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Autore: HeyCass    30/11/2015    3 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"I WILL WAIT FOR YOU

Mumford and sons






L'inverno iniziò a sfumare, il freddo si attenuò, il sole iniziò a scaldarsi e il cielo, si tinse di un colore vivo e solare.
Nell'aria poteva percepirsi il profumo degli alberi in fiore, dei prati di nuovo verdi; c'era chi fosse sicuro di sentirlo quel profumo: il profumo della primavera.
Yui quel profumo, giurava di riuscire a sentirlo per davvero anzi, a detta sua, ogni stagione ne aveva uno: l'autunno e l'inverno avevano profumi aspri, che sapevano di pioggia; mentre quelli della primavera e dell'estate avevano qualcosa di dolce legato alla fioritura, ma quelle parole fecero scoppiare a ridere i suoi compagni. Infondo era piuttosto strano che una stagione potesse profumare e loro a quella cosa, non ci credevano gran che.
"Yui sei uno spasso quando dici queste cose" Disse Keigo, dandogli delle amichevoli pacche sulla spalla. Yui sbuffò sonoramente e prese a camminare, decisa a lasciarli perdere.
"Su, su, raggruppatevi qui, per favore!" Urlò la voce della guida.
Tutta la classe si riunì davanti alla donna, in attesa delle sue parole.
Yui rimase un poco più indietro, quasi nascosta dai suoi compagni; non gli importava delle sue parola, troppo catturata dal numeroso via vai delle persone. Era cosi eccitata; infondo era la prima volta che andava in viaggio d'istruzione insieme alla sua classe e sapere di essere lontano da casa, in una città diversa dalla sua, la rendeva curiosa oltre ogni modo. Aveva sempre desiderato vedere Osaka e ora, insieme alla sua nuova classe, ne aveva l'opportunità.
"Oggi vedremo qualcosa di particolarmente interessante; vedete, questa alle mie spalle è l'entrata per il tempio di Shitennō-ji, molto famoso qui a Osaka ed è anche uno dei più grandi tempi dell'intero Giappone. Non starò qui a spiegarvi altro, perché tutto quello che c'è da vedere sta dentro. Seguitemi passo per passo, andiamo!” Comunicò la donna entusiasta e tutti, eccitati, la seguirono attraversando l'enorme entrata.
Yui sorrise, non vedeva l'ora di poter vedere quello spettacolo e una volta dentro, fu completamente catturata da ogni cosa e insieme ai suoi compagni, accompagnati dalla guida, visitarono ogni centimetro del tempio.
La visita finì verso la sera e la guida, li lasciò liberi di gironzolare per l'intera struttura, per un'ora intera.
Yui se ne andò in giro per il tempio seguita da Ichigo e gli altri.
“Questo posto è fantastico!” Disse Yui, mentre catturata osservava ogni centimetro di quel posto.
“Ti piace cosi tanto?” Chiese Ichigo, che non riusciva a capire quel suo sfrenato entusiasmo.
“Certo che si, insomma non ho mai visto qualcosa del genere” disse quella, facendo un sorriso, felice.
“Si, insomma è un bel posto ma..” Cercò di dire, il ragazzo con la solita tranquillità.
“Oh andiamo, sempre il solito tu. L'entusiasmo di un hollow!” Lo riprese quella, dandogli un colpo al braccio.
“Dai, abbiamo ancora un'ora di tempo poi dobbiamo tornare indietro, dove volete andare?” Chiese Mizuiro, voltandosi a guardare il gruppo.
“Io voglio andare al tempio, quello alto, alto” disse eccitata Inoe.
“Io vado con lei” disse Tastuki, facendo spallucce.
“Allora verrò con voi” confermò Mizuiro, seguendole.
“Io voglio andare ai giardini, chi viene?” Chiese Yui alzando il braccio, entusiasta.
“Mi spiace Yui, ma credo andrò con loro” rispose Keigo, grattandosi la testa un poco dispiaciuto.
“Sado?” Chiese Yui, speranzosa. Il ragazzo scosse la testa.
“Vado con loro” disse pacato. Yui iniziò a intristirsi.
“Io andrò con Inoe” disse Ishida, sistemandosi gli occhiali sul volto. Yui abbassò il braccio, dispiaciuta.
“Va bene, ci andrò da sola. Ci vediamo al tempio principale alle sette e mezza, va bene?” Chiese quella iniziando a salutarli.
“Va bene” risposero tutti.
“Tu Kurosaki-kun, vieni con noi?” Chiese Inoe, osservandolo un poco. Ichigo guardò prima lei, dopo di che Yui; fece spallucce e con le mani in tasca, si mise sul lato della ragazza dai capelli castani.
“Credo andrò con lei, lo sapete che non è combina una giusta, ci manca solo che si perda, non ho intenzione di andare a cercarla dopo” disse quello, quasi scocciato.
“Cosa vorresti dire? Guarda che non stai mica parlando a una cerebrolesa! La so trovare la strada per tornare indietro” Rispose Yui, infastidita.
“Oh certo come no, andiamo” disse Ichigo, senza nemmeno degnarla di uno sguardo, proseguendo con le mani in tasca.
Inoe lo guardò andare via, mentre sul volto si dipingeva amarezza, per la consapevolezza che c'era sempre qualcuno che Ichigo preferiva a lei; prima Rukia, adesso Yui. Quei due erano sempre più complici l'uno con l'altro, nonostante passassero il tempo a bisticciare, eppure lei vedeva in loro un certo feeling, qualcosa che lei non avrebbe mai avuto, non con quel ragazzo. La sentì di nuovo, quella punta di gelosia, perché Yui riusciva sempre a stare con lui, più di quanto lei avesse mai fatto, ma incolpava se stessa per ciò, infondo era lei che non aveva mai osato troppo, al contrario della castana.
“Ci vediamo dopo Inoe” disse Yui dolcemente, salutandola. Inoe alzò il volto, infine sorrise cancellando quella sofferenza dal viso, la salutò e insieme agli altri si incamminò verso il tempio; ancora una volta sentiva il cuore fargli male nel petto, perché Kurosaki Ichigo, si stava allontanando da lei, come sempre.
Yui rimase un attimo ferma, mentre li osservava andare via; aveva visto qualcosa negli occhi di Inoe, che l'aveva rattristita e lei probabilmente sapeva anche cosa, ma non l'avrebbe ammesso, perché l'avrebbe fatta sentire solo in colpa. Pensò, amareggiata.
“Ohi, muoviti” la chiamò Ichigo, poco più in là dei lei. Yui si voltò e infine lo raggiunse.
“Perché non sei andato con loro? Guarda che non mi succederà nulla!” Disse quella, camminandogli affianco.
“Certo, come no” rispose Ichigo. Yui si voltò un attimo per guardarlo, sorrise maliziosa.
“È inutile che tiri fuori la scusa del -se no si perde-, di la verità? Volevi stare solo con me, non è vero Kurosaki?” Chiese quella ammiccando verso di lui. Ichigo voltò il viso dalla parte opposta alla sua, paonazzo.
“Ovvio che no, che stupidaggini vai dicendo!” Rispose quello, mentendo imbarazzato. Yui rise divertita.
“Andiamo” disse prendendolo per un braccio e trasportandolo via.

