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Autore: Rairakku    29/11/2015    2 recensioni
E se Itachi avesse preso un'altra decisione? Se avesse scelto di dire a Sasuke la verità durante il suo combattimento, come sarebbero andate le cose?
Un nuovo personaggio, una ragazza molto bella, legata a Itachi, di nome Raira.
Una Sakura che cerca di farsi forza per nascondere il suo cuore spezzato.
Un Sasuke confuso, e un Naruto che non si tira mai indietro.
Il passato di Kakashi verrà sempre di più alla luce, e dovrà affrontare tutto il suo dolore.
Personaggi: Raira e Nia (nuovi personaggi), Kakashi, Iruka, Itachi, Sasuke, Naruto, Sakura, Hinata, Ino, Sai, Shikamaru, Temari.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Cap.22

Raira tamburellava le dita sul tavolo, nervosa. Il rumore delle unghie sul legno era veloce e profondo.
Cercava di darsi una calmata, di ragionare e non giungere a una conclusione affrettata, ma ogni volta che tentava di esporre i vari punti, si ingarbugliava. Alla fine, non aveva preparato neanche da mangiare per l'Uchiha.
"Non è possibile che Kakashi mi faccia una cosa del genere" pensò, digrignando i denti, irritata.
Le parole dell'Hatake l'avevano lasciata a fiato mozzato. Le aveva imposto una scelta davvero difficile: benché sapesse che era meglio che Itachi lo sapesse direttamente da lei, dirlo era così complesso che non ci riusciva neanche al pensiero.
"Kakashi non può intromettersi così nella nostra relazione… no, ok, ce l'ho infilato io, ma… è stata solo una notte!"
Non si ricordava praticamente nulla, tra l'altro. Non sapeva neanche dire se le era piaciuto o no, poteva davvero essere un fattore così importante per la sua relazione con Itachi?
"Farò finta di niente, che vuoi che sia. Sono pronta a tutto pur di non far aprire bocca a quello stronzo."
Mentre terminò questi pensieri, la porta si aprì accompagnata da una voce calda: << Raira, sono a casa. >>
"P E R F E T T O" pensò sarcastica. Non sapeva se la decisione che aveva preso era quella giusta.
Itachi sbucò, sorridendo come al suo solito. Raira ricambiò, cercando di sembrare più rilassata e naturale possibile.
<< Vorrei chiederti scusa. >> cominciò lui, avvicinandosi. Si mise a sedere accanto alla ragazza, guardandola negli occhi.
<< Scusa? >> chiese, senza capire << Per cosa? >>
Itachi abbozzò un sorriso: << Per come ti ho trattata prima di partire, il fatto è che… avevo paura che facessi qualche pazzia. Ho temuto per te, la missione era molto difficile. >>
Ah, certo, si riferiva a quello. Tra tutte le sue preoccupazioni, Raira se ne era anche scordata a momenti.
<< Non importa, davvero. >>
Lui l'abbracciò fortemente: << Grazie… sono felice che tra noi sia tutto così perfetto. Sei l'unica fidanzata che vorrei, nonostante tutto, mi dici sempre la verità e quello che pensi... >>
"Oh no" il rimorso si fece sentire, vangando per lo stomaco. Itachi stava parlando fin troppo, non avrebbe sopportato una parola di più.
<< …le uniche volte che mi menti è per il mio bene… >>
Si rilassò al suono di queste parole, sì, perché lei stava tenendo la bocca chiusa a fin di bene. E non lo faceva solo per lei stessa, ma anche per lui, per la loro relazione, che andava a gonfie vele.
<< … e soprattutto, mi sei sempre fedele. >>
"……"
"……….."
"……………"
Erano le uniche cose che riusciva a concepire il suo cervello. Con l'ultima frase il corvino era riuscito a far polverizzare l'animo di Raira.
Si sentiva una persona orribile, solo per aver pensato di nasconderli una cosa del genere, che aveva sempre classificata come 'piccola', ma che, in realtà, era tutta il contrario.
