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Autore: miki18    02/03/2009    0 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo una storia originale e spero che qualcuno di voi la legga. AGGIUNTO IL DODICESIMO CAPITOLO!! Ecco un anticipazione della mia ff:
Greta era una ragazza solare, sempre pronta ad aiutare i suoi amici..Possedeva un carattere peculiare che la distingueva dalla massa: era dolce e affettuosa, ma anche tremendamente timida e permalosa(...) Un incontro e un oggetto a lei caro le avrebbero cambiato la vita(...)Il destino stava già operando per lei e nessuno poteva sapere cosa le sarebbe successo nei giorni futuri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Semplicemente

tu ed io

 

Created by Rita

 

{Solo una “G”~

 

 Luca, un ragazzo alto e dal fisico atletico, stava entrando in aula quando si sentì chiamare.

-          Ehi, bello! Finalmente sei arrivato! –

-          Ah, ciao Andrea... non ti avevo visto. –

-          L’ho notato, ma che hai? Sei strano stamane. –

-          Niente, niente... e che una tipa si è scontrata contro di me e nell’impeto della botta le è caduto questo. – Disse mostrandogli un piccolo ciondolo dorato.

-          Mm... una “G”… chissà cosa rappresenta. –

-          Boh… forse è l’iniziale del suo nome o magari quello del suo ragazzo. – Disse Luca, guardando il piccolo oggetto.

-          Sì... può darsi. Va bèh... entriamo che è meglio... la lezione sta per iniziare. – E così dicendo i due ragazzi entrarono in aula. Luca, però, non smise di pensare a quella buffa ragazza. Ogni tanto aveva l’impulso irrefrenabile di prendere quel piccolo ciondolo e di tenerlo fra le mani, di accarezzarlo e inoltre sperava di poter rivedere quella strana, ma pur sempre bella ragazza.

Luca era un bellissimo ragazzo, dagli occhi azzurri più del mare e capelli biondi come il grano. Ogni ragazza che lo vedeva non poteva non notare la sua incredibile bellezza. Era perfetto col suo 1.89: il suo fisico era disegnato in modo sublime su quel corpo da ventunenne. Era impossibile non accorgersi di lui!

-          Ohhh... ecco qui i miei ragazzi preferiti! – Cinguettò una ragazza.

-          Ciao Lori.. – Sbuffò Luca, vedendola arrivare.

-          Che ne dici se ci sediamo insieme, eh tesoro? –

-          Quante volte ti ho detto di non chiamarmi tesoro? Eh? Dimmi quante volte. –

-          Mm... non ricordo, ma sono sicura che siano state parecchie. Comunque, cambiando discorso: che ne dici se domani sera uscissimo, tu ed io? –

-          Mi dispiace, ma domani sera uscirò con Andrea, Luigi e gli altri. Vero Andry? –

-          Ah, sì! Vero… mi dispiace Lori, ma dovrai cambiare i tuoi programmi per la serata di domani... ciao, ciao! - Disse Andrea ridendo sotto i baffi, seguito a ruota da Luca. “che stronzo…” pensò la ragazza prima di girarsi e scegliersi un posto. Quelle ore di lezione terminarono con la grande gioia di molti studenti, stanchi e annoiati dalle polemiche del prof di disegno.

 

°°°

 

 

 Le prime luci dell’alba filtrarono dalla finestra e si posarono su un corpo ancora disteso e privo di forze. Greta Accardi stava ancora dormendo beatamente sul suo letto, mentre la quotidianità della città si metteva in moto.

-          Greta sono le dieci... potresti anche svegliarti, benedetta ragazza! – Reclamò la madre, una donna sulla quarantina, aprendo le tende della finestra.

-          Mamma... non ho lezione oggi, è sabato! Fammi dormire, per favore! – La pregò Greta, coprendosi con le coperte, il viso assonnato.

-          Non puoi. Non ricordi che avevi promesso di portare tua sorella al parco? E poi ha chiamato Sofia già tre volte, stamane. Non credi di doverla richiamare? – Domandò la donna, sistemando la biancheria nella cassettiera.

-          Mamma lascia stare, faccio io... tu vai a pure là dentro. –

-          Va bene! Non dimenticarti di chiamare Sofia e di portare la piccola al parco prima delle undici. –

-          Ok... – Sbuffò la ragazza, alzandosi dal caldo letto ed entrando in bagno, per fare una doccia veloce.

-          Non so Sofia, non ho proprio voglia di uscire stasera… - 

-          Ancora per quel ciondolo... su Greta, sei patetica se non esci per quel ciondolino... dai, andiamo fuori - Rispose la ragazza, dall’altra parte della cornetta.

-          Patetica? Patetica tu dici? Tu forse non sai che valore ha quel piccolo oggetto per me... è troppo importante! –

-          Ok, hai ragione, però ti consiglio di uscire con noi.. dai, magari ti rilasserai e non ci penserai per un po’.-

-          Bèh... non hai tutti i torti. D’accordo stasera usciremo! –

-          Perfetto bellezza! Allora ci vediamo davanti alla pizzeria “la mensa del popolo”, ok?