Insieme, camminarono fino a inoltrarsi verso i giardini, attraversando la lunga camminata, circondata da meravigliosi ciliegi in fiore.
“Non sono meravigliosi?” Chiese la ragazza, incantata osservando il tipico colore rosa/biancastro dei fiori di ciliegio, sbocciati sui rami degli alberi.
“Se sei amico di Byakuya, li puoi vedere in qualsiasi momento” rispose quello. Yui gli tirò una gomitata.
“Wow, sai Ichigo hai un talento innato per rovinare l'entusiasmo delle persone! Guardati intorno, questo posto è fantastico, come può non suscitarti nulla? Infondo è un po..” Tentò di dire, ma non finì la frase.
“Cosa? “ Chiese Ichigo guardandola. La ragazza arrossì un poco, si grattò la testa imbarazzata.
“Un poco romantico” Rispose infine, voltandosi dalla parte opposta. Ichigo la guardò un poco stupito e arrossì anche lui.
“Stupidaggini” Rispose, cercando di evitare il suo sguardo, imbarazzato. Yui sorrise, era sempre il solito, pensò scuotendo la testa.
“ Cosa ne vuoi sapere tu di romanticismo” disse la ragazza, guardandolo storto. Ichigo si voltò verso di lei, toccato.
“Cosa vorresti dire?” Chiese, infastidito.
“Che se probabilmente ci fosse un momento romantico, di certo tu non sapresti che lo è” disse con tranquillità, osservandolo divertita.
“Questo è quello che credi tu” Rispose, scocciato il ragazzo.
“Oh andiamo, lo sai anche tu che non sei molto portato per queste cose” disse la ragazza, mettendo le mani in tasca e incamminandosi.
“Ti sbagli, lo saprei riconoscere” rispose, un poco offeso. Yui si fermò, si voltò a osservarlo un poco e infine, tornò indietro verso di lui, fermandosi a qualche passo.
“Che c'è?” Chiese il ragazzo, osservandola storto. Yui continuò a guardarlo negli occhi, seria.
“Quindi, come mi descriveresti questa situazione? Io, tu, soli tra i ciliegi in fiore..? ” Chiese, affilando lo sguardo verso di lui. Ichigo la studiò in volto, si sentiva sotto interrogazione.
“Norma...” Cercò di dire, Yui gli tirò un pugno alla spalla, prima che finisse.
“Romantica, Ichigo è romantica, dannazione!” Lo riprese lei.
“Uffa, smettila, devo farci pratica” disse quello, sconsolato. Yui buttò la testa un poco indietro, esasperata.
“Sei un caso perso..” Disse la ragazza, poi scoppiò a ridere.
“Smettila di ridere di me” la riprese, offeso. Lei, abbassò il voltò e lo guardò tornando seria.
“Mi toccherà insegnarti anche questo” disse d'improvviso, incastrando i suoi occhi in quelli del ragazzo. Ichigo la osservò, sentì il viso prendere colore, sotto il suo sguardo.
“Ti dovrò insegnare un sacco di cose..” Disse quella, mettendosi in punta di piedi e avvicinandosi di più al suo viso, con sguardo malizioso. Ichigo sentì il volto, tingersi ancora di più. La vide avvicinarsi ancora, il ragazzo la bloccò un momento, portando entrambe le mani sul suo viso. Lei lo guardò, perplessa.
“Non ho bisogno che tu me lo insegni” disse serio; avvicinò il viso al suo.
“Le posso imparare anche da solo certe cose” disse con sicurezza. Yui sorrise, divertita.
“Dimostram..” Cercò di dire la ragazza, ma Ichigo la baciò prima che lei potesse finire. Quando il ragazzo si allontanò un poco da lei, Yui l'osservò incredula. Ichigo spostò le mani dal suo viso, per afferrarla dalla schiena e tenerla vicino a se. Poi lo fece di nuovo, la baciò, ancora e lei, non si oppose, lasciò che lui lo facesse, lasciandosi intrappolare dalla sue labbra, mentre il cuore nel petto batteva all'impazzata.
“Dicevi?” Soffiò il ragazzo, ancora vicino al suo viso. Yui fece per dire qualcosa, ma si ammutolì poco dopo, sorridendo compiaciuta.
“Stai migliorando!” Disse la ragazza, divertita. Ichigo abbassò un poco il viso, imbarazzato.
Improvvisamente, dolce e delicata una voce si espanse nell'aria, che leggera cantava una canzone. 

