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Autore: Arvati77    30/11/2015    1 recensioni
"...Tante volte mi sono chiesta quale potesse essere il mio destino...
Il mio nome è Reika Miura. Ho sedici anni appena compiuti. Sono cresciuta in una famiglia di cacciatori di vampiri, membri di rilievo dell'Associazione Hunter. Sono stata addestrata a questo, fin da bambina, eppure dentro di me ho sempre sentito che qualcosa non andava, che la mia stessa esistenza recava con sé un mistero..."
Libero rifacimento dell'anime di Vampire Knight, puntata per puntata. Ritroverete tutti i protagonisti che conoscete e con loro dei nuovi personaggi grazie ai quali la storia si diramerà in situazioni inedite ed inaspettati risvolti (e per chi ama il disegno, ci saranno anche delle fan art).
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXVIII

Rido Kuran si è svegliato.
Vedo la sua mano scarna e affusolata posarsi sul bordo della bara, dalla quale emerge poi il suo corpo completamente rigenerato. E' molto alto, fisico asciutto e longilineo, regale ed elegante nel portamento. E' un Sangue Puro, dopotutto. Indossa un paio di pantaloni neri ed un lungo cappotto, sempre nero, aperto sul davanti, sotto il quale si scorge la muscolatura ben delineata del torace. La folta chioma castana, che incornicia il volto dai lineamenti sottili e raffinati, mette in risalto il chiarore irreale dell'incarnato. Ma più di tutto, ciò che mi colpisce sono gli occhi ferini dalle iridi eterocrome. Quello sguardo perfido si posa su di me ed un brivido mi percorre dalla testa ai piedi. 
"Ma che bel regalo mi hai portato." sibila Rido rivolgendosi ad Ichiru.
"Non ti avvicinare a lei." gli intima il mio amico, sfoderando la sua katana.
Cosa pensa di fare? Non vorrà farsi uccidere per difendermi?! 
Stringo saldamente il Black Steel nel mio pugno, ma non ho nemmeno il tempo di fare un passo che una forza invisibile mi scaraventa contro la parete ed il pugnale mi sfugge di mano.
"Non ho bisogno di avvicinarmi per ucciderla!" ribadisce Rido, con la sicurezza di chi è assolutamente convinto della propria superiorità.
"Reika, vattene via!" mi urla Ichiru, e mentre a fatica mi rialzo in piedi, lo vedo scagliarsi contro Rido, trafiggendolo alla schiena con la katana.
"Ichiru... posso chiederti cosa pensi di fare?" gli domanda infastidito il Sangue Puro.
"Vendicherò la nobile Shizuka, voi l'avete portata alla pazzia. E vi impedirò ad ogni costo di fare del male a Reika... Per questo ho atteso pazientemente il giorno in cui vi sareste risvegliato."
Non potrà mai fermare Rido in questo modo, e lo sa. Ichiru vuole darmi il tempo di fuggire... però così facendo morirà... Mi guardo intorno. Il Black Steel è accanto al letto. Lo recupero in velocità, ma non abbastanza in fretta per impedire a Rido di trapassare il petto del mio amico con una mano, per poi gettarlo a terra come se fosse un oggetto inutile di cui sbarazzarsi.
"Sparisci. Non so che farmene di un debole come te."
"Nooooo!!!" grido, ed un alone blu si sprigiona improvvisamente dalla mia arma e mi avvolge.
Rido sposta i suoi occhi su di me. Io gli punto contro il mio pugnale, ma in questo momento i miei pensieri sono rivolti soltanto ad Ichiru, e corro da lui per aiutarlo. Rido non prova neppure ad avvicinarsi, credo che tema sul serio il Black Steel, e se ne va leccandosi la mano insanguinata.
Ichiru è disteso sul pavimento. Gli occhi chiusi. Una smorfia di dolore a segnargli il viso. Mi inginocchio accanto a lui. Sotto la giacca aperta, vedo il sangue impregnare lentamente la stoffa della maglia. Provo a tamponare con le mani la ferita. E' tutto inutile... Ichiru apre gli occhi e posa la sua mano sulle mie.
"Lascia stare. Ormai è tardi per me." mi confessa, sorridendo dolcemente.
Perché sorride? Perché diavolo sta sorridendo?... Penso in fretta. Forse c'è qualcuno che potrebbe salvarlo.
"Vado a cercare Kaname. Lui può guarirti."
Faccio per alzarmi ma Ichiru mi afferra per un polso, e poggiandosi su di un braccio solleva la schiena dal pavimento, continuando a guardarmi.
"Reika, il mio destino è sempre stato questo. Ma non importa. Va bene così. Se con la mia vita posso salvare la tua..."
"Smettila! Non voglio che muoia nessuno! Non deve morire nessuno!"
Piango. Ichiru si mette seduto e si chiude la giacca, come a voler nascondere la ferita. Mi prende il viso tra le mani e con le dita asciuga le mie lacrime.
"Non ho molto tempo. Devi farmi un favore." mi dice "Portami da Zero.".
"Perché vuoi andare da lui?" domando spalancando gli occhi.
"Portami da lui. Tu sai dov'è adesso. Lo troveresti anche in capo al mondo. Fidati di me."
"Cosa vuoi fare?!"
Silenzio.
"Dimmi cosa vuoi fare?" ripeto alzando la voce, mentre un'inconsolabile angoscia mi cresce dentro.
Ancora silenzio. E in fondo, mi serve davvero una risposta? Ichiru raggiungerà suo fratello, che io lo voglia o meno. Lo farà... ed io non potrò impedirlo... 
"Lascia che ti aiuti, ti prego." provo ad insistere per un'ultima volta.
"L'hai già fatto." mi risponde lui con un amorevole sorriso "Quello che provo per te mi ha salvato dalla rabbia e dal dolore che mi portavo dentro. Tu hai salvato la mia anima...".
Altre lacrime mi rigano il viso. Non riesco a fermarle. Ma mi sforzo di sorridere. Almeno questo, glielo devo. Ichiru poggia la fronte alla mia ed io... lo bacio sulle labbra. E' il mio modo di ringraziarlo, di fargli capire che per me è stato e sarà sempre una persona importante, che gli voglio un gran bene anche se non posso ricambiare i sentimenti che prova per me.
"E' un bacio d'addio..." sussurra mentre si scosta dalla mia bocca.
"Scusa... io..."
Ichiru mi zittisce posandomi un dito sulle labbra.
"Adesso portami da Zero." ripete con voce ferma.
Mi arrendo e gli do una mano a rialzarsi. Non so che forza lo spinga ad andare avanti. A guardarlo ora, non sembra soffrire affatto. Non sembra che nascosta sotto la giacca abbia una ferita mortale. Non c'è più traccia di dolore sul suo volto. E nei suoi occhi, posati su di me, una profonda speranza, ed un sincero affetto... e amore... 