Il rimorso tornò a fare capolino, ma quella volta non si fermò. La travolse tutta, arrivando perfino alle orecchie. Sentiva chiaramente il suo battito, che si era innervosito quanto lei, sentiva gli occhi bagnarsi di aghi.
<< Itachi io… >> mormorò, senza ritirarsi dall'abbraccio che l'aveva uniti fino a quel momento << … non ti sono stata fedele. Ti ho tra-tradito. >>
Sospirò fortemente, per riprendere il fiato che aveva bloccato dall'agitazione. Quello, era solo un passo, adesso avrebbe dovuto scaricare la vera bomba.
Sentiva già i muscoli dell'Uchiha irrigidirsi, ma lui parlò lo stesso con calma: << In che senso? >>
<< Sono andata a letto con Kakashi. >> mormorò la castana, rendendosi conto della differenza di confidarlo a Itachi e a Nia. Con quest'ultima non si era sentita un verme schifoso tanto quanto con Itachi.
Raira affondò le testa tra le spalle del ragazzo, cercando calore. Ma il corpo maschile era diventato completamente di ghiaccio e il corvino la fece staccare, tenendola per le spalle.
Nei suoi occhi neri si leggeva delusione, rabbia e tristezza. La Ku lo guardò preoccupata e risentita.
<< Quando è successo? >>
<< Due sere dopo la tua partenza. >>
Itachi si morse il labbro. Aveva fatto lui la pazzia nel trattarla in quella maniera, dandole della bambina. Lei si era buttata nelle braccia di un altro e, per sua sfortuna, non di uno qualsiasi.
<< So che non mi tradirebbe mai. >> proprio così gli aveva detto, quando era andato a trovarlo in ospedale.
Chissà quanto se l'era risa l'Hatake nel vederli baciarsi al suo ritorno dalla spedizione. Un tempo lui se lo sognava un gesto del genere, invece poi aveva esplorato ogni parte di lei in una notte.
Sentiva la pelle di Raira bruciare sotto le sue mani, la sentiva sporca, impura. Non poteva crederci che Kakashi se ne fosse appropriato e che lei glielo avesse lasciato fare.
<< Eravamo ubriachi… è successo per caso >> provò a giustificarsi la ragazza.
<< Per caso! >> sbraitò Itachi, rabbioso << Come puoi scopare con uno innamorato di te da anni, per caso?! >>
<< Cosa? E tu come fai a saperlo? >>
<< Si nota lontano un miglio, solo te non te n'eri accorta, Raira. >> sputò velenoso.
La ragazza si alzò di scatto, facendo cadere la sedia in un tonfo: << E non mi hai mai detto niente! Questo ti pare essere sinceri con la fidanzata? >>
<< Fidanzata? >> ripeté ironico Itachi << Non penso proprio di avere nulla del genere. L'unica che ho mai chiamato così è solo una poco di buono che ha una fedeltà pari a zero e che in questo momento sta provando a scappare dai suoi peccati. >>
Fu come un pugnale puntato dritto al cuore per Raira, riusciva a sentire l'odore del sangue. Cosa voleva dire con quelle parole, la stava per caso lasciando? Non poteva farlo, non poteva.
La disperazione la stava travolgendo, non ragionava più. Il nodo alla gola si era sciolto insieme alle lacrime pesanti che stava versando.
<< Mi-mi stai lasciando, per caso? >> balbettò.
<< Pensavo che fossi stata tu a chiudere la nostra relazione, andando a letto con Kakashi. E se non fosse così… sì, è finita. >> puntualizzò, sospirando.
Anche a lui faceva male dire quelle parole, ma non poteva far finta di nulla. Era stato tradito, umiliato e lei l'aveva riempito di scuse e piagnistei inutili, cercando di addolcirlo.
Ma se c'era una cosa dove gli Uchiha erano impeccabili, era proprio l'odio. Quell'odio che nasce da un'amore marcito. Itachi vedeva proprio così i suoi sentimenti per Raira.