Ichigo e Yui si guardarono un momento, confusi, si allontanarono l'uno dall'altro e si osservarono attorno, in cerca della fonte da cui proveniva quella dolce canzone. Dopo aver lanciato un altro sguardo perplesso al ragazzo, Yui si mosse rapida, seguendo le note di quella canzone e lasciandosi trasportare da essa.
“Aspetta!” La chiamò il ragazzo, mentre quella veloce, spariva dietro a qualche albero.
Mentre correva, la voce si fece sempre più vicina fino a che, superato un ciliegio in fiore, non vide la figura di una fanciulla, mentre di spalle seduta sui gradini, guardava verso al sole, che tinto di rosso, tramontava all'orizzonte.
Yui la osservò affondo, mentre i suoi capelli corvini ricadevano leggiadri sul vestito bianco; ne rimase quasi incantata.

Il sole scomparve, lasciando che il cielo imbrunisse e la ragazza terminò di cantare, mentre nell'aria rimaneva solo un silenzio, angosciante e triste.
La corvina dal vestito candido, si alzò e infine si voltò per andare via, fino a che non notò in lontananza Yui, che la osservava; si bloccò spaventata, mentre sentiva quegli occhi su di se. Yui la guardò stupita, mentre notava sul suo petto i rimasugli di una catena: era un fantasma, pensò incredula.
“Ehi...” Cercò di dire Yui, verso la ragazza. La corvina non rispose, ma continuò a osservarla con sorpresa.
“Ciao, emh scusami se ti ho spaventata, ma ho sentito la tua canzone ed era bellissima” disse Yui, sorridendo dolcemente.
“Da quanto tempo sei qui?” Chiese ancora, ma la ragazza non rispose, ancora intimorita.
“Lo so, deve essere strano per te, non tutti riescono a vederti, ti capisco. Io be, vedo i fantasmi, ma non sono qui per farti del male o qualcosa del genere. Mi dici il tuo nome?” Domandò, cercando di non spaventarla ulteriormente. La ragazza dal vestito candido la osservò prima con paura, poi con curiosità, perché era da tempo che nessuno le parlava, ne che riusciva a notarla. Fece per dire qualcosa, ma si ammutolì sentendo dei rumori.
“Ehi! Ma dove diavolo corri?” Chiese la voce contrariata di Ichigo. La corvina, spalancò gli occhi nel vederlo spuntare all'improvviso.
"Ma chi è quella?” Domandò il ragazzo, guardandola confuso. Quell'esclamazione spaventò la fanciulla, che stupita, scappò via sparendo nel nulla.
“No aspetta!” Urlò Yui, cercando di fermarla, ma quella sparì rapida, da davanti ai loro occhi, così com'era comparsa.
“Dannazione Ichigo!” Lo riprese, voltandosi furiosa.
“Che c'è? Non ho fatto nulla...” Disse il ragazzo, grattandosi la testa.
“Era un fantasma che stava cantando, in mezzo ai fiori di ciliegio, al tramonto e tu l'hai fatto scappare! Complimenti!” Continuò la ragazza, andandosene indispettita.
“Ehi io... Non è colpa mia, sei tu che continui a scappare, ovvio che poi mi tocca inseguirti e arrivare d'improvviso. Aspetta, hai detto fantasma?” Chiese quello, curioso.
“Si, fantasmissimo, con tanto di catena al petto! Non ho idea di chi fosse, ma sembrava cosi malinconica e triste” disse la ragazza, incamminandosi fuori dai giardini, pensierosa.
“Be sarà un fantasma qualunque, magari stanotte possiamo tornare a dare un occhiata e la teniamo sotto controllo” propose il ragazzo, mettendosi al suo fianco. Yui lo guardò, annuì.
“Si, sarebbe meglio” rispose, ancora immersa nei suoi pensieri.
Infine tornare al luogo dell'incontro e ,insieme a tutta la classe, rientrarono nell'albergo dove alloggiavano per il viaggio.