***

Dopo che Aidoh l'ha lasciata da sola, Yuki ha di nascosto fatto ritorno nella sua vecchia camera all'interno del Dormitorio Sole e qui ha recuperato la pistola anti vampiro che le consegnò Reika quando dovette lasciare il Collegio in seguito all'arrivo di Maria Kurenai. Quella pistola doveva servire a fermare Zero se mai ce ne fosse stato bisogno... Yuki osserva l'arma e pensa agli amici. A Reika. A Zero. Ed al crudele destino che li ha separati...

Zero intanto, nella stanza sotterranea, non riesce a togliersi dalla testa le parole di Kaname. 
...Presto lascerò il Collegio e Yuki verrà con me. Ma finché Rido sarà vivo non si fermerà, sarà sempre sulle nostre tracce perché vuole divorarla. Così come vuole uccidere Reika...
La trasformazione del ragazzo sta progredendo velocemente e lui non può in alcun modo a frenarla.
...Quello che hai divorato finora, ha iniziato a muoversi dentro di te. Il tuo sangue non scorre più veloce?... 
E' così, Kuran diceva il vero, e Zero detesta ciò che gli sta accadendo. Ma non può impedirlo. E di tutto quello che gli ha rivelato il Sangue Puro, c'è qualcosa in particolare che lo tormenta.
...Rido deve essere eliminato, e Reika può riuscirci grazie al suo pugnale, ma se glielo lascerai fare da sola, lei morirà...
No, non può essere questa la verità, è solo una menzogna di Kaname... è solo una sporca menzogna... Ma se non lo fosse?