-          Sì, va bene! A stasera... ciao Sofy! –

-          Ciao tesorina... a stasera!- Dopo aver riposto il ricevitore, Greta si diresse nella camera della sua adorata sorellina, per avvisarla che l’avrebbe portata al parco.

-          Wow! Oggi è una giornata spettacolare, vero piccolina? –

-          Sì, sì... guarda che bel cielo: è tutto blu! –

-          Già…  ti va di fare un giro nelle macchinette? Ho ancora qualche gettone. –Le chiese Greta, frugando dentro le tasche dei suoi jeans.

-          Siiiii, evviva! Voglio mettermi sul cavallino. –

-          Ok, signorina... il cavallino ci attende! – Disse, sorridendo la sorella maggiore. E correndo si diressero verso le giostre. La mattinata si svolse nei migliori dei modi per Greta e per la sua sorellina, le quali si divertirono un mondo a rincorrersi e a giocare, tanto che sfinite, si sdraiarono sulla soffice erba verde del parco. Ormai la primavera regnava padrona sulla grande città, il sole riscaldava con più intensità, tant’è che molti ragazzi preferivano saltare la scuola per potersi godere appieno le belle giornate primaverili. Greta si stava riposando su una panchina del parco e ogni tanto volgeva lo sguardo verso la sua piccola sorella, la quale si divertiva a giocare con una farfalla, saltando allegramente. Il tempo al parco volò e si fecero presto le dodici, cosicché le due sorelle s’incamminarono verso la loro abitazione. Una volta arrivate, Greta trovò una brutta sorpresa proprio davanti casa.

-          Dani ancora non hai capito che mi devi lasciare in pace? – Chiese infastidita, la mora, aprendo il cancello della villetta.

-          E su, piccola... non essere così acida di primo pomeriggio! –

-          Primo fra tutti io non sono acida ma stufa delle tue continue persecuzioni e secondo non parlare in questo modo davanti a mia sorella! –

-          Allora questa dolce bimbetta è tua sorella Giuly? Eh? – Disse il ragazzo, abbassandosi all’altezza della piccola bimba, la quale intimorita si nascose dietro la sorella.

-          Hai visto?? l’hai fatta spaventare! Sei incredibile Dani! – Disse con sguardo severo, poi rivolgendosi alla bimba, enunciò:

-          Tesoro entra nel vialetto e aspettami lì che torno subito. – La bimbetta annuì ubbidiente ed entrò, attendendola seduta sugli scalini.

-          Sei sola a casa? – Chiese Dani, non appena la bimba sparì dalla loro visuale.

-          Che t’importa? – Domandò gravemente la mora.

-          Così... non posso chiedere? -

-          Sì, sì... –

-          Gre ti va di uscire stasera? Magari potremmo andare al cinema oppure in spiaggia... –

-          No, non mi va e poi stasera ho un altro impegno. –

-          Ah, sì e con chi? –

-          Ma che te ne frega? Sarò libera di uscire con chi voglio o no? –

-          Ok...ok… non te la prendere! Ci vediamo in giro! ciao piccola mia! –

-          Non mi chiamare piccola! Scemo! – Disse prima di entrare nel vialetto. “uffa… non lo sopporto più!” pensò la mora entrando in casa con la sua piccola Giuly.

 

 

°°°

 

-          Mamma cosa c’è da mangiare a pranzo? –

-          Ho preparato il tuo piatto preferito tesoro: le lasagne! –

-          Gnam gram… ho una fame da lupi! – Disse Luca, accomodandosi a tavola.

-          Elena è pronto a tavola! – Urlò la signora Michelini, una donna sulla quarantina e di bassa statura, sedendosi anch’essa a tavola.

-          È già pronto? – Una dolce voce fece capolinea nella grande cucina di casa Michelini.

-          Si amore, tua madre ha superato se stessa con questa portata! – Disse il padre, sedendosi e gustando il primo boccone di quel capolavoro.

-          Stasera devi uscire, Lu? – Chiese Elena, rovesciando un po’ d’acqua nel suo bicchiere.

-          Si, penso di si. Anche perché Andrea mi ha detto che vorrebbe andare ad una nuova pizzeria che ha aperto da poco. –

-          Ah, bene! Allora mi autoinvito. Ho bisogno di parlare con il tuo amico.. –

-          Con Andrea? –

-          Si, e comunque verrà anche Stefano. –

-          Ah, ok! Più tardi ti dirò l’orario! – Affermò il ragazzo, gustando un nuovo boccone di pasta.

-          Perfetto! – Disse la ragazza consumando il suo pasto. Il pomeriggio passò in fretta e Greta dopo essersi fatta un bagno rilassante, si preparò per quella serata che forse le avrebbe cambiato la vita.

 

Continua…

 

Spero che questo secondo capitolo sia piaciuto. Commentate in tanti, per favore!!!!!!!!!!!!

un Grazie speciale a A7X che ha aggiunto la mia ff nei suoi preferiti! Grazie infinite!

Un ultima richiesta per tutti: Recensite, plaese!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  
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