Yui capitò in stanza insieme ad Inoe, Tastuki e Rukia, per sua fortuna e insieme formavano una combriccola piuttosto curiosa.
Loro sapevano come farla sentire serena, con loro diverse personalità: con il fare buffo di Inoe; quello sempre perentorio di Tastuki e quello curioso di Rukia. Tutte e tre assieme, la facevano ridere e divertire.
Mentre le ragazze erano immerse in un discorso, sul tempio che avevano visitato il giorno stesso, Yui era immersa nei suoi pensieri, lontano da loro.
“Yui, che ti prende?” Chiese Inoe, richiamandola alla realtà.
“Eh? Oh, nulla ero solo un po' sovrappensiero” rispose la ragazza sorridendo.
“Alla fine avete visitato i giardini con Kurosaki-kun?” Chiese d'improvviso la ragazza, stringendo le gambe al petto, seduta sul letto. Yui annuì distrattamente.
“Si, è stato bello vederli al tramonto” disse, perdendosi nel ricordo del ragazzo e del suo bacio, sentì le gote tingersi di rosso al pensiero, alzò il viso per incontrare quello della ragazza, ma qualcosa nell'espressione di Inoe la colpì, ancora una volta.
Sul viso della dolce ragazza dai capelli ramati, si era dipinta, per una frazione di secondo, la stessa espressione triste che aveva visto la sera al tempio. Yui comprese immediatamente quello sguardo. 
Lei non ci aveva mai pensato, non fino ad allora; aveva sempre ignorato tutto ciò, nascondendolo a se stessa. Sapeva che Inoe era fortemente attratta da Ichigo, ma aveva egoisticamente continuato in quella strada, pensando solo a se stessa e non a quello che la dolce Inoe avrebbe potuto provare. Non si era mai realmente resa conto che quel suo agire avrebbe potuto ferirla e alla fine, non solo aveva osato avvicinarsi a Ichigo, ma aveva finito per affezionarsi al quel ragazzo in un modo che non si sarebbe nemmeno sognata, quel modo che avrebbe sicuramente spezzato il cuore alla ragazza. Yui sorrise leggermente, cercando di allontanare quei pensieri sconvenienti; prima o poi ci avrebbe dovuto fare i conti. Pensò, amaramente.
“Non è stato poi così bello, ora che ci penso...già... La prossima volta lascerò che quel demente di Ichigo venga con voi, è sempre il solito...” Disse cercando di sorvolare sull'argomento. Inoe sorrise dolcemente e Yui ne fu sollevata per un po.
“Non pensavo che Osaka fosse cosi bella” commentò Tastuki allegra.
“Hai ragione, è cosi diversa da Karakura, secondo te faranno delle ciambelle buone qui?” Chiese Inoe, immersa nei suoi pensieri.
“Secondo te è una cosa importante sapere se fanno delle buone ciambelle?” Chiese Tastuki sarcastica.
“Perché no? Uffa, io le voglio assaggiare” Rispose la rossa, sognante.
“Anche io le voglio assaggiare!” La seguì Rukia. Tatsuki alzò gli occhi al cielo.
“Eccole lì: il duo ciambelle!” Le riprese quella e tutte si misero a ridere.
“Forse qui l'unica normale è Yui, dimmi che anche tu non vorresti assaggiare le ciambelle di Osaka?” Chiese, speranzosa.
“Solo se sono super cioccolatose” rispose Yui scherzando. Tastuki scosse la testa rassegnata e divertita, tutte risero ancora, spensierate.
Quella sera andarono a dormire un poco più tardi del solito, trasportate dalle risate e dalle chiacchiere. Yui aspettò che tutte si addormentassero, dopo di che prese il suo stemma da shinigami delegato e uscì in forma di anima, lasciando silenziosamente la stanza.
Una volta messo piede fuori, guardinga, s'incamminò verso la stanza di Ichigo, un po distante dalla loro.

Una volta che riuscì a individuarla, si fermò davanti alla porta ed esitante, bussò leggermente e si mise a un lato di essa. Qualche secondo dopo la porta si aprì, facendo spuntare un Keigo addormentato, che buttò uno sguardo assonnato fuori, senza riuscire a vedere nulla e con la lentezza di un bradipo, richiuse la porta alle sue spalle. Yui si intrufolò in quel frangente e rimase in silenzio immobile, nel buio, aspettando che il ragazzo si rimettesse a letto. Infine, silenziosa, tentò di spostarsi per la camera, cercando di schivare alcune cose sul pavimento; dopo alcuni minuti, passati ad attraversare la stanza, una volta abituata al buio, si mise a cercare il letto del ragazzo dai capelli arancioni, per spronarlo ad alzarsi. Quando lo individuò trionfante, Yui andò verso il letto e si accovacciò vicino ed esso, tentando di svegliare il ragazzo con qualche leggera spinta. Ma Ichigo, continuò a ronfare tranquillamente, senza svegliarsi. La ragazza, tentò di nuovo, spingendolo un poco, senza avere successo e, innervosita, lo strattonò con violenza facendolo svegliare di soprassalto. Ichigo si alzò di scatto, biascicando qualcosa a voce eccessivamente alta.

