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Autore: Lory221B    02/12/2015    4 recensioni
Raccolta di one-shot Johnlock, di genere vario.
Aggiunta la 13) "Oh what a night": perchè Sherlock ci ha messo così tanto a capire?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock e il sesso...istruzioni per l'uso


Dati, gli servivano dati certi. Informazioni. Studi, scientifici. Non chiacchiere sui forum, che solo a leggerle era rimasto disgustato o filmetti recuperati in internet, di bassa qualità e non particolarmente incoraggianti.

Non che fosse terrorizzato, non era come diceva Mycroft. A lui il sesso non faceva paura, non lo spaventava affatto. Solo che la mancanza di un'esperienza pratica lo innervosiva, tutto qui.

Sapeva tutto dal punto teorico. Forse tutto no, giusto quello che gli permetteva di risolvere un caso che implicasse le conoscenze basilari della riproduzione umana.

Erano già passati 25 giorni, 3 ore, 16 minuti e circa 40 secondi da quando John era apparso sulla porta di Baker Street e contemporaneamente avevano deciso di porre fine ad anni di balli attorno alla loro platonica relazione per iniziarne una vera.

C'era voluto solo:  una finta morte, una quasi morte per colpa della vera moglie, ora ex moglie, il ritorno di uno psicopatico presunto morto, la scoperta che la moglie - ex moglie lavorava per lo psicopatico, la scoperta Mary che non era incinta di John.

Una passeggiata insomma.

Quindi, circa 25 giorni dopo, non avevano ancora superato la barriera del rapporto platonico, anche se avevano una relazione vera. Per farla breve, non avevano mai scopato.

Niente, non era ancora successo niente. Sherlock sapeva che era perché John era preoccupato della verginità del detective, temeva di traumatizzarlo e stava andando con la lentezza di una tartaruga.

Sicuramente non aveva aiutato il salto di tre metri dalla sedia che Sherlock aveva fatto nel momento in cui John aveva preso a baciarlo sul collo.

Non si era mai vergognato tanto in vita sua. Soprattutto dopo aver visto la faccia delusa di John.

Bisognava porre rimedio.

Prima tappa, chissà perché non ci aveva pensato prima: la biblioteca.

La biblioteca non lo aveva mai tradito; ogni volta che aveva avuto bisogno di informazioni e internet non lo aveva soddisfatto, era corso nella sua amata  biblioteca.

Si aggirò tra gli scaffali finché non vide alcuni manuali sul sesso che potevano essergli d'aiuto. Non c'erano cose tecniche o scientifiche come aveva sperato, solo qualcosa di molto simile al kamasutra, con tanto di figure.

Deluso ma rassegnato a prendere quei manuali, si avviò verso il tavolo di Clark, l'addetto alla registrazione dei libri in prestito. Man mano che si avvicinava però si sentiva sempre più in imbarazzo.

Clark, il vecchietto che aveva sempre elogiato le sue scelte letterarie dai tempi del liceo, lo avrebbe visto leggere manuali sul sesso.

Adesso era a cinque passi, Clark lo guardava incoraggiante. Da quando a Sherlock importava il giudizio degli altri? Da mai. Salvo che si trattasse di sesso. Allora sì, la cosa lo allarmava.

No, allarmava no, altrimenti avrebbe dato ragione a Mycroft. Diciamo che non voleva che Clark si turbasse. Per cui girò i tacchi e riportò i libri sugli scaffali.

Piano b: libreria.

Li avrebbe comprati, nessun Clark, solo commesse ignoranti che non avrebbero fatto caso ai libri che stava comprando.

Si mise in fila dopo una signora che in braccio un neonato, una ragazzina con una pila di libri e un quarantenne con una serie di inutili best sellers.

Sherlock, sembrava soddisfatto della soluzione che aveva trovato... questo finché la commessa non si mise a commentare i libri del quarantenne.

- Bello questo, l'ho letto anch'io... ottimo anche questo, bella scelta -

Sherlock, cominciò a fremere, non avrebbe commentato anche i suoi libri no? Se li vendevano voleva dire che qualcun altro li aveva già comprati. Non avrebbe deriso un cliente no?
 
Toccò alla ragazzina e Sherlock cominciò a guardarsi in giro, calcolando quanti passi lo distanziavano dall'uscita.

La commessa passò i libri sul controllo prezzo, senza nessun commento e Sherlock cominciò a tranquillizzarsi.

E poi, se la commessa avesse chiesto qualcosa poteva sempre dire che era per un regalo.

Ottima idea, poteva dire "E' per un regalo, mi faccia il pacco grazie".

Toccò alla mamma e avvenne l'irreparabile. Prima la cassiera si avvicinò al microfono urlando "Jack, quanto costa "Il codice Da Vinci?" e Sherlock cominciò a chedersi se avrebbe declamato anche i titoli dei suoi libri.

Poi la madre, non riuscendo a raggiungere il portafoglio con il neonato in braccio, si girò e lo lasciò in braccio a Sherlock, che sgranò gli occhi e per meglio reggere il bambino, lasciò la presa sui libri.

I volumi  "sesso per idioti", "40 anni vergine..istruzioni per l'uso" e "prima volta con un uomo?" si sparpagliarono a terra, visibili a tutti quelli che passavano.

Sherlock deglutì, praticamente lanciò il neonato tra le braccia della madre e scappò dalla libreria.

Ordini online, ultima spiaggia. Perché non ci aveva pensato prima? Poteva ordinare i libri in internet. Sarebbero arrivati in un pacco chiuso. Nessun commento, nessuno lo avrebbe visto.

Finalmente aveva la soluzione. Sito di vendita on line, carta di credito, non gli serviva altro.

**** ****

Due giorni dopo Sherlock passeggiava davanti alla porta, possibile che la spedizione si fosse persa? Sul sito dicevano consegna in 48 ore.

E se si fosse perso il pacco? E se qualcuno lo avesse trovato, aperto, visto l'indirizzo, collegato a Sherlock Holmes e avvisato i giornali?

 Doveva smettere di essere paranoico e comunque poteva dire che era per un caso.

Il problema era far entrare il pacco senza che John se ne accorgesse. Era convinto che sarebbe stato consegnato mentre John era in clinica, invece non era ancora arrivato.

Aveva anche rischiato la peggiore tragedia, che Mycroft, che era passato la mattina a lasciare una cartellina per un caso, vedesse quei libri. Invece nessun fattorino.

Tre ore dopo John tornò a casa e trovò Sherlock insolitamente agitato.

- Tutto bene? -

- Si - disse simulando impassibilità.

- Sta mattina, quando sei uscito a comprare le sigarette - e sottolineò la cosa con fastidio - è passato un fattorino. Ha lasciato un pacco, l'ho messo in camera mia - buttò lì distrattamente.

- Come scusa? -chiese Sherlock, sbiancando.

John si leccò le labbra e sorrise - Beh non volevo tuo fratello vedesse quei libri. Poi avrebbe capito che sei davvero terrorizzato -

Sherlock aprì la bocca solo per esclamare "OH".

- Leggi veloce Sherlock, perché ho alcune idee per farti passare la paura - fece ammiccante.

Sherlock pensò che era meglio darsi direttamente alla pratica.


Angolo autrice:

Ciao a tutti.. spero sia divertente, mi è venuta in mente mentre tornavo a casa .. ed eccola qui.

Un bacio
   
 
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