***

Io ed Ichiru attraversiamo il parco ed arriviamo fino all'ingresso dei sotterranei nei quali Zero è rinchiuso. So che è lì sotto, posso percepire chiaramente la sua presenza.
"Noi ci salutiamo qui." afferma il mio amico, accarezzandomi i capelli "Zero vivrà e non si trasformerà in un Livello E. E tu non dovrai usare il potere di quel pugnale e il tuo sangue per salvarlo.".
"Ichiru, aspetta... tu..."
"Lui ti può proteggere come io non posso fare."
"Zero ormai mi odia..."
"Non ti odia. Non potrebbe mai odiarti."
Per un attimo sento il desiderio di fuggire. Di andarmene via. Di abbandonare tutto, questa battaglia che non ho voluto, questo posto... Andarmene via, insieme a Zero, e ad Ichiru. Noi tre, come una volta... o forse non più come una volta, ma almeno insieme. Loro due potrebbero ricostruire il loro rapporto, si riavvicinerebbero, e saremmo di nuovo... felici... Condurremmo una vita normale. Magari Ichiru potrebbe trovare una ragazza che lo ami come lui si merita, ed io e Zero... io e Zero...
Dura un istante questo mio sogno e si spegne sulle mie labbra morendo in una frase sospesa e appena sussurrata:
"Noi tre... potremmo...".
"Per me è tardi." conclude Ichiru "Ma voglio che tu viva. E che sia felice.".
Mi dà un bacio sulla fronte e poi si incammina lungo la scalinata che conduce nei sotterranei. Sarei tentata di seguirlo, ma non lo faccio. Non posso. Se mi intromettessi ora, sarebbe come ucciderli entrambi. Non ho il potere di infrangere la maledizione che incombe su di loro, la maledizione che i vampiri lanciarono sui cacciatori... la maledizione dei gemelli... Nobile Kaname, avevi  previsto anche questo?...
Eppure... io... No, non posso accettarlo. Cosa ci faccio qui fuori, ferma in piedi, come una stupida? Ci dev'essere un altro modo. Perché qualcuno deve per forza morire? Dove sta scritto?... Mi avvicino alle scale, ma non appena metto il piede sul primo gradino, una fitta terribile al petto mi fa piegare su me stessa. Un dolore lancinante, che mi costringe ad indietreggiare. Cado in ginocchio a terra. Sono come paralizzata. Sembra che qualcuno voglia impedirmi di raggiungere Zero e Ichiru... Perché? Chi può volere questo? Non si tratta Kaname, non è la sua presenza che avverto. C'è qualcun altro, qui, in questo momento. Non lo vedo. Ma lo sento. Che sia davvero lui? E perché mi sta facendo questo?...

***

Zero vede la porta della stanza aprirsi. Qualcuno entra. Ichiru si ferma davanti al fratello. Raccoglie da terra la Bloody Rose e gliela punta contro. 
"E' arrivata la tua ora, Zero."

***

Finalmente Shiki si sveglia ed il suo primo pensiero è rivolto a Rima. Il giovane raggiunge la compagna nella sua camera e la trova distesa sul letto, con gli occhi chiusi. Sembra dormire. Le si avvicina piano e la guarda.
"Ricordo che un giorno... un giorno ho sentito la voce di Rima..."
... Idiota! Gli lasci fare quello che vuole? Cerca di reagire. Abbi un po' più di rispetto per te stesso!...
"Grazie di tutto..."
Rima apre gli occhi su Senri.
"Quando smetterai di farmi stare in pena?" gli dice a fatica. E' ancora piuttosto debole.
L'amico le ha portato i suoi biscotti preferiti e glieli mostra.
"Me ne dai un po'?" gli domanda lei.
E lui le si siede accanto.
"Ho avuto un brutto presentimento." confessa la giovane.
"Avverto una presenza incombente nel Collegio."
"E' colui che aveva preso possesso del tuo corpo?"
"Probabile..."
"Ichijo dov'è? Lo sai?"
"Mi pare abbia detto che andava a compiere il suo dovere."
E infatti Takuma, con in mano la sua katana, ha lasciato la scuola e sta camminando con una meta ed uno scopo ben chiari nella mente.

Il sole sta ormai tramontando e numerosi vampiri si dirigono al Collegio Cross per ricongiungersi al loro signore. A fare buona guardia ci sono Kain, Ruka e Seiren, ai quali si aggiunge ben presto Aidoh.
"Pensavo che tu fossi al fianco della principessa Yuki." fa notare Seiren.
"Sì, ma vedi... il fatto è che è scomparsa." ammette Hanabusa.
"Non è il momento di scherzare." interviene severa Ruka "E' lei l'obiettivo dei nostri nemici.".
Quindi Akatsuki:
"Questa volta non la farai franca. Kaname ti ammazzerà.".
"State tranquilli. Andrà tutto bene, vedrete." prova a difendersi il diretto interessato.
"E tu come fai ad esserne sicuro?" obietta Seiren.
"Perché noi ci battiamo contro un Sangue Puro. Se avesse voluto avrebbe sferrato un attacco più deciso. Ne deduco che sottovaluta i nostri poteri. Oppure..."
"Pensi che aspetti che succeda qualcos'altro?" si domanda Kain.