Tutti i presenti si svegliarono in un secondo e in preda al panico, Yui si buttò dentro il letto del ragazzo, nascondendosi alla vista dell'unico che poteva vederla all'interno della stanza e cioè Sado. In un secondo, la camera si illuminò, mentre tre facce assonnate si guardavano intorno fissando la fonte del terribile rumore.
“Tutto bene, Ichigo?” Chiese Keigo stropicciandosi gli occhi infastiditi dalla luce.
“Tut..tutto bene. Notte” disse quello ributtandosi dentro al letto. I presenti lo guardarono in maniera interrogativa, dopo di che si rimisero a letto, spegnendo nuovamente la luce.
Quando Ichigo, tornò sotto le coperte trattenne il respiro per momenti interminabili, mentre Yui stava accovacciata affianco a lui. Dopo qualche minuto, sotto le coperte, Ichigo riprese a respirare, regolarmente.
“Che diavolo ci fai qui?” Chiese quello in un sussurro, contrariato. Yui alzò la testa.
“Stavo cercando di svegliarti, idiota! Ti ricordi che cosa avevamo detto? Dobbiamo andare al tempio” Sussurrò la ragazza, riprendendolo.
“E c'era bisogno di venire fino a qui per svegliarmi?” Chiese quello, sconcertato.
“Certo che si, dato che dormivi come una pera. Non ti saresti svegliato nemmeno con delle bombe!” Continuò la ragazza, irritata. Il ragazzo ammutolì, non che avesse tutti torti, pensò.
“Be mi sarei svegliato, in qualche modo! Dannazione, per poco gli altri non ti scoprivano” Continuò arrabbiato, il ragazzo.
“Non è colpa mia se hai fatto tutto quel baccano!” Si difese la ragazza.
“Mi hai strattonato mentre dormivo, secondo te?” Rispose incredulo.
“Potevi anche evitare di url..” Cercò di dire la ragazza, ma non finì la frase.
“Ichigo, non so se tu stia sognando o meno, ma potresti finire di parlare da solo” Disse, assonato Keigo. Entrambi si pietrificarono in assoluto silenzio.
“S-si” rispose, flebilmente, il ragazzo.
Rimasero, in silenzioso per così tanto tempo da dimenticarsi di respirare, poi quando la stanza tornò a essere silenziosa entrambi, tirarono un sospiro di sollievo.
“E ora come diavolo facciamo?” Chiese quello, in preda al panico.
“Basta che passi in forma anima, in quel caso solo Sado potrà vederci, ma direi che puntiamo sul fatto che sia addormentato!” Rispose quella mettendosi, più comoda al fianco de ragazzo.
“Che fai?” Chiese Ichigo, sconcertato.
“Mi metto comoda, dato che dovremo aspettare” disse con tranquillità la ragazza.
“Yui..dannazione vattene” disse il ragazzo, iniziando a sentirsi a disagio, con lei fin troppo vicina.
“Perché? Ormai sono qui e tu vieni con me” rispose quella, serafica. Ichigo buttò la testa all'indietro rassegnato, mentre si sentiva un tantino agitato.
“Potresti almeno toglierti dal mio letto” Chiese, mentre sentiva il viso prendere colore, ringraziò il buio.
“No, veramente si sta bene qui! - Disse, sorridendo maliziosa.- Ti dà cosi tanto fastidio che sia qui?” Chiese avvicinandosi di più al ragazzo. Ichigo, dal canto suo, iniziò a sudare per l'agitazione.
“Smettila di fare cosi, aspettami fuori” disse quello, cercando di mettere distanza fra loro, ma Yui rimase ferma dov'era. Si fece pericolosamente vicina al ragazzo, facendo aderire il suo corpo al suo e intrecciò i suoi piedi a quelli del ragazzo. Ichigo, trattenne il respiro.
“Yui..” La richiamò, mentre un brivido gli passava su per la schiena.
“Si..?” Chiese lei, a un centimetro dal suo viso.
“Non dovresti fare così” tentò di dire il ragazzo, mentre poteva sentire il suo respiro su di se.
“Dammi una buona ragione sul perché non dovrei farlo” disse quella, sfiorando un poco le sue labbra. Ichigo, chiuse gli occhi, mentre sentiva il petto scoppiare.
“Perché..” Cercò di dire il ragazzo, ma si ammutolì, quando senti, la mano un poco fredda della ragazza, passare delicatamente sotto la maglia e sfiorargli l'addome. Ichigo, strinse gli occhi, mentre sentiva il corpo coperto dai brividi.
“Yui..” La richiamò ancora, ma non fece in tempo a dire altro, sentì le labbra della ragazza su di se e, privo della capacità di opporsi, si lasciò trasportare da quel bacio, mentre la mano della ragazza risaliva sul suo petto.
Non riuscì più a pensare lucidamente e iniziò a baciarla con maggior foga; in meno di un secondo, si ritrovò sopra di lei, completamente assuefatto. Sentiva il corpo della ragazza premere contro il suo, sentiva le sue mani, ancora un poco fredde, risalire la schiena e le sue labbra, sfiorarle il collo, dovette trattenersi con tutto se stesso, mentre sentiva di poter perdere il controllo da un momento all'altro.
Infine, qualcuno si mosse nella stanza e i due, si pietrificarono, cercando di trattenere i respiri accelerati.
Quando tutto tornò silenzioso, Ichigo strinse gli occhi.
“È meglio andare” sussurrò al suo orecchio, combattendo contro se stesso. Yui annuì, senza dir nulla e infine, il ragazzo si spostò, lasciando che lei andasse via.
Yui scivolò fino a uscire dal letto, mentre cercava con tutta se stessa di trattenere il fiato, portò una mano al cuore, mentre quello martellava forte petto.
Qualche secondo dopo, il ragazzo la raggiunse in forma di anime, uscirono dalla stanza.

