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Autore: A g n e    30/11/2015    0 recensioni
Raccolta di tutte le Grindeldore che ho scritto per gioco o per sfida negli ultimi due o tre anni.
Non omogenea, ma un filino di angst c'è ovunque, temo. Ehi, non guardate me, è colpa di QUEI DUE.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aberforth Silente, Albus Silente, Ariana Silente, Gellert Grindelwald | Coppie: Albus/Gellert
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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NdA: Questa sfida è nata dal prompt “Non scegliamo noi chi amare e per questo non siamo noi che dobbiamo tradire.”



- Non sono io, quello che ha tradito.

Gellert esplode in una risata sorda e si lascia sfuggire un gemito subito dopo. Qualsiasi cosa gli provoca dolore, dopo il duello - gridare, parlare, muoversi, piangere, ridere.
Ridere.
Ridere.

- Non dirlo! Oh, amore mio, non dirlo.

Albus sa di mentire, ma non l'ammetterebbe mai, non davanti a lui - lui, al quale ha ammesso tutto, perfino di amarlo.
Gellert intanto ride. Gellert ha il corpo scosso da brividi e risate; è lo spettacolo più spaventoso a cui Albus abbia mai avuto il dispiacere di assistere.

Ride.
Ride.

Oh, è folle, folle, e Albus lo preferirebbe, sarebbe il solo a ricordare (come il solo ad amare, il solo a tradire).
Il solo, sulla terra, a ridere di se stesso, dopo la fine del mondo.

Ridere.
Ridere.

Si dice che non si sceglie di amare e non si ha diritto a tradire: Albus ha scelto. E ha tradito. È vero, è stato lui, Gellert non ha mai tradito, mai rinnegato nulla di quello che ha detto o scelto.
Intanto ogni risata e ogni gemito di Gellert gli si infrange contro e l'anima gli si spezza in schegge.

   
 
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