E intanto Rido, che si trova al momento in una camera all'interno del Dormitorio Luna, sta riunendo intorno a sé diversi vampiri ex umani per nutrirsi del loro sangue. Ed essi obbediscono al volere del loro padrone.
"Il giorno del mio risveglio. Festeggiate con me. Divertiamoci... dobbiamo celebrare questo evento..."

All'ingresso del Collegio, Toga, Saya e Ryobe.
"Problemi in vista. Questo posto comincia ad affollarsi." confessa crucciato Yagari "Questa sensazione, mi è familiare.".
Saya improvvisamente inizia a guardarsi intorno. Sembra piuttosto inquieta.
"Che ti succede?" le chiede Ryobe "Hai visto qualcosa?".
"No, io... niente. Mi era sembrato di sentire... ma devo essermi sbagliata." risponde evasiva la donna, mentre in lei si fa largo un dubbio: 
"Possibile che lui sia qui?".

Nell'aula magna gli studenti della Day Class sono sempre più preoccupati ed insofferenti all'assurda situazione venutasi a creare. Non sanno cosa sta accadendo. Non sanno perché devono rimanere rinchiusi. Alcuni capoclasse tentano di mantenere l'ordine, spronando tutti ad aver pazienza e ad attendere fino a nuovo ordine del Direttore. Kaien Cross sbircia un attimo dalla porta. Poi la richiude. Mentre dietro di lui il portone d'ingresso dell'edificio scolastico si apre.
"Cosa la porta qui, signora Presidente?" domanda Cross, senza voltarsi.
"Vedo che hai in mano qualcosa di molto pericoloso." afferma la donna, osservando la spada che l'uomo sta impugnando "Non dicevi di volerla abbandonare per sempre?".
"Comunque sia ho il dovere di proteggere i miei allievi." ribadisce il Direttore, raggiungendo la Presidente dell'Associazione Hunter all'esterno dell'edificio.
"Sono venuta a chiederti di consegnarmi Zero Kiryu e Reika Miura. Subito."
"Mi dispiace, ma non posso."
"Già, me l'aspettavo. E quindi..."
Con un gesto rapido la donna apre il ventaglio che ha in mano e da questo fuoriescono delle affilate lame. Cross abilmente le ferma grazie alla sua spada, con la quale genera poi una voragine nel terreno giungendo fino ai piedi dell'avversaria, che a sua volta spicca un agile salto schivando l'onda d'urto dell'arma di Kaien. Nel mentre Saya arriva a dar man forte all'amico. 
"Davvero patetico." dice la Presidente, in piedi sul ramo di un albero "Hai appena buttato via una splendida occasione, ti rendi conto? Vai all'Inferno.".
La donna scompare tra la vegetazione, quasi fosse stata portata via dal vento che ha iniziato a soffiare. 
"Si sbaglia. Le occasioni me le creo con le mie stesse mani." commenta tra sé Cross. 
Saya lo affianca.
"La Presidente... anche lei allora..." 
"Sì, anche lei."

Rido continua con il suo segreto banchetto. Intorno a lui, vampiri che si nutrono gli uni degli altri, inebriati dal sangue, ubriachi, in estasi...
"Radunatevi qui. E poi uccidetevi l'un l'altro. E' questa la vera natura dei vampiri... Mi verranno a trovare in tanti, per festeggiare il mio risveglio..."
Gli allievi delle Night Class fedeli a Kaname, Yagari, Saya, Ryobe, Yuki, Reika... Rido invita nella sua mente tutti loro a giungere da lui... e poi anche Zero e Ichiru...
"Che cosa aspettate? Avanti, venite qui a divertirvi..."

Dalla cima dell'edificio scolastico, Kaname osserva e riflette, mentre una fitta nebbia avvolge ogni cosa.
"Il momento è arrivato. E' ora che tu porti a termine il tuo compito. Sei rimasto in vita fino ad oggi solo per questo. Solo per il bene di Yuki..."

