Videogiochi > Aion
Segui la storia  |       
Autore: NeroNoctis    01/12/2015    1 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il riflesso del nucleo dell'abisso si rifletteva negli occhi color ghiaccio di Noctis, dando vita ad un gioco di colori così intenso ma contemporaneamente calmo. La caloria che emetteva non dispiaceva al ragazzo, tanto che era solito passare anche diverse ore a volare libero in quel luogo, assaporando ogni singolo gioco di fiamme, e a farsi riscaldare così piacevolmente. Le creature che abitavano quel luogo non erano più un grosso problema, non tutte almeno.
Si voltò, osservando la ragazza accanto a lui, e non si rese neanche conto di sorridere.
–  Kyrie.
La ragazza lo guardò, aveva lo sguardo stanco, quasi sofferente.
–  Non sei riuscito a proteggermi.
Noctis cambiò espressione, non capiva. L'aveva sempre protetta, ed era diventato forte ormai, perchè gli diceva quelle cose che lo ferivano?
Kyrie si avvicinò al ragazzo, e lo pugnalò, mentre il suo volto si trasformava, divenendo quello di un'altra persona.
Diverso taglio di capelli, diversa forma del viso. Diversa in tutto: Hemaru.
–  Perchè Hema? Perchè mi tradisci così?
La ragazza sorrise, mentre l'abisso lasciava spazio alle terre desolate di Kaldor.
–  Perchè sei debole, e tutti quelli a cui ti affezioni vanno via. Compresa lei.
Noctis adesso era immobile, con Hemaru alla sua destra e Kyrie alla sua sinistra.
Di fronte a loro c'era Erra, fermo, che osservava Alnair che si avvicinava a lui.
Lo spiritmaster tentò di correre da lei, ma non riusciva a muoversi, tentò di urlare il suo nome, ma nessun suono usciva dalla sua gola. Era soltanto uno spettatore che non riusciva a prender parte agli eventi.
–  Tu non la proteggi, Noct.
–  La perderai, proprio come hai perso noi.
Erra materializzò una spada, e colpì Alnair, che cadde sotto gli occhi di tutti.
–  La perderai...


Noctis aprì gli occhi, ritrovandosi su un letto. Aveva un gran male alla testa, e l'ultima cosa che ricordava era il suo scatto contro Erra. Si alzò a fatica, il corpo era indolenzito.
Accanto a lui c'era un altro letto, con qualcuno che riposava: Alnair.
Il ragazzo si avvicinò, controllando le condizioni di lei. Fortunatamente respirava, ma era più pallida del solito. Scostò le lenzuola, notando che nel punto dove fu colpita da Erra c'era ancora qualche goccia di sangue.
Il ragazzo si sedette accanto a lei, passandole una mano sul viso.
–  Ti ho messo io in questa situazione... e al solo pensiero che lui...
Si bloccò, non riuscì a continuare quello che stava per dire. Non voleva dar voce ai suoi pensieri, ma l'unica cosa che sapeva davvero era che non aveva mai provato così tanta paura in vita sua. Aveva perso tante persone, è vero, ma quando Erra la colpì, era come se lui stesso avesse sentito quella lama attraversargli lo stomaco.
Non poteva permettersi di perdere anche Alnair, non l'avrebbe mai sopportato. 
Ed era così strano... un Elisiano che prova affetto per un Asmodiana. Non l'aveva mai presa in considerazione questa follia. Era un tipo non troppo ostile verso gli Asmodiani, quando poteva evitava i conflitti, e dopotutto aveva salvato lei e Thabit da un gruppo di tre della sua stessa fazione, ma provare affetto vero, non lo sospettava neanche lontanamente.
Non aveva mai pensato di camminare mano nella mano con lei a Sanctum, fino ad arrivare al cospetto di Lord Kaisinel in persona, mentre fuori imperversava nuovamente il conflitto fra fazioni.
E adesso era lì, seduto sul letto dove lei stava riposando, lottando.
Si erano invertiti i ruoli. Ripensò a quando era lui in un letto, ferito, e Alnair era lì. Poi Beritra decise di attaccare Kamar e il resto andò come tutti sanno. Ma adesso era diverso, lui non poteva mettere in pericolo Alnair, non di nuovo.
Se Erra si era risvegliato la colpa era solo sua, e Noctis lo sapeva bene. Quindi risolvere quella situazione spettava a lui, avrebbe vendicato Alnair. 
Adesso era diventata una faccenda personale.