Stranamente silenziosi, lasciarono l'albergo per tornare fino al tempio.
Fecero un giro di controllo, mentre quel posto era immerso in un silenzio quasi sovrannaturale. Continuarono a camminare, fino ad arrivare al punto in cui avevano trovato la ragazza fantasma la sera, ma anche lì, tutto sembrava essere tranquillo.
“Pensi che ritornerà?” Chiese Ichigo guardandosi attorno. Yui osservò il buio dei giardini.
“Non so. Sai era strana, mi ha dato la sensazione che non fosse lì da poco. Sembrava quasi stesse aspettando qualcuno..” Spiegò la ragazza, confusa.
“Qui non sembra esserci traccia di...” Cercò di dire il ragazzo, ma d'improvviso, il silenzio fu interrotto da un ruggito gutturale e spaventoso; entrambi si misero all'erta.
Si guardarono intorno alla ricerca di ciò che aveva prodotto quel terribile rumore, senza riuscire a vedere nulla.
Ci fu un altro ruggito, questa volta più terrificante e spaventoso, tremendamente vicino. I due ragazzi si voltarono di colpo, guardandosi alle spalle, mentre una sagoma nera spuntava da dietro a qualche albero, indietreggiarono a occhi spalancati.
“Che diavolo è quello?” Chiese Yui inquietata. Ichigo non rispose, mentre teneva lo sguardo fisso su ciò che poteva definirsi un vero e proprio mostro, perché non ero un Hollow o così sembrava: la maschera che portava in viso era spezzata, lasciando che qualcosa che sembrava essere viso malconcio e dilaniato, potesse essere visto, mentre il corpo ricordava quello di una bestia e a tratti, quello di un umano; qualcosa di raccapricciante. Nulla di ciò che avevano visto fino a ora, si avvicinava a quello che avevano davanti; un brivido attraversò la schiena dei due.
Il mostro li osservò per un momento, studiandoli poi emise un lamento, rotto e spezzato, che ricordava un pianto, fino a che quello non sfociò in un altro ruggito; in un secondo il mostro si spostò veloce, sui ragazzi.
Ichigo estrasse Zangestu dalla schiena e cercò di parare il colpo del mostro, nel frattempo Yui si allontanò di poco ed estrasse No Arashi.
“Non so cosa tu sia, ma oggi è il tuo giorno sbagliato” disse con forza Ichigo, mentre lo respingeva con un fendente. Il mostro lo fece di nuovo e andò all'attacco, questa volta più feroce. Ichigo lo schivò e si allontanò da lui.
“È forte per essere un normale Hollow” commentò, impugnando più stretta la sua katana.
“Ichigo, io non credo che sia un hollow o non completamente! C'è qualcosa nella sua area che mi inquieta profondamente” disse Yui, osservando la creatura, mentre un brivido di paura percorreva la sua schiena.
“Dobbiamo farlo fuori, prima che faccia del male a qualcuno” rispose il ragazzo, dopo di che gli andò incontro per colpirlo e prima che potesse arrivarci, il mostro si spostò con grande velocità, ignorandolo e andò verso Yui.
La ragazza ci mise una frazione di secondo, per rendersi conto ciò che stava capitando e rapida, parò il colpo del mostro. Quello si bloccò improvvisamente, catturato da qualcosa alle spalle della ragazza, si allontanò da lei e la superò, fino ad arrivare ai gradini dove, quella stessa sera, malinconica, sedeva la ragazza dai capelli corvini. Il mostro si fermò su di essi ed emise quello che sembrò un urlò di dolore, poi fulmineo spari nella notte.
Ichigo e Yui rimasero immobili, increduli, ancora sconcertati.
“Che cosa diavolo è stato?” Chiese Yui a occhi spalancati. Ichigo ripose la sua katana dietro alla schiena e si avvicinò verso di lei.
“Non è ho idea, ma era spaventoso” Commentò guardando la ragazza.
“Sarà meglio contattare Urahara-san! Lui è l'unico che può darci una risposta” suggerì Yui, Ichigo annuì.
“Sarà meglio fare un altro giro, prima di tornare” commentò il ragazzo, mentre si allontanava. Yui rimase ferma a osservare il nulla ricoperto dall'oscurità, ancora profondamente inquietata da quel mostro e d'improvviso sentì un fruscio fra i cespugli. Si voltò verso di esso, convinta di trovarvi quel mostro, ma l'oscurità fu l'unica cosa che riuscì a vedere; eppure nel buio,Yui, percepì qualcosa. Un brivido gli attraverso la schiena, mentre la sensazione di essere insistentemente osservata la inquietava, una sensazione che aveva già sentito, in alcune occasioni, in quegli ultimi mesi.
Si voltò e di corsa e raggiunse Ichigo, lasciandosi alle spalle per l'ennesima volta quella terribile inquietudine: la sensazione che qualcuno di spaventoso fosse lì a osservarla e la stesse in qualche modo controllando.