***

Zero e Ichiru, l'uno di fronte all'altro. Ancora una volta. L'ultima volta.
Zero si alza in piedi. Ichiru tiene puntata su di lui la Bloody Rose. Carica il colpo e spara, ferendo il fratello alla spalla.
Reika, ancora davanti alla scala che conduce nei sotterranei, sente lo sparo, ma non può intervenire. Una forza che non riesce a contrastare le impedisce di muoversi ed è come se il suo pugnale assecondasse tale forza. Il destino deve compiersi, e non le è consentito interferire.
L'odore di sangue si diffonde rapido, giungendo a tutti i vampiri nel Collegio. Anche a Yuki, che seduta nella sua vecchia camera tiene tra le mani la pistola anti vampiro. E' il sangue di Zero che è stato versato, la giovane subito se ne rende conto. Cos'è dunque successo al suo... amico?... Deve trovarlo e aiutarlo.
Yuki fa per correre fuori dalla stanza, ma non appena afferra la maniglia della porta, una voce alle sue spalle la ferma.
"Sei proprio incorreggibile." 
Kaname è in piedi davanti alla finestra aperta. La ragazza si volta e lo guarda stupita.
"Immagino tu voglia andare da Zero, ho ragione?"
"Ma... nobile Kaname..."
"Allora è meglio che tu sappia che lui è in procinto di rinascere. Sì, Yuki... e lo farà per te, e per Reika..."
"Non capisco."
Yuki si siede sul letto e Kaname le racconta in breve la verità riguardo al nemico che devono affrontare, l'essere infame che ha ucciso prima i suoi veri genitori e poi Juri e Haruka...
"Rido Kuran..." sussurra la giovane, dopo aver ascoltato attentamente.
"Certo." prosegue Kaname "E per proteggerti da quel mostro mi sono servito di Zero Kiryu... e di Reika Miura. Ho convinto io i suoi genitori a mandarla al Collegio, garantendo loro la mia protezione. Avevo bisogno che lei fosse qui. Poi, l'ho trasformata, e lei ha accettato di stringere un patto con me per salvare Zero. Lei e Kiryu mi servivano insieme... E inoltre, Shizuka l'ho uccisa io."
Yuki sussulta, spalancando gli occhi. Kaname si scusa con lei:
"Devi perdonarmi. Il mio unico desiderio era proteggerti, ma alla fine sono io colui che ti ha fatto più male. Perdonami..."...

***

Zero fatica a restare in piedi. Si appoggia con la schiena alla parete e scivola a terra, tenendosi con una mano la spalla ferita. Sta perdendo molto sangue. Ichiru lo guarda, abbassando lentamente la pistola. Ed i ricordi di loro da bambini lo investono come un'onda in piena...
"Perché mai abbiamo dovuto separarci nel grembo di nostra madre?" disse una sera Ichiru al fratello "Avrei voluto nascere nel tuo corpo, Zero... Se avessi saputo che sarei diventato la metà di qualcosa...".
Ma Zero lo interruppe abbracciandolo di slancio, e chiedendogli perdono... perdono...
"Sapevo bene che le mie parole l'avrebbero ferito. E profondamente." pensa Ichiru, rammentando quel giorno "Ma solo quando percepivo la sua sofferenza, avevo l'impressione di essere veramente vivo... E tu ne eri consapevole... Zero...".
Anche nella mente di Zero affiorano memorie e pensieri:
"A dire la verità, non ho mai saputo cosa fare, Ichiru. Pur sapendo quello che provi, non so quello che potrei fare. Né cosa dovrei fare... non lo so... Fin dalla nascita tu sei sempre stato fragile e delicato. Evidentemente ti ho sottratto qualcosa quando eravamo entrambi nel grembo materno, e me ne sono appropriato.".
Viaggiano i ricordi nella mente dei due fratelli, confluendo gli uni negli altri. Loro due, da piccoli, distesi vicini nello stesso letto, prima di prendere sonno. Dopo aver detto quelle dure parole a Zero, Ichiru scorse sul suo volto una profonda inquietudine.
"Dimmi Zero. A che cosa stai pensando ora? Lascia che indovini... Sei turbato. Se fai così non diventerai mai un hunter forte e coraggioso. Zero, a volte ci si conosce così bene, che tante cose non si dicono nemmeno."
...questo perché a poco a poco... a poco a poco... gli ingranaggi cominciano a girare...
"Aspetta Ichiru, non hai ancora preso la medicina." affermò allora Zero provando ad alzarsi dal letto.
Ma il fratello lo bloccò prendendolo per un braccio:
"Averti vicino mi fa stare molto meglio che prendere tutte quelle medicine. Te l'assicuro."
"Farò il possibile per esaudire tutti ciò che desidera Ichiru..." pensò Zero.
Poi la loro madre tornò a casa. Era appena rientrata dopo una missione di caccia ad un vampiro. Diede la buonanotte ai suoi bambini, rimboccò loro le coperte e li baciò in fronte.
"Non fare così, mamma." si disse tra sé Zero, stretto nell'abbraccio materno insieme al gemello "L'amore che cerchi di dividere equamente, dovrebbe andare tutto a Ichiru. Dallo a lui. Io gli ho già portato via troppo."...