<< È stato solo sesso, non ci ho fatto l'amore come con te! >> urlò a squarciagola la castana, buttandosi nuovamente tra le braccia di lui, che la bloccò il polso.
La stringeva tanto da farle male, ma non era nulla in confronto allo sguardo severo e schifato che aveva. La ragazza tremava, sottomessa.
<< Qual è la differenza, dimmi. >> fece glaciale l'Uchiha << Il sesso è pur sempre amore, anche se carnale. A me non importa sapere se ami me o lui, non mi fa differenza. Ma ti sei concessa e… non voglio sapere i dettagli, non voglio sapere fin dove siete arrivati. A me basta il fatto che avete passato la notte a compiacervi a vicenda. E ricorda che, anche se non provi nulla per Kakashi, lui ti ama. Non ti senti egoista? >>
Fece per andarsene, e la castana, allarmata, mormorò una domanda che riteneva fondamentale.
<< Te ne vai solo per stasera? >>
Lui non rispose, facendole capire che non sarebbe più tornato.
Il pugnale si rigirò nel cuore della ragazza, che non riusciva più a tenersi in piedi. Cadde in ginocchio, sconfitta dalla verità dei fatti. Era crudele, spietata, me era la realtà.
Itachi le rivolse un ultimo sguardo e un'ultima parola: << Mi hai deluso, Raira. >>
Lasciandola sotto il peso di quelle macerie, se ne andò.
Immobile, debole e affranta, Raira riempì la casa con il suo pianto disperato. Non riusciva più a trattenerlo, sentiva i polmoni scoppiarle e a ogni urlo era una perdita di fiato.
Si accasciò a terra, singhiozzante. Cercò di farsi piccola piccola, voleva scomparire. Voleva essere ingoiata dal pavimento di ghiaccio bollente.
Aveva toccato il fondo.

Itachi avanzò nella notte, mentre le lacrime gli offuscavano la vista. Aveva provato ad asciugarle, ma ogni volta ne uscivano almeno il doppio. Si sentiva affogare.
Si dava dello stupido, illuso che la sua ragazza rimanesse sua per sempre. Fino a quel momento, non aveva mai preso in considerazione che Raira potesse andare a letto con qualcun altro. Da quando aveva accettato di lasciare il Villaggio per stare con lui e vivere la loro relazione, gli sembrava una barzelletta che lei potesse tradirlo.
Ma in quel momento, si rendeva conto di quant'era stato stupido e sprovveduto.
Kakashi era riuscito a prendersi non solo un morso della ragazza, ma era arrivato fino al nocciolo. Lo stesso Kakashi che qualche giorno prima derideva per il suo amore impossibile.
Asciugandosi gli occhi, bussò alla porta della casa di Sasuke. Il fratellino gli aprì a petto scoperto, con solo dei pantaloncini addosso.
<< Itachi, che ci fai qui? >>
L'Uchiha maggiore fece scivolare lo sguardo alle spalle del ragazzo, dove ci stava Sakura che si stringeva nelle spalle, guardandolo sorpresa.
<< Vi ho… disturbati? >> chiese abbastanza imbarazzato.
Sasuke scoppiò a ridere, capendo a cosa si riferisse: << Nono, tranquillo. Entra. >>
Itachi si mise comodo sul divano, mentre Sakura si era offerta per prepararli un po' di tè, dicendo di vederlo scosso.
<< Cos'è successo? >> chiese Sasuke, accorgendosi anche lui degli occhi rossi del fratello, segno che aveva pianto << Non dovresti essere con Raira? >>
Itachi guardò fuori dalla finestra, puntando i suoi suoi occhi scuri nel cielo ancora più scuro, illuminato da quella fioca luce lunare.
<< Abbiamo litigato. >> mormorò, non sapendo se dire tutta la storia.
