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Autore: Nejisfan    04/12/2015    1 recensioni
Ragazzi che si amano nei modi più disparati, negli istanti più vari. Incontri, scontri, passione e liti, difficoltà comuni e caratteri complessi.
L'amore è il centro di tutto, anche quando è confuso o a senso unico o difficile da esternare.
Riguarda loro come riguarda noi.
Questa raccolta parla di questo: dell'amore. Nulla di più facile e di più difficile insieme.
(Ambientazione: AU. Frasi ispiratrici prese dalle canzoni bellissime di Daniele Silvestri).
Conclusione: capitolo 30, Shikamaru e Ino alle prese con una manifestazione e qualche coro, tanti lamenti e tanto amore nascosto (ma neanche troppo).
Raccolta dedicata a chiunque abbia apprezzato e incoraggiato il mio percorso su Efp: ciao amici, mi prendo una pausa, e questo è il mio saluto.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Team Gai
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Amarsi in modo cosmico.


20: Una promessa e un broncio.
[NaruSaku]


“io so' uno che, comunque vada
le promesse le mantiene”
[Testardo- Daniele Silvestri]


Naruto ha sei anni e le guanciotte rosse, i capelli spettinati e una ciotola di ramen davanti.
Sakura ha sei anni e mezzo- la differenza di mezzo conta, a quell'età- l'espressione imbronciata, un ciuffo rosa che sfugge alla crocchia ordinata fattale dalla mamma.
"Che c'è, Sakura-chan?" mastica il cibo a bocca aperta il bambino, mentre la guarda.
"Sasuke non gioca mai con me" si imbroncia sempre di più la giovanissima Haruno, perché a sei anni (anche se sono sei e mezzo) non si è ancora iniziato a rispondere "niente".
"Cosa posso fare?".
Naruto la guarda con gli occhioni spalancati, si sta chiedendo come fare a mandare via quel maledetto broncio.
"Non lo so, Naruto-Kun. L'unica cosa che vorrei è un pony".
Sakura è una bambina che ha i desideri che hanno le bambine, quelli irrealizzabili e folli.
"Allora ti prometto che prima o poi avrai un pony!".
Naruto è così serio mentre dice una cosa così assurda e difficile da eseguire, che a Sakura viene da ridere.
In qualche modo, il broncio se ne va.


Diciassette anni dopo, Naruto e Sakura non sono più il broncio e il sorriso che si sforza per farlo andare via, sono due sorrisi bianchi e luminosi.
Perché Naruto è stato testardo e ci ha creduto sempre, sempre sempre, anche quando sembrava impossibile farlo.
Perché Naruto non ha mai smesso di amarla, e a un certo punto la luce che da sempre vedeva l'aveva colta anche Sakura, e a un certo punto aveva smesso di imbronciarsi per le cose non fatte da Sasuke ed aveva iniziato a sorridere per quelle che Naruto faceva.
Diciassette anni dopo, Naruto e Sakura sono belli insieme.
Lo erano anche prima, solo che ora lo sanno entrambi.


Il verde del prato del ranch riflette la luminosità del sole, è una bella giornata estiva calda e Naruto Uzumaki ha un cappello di paglia tra i capelli, mentre parla con un uomo alto e muscoloso.
"Quale vuole?".
L'uomo ha una gomma da masticare in bocca che rischia di essere sputata a terra mentre fa la domanda.
Il ragazzo biondo si gratta il mento nel momento in cui si mette a osservare con attenzione i Pony.
Sono bellissimi tutti, tutti adatti alla casa in campagna con stalla che i genitori di Sakura si sono comprati.
Si guarda intorno, li scruta meglio: i cavalli sono tutti vicini, tutti simili, tranne uno.
Uno che, completamente nero, se ne sta lontano da tutti gli altri, isolato e diverso dai Pony più nei pressi della ringhiera, più esibizionisti.
Ovviamente, vuole quello.


Il Pony è una femmina, lo spiega il masticatore di gomme del ranch poco prima di salutarlo e di accordarsi su quando tornerà a prenderla.
Naruto se ne va con il sorriso, quello ce l'ha sempre ma forse ora ancora di più.
Lui le promesse, prima o poi, le mantiene sempre.


Quando i genitori di Sakura la chiamano per dirle una cosa, lei, che è al lavoro, prende la macchina e si mette a guidare in modo folle, preoccupatissima.
Che cosa sarà successo? Perché tanta fretta?
Sfidando il codice stradale, prova a telefonare a Naruto, ma non le risponde, e la cosa la agita ancora di più.
"Che ansia" borbotta, tra se' e se', mentre parcheggia in fretta e furia nel campo di proprietà degli Haruno.
Scende senza neanche chiudere lo sportello e inizia a correre come una pazza, i capelli sparsi nell'aria, gli occhi venati di preoccupazione.
Poi li vede.
Se ne stanno lì, vivi e vegeti, ad aspettarla.
Sua madre, suo padre e il suo ragazzo, quegli stupidi che l'hanno agitata inutilmente.
Vorrebbe insultarli, ma aguzza la vista.
Sono sua madre, suo padre, il suo ragazzo e un pony che corre nel prato.
Sakura ha un'ottima memoria e se la ricorda subito, la promessa che le è stata fatta quando aveva sei anni.
"Tu sei pazzo" grida, prima di saltare in braccio a Naruto e ridere.
E poi ridere, ridere, ridere, con gli occhi luminosi e la voglia di non staccarsi più.
Niente più broncio, effettivamente.


"Promessa" diventa il Pony degli Haruno, corre nella loro proprietà, dorme nella stalla e sostiene anche Sakura quando si impunta di cavalcare.
Ogni volta che la guarda, Sakura si sforza di non piangere.
Lo sapeva anche prima che Naruto l'amava, ma ricordarsi di una promessa proclamata da bambino quando di anni ne hai molti di più ed adoperarsi con tanta perizia per mantenerla anche se è una cosa decisamente difficile da fare è una dimostrazione tangibile dell'amore che la circonda.
Il broncio non torna più e Sakura fa giurare a Naruto di non prometterle mai più niente, di non finire tutto il suo patrimonio per lei.
Naruto sorride e le promette di non prometterle più alcuna cosa.
Anche questa promessa, ovviamente, la mantiene.
  
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