Ichiru si avvicina di alcuni passi al fratello, che se ne sta seduto sul pavimento, respiro affannoso e testa bassa.
"Zero, cerca di restare cosciente. E guardami in faccia. Come puoi startene chiuso qui dentro buono buono? Ti sottovaluti, come del resto hai sempre fatto.".
Il giovane si inginocchia e solleva il viso del gemello. Quindi prosegue, con una nota di amara rassegnazione nella voce:
"E' una forma di espiazione per caso? Non crederai che questo possa essermi di qualche consolazione? Le persone che mi stavano intorno me l'hanno fatto capire chiaramente. Se io non fossi esistito, tu saresti stato molto più libero.".
"Ti rassicuro subito." ribatte l'altro "E' da molto tempo che ho rinunciato all'idea di riscattare la mia colpa. Da quella notte... quando ti ho visto sorridere.".
Zero afferra il braccio di Ichiru. Una crescente rabbia si scatena in lui al ricordo della notte in cui i loro genitori furono uccisi da Shizuka. In quella notte, vide un sorriso sul volto del fratello... un sorriso...
"Che significava quel sorriso? Eri felice che i nostri genitori fossero morti?!..."
Zero prende per la giacca il fratello, ma la trasformazione in corso dentro di lui gli impedisce di continuare a parlare. 
"Non è possibile. Non dirmi che stai iniziando a trasformarti?..." rimarca Ichiru, per poi rispondere con estrema freddezza alle accuse che gli sono state rivolte:
"In realtà, io non ho mai desiderato la loro morte. L'uomo di cui Shizuka era così profondamente innamorata, trovò la morte per mano dei nostri genitori. Non era ancora degenerato al Livello E, ma era nella lista dei condannati. Riconosco che loro non c'entrano. Dopotutto, si sono solo attenuti agli ordini. Ma ti dico che quando ho saputo la verità, mi sono sentito disgustato. Lo stesso giorno in cui ha eliminato quell'uomo, la mamma ci ha stretti nelle sue braccia... Non sarei mai stato alla tua altezza, ero troppo fragile. Pensavano questo i nostri genitori. E non hai idea che sofferenza tutte le volte che quei cani dell'Associazione mi guardavano.".
Lentamente, nel punto in cui Ichiru è inginocchiato, si forma una pozza di sangue, che si allarga sempre di più. Zero se ne accorge e nota qualcosa sotto la giacca del fratello.
"Ichiru, ho ancora una domanda. Come ti sei procurato quella ferita così profonda?"
"Fin dall'inizio il mio obiettivo era lui. L'uomo che aveva messo in prigione Shizuka e aveva manovrato la lista dei condannati dell'Associazione. Lo stesso che vuole uccidere Reika... Rido Kuran... Da solo ho fatto quello che ho potuto. Ma non sono riuscito a fare gran che... Del resto lo sapevo..."
Ichiru crolla tra le braccia di Zero e poggia la testa sulla sua spalla, lasciando cadere a terra la Bloody Rose. 
"Sono così inutile..." sussurra tristemente, mentre continua a perdere sangue "Forse avevo anche altre cose di cui parlarti.".
"Ichiru..."
"E' disgustoso questo posto. Il nostro sangue emana un odore così forte... Però, chissà, magari a te piace questo odore, non è vero? Come fai a resistere e a controllarti? Tu adesso stai diventando un essere completamente diverso. Ma mi sento così al sicuro stretto a te... Questo non prova che in origine noi due eravamo una cosa sola, nel ventre di nostra madre? Zero, questa vita che sta per abbandonarmi, è tua. Bevila..."
"Non dirlo nemmeno."
"Nutrendoti del mio sangue potrai recuperare la forza con la quale saresti dovuto nascere. Ciò ti permetterà di dominare gli impulsi che si manifestano nel tuo corpo."
"Non posso fare una cosa simile!"
"E invece... invece lo farai. Fai come ti dico. C'è un motivo se ti ho sparato con la Bloody Rose..."
"No! Non dire altro. Non voglio perdere più nessuno."
"Sono così felice. Temevo che nel tuo cuore ormai non ci fosse più posto per me."
"Anche Maria era sempre impaziente di vederti..."
"Davvero?"
"Sì... E mamma e papà si preoccupavano per te. Loro ti amavano... E Reika, anche lei ti vuole bene..."
"Lo so... Zero, non ti chiedo di perdonare Shizuka, ma non devi odiarla. Lei si è sempre presa cura di me, mi ha trattato bene, dico sul serio. E' per questo che ho agito così... Avrei solo voluto essere più forte, per poter proteggere la persona che amo. E' questo il mio unico rimpianto... Fallo tu, Zero. Bevi il mio sangue. E proteggila..."
"Ichiru, è tutto sbagliato. Non ti rendi conto?"
"No, non è sbagliato... Zero, tu devi vivere e realizzare il tuo obiettivo. Vivi e raggiungi il tuo scopo. Perché il tuo scopo è anche il mio... Ti prego, proteggila, proteggi Reika come io non ho saputo fare. Salvala da Rido e dal potere di quel pugnale maledetto... E fai in modo che sorrida, sempre..."
Le parole del fratello toccano nel profondo il cuore di Zero, nella cui mente affiora una certezza:
"Forse ho ancora poco da vivere, ma se dovessi rinunciare alla mia vita per Reika, non avrei alcun rimpianto.".
Ichiru è ormai arrivato al limite, le forze l'hanno quasi del tutto abbandonato, e Zero, tenendolo stretto a sé, scoppia a piangere... così come scoppia a piangere Reika, inginocchiata a terra davanti all'ingresso dei sotterranei. Non riesce a trattenere le lacrime, mentre una morsa le stringe il cuore... 
Nei pensieri di Zero echeggiano le ultime frasi di Ichiru.
...Vivi e raggiungi il tuo scopo. Perché il tuo scopo è anche il mio... Ti prego, proteggila, proteggi Reika come io non ho saputo fare... E fai in modo che sorrida, sempre...
E alla fine il ragazzo affonda i denti nel collo del gemello, sul cui volto sfinito appare un sorriso: finalmente lui e Zero saranno di nuovo una cosa sola...