Non voleva sparlare di Raira e delle sue azioni, anche se lei non si era soffermata sul pensare a quale parte di lei dovesse rimanere segreta per gli altri, ad eccezione del suo fidanzato.
<< Se lo dico a te, vorrebbe dire farlo sapere anche a Sakura, vero? >>
La rosa, che aveva appena portato il tè, spostava lo sguardo da un'Uchiha all'altro, gli sembravano tutti e due abbastanza tesi. Itachi sicuramente era provato da qualcosa di spiacevole, e Sasuke ne aveva paura e ne era preoccupato.
<< Sì >> affermò il più piccolo dei due.
<< È normale per una coppia, condividere tutto. >> sospirò Itachi << Il guaio viene se queste cose vengono condivise anche con un terzo elemento. >>
<< A cosa ti riferisci? >> chiese Sasuke, curioso e dubbioso.
<< Non sarà per caso che Raira… >> sussurrò Sakura, intuendo tutto.
Itachi la fissò, il sesto senso femminile era sempre infallibile. Afferrò il tè caldo, stringendolo fortemente fra le mani. Sentivi i palmi delle mani bruciare al contatto.
<< Sì, Raira ha fatto sesso con un altro. >>
Il silenzio regnò nella stanza. Ognuno aveva i propri pensieri, collegati tutti da un filo che portava all'ultima del clan Ku e alla relazione con il maggiore degli Uchiha.
A Sakura e a Sasuke si strinse il cuore, alla prima pensando che la ragazza aveva rovinato una coppia che lei riteneva bellissima, il secondo perché sapeva che il fratello l'amava davvero tanto.
<< Con qualcuno che conosci? >> si fece coraggio Sasuke.
<< Che anche voi conoscete, bene. >> sospirò Itachi << Con il vostro Sensei. >>

Quando si svegliò, gli uccellini cantavano fuori dalla finestra e il sole le scottava la pelle. Raira si era addormentata sul pavimento. Il sale che si era formato alla base degli occhi, le tirava la pelle.
Si alzò per andare in bagno e lavarsi la faccia. L'acqua era fredda e lei non lo sentiva. Era caduta nuovamente nella sua apatia.
Era buffo, lei, una delle ragazze con più carattere, a volte si staccava dal mondo e diveniva un corpo senza anima.
Il pezzi del suo cuore se li era portati via Itachi, i residui invece li aveva lasciati sparsi sul pavimento, come cocci di vetro pronti a tagliarle le piante nude dei piedi.
Aprì la finestra, per respirare l'aria insapore. L'accumulò nei polmoni, per poi rilasciarla in un sospiro.
<< Ben svegliata >>
L'Hatake si trovava proprio lì, seduto sul tetto. Voleva parlarle, ma non voleva interrompere i suoi sogni, anche se non li aveva avuti.
Lei lo guardò con occhi grigi e inespressivi. Non disse niente, neanche quando lui entrò in un balzo.
<< Cosa vuoi? >> biascicò, senza sapere se fosse assonnata o scocciata.
Lui la squadrò. Non aveva assolutamente la faccia di una che aveva passato una bella notte e ghignò intuendone il motivo: << Itachi non c'è. >>
Non era una domanda.
<< Allora hai avuto davvero il coraggio di dirglielo. >> continuò sghignazzando.
Lei gli rivolse un'occhiata infastidita, che lui trovò comunque sia, vuota. Raira alla fine era un libro aperto, si capiva sempre cosa pensasse e cosa provasse, in quel caso si notava che non stava affatto bene.
Il motivo non faceva altro che compiacere il Ninja Copiatore, che era pronto a stuzzicarla.
<< Ma lui non c'è >> ripeté.
<< Se sei venuto solo per questo, puoi andartene. >> disse fredda la ragazza, dandoli le spalle.
Aveva cominciato a tirare fuori qualcosa da mangiare, per fare colazione. Il suo intento era quello di ignorarlo, ma l'Hatake non gliel'avrebbe concesso così facilmente.