Poggiò le sue labbra sulla fronte di lei, baciandola delicatamente, successivamente si alzò, dirigendosi fuori dalla stanza. Si ritrovò nuovamente nella sala dove scoprì la verità riguardo i Lost Masters, e notò i due Balaur di Fyeran seduti proprio in quel tavolo, intenti a parlare.
–  Noctis. –  esordì Enki, vedendo il ragazzo.
–  Quant'è grave? –  chiese lui, come se non avesse sentito il ragazzo dai capelli azzurri.
–  Tanto. Ma Ninlil ha fatto tutto ciò che era in suo potere per salvarla. Dormirà ancora, fin quando non si riprende del tutto, ma ormai è fuori pericolo.
Noctis non si accorse minimamente di essere stato così rigido, ma quando sentì quelle parole, era come se respirò per la prima volta in vita sua, allentando la tensione da ogni singolo muscolo del suo corpo. Si voltò verso Ninlil, chinò il capo e le disse una sola parola, ma che dentro racchiudeva miliardi di significati, di sentimenti.
–  Grazie.
Ninlil annuì, abbozzando un sorriso, ed Enki prese nuovamente la parola.
–  Comunque potevi evitare di schiantarti contro quel campo di energia tu. Hai perso conoscenza per almeno sei ore.
–  Sei ore? Ma così Nihil...
–  Esatto. –  disse Enki. –  Nihil ha avuto tutto il tempo per arrivare qui. Ma a quanto pare Erra non si è limitato a richiamare lei, ma ha richiamato tutta Fyeran qui. Così, se ti trovi a Balaurea e alzi gli occhi al cielo, beh, non sarà l'azzurro che troverai, ma un altro mondo. E se te lo stai chiedendo, gli abitanti di Fyeran hanno decimato sia Signia che Vengar, capitanati da un gruppo di Asura, mentre i pacifici sono rimasti nel loro mondo.
–  La situazione è peggiore di quel immaginavo... notizie di Erra?
–  E' ancora a Kaldor, intento a rompere il sigillo che tiene intrappolata Nihil.
–  Dobbiamo fermarlo, e preparare tutti alla guerra totale.
Enki annuì, e anche Ninlil era d'accordo con le parole dello spiritmaster.
–  Le truppe Elisiane ed Asmodiane sono momentaneamente nell'Abisso. –  spiegò Enki, materializzando nuovamente la mappa eterea. –  I due schieramenti sono momentaneamente fermi, ma c'è un terzo schieramento in movimento verso Kaldor, pronto a fermare Erra prima che finisca di liberarla.
–  Un terzo schieramento? –  chiese perplesso Noctis. Chi poteva essere? Se Kaisinel aveva le sue truppe a Teminon, e Marchutan la stessa cosa dal lato opposto, chi poteva essere il terzo esercito in movimento? Ci riflettè un attimo, e quando raggiunse la risposta, Enki lo anticipò.
–  Enlil, con il suo personale esercito di Elisiani e Asmodiani.
–  Potrebbe farcela. –  annuì Noctis, e in effetti non aveva tutti i torti. Era comunque un Lost Master a capo di molti Daeva valorosi, ed Erra era da solo.
–  Potrebbe, si. –  rispose Ninlil, ma la sua risposta non faceva trasparire la minima positività.
–  Ma quando fermerà Erra, si rivolterà contro me ed Enki, quindi la guerra non finirà.
Noctis incrociò le braccia, analizzando le varie possibilità, successivamente arrivò all'unica conclusione che gli parve sensata. 
Rischiosa, ma sensata... o forse solo rischiosa, ma era pur sempre un inizio.
–  Faremo così: io mi unirò alle truppe di Enlil, seguendo lo scontro in prima linea. Tu Enki, guiderai l'esercito insieme a Kaisinel, mentre tu Ninlil, farai lo stesso con Marchutan.
Se Enlil dovesse fallire, tocca a voi, non possiamo permetterci di correre ulteriori rischi.
Enki fece per parlare, ma prima che potesse dire qualcosa Noctis era già scomparso in un portale.
Intorno a lui, adesso, era pieno di Daeva, mentre Enlil, con sguardo fiero e crudele, marciava in avanti seguito da tutti. Lo spiritmaster osservò i Daeva marciare intorno a lui, erano in silenzio, seri in volto, e preparati alla battaglia.
Noctis respirò a fondo, e si incamminò insieme a quell'esercito di Daeva, pronto alla battaglia finale.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Aion / Vai alla pagina dell'autore: NeroNoctis