Ichigo e Yui parlarono dell'accaduto sia a Rukia che agli altri e tutti rimasero piuttosto colpiti dal loro racconto, ma nessuno di loro sepe come interpretare quella cosa, così decisero di parlare con l'unica persona che avrebbe potuto spiegare qualcosa e, seguendo alla lettere le parole di Urahara, andarono di nuovo al tempio, aspettando quieti fino alla sera.
“Credete che compaia?” Chiese Inoe, che se ne stava seduta sul prato, nascosta dai cespugli davanti alla scalinata di pietra, dove avevano incontrato il fantasma il giorno prima.
“Secondo me si! Non so, aveva l'aria di aspettare qualcuno e ieri, verso questa stessa ora e arrivata ed ha cantato, poi è sparita “ rispose Yui, che stava seduta davanti a lei.
“Perché credi che quel fantasma sia legato all'hollow?” Chiese Ishida, sistemandosi gli occhiali,
“Non ne sono certa, ma non ho visto altri fantasmi oltre a lei, inoltre anche l'hollow si è fermato esattamente dove la ragazza, cantava. Potrebbero solo essere coincidenza, ma non so, sento che c'è qualcosa che lega quei due” spiegò Yui. Ishida la guardò per un poco, poi annuì.
“Ha senso come teoria, dobbiamo fare in modo che il mostro spunti anche oggi” disse, con sicurezza.
“Se quello che Yui dice si avvicina alla verità, allora se spunterà il fantasma, verrà fuori anche il mostro” confermò Rukia, a braccia conserte.
“C'è qualcosa che non va? Kurosaki-kun?” Chiese improvvisamente Inoe. Ichigo se ne stava in piedi dietro a un albero e guardare fisso la scalinata, lontano chissà dove nei suoi pensieri, si voltò nel sentire il suo nome; sorrise leggermente.
“No, va tutto bene. Stavo solo pensando: quel mostro era davvero forte per essere un normale Hollow” disse distrattamente.
“Io non credo che lo fosse” Intervenne Yui, tutti si voltarono verso di lei.
“Cosa intendi?” Chiese Rukia, con un sopracciglio alzato.
“Era spaventoso, veloce e potente. Un normale Hollow non avrebbe avuto certe caratteristiche e poi c'era qualcosa nella sua forma che non andava...” Rispose portando le gambe al petto, pensierosa.
“Non ci resta che aspettare!” Disse la corvina, mentre il silenziò calò di nuovo intorno a loro.
Le ore passarono portandosi via solo silenzio e tranquillità; nulla accade durante l'attesa, ogni cosa rimase tale e quale, fino al calar del sole. Non seppero dire quando comparve, l'unica cosa che riuscirono a sentire, fu una voce melodiosa espandersi nell'aria attorno. Yui la riconobbe subito, quella straziante melodia, accompagnata dall'improvvisa apparizione della ragazza dai capelli corvini.
Tutti i presenti rimasero stupiti davanti alla fanciulla, che con dolcezza si posò sui gradini e guardando verso il tramonto, continuò a cantare.
Nessuno osò muoversi, ne dire alcuna parole, perché l'unica cosa che riuscirono a fare, fu ascoltare quella voce cosi bella, malinconica e allo stesso tempo speranzosa.
Il sole calò, il buio iniziò a divorava ogni cosa e la fanciulla terminò di cantare, mentre l'unica cosa che tutti i presenti riuscirono a sentire, fu un immenso vuoto nel petto: la 
mancanza di qualcosa.