<< Ieri sera l'ho visto uscire da qui, piangeva molto, ma non quanto te. >>
C'erano solo due persone che permettevano a Raira di uscire dal suo stato di apatia. La prima era Itachi, che con il suo amore la faceva rinascere ogni volta. La seconda era Kakashi, che le ricordava cosa significasse odiare.
Strinse il cartone del latte, che aveva appena preso, tra le mani. Sapeva benissimo che lo shinobi avrebbe fatto di tutto pur di tirarle fuori una lacrima, quello era solo un assaggio di quello che avrebbe potuto continuare a dire, e che fece.
<< Sembravate così carini quando ti sei incollata alle sue labbra, quando è tornato dalla missione. Lui sembrava esserne anche contento, poverino, ancora non sapeva… >>
<< Zitto >> lo interruppe lei, stringendo i denti. Non poteva perdere il controllo, non poteva lasciargliela vincere.
<< La stessa cosa che mi hai detto l'altra sera a letto. >> rise l'Hatake.
Il nervosismo di Raira aveva oltrepassato il limite. La rabbia si era accesa come un fuoco, che sentiva ardere dentro di sé. Dalla pancia, aveva raggiunto ogni singola parte del suo corpo.
Si girò d'istinto verso Kakashi e fece per tirarli uno schiaffo.
Il Ninja Copiatore, non si spostò. Non voleva evitarlo, anzi, voleva sentire la guancia bruciare, era una giusta punizione.
Ma la mano della castana si fermò a qualche centimetro dal suo viso.
Lui sobbalzò dallo stupore, quando si accorse che Raira stava piangendo, mordendosi amaramente il labbro.
<< Perché fai così? >> gli chiese tra un singhiozzo e l'altro.
Non ce l'aveva fatta, si era fatta travolgere dal fiume delle lacrime, che avevano spento le fiamme della rabbia. E nuovamente si mostrava debole, ma questa volta non le interessava.
Stava soffrendo troppo per nasconderlo.
<< Da sempre cerchi di entrare nella mia vita >> continuò << e per quanto volessi far finta, ti capivo. Quando si ama una persona, è normale voler essere ugualmente importanti. Mi stavi sempre tra i piedi, cercavi di tenermi vicino a te, chiedendomi di guardare le cose dal tuo stesso punto di vista. Ma adesso… non vuoi più far parte della mia vita, me la vuoi distruggere. Perché, Kakashi? >>
L'Hatake l'osservò senza risposte. La sua corazza di crudeltà cominciò a creparsi, formando piccoli fori da dove passava luce. Strinse fortemente i pugni, come se volesse far sanguinare i palmi e se ne andò.

<< Signorina Tsunade, sta dicendo sul serio? >> chiese Shizune, ancora sbalordita. Non poteva credere che la donna avesse preso una tale scelta.
<< Sì, lascio il nome di Hokage >> affermò la bionda << Penso che ci sia una persona che è degna più di me di portare questo nome. >>
<< E chi è, Tsunade? >>

Iruka era andato a cercarlo. Dopo aver parlato con Nia, era venuto a conoscenza di quello che era successo e per quanto fosse scettico e scandalizzato, aveva trovato la forza di andarli a parlare. E proprio lì, l'aveva incrociato.
Kakashi era a sedere su una panchina del parco, con lo sguardo fisso al cielo, sicuramente pensante.
Salutò l'Hatake, per poi avvicinarsi e mettersi accanto a lui. Non sapeva esattamente da dove, ma gli sembrava inutile girarci intorno, per cui attaccò deciso.
<< Nia mi ha detto tutto. Ha parlato con Raira, che secondo il suo racconto è molto scossa. >>
Kakashi era decisamente stizzito, quell'argomento ormai lo perseguitava. La sua vita stava girando intorno a una notte, dove si era sentito davvero vivo.
Nonostante avesse bevuto molto quella volta, si ricordava abbastanza per poter sognarlo la notte. La scusa della loro non-lucidità non reggeva, e ne era cosciente.
