissa costantemente per un paio di minuti,poi si siede sul letto accanto a me.
-Tu sai che ti voglio bene vero?-mi sussurra all'improvviso nell'orecchio ed io annuisco
-Non mi piace vederti in questo modo -Lo guardo confusa.
In che modo non gli piace vedermi?
-Vedermi in questo modo ?Spiegati-
-Mi sembri così diversa.Non sei la Sophia che conosco.Sembri quasi umana-rido divertita alla sola idea.
Io umana?Ma stiamo scherzando?
Non c'è proprio dubbio.
-Soph,io ti conosco.E questa non sei tu.Sembri una ragazzina alla prima cotta,una di quelle che si sentono morire appena passa di fronte a loro il ragazzo che amano.-
-E che c'è di male?Devon,viviamo in un mondo di umani e perciò assimilare qualcuna delle loro caratteristiche non mi sembra una cosa devastante per me.Thomas mi piace,mi piace molto.La cosa ti disturba?-
Ho davvero detto una cosa del genere?
Dalla sua faccia capisco che la risposta è affermativa.
Thomas non gli piace davvero e la sola idea che lui possa piacere a me gli dà molto fastidio.
-SI mi disturba.Lui non è adatto a te Sophia.Tu hai bisogno di qualcuno che ti comprenda,che ti aiuti ,che ti stia accanto per sempre e sappiamo entrambi che con Tommy non sarà cosi.Lo sai meglio di me.Hai passato anni a costruire un muro tra te ed i mortali proprio per proteggerti dall'eventualità di affezzionarti ed ora come una povera idiota sei cascata nella tela del ragno.-
-Devon,tu non sai un bel niente di me.è vero,ho cercato di creare una barriera tra me e il mondo ma questo a cosa mi ha portato?Io sono una persona sola Dev,lo sono sempre stata.Ora mi sono semplicemente stancata e voglio vivere invece di essere semplicemente un morto che cammina.Io voglio assaporare tutto ,non lasciarmi indietro niente e credo che Tommy sia una brava persona,forse persino quella giusta.Ma tu l'amore non sai neanche dove sta di casa no?Per te è solo una di quelle pagliacciate che si vedono alla tv,non ti è mai mancato e mai ti mancherà perchè la tua vita composta da sgualdrine,alcool e sesso ti piace.Tu non cerchi qualcosa in più,ti accontenti di quello che puoi avere.Io non sono così e non voglio diventarlo.Io non voglio essere come te Devon.-
Dopo aver pronunciato l'ultima frase mi sono resa conto di aver esagerato.
Sono stata davvero troppo dura con lui,e non dovevo.
Ha gli occhi lucidi e mi sembra quasi voglia scoppiare a piangere davanti a me .
-Se è questo ciò che pensi,allora hai ragione tu.Io non ti conosco affatto perchè non avrei mai creduto saresti stata capace di essere così cattiva e acida come adesso.Mi sono sbagliato su di te ma sono felice di essermene accorto -esce dalla mia stanza sbattendo la porta mentre io rimango in piedi fissandomi allo specchio.
Sono stata davvero io a dire quelle cose?
Come ho fatto ad essere così stronza e malefica con lui?
è vero ,certe volte Devon mi fa perdere il controllo e mi rende acida ma non posso credere di essere riuscita a dire cose del genere.
Io non sono mai stata cosi.
Esco immediatamente dalla mia stanza e lo trattengo per il braccio mentre lui cerca di scappare.
Non gli è mai andata giù questa differenza di forza tra di noi.
-Lasciami,ora!-mi urla fulminandomi con i suoi occhioni tanto dolci e piccoli.
è infuriato e lo capisco perfettamente.
Dovrei prendermi a calci per quello che ho detto.
Come mi è venuto in mente di dire una cosa del genere,sopratutto dopo questo pomeriggio in cui ho visto un nuovo Devon?
Io sono un idiota.
-Scusami.Mi dispiace,io non volevo dirlo.Mi è scappato,ma non lo penso-singhiozzo continuando a trattenerlo ma questa volta lui non si ribella.
Mi guarda con quell'aria da cucciolo che tanto mi piace e che le ragazze amano e con uno strattone si libera per poi sbattere la nuova porta di camera sua .
Bene,un altro guaio da risolvere al più presto possibile.

  
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