Yui non ci pensò due volte, si precipitò in piedi e corse verso di lei. La donna rimase voltata verso il tramonto fino a quando, il cielo non si spense completamente e cosi anche la sua speranza e infine, rassegnata, si voltò, trovando la figura di Yui, davanti a se. La corvina spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre osservava la figura della ragazza, fece per muoversi.
“No, aspetta non andare ti prego. Ho.. ho bisogno di sapere chi sei, non ti farò del male, lo prometto! Ma ti prego aspetta” Disse Yui, mettendo le mani avanti e cercando di bloccarla. La donna non si mosse, rimase immobile a osservarla, indecisa sul credere o meno alle sue parole.
“So che sei spaventata,- continuò la ragazza,- ma ho davvero bisogno di sapere chi sei! Io voglio solo aiutarti...” Concluse Yui, abbassando poi le mani. La donna si rilassò, la guardò esortandola a parlare.
“Devi sapere che c'è un...” Cercò di dire Yui, ma prima che potesse continuare, un ruggito si alzò nell'aria.
“È qui” sussurrò la donna in panico, poi rapida si voltò e scappò via.
“No, no, aspetta se andrai via non potremo proteggerti, aspetta!” Urlò Yui, cercando di seguirla, ma quella sparì correndo nell'oscurità,
“Yui attenta” urlò Rukia alle sue spalle, ma fu troppo tardi; qualcosa la colpì violentemente scaraventandola lontano, contro un albero e facendole perdere i sensi.
“Yui, Yui dannazione!” Urlò Ichigo correndo verso di lei.
“Attento Ichigo, sei ancora in forma umana!” Lo avvertì Rukia. Ichigo estrasse lo stemma dalla tasca, un secondo dopo il suo corpo giaceva per terra, mentre in forma di anima correva verso la ragazza, estraendo Zangestu dalla schiena.
“Yui, stai bene? Rispondi, Yui!” La chiamò più volte il ragazzo, ma quella non diede nessuna risposta. Si buttò vicino e lei, in ginocchio, cercando di afferrarla e prima che lo facesse, si immobilizzò, mentre del sangue colava sul viso della ragazza, incosciente.
Un ruggito alle sue spalle destò il ragazzo dallo stupore, strinse Zangestu tra le mani, con rabbia.
“Questa te la faccio pagare” sussurrò, stringendo i denti. Infine si voltò di scatto, tentando di colpire il mostro, che schivò il colpo e andò all'attacco. Ichigo si scansò.
“Inoe, Chad aiutate Yui! Io cercherò di distrarlo!” Urlò Ichigo, mentre tentava di colpire più volte l'hollow. I due ragazzi annuirono e corsero verso Yui, che giaceva inerme per terra.
Il mostro tentò di colpire anche loro e venne bloccato da una freccia, che gli passò pericolosamente vicina.
“Vi copro le spalle! Andate!” Commentò Ishida, con il suo arco di reiatsu in mano.
Il mostro si concentrò su di lui, infine come distratto da un rumore, si voltò cercando qualcosa, dopo di che scappo via.
“ No, non lasciatelo andare è pericoloso” Urlò Rukia, mentre aiutava Inoe e Sado. Sia Ishida che Ichigo si misero a rincorrerlo, per il buio del grande parco, ma quello sembrava essere totalmente immerso nella ricerca di qualcosa, incurante del Quincy e dello Shinigami alle sue spalle.
“Perché non pensa a noi? Cosa diamine sta cercando?” Chiese Ishida al fianco di Ichigo.
“Non ne ho idea, ma dobbiamo fermarlo ora!” Disse superandolo e correndo più veloce, verso il mostro.
Quello sparì in un secondo da davanti a loro, confondendosi nell'oscurità.
“Dove diavolo è finito?” Chiese Ichigo, guardandosi intorno.
“Non lo s..” Cercò di dire Ishida, ma non riuscì a finire la sua frase: un urlo straziò il silenzio del parco.
“Il fantasma” commentò Ichigo, rimettendosi poi a correre e cercando d'individuare la provenienza della voce. Infine la videro, la fanciulla dai capelli corvini con la schiena contro un albero, cercando di proteggersi dal terribile mostro davanti a se,
“Ti prego, non mi far del male! Ti prego, lasciami in pace! Cosa vuoi da me?” Urlò quella, coprendosi il viso con le braccia, impaurita.
Il mostro alzò un braccio e fece per colpirla, ma si fermò e i suoi ruggiti divennero un lamento che, alle orecchie dei presenti, sembrò un pianto disperato, straziante e malinconico.
“Lasciala andare!” Urlò Ichigo, andandogli incontro. Il mostro si destò e rapido, si spostò schivando il colpo dello shinigami.
“A..ri..ko” sussurrò una voce lontana. La fanciulla alzò il viso, incredula.
“Matsu-chan” Chiamò quella. Il mostro si agitò urlando e ruggì violentemente, mentre dentro di se, combatteva una battaglia che non aveva niente a che fare con quello che gli stava attorno. Dopo di che corse via, nell'oscurità del parco, lasciando dietro di se solo il silenzio.
La ragazza dai capelli corvini scivolò, con la schiena fino a sedersi per terra, mentre il viso veniva inondato di lacrime.
Ishida ed Ichigo la guardarono, mentre un pezzo della sua catena si staccava, cadendo per terra.




“Quando il sole calerà
io attenderò, nell'oscurità
fra colori di questa  foresta
in fiore.

I fiori di ciliegio moriranno
ancora,
ed il tempo volerà,
mentre io combatterò l'eternità.

Straziante è il vuoto
della tua assenza,
e io precipito, sola
priva della mia essenza.

Ma la speranza,
mi cullerà, tenera
e io canterò
ancora, questa canzone.

Solo per rivederti
fra i ciliegi in fiore.”







Angolo dell'autore:

Salve, perdonate il tragico ritardo: fine settimana super impegnato.
Ripeto che d'ora in poi saranno capitoli di transizione, ma spero comunque che vi tengano incollati qui!

Quelle che ho messo sotto il capitolo, sarebbero le parole della canzone che canta la tizia, (che non esiste, sappiatelo. E' totalmente inventata, ma credo si noti xD).

Ringrazio come sempre Zephiel97 per la recensione e tutti coloro che leggono la storia.
Un grazie a tutti.

Ora scappo.

Un saluto.
Cass.
  
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