<< È stata anche lei a volerlo. >> si limitò a dire.
<< Kakashi >> cominciò Iruka, con il classico tono di chi ti deve fare una ramanzina << sappiamo tutti di quanto sia fragile Raira e in quel momento aveva bisogno di affetto, senz'altro. Il fatto che Itachi non le lo potesse dare l'ha portata a cercarlo in qualcun altro… e c'eri tu. Lei era spinta dal dolore, ma tu? >>
Il jonin chiuse gli occhi, innervosito da quel discorso. Cosa ne poteva sapere lui di quello che provava per la ragazza? Anche lui aveva sofferto moltissimo e per una notte si era sentito ripagato. Cosa c'era di male?
Si ricordò delle parole di Raira << Non vuoi più far parte della mia vita, me la vuoi distruggere >> . No, lui voleva solo metterla in salvo da Itachi, lei stava male, ma era una cosa temporanea, prima o poi si sarebbe ripresa e…
<< Sicuro che sia amore il tuo? >> chiese a bruciapelo Iruka, interrompendo i suoi pensieri << A me sembra solo ossessione. Se l'amassi veramente, non ci saresti andato a letto e tantomeno la vorresti dividere da Itachi. >>
Kakashi restava in silenzio, stizzito. Non ci pensava neanche a guardare il chunin, era occupato a fissare la vegetazione verde intorno a loro. Ascoltava senza aprire bocca, senza sapere se quello che lo bloccava era la verità dei fatti, o il suo essere in disaccordo.
<< Raira ama Itachi e Itachi ama Raira. Sono felici insieme, solo tu non te ne accorgi. Hai l'egocentrico pensiero che lei possa trovare la felicità solo con te. Per quanto possa essere una ragazza impulsiva, sa benissimo chi la fa stare bene. Credimi, Itachi non l'ha mai costretta a seguirlo o ad amarlo. >>
Kakashi capì qual era la sensazione che provava, non riusciva ad accettare la verità. Della sua corazza erano rimasti solo inutili cocci, le parole di Iruka avevano scavato nel suo profondo.
<< Io vado >> comunicò il castano.
Nuovamente il Ninja Copiatore non disse nulla, restò in silenzio nella solitudine di quel parco.
Tirò fuori il kunai e graffiò il legno della panchina, con la stessa lentezza delle lacrime che gli stavano bagnando il volto.

<< Cosa?! >> urlò Nia, sentendo la versione dell'amico << Sei andato a parlare con Kakashi? >>
<< Eh già >> si grattò il capo Iruka, davanti alla reazione scioccata della ragazza.
<< E cosa gli avresti detto, sentiamo. >>
<< Beh ecco… quello che mi hai detto tu. >>
Nia diventò rossa come un peperone bollente, davanti a quella notizia. Iruka si era permesso di andare da Kakashi ed esporre i suoi pensieri, che gli aveva confidato solo qualche ora prima.




Spazio autrice:
Non mi convince tanto questo capitolo, ma non saprei fare diversamente.
Itachi ovviamente non ha preso bene la notizia, e si è trasferito da Sasuke. Adesso sono cinque le persone che sono a conoscenza del rapporto avvenuto tra Raira e Kakashi, esclusi questi due.
Tsunade poi, ha deciso di abbandonare il titolo di Hokage, dicendo che c'è qualcun altro più meritevole. Secondo voi, chi è?
Dal 5 all'8 dicembre non potrei scrivere perché ho un impegno, per cui spero di riuscire a finire la storia prima di questo sabato.
Il numero di capitolo potrebbe variare da 24 a 25, infatti non se farne uno solo e solamente per l'epilogo.
La prossima storia sarà una che ruoterà attorno al NejiTen, che io amo tanto. Si svolgerà ai giorni nostri, i protagonisti saranno ragazzi del liceo, anche se adesso devo pensare bene all'età precisa.
Ho finito le cose da dirvi, bacii
   
 
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