Yuki corre nel parco, decisa a fare la propria parte in questa battaglia. Reika si asciuga il viso e si incammina, osservando il cielo oscuro che incombe sul Collegio.
E intanto, il destino dei due gemelli si è compiuto. Il corpo di Ichiru giace disteso nel suo stesso sangue. Zero si alza in piedi, mentre una nuova forza inizia a scorrere nelle sue vene. Nemmeno lui sa più cosa sta diventando, forse ormai ha perso del tutto la sua umanità, però in fondo non gli importa. Sa cosa deve e vuole fare. Con un gesto deciso scardina la porta di ferro. E alla fine sale le scale, pronto ad affrontare ciò che lo attende.
Ma non appena il giovane se ne è andato, dei passi si odono nei sotterranei. Qualcuno sosta accanto al corpo di Ichiru. Ed una goccia vermiglia di sangue cade sulle labbra dell'esanime ragazzo...

 

 

 


NOTE DELL'AUTRICE

Vi do un consiglio per la lettura del prossimo capitolo. Troverete infatti scritti in corsivo alcuni pensieri di Kaname, che nell'anime fanno da sfondo a tutta la puntata. Non credo li confonderete con quelli di Reika, anche perché quelli di lei li ho sempre inseriti come paragrafi indipendenti e visivamente staccati dal resto del testo, mentre altre frasi in corsivo legate a ricordi o voci nelle menti dei personaggi li ho sempre inglobati nel racconto, come appunto i pensieri di Kaname che faranno da cornice al prossimo capitolo.
Con questo vi lascio
A presto
Marta

REIKA E ICHIRU
http://mc2a.altervista.org/alterpages/reikaxichiru.jpg 

   
 
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